Gli azzurri sono già in Portogallo per testare il percorso della Trilhos dos Abutres, la gara che domenica assegnerà i titoli mondiali trail. 44,2 km con più di 2.000 metri dislivello. «Percorso di ‘confine’ – spiega il responsabile tecnico dell’Italia, Paolo Germanetto – tra una gara lunga e una prova di corsa in montagna. Credo che sarà molto aperta, anche a qualche sorpresa, senza guardare troppo al punteggio ITRA. Come Italia speriamo di essere della partita, anche perché questo format di gara si avvicina di più a quello del nostro movimento». Squadra bella ‘compatta’ quella azzurra, soprattutto al maschile: se le ‘punte’ sono Marco De Gasperi, Francesco Puppi e Alessandro Rambaldini, anche Luca Cagnati, Davide Cheraz e Andreas Reiterer possono certamente dire la loro. Nel team rosa invece, le sei azzurre al via sono Barbara Bani, Gloria Giudici, Lidia Mongelli, Sarah Palfrader, Emma Linda Quaglia e soprattutto Silvia Rampazzo.
FAVORITI – Come non partire dalla Spagna con Luis Alberto Hernando (che se non è proprio un tracciato ‘favorevole’ al tre volte campione del mondo) e Cristofer Clemente, poi la Francia con Ludovic Pommeret, Nicolas Martin e Julien Rancon, la Gran Bretagna con Jonathan Albon, Andy Symonds e Ricky Lightfoot. E ancora lo statunitense Mario Mendoza o i rumeni Ionut Zinca e Gyorgy Szabolcs.
Nella gara rosa ci sarà la campionessa del mondo in carica, l’olandese Ragna Debats, la vice, l’iberica Laia Cañes (ma in casa Spagna attenzione anche Gemma Arenas e Azara García) e ancora la neozelandese Ruth Croft, l’austriaca Sandra Koblmüller, la francese Adeline Roche, la statunitense Kasie Enman, la rumena Denisa Dragomir, la polacca Magdalena Laczak, la svedese Sanna El Kott…
Insomma avete capito, difficile fare un pronostico.