I consigli della vincitrice dell'anno scorso, Paola Romanin
Mancano una manciata di giorni al via della quinta edizione dell’International Sky Race Carnia (24,250 km), in programma domenica a Paluzza (Ud).
La macchina organizzativa dell’Us Aldo Moro Paluzza sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. I concorrenti partiranno alle ore 9 nei pressi dei Laghetti di Timau, qualche chilometro dopo l’abitato di Paluzza. Per i primi chilometri si correrà lungo i sentieri che d’inverno diventano terreno ideale per la pratica dello sci di fondo.
I CONSIGLI DI PAOLA ROMANIN – Nel 2010 Paola Romanin ha vinto la Sky Race Carnia davanti a Lavina Garibaldi, dominatrice lo scorso anno, facendo registrare il tempo record di 3.15.29. Un risultato cronometrico d’assoluto livello che nemmeno l’atleta friulana riesce ancora a spiegarsi. «Quel giorno, – ha raccontato la Romanin – è andato tutto per il meglio, sono andata veramente forte, non saprei dire se c’è stato un tratto dove sono riuscita a correre più velocemente, mi sentivo in forma, ho corso molto bene per tutta la gara. Per fortuna che queste giornate di grazia ogni tanto ci sono». Quali sono i tratti salienti del tracciato? «Subito dopo la partenza, percorsi appena due chilometri, il sentiero inizia a salire deciso verso la vetta del Monte Floriz. E’ una salita molto impegnativa, sia per le pendenze sia perché il motore deve prendere i giri giusti. Dopo il passaggio del Monte Floriz e del Rifugio Marinelli inizia la discesa verso il Passo Monte Croce Carnico. La discesa non è pericolosa, ma bisogna stare concentrati e guardare bene dove appoggiare i piedi. Dal Passo inizia la parte più bella del percorso con il passaggio tra le trincee della Grande Guerra. Appena prima di Pal Piccolo ci sono delle scalette in legno che mettono alla frusta le gambe, in questo tratto si sale letteralmente a "quattro zampe". La discesa finale inizia dopo la Casera Pal Grande, anche in questo caso il sentiero non è difficile, ma se il terreno dovesse essere ancora bagnato dalle ultime piogge, bisogna prestare la massima attenzione, i sassi scivolosi e la fatica potrebbero giocare brutti scherzi». In questi ultimi giorni qual’è la tua preparazione?
LA TATTICA DI GARA – «La parola d’ordine è riposo. La preparazione è ormai ultimata, il grosso del lavoro è stato fatto. Sabato scorso ho partecipato a una gara non molto lunga per fare un po’ di velocità, mentre domenica sono andata a vedere il tracciato, ma ne ho percorso solo la prima parte. In questi ultimi giorni vado a correre lentamente per scaricare, speriamo di trovare la condizione del 2010». Dove si vince la Sky Race? «L’International della Carnia si vince nella seconda parte del tracciato, nella prima salita bisogna dosare le energie con il contagocce in previsione della salita di Pal Piccolo. Se si chiede troppo alle proprie gambe nel primo tratto arrivare in vetta alla seconda salita diventa un calvario». Consigli? «Il mio consiglio è quello di partire piano e risparmiare le energie per la seconda parte di gara. Inoltre per i concorrenti che verranno a correre per la prima volta in Carnia suggerisco di guardarsi intorno perché il panorama toglie il fiato».