Nella 53 km a segno Jiri Cipa e Anne Mari Flammersfeld

È l’altoatesino Daniel Jung il re della quarta edizione della Dolomiti Extreme Trail 2016, la gara che ha come scenario la Val di Zoldo, tra le Dolomiti Bellunesi. L’atleta di Naturno ha vinto infatti sulla distanza più prestigiosa, quella dei 103 chilometri, tracciato con 7.150 metri di dislivello positivo e 7.060 metri di dislivello negativo. Una gara massacrante: partenza da Forno di Zoldo alle 22.30 di venerdì per oltre 300 concorrenti. Subito salita per i sentieri sottostanti gli Spiz di Mezzodì, il Moschesin e la val Pramper, poi direzione Passo Duran, sentiero ai piedi del Civetta (niente Tivan perché in quota c’era troppa neve), Forcella Staulanza, rifugio Venezia (ai piedi del Pelmo), Zoppè di Cadore, rifugio Talamini e ascesa al Monte Rite, il balcone che propone una vista a 360 gradi sulle Dolomiti. Di qui rapida picchiata verso Forcella Cibiana e, poi, ancora, il dente di Forcella de Le Calade prima della lunga discesa per l’approdo finale a Pieve, all’ombra della parrocchiale di San Floriano, gioiello di stile romanico-gotico.
Un quintetto a condurre per i primi chilometri, poi Daniel Jung forza il ritmo, andandosene insieme a un altro altoatesino, Jimmy Pellegrini. Dopo il ventesimo chilometro, per Jung il ritmo di Pellegrini è troppo lento e decide di proseguire da solo. Inizia una cavalcata solitaria che lo porta a tagliare il traguardo in 13h48’32”. Alle sue spalle, corsa solitaria anche per Peter Kienzl, pure lui altoatesino, atleta affezionato ai posti top nelle classifiche della Dxt: questa volta per lui il secondo posto, a 58’18”da Jung. A completare il podio Nicola Bassi, terzo con un ritardo di 1h05’32”.
Tra le donne, vittoria per Lisa Borzani in 18h06’22”. «Me lo aspettavo tosto questo trail ma non così tosto – spiega la padovana, lo scorso anno bronzo a squadre ai Mondiali di ultra trail di Annecy -. Gara tecnica, lenta, quindi adatta a me. Gara resa ancora più difficoltosa dal terreno bagnato». La pioggia ha infatti accompagnato i concorrenti nella seconda parte di gara, dal mezzogiorno di sabato.
Sul tracciato di 53 chilometri (3.800 i metri di dislivello positivo), ha visto imporsi in 6h13’12” il ceco Jiri Cipa davanti all’italiano Michael Dola (6h31’32) e al lituano Jonas Zakaitis (6h39’10”) mentre la gara in rosa ha parlato tedesco con Anne Mari Flammersfeld sul primo gradino del podio (7h39’49” il riscontro cronometrico). Piazza d’onore per la bergamasca Cinzia Bertasa (8h09’01”) e terza posizione per la slovacca Alena Slana (8h32’22”).
La gara più breve (23 chilometri di sviluppo per 1000 metri di dislivello positivo) è stata vinta da Stefano Maran (2h12’06”) su Federico De Col (2h14’38”) e Tullio Corazza (1h15’27”). Tra le donne la più veloce è stata la slovacca Katarina Lovrantova (2h18’11”). Secondo e terzo posto per Francesca Scribani (2h23’23) e Jessica Perna (2h24’22”)-