Best crono di Axelle Mollaret, al maschile vince Patrick Facchini
Due nomi nuovi nell’albo d’oro del Dolomites Vertical Kilometer, gara d’apertura del lungo weekend dedicato allo skyrunning in Val di Fassa, e soprattutto un nuovo record nella gara femminile. L’edizione numero dieci ha visto infatti trionfare i due alfieri del Team La Sportiva, ovvero il trentino di Roncone Patrick Facchini e la francese di Annecy Axelle Mollaret, capace di abbassare di 35 secondi il primato che la catalana Laura Orguè Vila stabilì nel 2014, con il tempo di 37’39”. In campo maschile Facchini, per concludere i 2.400 metri del percorso con 1.015 di dislivello, ha impiegato il tempo di 32’43”, di 1 minuto e 9 secondi superiore a quello che fece registrare l’altoatesino Götsch dodici mesi fa.
Qualità e quantità dunque nel decimo Dolomites Vertical Kilometer, valido come nona delle diciotto tappe del Vertical Kilometer World Circuit, la Coppa del mondo di specialità, con in gara 300 atleti provenienti da ben 28 nazioni. Due affermazioni perentorie, costruite da Facchini e Mollaret metro dopo metro e concluse con un arrivo in solitaria. Il trentino ha deciso di forzare il ritmo già all’uscita dal bosco, dopo i primi 500 metri di dislivello, riuscendo a staccare di una ventina di metri la coppia formata dallo svizzero Remi Bonnet e dallo sloveno Nejc Kuhar. Nell’ultimo tratto di ascesa verso So Forcella Bonnet ha provato a ricucire il gap e Kuhar si è staccato, ma Facchini ha operato un ulteriore strappo nella ripida parte finale, concludendo in solitaria la prova accompagnato dagli applausi del pubblico salito in quota: la sua prestazione è la quarta assoluta nella storia di questa gara. Per il forte svizzero Bonnet, con un passato da calciatore, giunge comunque un eccellente risultato finale, a soli 34 secondi dal vincitore, mentre Nejc Kuhar conferma di vantare un feeling speciale con la competizione fassana, visto che è salito per ben sei volte sul podio nelle ultime sette edizioni, vincendo nel 2012. Sul traguardo di Crepa Neigra ha accusato un ritardo di 1’08”, quindi in classifica troviamo quarto l’altoatesino Hannes Perkmann a 1’32” dal vincitore, seguito dal bellunese Manuel Da Col a 2’18”, dal francese William Bon Mardion a 2’21” ed ancora Luka Kovacic, Henry Hofer ed Alex Oberbacher.
La sfida al femminile è vissuta sulla prova di forza della francese Axelle Mollaret, che ha subito mostrato il proprio stato di forma. Al suo ritmo ha resistito per la prima parte di gara la finlandese Susanna Saapunki, ma prima del passaggio in forcella si è dovuta arrendere. La Mollaret ha così tagliato il traguardo sotto una leggera pioggia, stabilendo il nuovo record della gara, che resisteva dal 2014, facendo registrare la 18ª prestazione assoluta.
La finlandese si è consolata con il secondo posto, con 1’24” di ritardo, quindi in terza piazza ecco la svizzera Victoria Kreuzer, per metà gara rimasta attaccata alla favorita Laura Orguè e poi capace di allungare nel finale, chiudendo a 2’28” dalla Mollaret. La catalana a sua volta ha accusato un ritardo di 3’44”, ottima quinta poi la fiemmese Antonella Confortola, in netta ripresa di condizione a 4’26” dalla vincitrice. Seguono la bellunese Francesca Rossi, la ceca Zuzana Krchova e la torinese Camilla Magliano.
Fra gli junior affermazione dello svizzero Aurelien Gay, 22° assoluto, davanti ai due italiani Mattia Tanara e Stefano Menusan.
Domenica la gara più attesa, la Dolomites SkyRace del ventennale, con mille runner di 41 nazioni al via. Partenza alle 8,30 da piazza Marconi a Canazei, sviluppo del tracciato di 23,5 km e dislivello di 1.950 metri. Non ci saranno però record da battere visto che è previsto un nuovo percorso rispetto al passato, con passaggio a Pecol (1.926 metri) e quindi al fino al Col dei Rossi (2.389 metri), transitando sulla pista da sci intitolata al fondatore della gara Diego Perathoner, tratto sul quale è previsto un cronometraggio per dare vita ad una graduatoria riservata agli atleti dal pettorale 101 in poi. I concorrenti scenderanno poi ai 2.239 metri di Passo Pordoi, per affrontare successivamente i tre passaggi chiave, ovvero le inversioni fino a Forcella Pordoi (2.829 metri), la vetta del Piz Boè (3.152 metri) e l’incantevole Val Lasties, che porta poi al traguardo di Canazei. Al via i più forti interpreti al mondo per una competizione valida come sesta delle undici prove delle Migu Run Skyrunner World Series.