Dopo i 5.642 metri della vetta lo attendono 3.800 km in bicicletta
Danilo Callegari ce l’ha fatta. Domenica 14 ottobre alle 9.30 ora italiana l’esploratore friulano ha raggiunto la vetta del Monte Elbrus (5.642 metri slm). La cima più alta della Catena del Caucaso, della Russia e – stando alla maggior parte delle convenzioni che definiscono i confini d’Europa – massiccio più elevato del Vecchio Continente. Partito dal campo 1 (4.100 metri slm) alle 2.00, approfittando di una finestra di bel tempo è riuscito a conquistare la cima senza l’ausilio d’ossigeno supplementare nonostante le proibitive condizioni meteo. Un’impresa… solo agli inizi. Callegari tornerà infatti in Italia in bicicletta attraverso Russia, Ucraina, Romania, Ungheria (o Serbia), Croazia e Slovenia. Percorrendo circa 3.800 km in solitaria. O meglio, in compagnia di partner tecnici quali Mountain Hardwear (abbigliamento), La Sportiva (calzature) e Garmin (apparecchiature per la navigazione satellitare). Una spedizione ai limiti delle possibilità umane, che segue la recente impresa portata a termine in Sud America, nel corso della quale ha conquistato il Cerro Aconcagua dopo 4.500 km in bicicletta e 280 km in canoa. Un ulteriore tassello all’ambizioso progetto 7Summits Project Solo.