Che Vivian Bruchez, oltre che uno dei migliori sciatori di montagna, sia anche uno dei più creatvi, non è una novità. E la creatività è anche al centro del suo ultimo progetto: una traversata da Chamonix al Lago di Ginevra. Tra i tanti viaggi che ha fatto nel mese di febbraio (è stato avvistato anche nelle Alpi Giulie e sulle Dolomiti, dove ha sciato il Canalone del Sassongher con Aurélien Lardy, Jérémie Heitz, Tom Lafaille e Mathieu Navillod), questo è il più divertente. Quattro tappe, spostandosi solo con gli sci, impianti di risalita o mezzi pubblici e rientrando in treno da Saint-GIngolph. L’idea originale era di partire dal comprensorio del Brevent, proprio sopra Cham, ma le condizioni meteo avverse lo hanno costretto a iniziare in treno fino a Cluses, poi proseguire in pullman e con gli impianti del Grand Massif. Prima notte al Refuge de la Golèse. Seconda tappa fino a Champéry, in Svizzera e terza fino a Chapelle-d’Abondance. Vivian ha particolarmente apprezzato la zona del Mont de Grange. Infine, ultimo strappo fino a Thollon-les-Mémises, nel cuore del Chablais. Risultato finale: 108 chilometri, D+  11.353 m (ma un massimo di 1.700 m by fair means al giorno), D- 12.050 m. Come ha scritto lo stesso Vivian, citando Alexandre Poussin: «Viaggiare è dare un senso alla vita; viaggiare è dare vita ai sensi». La traccia della traversata è sull’account Whympr di Vivian Bruchez.