La squadra azzurra pronta per gli Europei

Da Zermatt a Madeira, dal Cervino all’isola atlantica portoghese. Nelle stesse ore in cui la squadra delle Lunghe Distanze si sposta verso la Svizzera, partono anche gli azzurri impegnati sabato nei Campionati Europei. Weekend ricco come raramente mai per la corsa in montagna internazionale, con 16 atleti (otto seniores e altrettanti juniores) pronti a mettersi in gioco nella stessa isola portoghese che nel 2002 ospitò la prima rassegna continentale ufficialmente riconosciuta dalla Federazione atletica europea. Tredici anni dopo Camara de Lobos tocca a Porto Monitz, questa volta lato sud-ovest di Madeira. Percorsi di sola salita, come nel 2013, quando nella bulgara Borovets, Bernard Dematteis portò a casa il suo primo titolo europeo, poi bissato lo scorso anno sull’up and down di Gap. Ancora Bernard, il recuperato Berny, nel ruolo di capitano di una squadra azzurra che, alla forzata rinuncia di Agnes Tschurschenthaler, nell’immediata vigilia deve aggiungere anche quella dello sfortunato Erik Rosaire, costretto a casa dall’influenza.
Sara Bottarelli e Luca Cagnati a sostituirli, con la prima all’esordio in azzurro e a completare un team guidato da Antonella Confortola e Alice Gaggi, cui va aggiunta Samantha Galassi. Cagnati, settimo lo scorso anno, va invece a chiudere quartetto che a Dematteis abbina il talento di Alex Baldaccini e Xavier Chevrier: ovvero i tre uomini che nel 2013 monopolizzarono le prime quattro posizioni della rassegna europea, lasciando il solo bronzo al turco Ahmet Arslan, grande incognita di questa rassegna.

TRACCIATO – Su un tracciato che ad una prima parte di salita molto dura fa seguire un secondo tratto decisamente più veloce, sono differenti le ambizioni con cui si presentano le due squadre seniores azzurre. Se il quartetto maschile parte con gli occhi puntati addosso tanto in campo individuale quanto in quello a squadre, quello femminile, sulla carta, lascia invece i favori del pronostico all’Austria di Andrea Mayr e alla Gran Bretagna di Emma Clayton.
Poco meno di 12 chilometri e un dislivello complessivo di oltre 1200 metri: questo il percorso dei seniores uomini, lungo il quale le speranze azzurre si misureranno, ad esempio, con la voglia di rivincita dell’argento 2014 Robbie Simpson, peraltro quest’anno già battuto dai connazionali Andrew Douglas e Chris Smith. Terzetto ostico per una squadra azzurra compatta come raramente mai e all’interno della quale, alla luce dei risultati stagionali, diventa difficile anche indicare una punta sola. Forse meglio così, in una sfida in cui saranno da seguire anche Turchia e Francia, con il rumeno Ionut Zinca alla ricerca di ulteriore medaglia dopo il bronzo di Pamukkale 2012.
Non è invece difficile ipotizzare che la gara femminile (8200 metri – dislivello 850 mt) si possa trasformare nell’ennesimo assolo della cinque volte iridata Andrea Mayr, che proverà a guidare la sua Austria ad un oro a squadre che al di là del Brennero manca da una vita o quasi.
Con Sabine Reiner e Susanne Mayr sono indubbiamente loro le favorite, con Gran Bretagna, Russia, Francia e Italia ad inseguire una medaglia. In chiave individuale, ambizioni azzurre legate soprattutto ad Antonella Confortola e Alice Gaggi. Sullo stesso tracciato delle donne saranno impegnati anche gli juniores uomini, categoria che lo scorso anno, a Gap, regalò all’Italia uno storico successo. Di quel team, in squadra, è rimasto il solo Alberto Vender, che in Francia chiuse al sesto posto, la stessa posizione che la punta azzurra di questa trasferta, Davide Magnini, colse nel Mondiale di Casette di Massa nel settembre scorso. Allora il trentino che d’inverno vola nello sci alpinismo era ancora allievo, ora, juniores a tutti gli effetti, sogna qualcosa d’importante al cospetto della solita corazzata turca. Con lui il figlio d’arte Francesco Agostini e Marco Casuscelli, il secondo calabrese della storia a vestire l’azzurro della corsa in montagna.
In campo femminile, dopo la forzata rinuncia a Giulia Zanne, toccherà ad Alessia Zecca, la migliore delle azzurrine nel 2014, guidare le giovani italiane, impegnate su un tracciato di poco più di 4 Km e 400 metri di dislivello positivo, lungo il quale si rinnoverà la sfida tra la campionessa uscente, la britannica Georgia Malir, e la turca Shaban Atalay, seconda  nel a 2014 Gap e fresca di vittoria nella Youth Cup della scorsa settimana a Smolyan in Bulgaria. Per le azzurrine obiettivamente difficile pensare al podio, ma con Roberta Ciappini, Francesca Franchi e Irene Glarey l’Italia spera magari di scalare qualche posizione rispetto all’ottavo posto dello scorso anno.Loro, in ogni caso, le prime a partire, alle ore 9.00 locali, seguite da juniores uomini (ore 10), seniores donne (10.30) e seniores uomini (11.30).