Uganda favorito, gli azzurri ci provano
Campionati Mondiali di corsa in montagna, edizione numero 31: sabato 19 settembre a Betws Y Coed, in Galles, si assegnano i titoli iridati 2015 con 17 azzurri in gara.
IL PERCORSO – Il percorso si snoda a Betsw, sulle suggestive colline gallesi, nello stesso scenario – sede già di classicissime della specialità come la Snowdon di Llamberis – che pochi giorni fa ha ospitato la rassegna master. Il circuito è nervoso, di 4,2 chilometri per 250 metri di dislivello ad ogni giro. Ne sono previsti tre per gli uomini, due per le donne e gli under 20 maschili e uno per le juniores. Il terreno, come hanno provato sulla propria pelle i master qualche giorno fa, diventa facilmente fangoso, una caratteristica che potrebbe rivelarsi determinante per l’esito delle gare. Per le cerimonie di apertura e premiazioni ci si sposta invece sul mare, a Llandudno.
UOMINI – Uganda favoritissimo. Negli ultimi due anni ha vinto tutto il possibile: si presenta con il campione del mondo Kriprop e Joshua-Mongusho. Bernard Dematteis, capitano azzurro già oro europeo, è stato l’unico capace di sfidarli, non riuscendo però mai a salire sul podio. Ci riproverà anche quest’anno, trovando nei compagni di squadra alleati preziosi. Al via ci sono infatti altre individualità importanti come il gemello Martin Dematteis, Xavier Chevrier e Alex Baldaccini. Nel complesso un quartetto che per maturità e tecnica incute timore a chiunque, sostenuto anche da Luca Cagnati e Alessandro Rambaldini. Fra gli avversari manca l’Etiopia, ma attenzione ai britannici agguerritissimi (con Robbie Simpson davanti a tutti), e soprattutto determinati a mettere la freccia a livello continentale, all’americano Joe Gray e ai turchi.
DONNE – Anche nella gara rosa l’Uganda è la squadra da battere e schiera fra le altre Stella Chesang, iridata tra le junior un anno fa a Casette di Massa. Fortissime anche britanniche e americane, al via con squadre solide e dalle individualità spiccate. Due nomi a testa: Morgan Arritola (bronzo 2012, impressionante ai Trials statunitensi) e Kasie Enman (oro 2011) da oltreoceano, Sarah Tunstall ed Emma Clayton in rappresentanza regno Britannico. Per, Clayton, a podio sia ai mondiali che agli europei, potrebbe essere la volta buona per un titolo, spinta dal pubblico di casa. In chiave italiana l’iridata 2013 Alice Gaggi correrà con la maratoneta Ivana Iozzia e Samantha Galassi più la debuttante ai Mondiali Sara Bottarelli. Ricambio importante dunque, visto che mancano diversi dei nomi storici – e più vincenti – della specialità. Ripetere nel futuro prossimi i fasti del passato è difficile, ma l’obiettivo è riaprire un ciclo.
JUNIOR UOMINI – Davide Magnini, già capace di mettersi in mostra da allievo, guida una selezione agguerrita composta da Alberto Vender, Luca Ventura e Luca Cantoni. Sognare non è vietato, ma bisognerà dare prova di intelligenza e carattere. I turchi sono favoritissimi (l’Uganda ha già dato forfait) ma dovranno fare i conti con i padroni di casa – che sapranno sfruttare il fattore fango – e, si spera, proprio con gli azzurrini.
JUNIOR DONNE – La categoria è quella che in passato ha riservato meno soddisfazioni ai colori azzurri, ma in Galles si presenta una squadra in crescita composta da Roberta Ciappini, Giulia Zanne e Alessia Zecca. Valtellina e Brescia dunque, per arrampicarsi fra i primi cinque team al mondo. Fra le iscritte non ci sono squadre africane al via e allora i favori del pronostico vanno a tedesche, inglesi ed americane, con le ceche nel ruolo di outsider.