10 medaglie per gli azzurri
Grande Italia ai Campionati Europei di corsa in montagna andati in scena sabato ad Arco, in Trentino con ben 10 medaglie. Per gli azzurri due ori a squadre, sia maschile che femminile, e il successo individuale di Martin Dematteis incoronato dal gemello Bernard che sul rettilineo finale lo attende e gli cede la vittoria continentale per una splendida doppietta. A completare il successo del team, la quinta posizione di Cesare Maestri e la settima di Xavier Chevrier. Ma si comportano bene anche le donne: argento ad Alice Gaggi e bronzo di Sara Bottarelli, per un’affermazione di squadra grazie inoltre ai piazzamenti di Valentina Belotti (sesta) e Antonella Confortola (dodicesima). Tra gli juniores, due brillanti secondi posti individuali ottenuti da Giulia Zanne e Davide Magnini, che trascinano entrambe le formazioni azzurre under 20 alla medaglia d’argento.
SENIOR MASCHILE – Troppo evidente la superiorità di Bernard Dematteis. Il turco Ahmet Arslan, già sei volte campione continentale, vede allontanarsi definitivamente il cuneese di Sampeyre per poi cedere strada anche a uno scatenato Martin Dematteis che dopo la metà gara ha ormai messo al sicuro la piazza d’onore. Dietro gli altri due azzurri Cesare Maestri e Xavier Chevrier si tengono a ridosso del podio, per consolidare il dominio italiano nella classifica per nazioni. L’ultima salita al Castello di Arco è quella decisiva, dove il cuore ha la meglio sull’agonismo. Bernard, forte di oltre 20 secondi di vantaggio chiede al coordinatore federale Paolo Germanetto che divario ci fosse tra il gemello Martin e Arslan: rassicurato, nella picchiata finale rallenta con il tricolore in mano e aspetta l’arrivo del fratello, affrontando con lui in parata il rettilineo finale prima di concedergli l’onore del trionfo. Poco dietro, terzo posto per Arslan, seguito dal britannico Andrew Douglas con il trentino Cesare Maestri in quinta posizione nel giorno del debutto nella nazionale maggiore. Settimo posto per Xavier Chevrier che la settimana prossima vestirà nuovamente l’azzurro nella mezza maratona degli Europei di Amsterdam. Italia dunque imprendibile nella classifica per nazioni, il secondo posto va alla Repubblica Ceca che precede la Gran Bretagna.
SENIOR FEMMINILE – Emmie Collinge era la grande favorita della gara femminile e la britannica di casa in Valtellina non ha tradito le attese, dominando la scena sin dalla prima salita per poi tagliare il traguardo in 43.41. Ma dietro di lei il resto del podio è tricolore, grazie alla prova di Alice Gaggi, seguita dalla sbresciana Sara Bottarelli, ormai una certezza anche a livello internazionale. Una gara attenta e gagliarda, quella delle due ragazze azzurre medagliate, così come quella della camuna Valentina Belotti, in difficoltà nella seconda parte di gara ma comunque capace di confezionare un sesto posto che certifica il trionfo a squadre dell’Italia; dodicesima quindi l’esperta trentina Antonella Confortola. Nella classifica per nazioni, Italia sale sul trono davanti a Gran Bretagna e Repubblica Ceca.
JUNIOR MASCHILE – La prova under 20 maschile è tutta un confronto tra Italia e Turchia, che parte forte sulla spinta di Ferhat Bozkurt e Mustafa Goksel, ma dietro il trentino Davide Magnini prima e l’altoatesino Daniel Pattis poi si riportano progressivamente sotto. Nel cuore della gara Bozkurt prende il largo però Magnini torna su Goksel: in salita l’azzurro ne ha di più, ma nella discesa che conduce al traguardo Goksel scappa via, salvo poi finire la benzina nel lungo rettilineo finale, permettendo a un velocissimo Magnini di superarlo proprio sulla linea d’arrivo per mettere così le mani sull’argento due anni dopo il trionfo, sul medesimo tracciato, nella WMRA Youth Cup 2014. Oro dunque a Ferhat Bozkurt, argento per Magnini e bronzo a Goksel con un ottimo Pattis ai piedi del podio. Il terzo turco Sari (12°) fa meglio degli altri azzurrini Andrea Rostan (14°) e Samuele Nava (15°), così il titolo per nazioni va alla Turchia davanti a Italia e Francia.
JUNIOR FEMMINILE – Che la giornata potesse essere speciale per i colori azzurri lo si poteva capire sin dall’inizio: mai le junior femminili azzurre erano riuscite a salire sul podio, impresa che invece riesce alla bresciana Giulia Zanne, seconda alle spalle dell’imprendibile ceca Michaela Stranska per conquistare un argento storico che si ripete anche nella classifica a squadre complici l’ottavo posto di una positiva Francesca Franchi e il diciassettesimo di Giulia Murada; ventiseiesima invece la quarta azzurra in gara, Lorenza Beccaria. Oro per nazioni alla Gran Bretagna, guidata da Heidi Davies che è terza individuale, poi bronzo alla Repubblica Ceca.