Tappa di 20 km con oltre 2500 metri di dislivello
Altro che partenza ‘soft’ come l’anno scorso: la Pierra Menta 2016 debutta con una tappa molto impegnativa. Quasi 20 km, 2584 metri di dislivello. Il tutto con temperatura da pieno inverno, tanto che sono obbligatori quattro strati. Le previsioni dicono sole, ma al mattino temperature oltre 10 gradi sotto zero che si sentiranno ancora di più in quota per il vento. Sette le salite, dopo la partenza prevista alle 8: la più lunga, la seconda di 900 metri di dislivello che porta a quota 2100 della Cote. Poi si salirà ancora alla Légette a 2353. Unica ‘consolazione’ neve fresca in discesa visto che qualche fiocco è sceso ancora anche oggi.
Ad Areches solita grande attesa: salone del briefing imballato e non solo di atleti, campanacci e bandierine per la consegna dei pettorali alle squadre favorite. E siamo solo al martedì. Già i favoriti: Kilian e Jacquemoud cercheranno il bis dopo l’Altitoy con gli azzurri pronti a dare battaglia, Eydallin e Lenzi in primis forti del pettorale 1 (peccato che Lence non sia al top, con qualche linea di febbre sino a ieri e aerosol in camera ancora oggi) oltre a Boscacci e Antonioli, belli carichi. Ma questa è la gara di casa di Bon Mardion e Gachet che questi pendii li conoscono benissimo. Al femminile Roux-Mollaret team da battere (con l’incognita se la giovane Mollaret terrà i quattro giorni i ritmi della Roux), con le due squadre spagnole, soprattutto quella con Mirò e Galicia, Pont Combe-Bonnel e le nostre Tomatis-Valmassoi (settima Pierra per la veneta) a giocarsi il posto sul podio.