Tante le soddisfazioni ai Mondiali di casa
Chi sono i giovani neo-medagliati dell’Italia? Samantha Bertolina è stata la protagonista indiscussa andando a battere nel vertical, dopo due argenti, una professionista in miniatura, anche se ancora Cadetta, come la francese Tonso che si presenta alle gare con la macchina (immaginiamo quella di famiglia) tutta griffata con il suo nome. Arriva da Valfurva, d’estate gareggia nella corsa in montagna, d’inverno dopo un passato agonistico nello sci alpino, adesso è tutta concentrata sullo ski-alp.
Per Alessandro Rossi lo ski-alp è passione di famiglia: suo padre Enzo gareggiava, il fratello Giovanni lo scorso anno era in azzurro agli Europei. Fa parte della Sportiva Lanzada: arriva dal fondo e anche lui d’estate va di corsa, d’inverno adesso solo con le pelli. Per lui un bronzo nell’individuale, un argento nella sprint.
Dalla Valtellina al Veneto. Dallo Ski Alp Valdobbiadene ecco Enrico Loss. Non una sorpresa, ma ad inizio stagione non era nel gruppo della Nazionale. Un posto in azzurro se l’è conquistato a suon di risultati, compreso un titolo italiano, e ai Mondiali si è messo al collo il bronzo nell’individuale. Adesso è concentrato solo sullo ski-alp, d’estate la corsa serve solo più per allenamento. Infine Matteo Sostizzo. “Un cavallo pazzo” lo chiama il suo coach nel Comitato Veneto, Luca Palla, capace di vincere come di saltare in aria. Quest’anno ha vinto il titolo Cadetti nel vertical di Madonna di Campiglio, poi è caduto rovinosamente nell’individuale. Insomma, se migliorasse in discesa…Classe 2001, del CAI Schio, ha portato a casa un bronzo nel vertical.