Ci sono eventi che nascono un po’ per provocazione, forse anche in anticipo sui tempi. Semplicemente intercettano i gusti e le esigenze di un certo pubblico di appassionati.
La Sentinelle è proprio questo.
Dalla creatività di Bruno Compagnet e Minna Riihimaki nasce la gara che non è una gara. Un raduno, un momento di condivisione. Vietato presentarsi in tutina o con abbigliamento attillato, gradite camicione di feltro, berretti e maglioni della nonna, occhiali da ghiacciaio. Larghezza minima degli sci 100 sotto il piede. Niente classifica, niente cronometro, unico obiettivo arrivare alla fine (dai un’occhiata al manifesto).
La Sentinelle est un voyage sur les chemins de la connaissance de soi et pas uniquement une épreuve sportive.
Gli organizzatori mettono davanti a tutto il gusto della scoperta e dell’avventura, la voglia di stare in montagna e mettere alla prova la propria resistenza e le proprie capacità tecniche. Ma sempre con spirito di amicizia e condivisione.
Dopo l’edizione zero che si è disputata l’anno scorso sui Pierenei, a Gavarnie, quest’anno si fa sul serio: due tappe, una in Valle d’Aosta e l’altra in Scandinavia, presso il lago Goldajärvi, cioè la regione in cui si toccano Norvegia, Svezia e Finlandia.
La tappa italiana è in calendario dal 22 al 26 marzo a Valgrisenche, con base il Rifugio Bezzi dove i partecipanti soggiorneranno per tutta la durata dell’evento. In estrema sintesi il programma prevede la salita al rifugio a quota 2.250 metri il pomeriggio del 22 (2 ore di pellata circa). Poi, in base alle condizioni meteo, si deciderà quando partire per il giro vero e proprio (che prevede una percorrenza dalle 12 alle 15 ore).
Si consideri che il giro identificato da Bruno & C. prevede circa 2.700 metri di dislivello, caratterizzati da grandi pendii da sciare, da scorci panoramici e salite in canali suggestivi. Repetita iuvant: senza fretta, con lo scopo di arrivare e godersi l’esperienza in compagnia. Naturalmente è richiesto un buon allenamento e capacità di muoversi correttamente in montagna, ma questo non dovremmo nemmeno specificarlo.
Nel tempo rimanente (oltre alla boucle come gli organizzatori definiscono il giro ufficiale) si andrà a sciare in compagnia. Rientro a Valgrisenche il 26 marzo.
Il costo è di 240 euro a persona, tutto compreso (anche kit di benvenuto). Al momento dell’arrivo al rifugio bisogna presentare una lettera motivazionale scritta a mano che metta in chiaro perché si è deciso di prendere parte a La Sentinelle e che racconti il rapporto personale con la montagna e l’ambiente.
La nostra rivista è media partner dell’edizione italiana: parteciperemo con i nostri redattori e soprattutto avremo la possibilità di ospitare insieme a loro un lettore di Skialper. Chi vuole provare ad essere il nostro inviato dovrà inviare a noi la lettera motivazionale entro fine febbraio. Se qualcuno riuscirà a convincerci (ripetiamo, se…) sarà nostro ospite a La Sentinelle per raccontare l’evento dall’interno.
È un’esperienza a cui vale davvero la pena partecipare, ci sono pochissimi posti, affrettatevi a iscrivervi! Tutte le informazioni sul sito ufficiale dell’evento.