Sedici ore e 4 minuti. Per fare su e giù dalle creste Hornli, Furggen, Zmutt e Leone, sul Cervino. È questo il nuovo record fatto segnare ieri da François Cazzanelli, vecchia conoscenza degli appassionati di scialpinismo e dei lettori di Skialper, e Andreas Steindl. Entrambi Guide alpine, uno valdostano e l’altro svizzero, Cazzanelli e Steindl sono partiti alle 2.20 dal rifugio dell’Hornli dove hanno poi fatto rientro dopo essere salita quattro volte sul Cervino da diverse vie. Un concatenamento che portava la forma di Kammerlander-Wellig nel 1992 in 23 ore e che ha comportato più di 20 km di percorso e oltre 4.000 metri di dislivello.
STAGIONE DI RECORD – Quello del duo di Guide alpine è solo l’ultimo di una lunghissima serie di record dell’estate 2018. Proprio Steindl, solo a fine agosto, il 27, aveva fatto segnare un altro crono veloce sulla Gran Becca: da Zermatt alla vetta e ritorno, via Hornli, in 3 ore 59 minuti e 52 secondi. Steindl è uno specialista del Cervino, visto che ci è salito quasi 90 volte, ma mai lo aveva fatto così velocemente. E poi il record di salita e discesa di De Gasperi sul Monte Rosa, il crono di Emelie Forsberg in coppia con Kilian, sempre sul Monte Rosa, preceduto dal miglioramento del record già suo al Monte Bianco, l’altro record di Kilian al Bob Graham Round, quello di Emelie sul sentiero Kungsleden in Svezia. E che dire di Nico Valseisa da Genova al Monte Rosa in bici? E sicuramente ne dimentichiamo qualcuno. Record diversi, non solo alpini, ma anche di pura velocità su sentiero, però spesso duravano da anni. Non c’è dubbio però che il mondo dei record è esploso e forse il termine utilizzato non è sempre quello corretto, anche se il più mediatico. Sono confrontabili imprese come quella di Steindl con quella di Kilian da Cervinia. E la prestazione di Emelie Forsberg in coppia con Kilian sul Monte Rosa, migliore di quella di Gisella Bendotti, che durava da anni?
DIETRO AI TEMPI – «Parlare di record in alta montagna nei vari assetti offre molte discussioni e infatti esistono prestazioni in gara, record ufficiali e fastest known time – dice Marino Giacometti, padre dello skyrunning e precursore dell’andare veloci e in salita -. Ha senso parlare della miglior prestazione conosciuta in quel momento. Ora si dovrebbe distinguere… solo o in coppia, come nel caso di Kilian ed Emelie al Monte Rosa? Certo è che Emelie non si è fatta tirare un metro da Kilian, anzi. Certamente dal punto di vista psicologico e tecnico sono situazioni diverse». Per riportare un po’ di ordine può essere utile dare uno sguardo alla tabella riportata sul sito della International Skyrunning Federation http://www.skyrunning.com/wp-content/uploads/2018/04/Best-wk-Performance-record-10-4-2018.pdf