Adamello Ski Raid

Adamello Ski Raid, è iniziato il conto alla rovescia

Sono state aperte da poco le iscrizioni per l’Adamello Ski Raid, in programma il prossimo 5 aprile. La classica del circuito La Grande Course sarà la seconda prova del circuito, preceduta dalla Pierra Menta e seguita dal Trofeo Mezzalama. La nona edizione segnerà un profondo rinnovamento nel segno di un movimento che è in veloce trasformazione. La principale novità è l’apertura al mondo di chi si avvicina alle emozioni delle grandi cavalcate con gli sci e le pelli con uno spirito diverso. Non più solo tutine e sci stretti, ma anche attrezzi un po’ più larghi e abbigliamento tradizionale da skialp.

Ci sarà un percorso non agonistico di un migliaio di metri di dislivello, da provare per farsi un giretto nel cuore di uno dei santuari mondiali dello scialpinismo, con la garanzia della messa in sicurezza e dell’assistenza. E un gadget (un capo d’abbigliamento tecnico) che da solo vale l’iscrizione. E poi, sabato sera, una festa a rimarcare l’aspetto dello scialpinismo. La nuova proposta si chiamerà Adamello Ski Raid Experience.

Un’altra novità è l’introduzione di una classifica separata per le squadre miste che non entreranno più nella graduatoria maschile. La quota di iscrizione è di 400 euro a squadra, escluso il pernottamento, e nel pacco gara ci sarà un gilet tecnico Montura, sponsor tecnico storico della classica La Grande Course, che ha confermato il suo sostegno insieme a Scarpa ed Enervit. Il costo del pacco gara dell’Experience sarà invece di 70 euro.

credit foto: © Alice Russolo


Fra un anno lo scialpinismo all'Olimpiade

Il conto alla rovescia è iniziato, fra esattamente un anno, infatti, lo scialpinismo farà il suo debutto ufficiale ai Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Le due gare, sprint e mixed relay, sono in programma, rispettivamente, il 13 e 15 febbraio. Teatro: Bormio, nell’area d’arrivo della pista Stelvio, dove si svolgeranno anche le gare dello sci alpino maschile. Il 15 gennaio si è chiusa l’iscrizione al sito del ticketing ufficiale per accedere al sorteggio per l’acquisto prioritario, mentre da aprile verrà dato il via alla vendita libera, sempre sul sito del ticketing ufficiale dei Giochi.   

Quanti saranno gli atleti in gara a Bormio?

Diciotto nelle sprint e 12 squadre nella mixed relay per un totale di 36. L’Italia ha un atleta per sesso qualificato di diritto come Paese ospitante. Il numero massimo di atleti per nazione è di quattro, due uomini e due donne. I criteri di qualifica per la mixed relay prevedono due squadre per le prime due nazioni classificate ai Mondiali ISMF 2025, quattro per i comitati nazionali degli altri continenti meglio posizionati nella ranking list olimpica della mixed relay, a patto di avere almeno un atleta per sesso che rispetta i criteri di eleggibilità olimpica. I comitati nazionali che non hanno ancora una squadra classificata, verranno scelti a scalare verso il basso dal ranking olimpico di specialità fino al raggiungimento di 12 squadre. Ogni nazione non può avere più di una squadra in gara. Per quanto riguarda la sprint, due posti sono riservati ai primi due classificati ai Mondiali 2025 e quattro ai primi classificati del ranking olimpico di specialità, a patto che la nazione non abbia già raggiunto la quota massima di atleti. Gli altri 12 sono i concorrenti della mixed relay (e di conseguenza l’Italia ha sicuramente due atleti classificati di diritto anche nella sprint). Il Paese ospitante qualifica automaticamente anche due atleti per la sprint dei Mondiali. I criteri di eleggibilità prevedono che gli atleti debbano essere nati fino al 31 dicembre 2007 ed essersi qualificati: almeno una volta nel primo 80% della classifica di una mixed relay o sprint di una gara di Coppa del Mondo o dei Mondiali nel periodo di qualificazione olimpica; almeno due volte nel primo 90% della classifica; almeno una volta nella top 6 di una gara di Coppa del Mondo under 18 o dei rispettivi Mondiali, sempre nel periodo di qualificazione olimpica, che va dal primo novembre 2024 al 31 dicembre 2025.

 

credit foto: © ISMF


Dynafit Trailhero: aperte le candidature per il 2025

Da sabato scorso, primo febbraio, ci si può candidare per diventare Trailhero di Dynafit, dei veri e propri ambassador della filosofia del marchio, che riceveranno una fornitura completa e condivideranno la loro passione per il trail running e i prodotti del leopardo delle nevi. Ecco il comunicato ufficiale con le istruzioni per la candidatura.

 

Dopo il record del 2024, il popolare programma Trailhero entra nel vivo: a partire dal 1° febbraio 2025, DYNAFIT cercherà nuovamente corridori amatoriali motivati che vogliano partecipare nella comunità come Trailhero. I partecipanti dovranno aspettarsi una stagione entusiasmante, ricca di gare ed eventi, una grande comunità con persone che la pensano allo stesso modo e approfondimenti esclusivi sul mondo di DYNAFIT. Per poter esprimere tutto il loro potenziale lungo i percorsi, gli atleti selezionati saranno equipaggiati dalla testa ai piedi con attrezzature di alta qualità di DYNAFIT. In compenso, potranno condividere con la comunità le loro esperienze e il loro entusiasmo per il Trail Running.

COME FUNZIONA LA CANDIDATURA

Il periodo di candidatura per il Programma Trailhero 2025 inizia il 1° febbraio e termina il 16 marzo. Gli atleti scopriranno entro il 1° aprile se sono stati selezionati per far parte della squadra. Possono candidarsi atleti amatoriali senza un contratto di sponsorizzazione analogo, di età superiore ai 18 anni, provenienti da un totale di 16 Paesi: Austria, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati Uniti. Cerchiamo trail runner ambiziosi che vivano la loro passione 365 giorni all‘anno e che vogliano contribuire in modo proattivo a formare la comunità DYNAFIT come esperti della scena e opinion leader. Gli atleti devono quindi avere una certa affinità con i social media. È possibile iscriversi al programma Trailhero online su dynafit.com/trailheroes. Gli atleti che hanno già fatto parte del team Trailhero di DYNAFIT possono partecipare di nuovo.

Per iscriversi sono necessarie le seguenti informazioni:

· Dati personali e una breve presentazione

· Account su social media compreso Strava

· Una descrizione della motivazione

· Una foto in azione e una foto profilo

· Eventualmente Informazioni sui contratti di sponsorizzazione esistenti.

· Esperienza sportiva e obiettivi

COSA DEVONO ASPETTARSI I TRAILHERO

Ci sarà una squadra di Trailhero per ogni paese di provenienza, che percorrerà i sentieri come ambasciatori di DYNAFIT fino alla fine dell‘anno. Gli atleti saranno equipaggiati dalla testa ai piedi con l‘ultima collezione di prodotti per il Trail Running e potranno contare su sfide entusiasmanti, posti di partenza gratuiti per le gare, servizi fotografici ed eventi per la comunità. Nell‘ambito del programma di tutoraggio, i corridori potranno entrare in contatto con gli atleti professionisti di DYNAFIT e approfittare della loro esperienza. Riceveranno inoltre un account Pro per fare acquisti nel negozio online DYNAFIT, prezzi scontati per allenarsi nel DYNAFIT Athlete Centre e altre offerte e sconti speciali specifici per ogni paese. In compenso, ogni Trailhero dovrà essere presente a importanti eventi legati al marchio, avviare progetti indipendenti e condividere in modo proattivo le proprie esperienze e avventure con la propria comunità attraverso i social media. Il programma Trailhero è seguito con attenzione dai canali DYNAFIT e gli atleti riceveranno informazioni esclusive sui retroscena del marchio.

PROGRAMMA TRAILHERO DI DYNAFIT: UN CONCETTO PER IL SUCCESSO

Otto anni fa, DYNAFIT ha iniziato per la prima volta a cercare candidati idonei in Germania e Austria. Nel frattempo il programma Trailhero si è affermato a livello internazionale. Per la stagione 2024, DYNAFIT ha registrato un record di oltre 2150 iscrizioni: questo numero sensazionale di partecipanti dimostra il grande interesse della comunità. «I Trailhero sono importanti ambasciatori del nostro marchio e, soprattutto, sono un modello di riferimento e una fonte di ispirazione per i neofiti del Trail Running» spiega Alexander Nehls, Direttore Marketing Internazionale di DYNAFIT.
«È impressionante vedere la passione e la genuinità con cui gli atleti amatoriali si impegnano. Naturalmente vogliamo premiare questo aspetto» continua Nehls. DYNAFIT ha quindi annunciato un nuovo progetto di corsa speciale per l‘estate 2025 che lancerà ai Trailhero più motivati di tutto il mondo una sfida entusiasmante. «A breve riveleremo di più al riguardo, ma possiamo già dire questo: sarà una sfida #SPEEDUP davvero straordinaria che attraverserà le Alpi, dove saranno richiesti spirito di squadra e resistenza». Tutte le informazioni sul programma Trailhero e sulla domanda di partecipazione sono disponibili su www.dynafit.com/trailheroes 

 


Millet Trilogy Jorasses 4S GTX U premiata ai Prowinter Award Retail

Millet celebra un nuovo importante riconoscimento: la scarpa da alpinismo Trilogy Jorasses 4S GTX U ha conquistato il Prowinter Award Retail 2025 nella categoria Winter Expert Footwear. La giuria, composta da esperti del settore, ha valutato i prodotti in base a criteri di vendibilità, innovazione e storytelling, premiando la Trilogy Jorasses 4S GTX U di Millet per il suo elevato livello di isolamento e protezione, riconoscendo l'uso di materiali altamente resistenti in grado di garantire prestazioni eccezionali anche in condizioni climatiche estreme. Il design e le caratteristiche tecniche della calzatura rispecchiano pienamente i requisiti richiesti per la categoria, rendendola una scelta di riferimento per gli alpinisti più esigenti. 

Progettata per affrontare i terreni più estremi, la scarpa Made in Europe con tessuto italiano firmata Millet rappresenta l’equilibrio perfetto tra tecnologia avanzata e comfort. La tomaia alta con ghetta integrata e la suola Vibram Nanga Litebase garantiscono protezione, aderenza e stabilità su terreni difficili, mentre l’intersuola in PU a doppia densità e la suola Thermo-Comfort assicurano ammortizzazione e isolamento termico. La membrana GORE-TEX Duratherm protegge il piede fino a -10 °C, combinando impermeabilità e traspirabilità, mentre il tessuto italiano altamente resistente all’abrasione assicura durabilità e performance di lunga durata. Grazie al BOA Fit System, questa scarpa offre una regolazione precisa e personalizzata, mentre la compatibilità con ramponi automatici, la ghetta impermeabile con zip e velcro e la scarpetta termica garantiscono massima protezione contro le intemperie. Testata nei laboratori Millet, questa calzatura da 1.160 g è perfetta per gli alpinisti che cercano un pacchetto completo fatto di sicurezza, comfort e performance. 

Il premio affonda le radici nella tradizione centenaria del marchio: dal 1921, quando Marc e Hermance Millet iniziarono a produrre borse a Lione, alla rivoluzione degli zaini da alpinismo operata nel 1945 dai figli René e Raymond, che collaborarono con leggende come Louis Lachenal e Reinhold Messner. Oggi, sotto la guida di Romain Millet, pronipote dei fondatori, l’azienda continua a innovare, mantenendo viva la passione per la montagna e l’impegno verso la sostenibilità e le alte prestazioni. 


Saveskimo

Un atleta simbolo dello scialpinismo come William Bon Mardion. Una gara di Coppa del Mondo, la individual in pista di Arinsal. Una protesta plateale contro format sempre meno fedeli allo spirito e all'eredità dello scialpinismo: al momento del via rimane fermo, con le braccia incrociate. È successo lo scorso 25 gennaio. La foto, pubblicata dai colleghi di Skimostats sul loro account Instagram, che riportiamo nell'articolo, parla da sola.

Così nasce l'hashtag #saveskimo che in pochi giorni è diventato virale. Intendiamo virale per il piccolo mondo dello scialpinismo agonistico (meno di 100 post). Non è tanto la quantità, ma la qualità che ne determina la viralità. Ci sono post di molti degli atleti o ex atleti più forti, da Samuel Equy a Emelie Forsberg, passando per Xavier Gachet, Axelle Mollaret, Katia Tomatis e Martina Valmassoi. Spicca anche quello ironico degli organizzatori della Pierra Menta: «Le salite vengono battute con amore dai volontari, non create con la motosega (la motosega serve per fare rumore al Grand Mont)».

Il motivo della protesta è una individual che, a causa anche della mancanza di neve, è stata tracciata in pista, con un circuito da ripetere quattro volte: porte direzionali, salite a piedi (tagliate con la motosega), rombi. Insomma, una sprint allungata. Un format per il futuro, magari in previsione di una individual ai Giochi del 2030? «Fa veramente male al cuore vedere la direzione che sta prendendo il nostro sport... Questo circuito dovrebbe essere la vetrina dello sport e non un percorso che non sarebbe da proporre neppure a dei principianti» scrive Samuel Equy. «Fino a dove dobbiamo e possiamo spingerci nell'accettare che lo scialpinismo venga massacrato?» si domanda Xavier Gachet. Nei commenti gli risponde Kilian Jornet: «Ne abbiamo fatte molte di gare senza tanta neve, la Trace Catalane, Albosaggia, Alpago... ma, come dici bene, bisognava adattarsi alle condizioni per fare il meglio, cercando dei percorsi naturali. In questi ultimi anni la direzione verso uno sport sempre più da stadio, con l'artificializzazione degli ostacoli, è triste...». Tra gli altri commenti anche quello di un grande del trail running, ma grande appassionato di scialpinismo, come François D'Haene: «Sperando che questo nuovo messaggio possa finalmente essere ascoltato... prima che sia troppo tardi per lo sport e gli atleti». «Conosco alcuni dei migliori e più esperti atleti del mondo. Alcuni fanno cose che la maggior parte delle persone non pensano possibili. Sciano a una velocità pazzesca in discesa, non importa con quali condizioni della neve o quanti ostacoli da superare. E ora questi atleti vengono rallentati da delle bandiere su una pista perfettamente battuta» scrive Martina Valmassoi. Si arriverà allo sciopero degli atleti? Difficile pensarlo perché comunque il gesto di Bon Mardion è rimasto isolato, ma sicuramente cela un malcontento diffuso. E fa specie che nel comunicato post gara della federazione internazionale non ci sia neanche un cenno al gesto plateale di William.


L'Ultrabericus nel programma del Vicenza Running Festival

Da 150 anni la Città del Palladio testimonia il suo profondo legame con la corsa, da quando nel 1875 nacque la prima associazione sportiva dilettantistica impegnata a dare voce alla passione per l’atletica. Proprio per questo, Confindustria Vicenza, in occasione del suo 80° anniversario della fondazione, ha scelto di celebrarla dando vita alla prima edizione del Vicenza Running Festival.

La manifestazione porterà dall’8 al 16 marzo nel sito Patrimonio Unesco un calendario di 18 eventi che spazieranno dalla corsa su strada al trail running, dalla camminata al nordic walking, dall’orienteering al trekking urbano. L’organizzazione, che ha come capofila le ASD Atletica Vicentina, Ultrabericus Team e PWT Italia, vede la collaborazione di Provveditorato agli studi Vicenza, Fondazione Cortina, Università di Verona - Management delle attività sportive innovative e sostenibili, Gruppo Sportivo Alpini Vicenza, Amici dell’Atletica Vicenza, CAI Vicenza, Come un incantesimo, CSI Vicenza, Idee in arte, Soroptimist Club Vicenza, Viorteam, con i patrocini di Sport e Salute, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Città di Vicenza e Confindustria Vicenza.

L’8 MARZO DONNE IN CORSA

Nella Giornata Internazionale della Donna l’apertura della kermesse sarà tutta al femminile: si partirà con una corsa in rosa in centro cittadino, seguita da un pomeriggio a tema pallavolo con il Volley Vicenza, al termine del quale si terrà l’esibizione della squadra di pattinaggio a rotelle. L’evento devolverà l’incasso a Soroptimist Club Vicenza, associazione femminile impegnata per la parità di genere e l'empowerment femminile con il progetto Donne & Sport e in occasione del 60° anniversario della sua fondazione. Ai blocchi di partenza con il Soroptimist Club Vicenza anche la runner Federica Fioretto, Veneto Creators di Regione del Veneto, che promuove le corse a scopo benefico nel territorio.

LE SFIDE STORICHE: ULTRABERICUS TRAIL E STRAVICENZA

Sabato 15 marzo sarà il momento di Ultrabericus Trail, competizione che sin dalla nascita nel 2011 si è affermata come la classica di inizio stagione del trail running italiano: sul tracciato di 65 km (2500 mD+) si correranno, inoltre, una staffetta mista (Twin lui & lei), una 45 km con 1500 mD+ (Marathon) e una 22 km con 700 mD+ (Urban e Nordic). Questa 14esima edizione, tra sentieri single track, mulattiere e carrarecce per compiere il periplo dei Colli Berici con start line e arrivo in Piazza dei Signori, punta a 2mila iscritti.

Domenica 16 marzo, gran finale con StrAVicenza. Le vie della città saranno animate dalla 23esima edizione dell’attesa sfida podistica. La tradizionale 10 km su percorso omologato FIDAL, con partenza per la prima volta in viale Mazzini e arrivo in Piazza dei Signori, è Trofeo Banca delle Terre Venete e vanta i gemellaggi internazionali con Marathon du Lac e Maxi Race d’Annecy e Goteborg Varvet (in fase di definizione). La partecipazione include gli amatori grazie alle non competitive sui 5 e 10 km. A completare il programma la Stravicenza Scuole, pensata per gli studenti delle scuole elementari e medie che si cimenteranno sui tracciati cittadini.

IL LIBRO SUI 150 ANNI DELL’ATLETICA E IL GALÀ CON I CAMPIONI

A suggello del suo anniversario, Confindustria Vicenza ospiterà (10 marzo) la presentazione del libro 150 anni di Atletica a Vicenza (1875-2025) con Bruno Cerin, Presidente Onorario di Atletica Vicentina, e una speciale serata di gala (14 marzo) per festeggiare insieme ai grandi sportivi, nazionali e internazionali, legati alla città.

Non mancheranno in calendario momenti di formazione con i seminari Un grande Cuore di Atleta per salvare tanti Piccoli Cuori (9 marzo) con il prof. Alessandro Frigiola, Direttore dell'Area Chirurgica Cuore Bambino all'IRCCS Policlinico San Donato di Milano, e La preparazione atletica di alto livello dell’Università di Verona - Management delle attività sportive innovative e sostenibili, sede di Vicenza (11 marzo), con i campioni Orlando Pizzolato, Margherita Magnani e Federica Del Buono. Anche nella tavola rotonda Sport e Alimentazione (12 marzo) il dott. Diego Fortuna, ex discobolo e ora biologo nutrizionista, dialogherà con atleti professionisti.

AL VIA IL MONDO DELLA SCUOLA E DEL LAVORO 

Le aziende si potranno mettere in gioco con la staetta ludico-sportiva 10x1km (10 marzo) ideata da Atletica Vicentina, Amici dell’Atletica Vicenza e PWT Italia. Il mondo della scuola sarà, invece, protagonista della finale studentesca regionale di corsa campestre (10 marzo) e di Vicenza che corre (12 marzo), una gara per team scolastici, entrambi sotto l’egida del Provveditorato agli Studi con l’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale.

IN CAMPO TRA CORSA, ORIENTEERING E TREKKING URBANO

Al Parco Querini arriverà il nordic walking con Nordic Walking Style (9 marzo), gara tecnica a squadre di GSA Vicenza. Occasione per uscire fuori dalla propria comfort zone e godersi Vicenza al risveglio sarà una rigenerante corsa all’alba (11 marzo), mentre lo stesso pomeriggio la camminata-corsa collettiva Corri per Vicenza onorerà il percorso della prima gara podistica cittadina disputata nel 1922, entrambe coordinate da Atletica Vicentina e Amici dell’Atletica Vicenza. Si potrà, inoltre, esplorare il centro con un'attività che unirà il trekking urbano e l’orienteering o corsa orientamento (12 e 15 marzo) su un tracciato storico-culturale voluto dall’amministrazione comunale e organizzato da CAI Vicenza e Viorteam.

Gli amanti del cross avranno modo di gareggiare nel 2° Gran Premio CSI Città di Vicenza – Memorial Fulvio Costa (9 marzo), campestre di CSI Vicenza, in ricordo dell’atleta azzurro del CSI Fiamm venuto a mancare in giovane età negli anni ’80. Per i più arditi l’adrenalinico vertical a eliminazione Monte Berico on fire (13 marzo), ideato dal Gruppo Sportivo Alpini Vicenza.

IL ROADSHOW DI FONDAZIONE CORTINA 

Dal 14 al 16 marzo, in Piazzetta Palladio, spazio alle discipline olimpiche e paralimpiche che andranno in scena a Cortina durante i Giochi 2026 con la s(NO)w DIFFERENCE EXPEDITION. Questo Roadshow organizzato dalla Fondazione Cortina in collaborazione con la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, è promosso dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Veneto in Action”, ideato per valorizzare l’area regionale in vista dell’importante appuntamento con i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026. L’iniziativa, che ha già toccato diverse località venete, combina esperienze interattive e momenti di incontro con giovani campioni, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico – in particolare i giovani – allo sport  e ai suoi valori.

IG @vicenzarunnignfestival


Colere-Lizzola, il collegamento delle polemiche

Si accende il dibattito sul progetto di collegamento delle stazioni sciistiche di Colere e di Lizzola, nella Bergamasca, che prevede la realizzazione di quattro nuovi impianti di risalita, una funicolare in tunnel e lo smantellamento dei vecchi impianti di Lizzola, con la costruzione di una telecabina. Un progetto faraonico con costi previsti di 70 milioni di euro, di cui 50 pubblici. Lo sviluppo riguarderebbe la Val Conchetta e la Val Sedornia, zone selvagge dove verrebbe livellato il terreno per la creazione delle piste, mentre la funicolare dovrebbe correre in un tunnel di 450 metri sotto il Pizzo di Petto. I nuovi impianti si svilupperebbero tra quota 1.800 e 2.200, interessando un'area che rientra nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Val Sedornia - Val Zurio - Pizzo della Presolana, un Sito RETE NATURA 2000 (codice IT2060006) all'interno del Parco Regionale delle Orobie Bergamasche. L'orizzonte è vicino perché il progetto (che non ha ancora ottenuto tutte le autorizzazioni) prevede l'inaugurazione del nuovo collegamento e comprensorio alla fine del 2026. 

L'iter è in realtà ancora lungo e deve tener conto delle tante voci contrarie che si sono riunite nel comitato terreAlt(r)e e hanno dato vita a una petizione su change.org che ha già superato le 8.000 firme. terreAlt(r)e ha pubblicato un manifesto nel quale spiega le ragioni del no, sottoscritto da diverse associazioni, tra le quali sezioni del CAI, Mountain Wilderness, Legambiente e LIPU. Oltre alle motivazioni ambientali, il manifesto fa riferimento ad altri aspetti, dalla fattibilità economica alle conseguenze per le comunità locali. «Le proiezioni a 50 anni prevedono il 40% di giorni di neve in meno - si legge - e un innalzamento di 500 metri della copertura nevosa stagionale, causando una crisi notevole sotto i 2000 metri per quanto riguarda spessore e persistenza del manto nevoso. L’innevamento artificiale diventa imprescindibile e costoso: per innevare 1 km di pista sono necessari 40/50mila euro a stagione». E poi: «Il comprensorio dovrà affrontare la forte concorrenza di aree sciistiche vicine che hanno ben altra offerta sciistica e di servizi. I chilometri di piste non aumenteranno in quanto alcune piste di Lizzola verranno chiuse. La fruizione delle strutture in quota sarà destinata a una élite: boutique hotel, campeggio glamour, sci gourmet. La “destagionalizzazione” del progetto si riduce a introdurre il downhill a Colere. Quanto è veramente accessibile questo progetto?». 

Le comunità locali che benefici ne trarrebbero? «L’industria del turismo di massa rischia di sostituire le comunità di montagna con turisti intermittenti, dove il costo della vita per i residenti si alza - scrivono nel manifesto - I posti di lavoro stabili sono presenti nelle comunità dove sono state inserite attività industriali, artigianali, agricole e di turismo diffuse, parsimoniose e attente al contesto». Allora meglio puntare su «una visione più lungimirante e rispettosa dei territori, e il coraggio di sostenere nuove proposte per valorizzare l’esistente: rifugi, escursionismo invernale e estivo o l’eventuale rinnovamento degli impianti esistenti, con costi molto più contenuti rispetto a quelli ipotizzati per il collegamento». Il timore è che Lizzola, in particolare, diventi solo «il parcheggio per gli impianti di Colere».  


Il 28 gennaio aprono le iscrizioni alla Sellaronda

Il via venerdì 14 marzo alle 18, ma il conto alla rovescia per la Sellaronda Skimarathon 2025 è già iniziato. La trentunesima edizione è stata infatti presentata martedì scorso alla fiera Prowinter di Bolzano. La prima notizia da segnare in agenda è che le iscrizioni, riservate a 550 squadre, verranno aperte il 28 gennaio, indicativamente alle ore 9 (sellaronda.it). La seconda notizia è che, dopo 15 anni come atleta e 15 come presidente del comitato organizzatore, Oswald Santin fa un passo indietro, lasciando la presidenza e rimanendo direttore tecnico. 

La nuova struttura fa capo a Val di Fassa Grandi Eventi e ha in Cristoforo Debertol il segretario generale. Nel 2025 la partenza e l'arrivo saranno a Selva di Valgardena, con percorso confermato (42 km e 2.700 metri di dislivello, affrontando i quattro passi Gardena, Campolongo, Pordoi e Sella), ma partenza e arrivo leggermente più a monte rispetto alle precedenti edizioni gardenesi. Il via dalla Valgardena potrebbe essere una buona notizia perché gli ultimi due record sono stati registrati entrambi proprio con start da Selva. 

In trenta edizioni della Sellaronda Skimarathon i record della manifestazione sono variati in più di un’occasione. Più precisamente sono stati ritoccati 5 volte in campo maschile e 6 nella gara rosa. Gli attuali primati sono stati stabiliti nel 2019 in condizioni di innevamento ottimali, da Filippo Barazzuol e William Boffelli che stabilirono il tempo di 2h56’59” e da Laetitia Roux e Martina Valmassoi con la prestazione di 3h32’37”. L'organizzazione metterà a disposizione un premio speciale di 1.000 euro per chi riuscirà a battere il record, mentre il montepremi totale è di 21.650 euro. L'iscrizione costa 160 euro a squadra. 


Dopo la E-bike, ecco E-skimo

In fondo il principio è semplice, almeno a parole. Un po’ come le E-bike: pedali, ma fai meno fatica perché aiutato da un motore elettrico. Ecco, lo stesso succederà nello scialpinismo con la nascita di E-Skimo, il primo meccanismo per la risalita assistita. Facile a dirsi, meno da realizzare. Eppure Nicola Colombo e Ivan Mura sembrano esserci riusciti. I due soci di E-Outdoor, con sede a San Bernardino, in Svizzera, dopo anni di studi, hanno realizzato un motore elettrico abbinato a dei rulli in gomma. La start-up svizzera ha anche raggiunto un accordo con il gruppo Tecnica per lo sviluppo di uno sci pensato per l’integrazione perfetta con il nuovo meccanismo e sembra essere questa l’applicazione del prodotto: su attrezzi specifici e non da usare su qualsiasi sci. Le prime notizie iniziano a filtrare attravreso il sito della società svizzera: fino all’80% di velocità in più e al 30% in meno di consumo di energie per salire, con la possibilità di aumentare notevolmente i dislivelli da risalire in giornata. Secondo indiscrezioni riportate da alcuni media, il peso del primo prototipo è di circa 1,4 chili ad asta e in discesa E-Skimo viene tolto (operazione che richiederebbe circa un minuto) per sciare come con un normale sci. Il motore sarebbe da 20 Nm con batteria al litio da 220 Wh e autonomia di circa tre ore. Il 5 gennaio scorso E-Skimo ha fatto la sua apparizione anche alla nota fiera della tecnologia CES di Las Vegas. Come dire… facciamo sul serio.


Cober punta sul freeride

I bastoni Cober per il freeride si sono guadagnati nel tempo una speciale considerazione tra gli appassionati della disciplina. Pyrus, XL e PowPow sono diventati la prima scelta nella comunità degli appassionati di freeride, grazie al comfort di utilizzo, al favorevole rapporto tra peso e robustezza e al design contemporaneo.  Le novità per la stagione invernale 2024-25 ampliano l'offerta estetica della gamma Cober per il freeride con due nuove colorazioni. XL è ora disponibile anche nella versione XL Piggie, caratterizzata da una livrea nera con colorazioni rosa magenta e con le medesime caratteristiche tecniche premium di XL: tubo in alluminio aeronautico Ergal 7075 maggiorato da 18 mm, lunghissima manopola in schiuma espansa, che consente una presa asimmetrica sui bastoni durante i traversi con le pelli, e passamano in neoprene rimovibile.
Anche PowPow, il bastone da freeride regolabile in altezza presentato nell'inverno 2023, ha ora un fratello con una nuova colorazione arancio-blu. PowBro ha le medesime caratteristiche tecniche di successo di PowPow: lunga manopola ergonomica in schiuma espansa e la esclusiva chiusura CamLock bimateriale che garantisce una efficace tenuta grazie alla gomma a contatto col tubo. Sia XL Pieggie sia Pow Bro sono equopaggiati con una grande rotella da 92 mm di diametro, perfetta per l'appoggio in neve fresca.

 

XL Piggie
Lunghezza fissa: da 110 a 130cm ogni 5cm
Tubo: alu 7075
Diametro: 18mm
Manopola: schiuma espansa
Passamano: neoprene
Puntale: widia
Rotella: 92mm
Peso: 230g
Prezzo: 69,90 euro

 

PowBro
Lunghezza regolabile: da 110 a 145cm
Tubo: alu 7075 - 5083
Diametro: 16-14mm
Manopola: schiuma espansa
Passamano: quickstrap
Puntale: acciaio
Rotella: 92mm
Peso: 270g
Prezzo: 64,90 euro

www.cober-active.com


A Prowinter arriva anche l'outdoor

È stata presentata ieri la venticinquesima edizione di Prowinter che è diventata sempre più il punto di riferimento b2b per il settore sci e, da questa edizione, anche per il mercato outdoor della montagna invernale. Sono stati annunciati inoltre i finalisti delle categorie dei Prowinter Award Retail da parte dei membri delle giurie. 

Sarà proprio Prowinter Outdoor la nuova proposta della fiera, supportata da Italian Outdoor Group di Assosport e dal gruppo editoriale MagNet. Prowinter 2025 conferma inoltre l’iniziativa dei Prowinter Test Days by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia. La fiera decreta ogni anno dei prodotti vincitori in diverse categorie. In merito alle nuove categorie dedicate all’Outdoor Giovanni Viganò di Sherpa Mountain Store e presidente di giuria ha chiosato: «Abbiamo utilizzato gli stessi criteri di valutazione utilizzati dai nostri colleghi sciatori per la famiglia outdoor introdotta in questa edizione. Per la categoria ‘Scarpe Invernali Dinamiche Multifunzionali’ abbiamo effettuato la scelta tra i finalisti: Lowa, Scarpa, Dolomite e Tecnica. Tra le ‘Scarpe Invernali Polivalenti per Esperti’ progettate per attività invernali più impegnative e di lunga durata la nostra selezione è caduta sulle proposte di Aku, Millet e Lowa. Nella categoria ‘Zaini Anti-Valanga per Avventure Invernali’ equipaggiati con sistema AirBag e destinati a sciate in neve fresca, sono stati scelti gli zaini di Ortovox, Voltage, Arva. Infine i finalisti tra ‘Zaini Multifunzionali per Attività Intense’ progettati per affrontare una varietà di attività invernali, le aziende in gara sono Millet, Vaude e Camp». 

Prowinter 2025 guarda anche al futuro del comparto retail e inaugura l’edizione zero del progetto NextGen RetailPro con cui porterà in fiera un gruppo di Under25 facenti parte del segmento vendite di attrezzature sportive. I giovani retailer, tramite candidatura, si sono iscritti all’iniziativa promossa da Fiera Bolzano che permetterà loro di visitare la fiera in maniera guidata e incontrare le personalità di spicco del settore. L’appuntamento con Prowinter è a Fiera Bolzano da lunedì 13 a mercoledì 15 gennaio 2025. www.fieramesse.com/prowinter


Il Trofeo Mezzalama abbandona la formula a squadre di tre atleti

È stata presentata ieri ad Aosta la XXIV edizione del Trofeo Mezzalama, in programma sabato 26 aprile 2025, con domenica 27 aprile come giornata di recupero in caso di maltempo. La XXIV edizione del Trofeo Mezzalama sarà prova unica di Campionato Mondiale ISMF Long Distance e finale di La Grande Course. Ma la vera novità è il cambio di formula, con la partecipazione di squadre di due atleti, modificando la formula storica che per 90 anni prevedeva team di tre componenti.

«Finora abbiamo rispettato la formazione tradizionale delle cordate composte da tre atleti, - ha dichiarato Adriano Favre, direttore tecnico della gara - sia in omaggio alle gare militari di pattuglia da cui è nato lo scialpinismo, sia perché in tre era più semplice il recupero di un compagno caduto in un crepaccio. Ma nelle gare moderne siamo rimasti una gloriosa eccezione. Ora è arrivato il momento anche per il Mezzalama di adottare cordate da due scialpinisti. Ce lo impongono i cambiamenti delle condizioni dell’alta montagna: il vistoso ritiro dei ghiacciai, le stagioni sempre più avare di neve, la crescente presenza di ghiaccio vivo sui pendii e sulle creste. In queste condizioni, la cordata da due atleti è più agile ed efficiente, sia nelle manovre di corda sia nelle discese legati su ghiacciaio. In sostanza, vogliamo garantire maggiore sicurezza». A supportare la scelta anche François Cazzanelli ed Emrik Favre che fanno parte dello staff tecnico. «Pensiamo che gli atleti ce ne saranno grati – ha aggiunto il direttore tecnico -. Finora le coppie di scialpinisti ben affiatate nelle altre gare, dovevano cercare un terzo uomo adatto (o terza donna le squadre femminili), solo per disputare il Mezzalama. Era una difficoltà rilevante e caratteristica. La crisi di uno dei tre ha spesso impedito a diverse squadre di passare in tempo al “cancello orario” sul colle del Breithorn, costringendole al ritiro prima di entrare nel vivo della corsa. Per la stessa ragione anche squadre di favoriti hanno perso la gara, o una buona posizione in classifica. La cordata da due è matematicamente più efficiente».

Una delle novità annunciate da Christian Zanolli, Guida alpina e membro della Fondation Pro Montagna, è la nascita di un progetto inclusivo. Nel 2025 alcuni atleti con disabilità parteciperanno lungo parte del tracciato del Trofeo Mezzalama ad una gara dimostrativa, per poi arrivare a una competizione ufficiale nel 2027.

La presentazione della XXIV edizione si è conclusa con l’intervento dell’assessore Luigi Bertschy, Vicepresidente della Regione e Assessore allo Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità Sostenibile. L’Assessore ha ufficialmente donato alla Fondazione i nuovi Trofei legati alla prestigiosa “Maratona dei Ghiacciai”. A partire dal 2025, per la prima volta nella storia del Mezzalama, è stato creato anche un trofeo dedicato alla squadra femminile. I Trofei, che saranno assegnati alla squadra che vince la competizione per tre edizioni anche non consecutive, sono stati realizzati nell’ambito della mostra-concorso che ha preceduto la Foire d’été 2024.