Kilian Jornet Burgada gia' in viaggio verso l'Everest
Nel progetto Summit of My Life
Kilian Jornet Burgada, chiuso il Mezzalama, è già pronto a partire. Destinazione Everest, si potrebbe dire. Il progetto è quello del Summit of My Life, dove manca la vetta himalayana; questo è il terzo tentativo, dopo lo stop nel 2015 per il terremoto (che ha poi visto Kilian impegnato in prima persona nella ricerca fondi per sostenere la ricostruzione nella valle di Langtang), e poi quello dell’agosto dello scorso interrotto a causa delle condizioni troppo rischiose. In questa spedizione ci sarà anche Emelie Forsberg: con lei affronterà il Cho Oyu, in vista del nuovo record sull’Everest. E come sempre il campione catalano sarà attivo per coinvolgere tutti gli appassionati nella sua avventura: c’è la pagina ‘Summits of my life’, ci sono i social e c’è l’#oureverest.
Mezzalama, il veterano e il debuttante
Quarta vittoria per Eydallin, primo podio per Boffelli
C’è chi di Mezzalama ne ha già vinte quattro, c’è chi debutta su un podio LGC: ecco le impressioni di Matteo Eydallin dopo il poker nella gara valdostana e quelle di William Boffelli che per la prima volta è arrivato terzo al Mezzalama.
Trofeo Mezzalama a Lenzi-Boscacci-Eydallin
Al femminile sfiorano l'impresa Katia Tomatis e Alba De Silvestro
Che bel Mezzalama. Partenza nel cuore di Cervinia, fuochi d’artificio per salutare i concorrenti sulla prima salita, sole e tanti appassionati sul percorso e all’arrivo di Gressoney. Le condizioni. Fa freddo, ma non così freddo, il vento soffia, ma non dà tanto fastidio. La neve. Una delle preoccupazioni di Adriano Favre alla vigilia era proprio quella delle condizioni in ghiacciaio. Il vento dei giorni precedenti aveva spazzato via tutto, con un pericolo ghiaccio in agguato. Alla fine non ci sono stati tanti grattacapi in discesa: sono state le onde, soprattutto nella rampa finale, quella del canalino dell’Aquila, le insidie maggiori.
GARA MASCHILE - Gara dura, durissima. E veloce. Al traguardo gli atleti si sdraiano distrutti sul prato dell’arrivo. Soprattutto tra i primi è stata una vera ‘battaglia’ sportiva. Sono Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten a dettare il ritmo sin dall’inizio, dalla salita al Theodulo e poi al Colle del Breithorn. Gli azzurri dell’Esercito, Damiano Lenzi, Michele Boscacci e Matteo Eydallin, all’inizio hanno tenuto il passo (appena 8 secondi di margine al Breithorn), poi sul Castore e nella discesa al Rifugio Quintino Sella, hanno pagato un po’ di più dazio ai battistrada, con un distacco salito a quasi un minuto. Lenca-Bosca-Eyda hanno ricucito lo strappo nella salita al Naso del Lyskamm, poi hanno completato l’opera in discesa. Primi in 4h18’50”, con 2’18” di vantaggio sul team svizzero-catalano. La terza posizione non è mai stata in discussione. William Boffelli, Pietro Lanfranchi e Jakob Herrmann sono stati saldamente sul podio già al Colle del Breithorn e poi hanno tenuto sino al traguardo, arrivando a 12’33”. Quarti a 31’21” Nadir Maguet, Manfred Reichegger e Robert Antonioli, quinti a 42’ Valentin Favre, Filippo Barazzuol e Alexis Sévennec. Completano la top ten Martin Stofner, François Cazzanelli e Stefano Stradelli, Filippo Beccari, Henri Aymonod e il norvegese Lars Erik, quindi Alex Salvadori, Alex Oberbacher e Daniele Cappelletti, il team andorrano con David Albos Cavaliere, Xavi Areny Bernabé, Joan Albos e la terza squadra dell’Esercito con Fabio Pasini, Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi.
GARA FEMMINILE - Un sogno svanito nel finale. Katia Tomatis, Alba De Silvestro e Axelle Mollaret hanno condotto la gara dall’inizio sino all’ultima discesa, poi nel tratto a skating, prima della corsa finale sul traguardo sono state superate da Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, prime in 5h37’49”. A 2’12” le due azzurre con la francese Mollaret. «Purtroppo le gare si costruiscono in salita, ma si vincono in discesa - spiega Katia Tomatis -. Nel finale non ne avevamo quasi più, ma per il nostro team resta un grande Mezzalama.
Trofeo Mezzalama, le indicazioni di Adriano Favre
La parole del direttore tecnico alla vigilia della gara
Tutto pronto per la partenza del Trofeo Mezzalama, pronti soprattutto i 900 mezzalamisti che sabato alle 5.30 saranno al via da Breuil-Cervinia. Niente Ventina, si affronta subito il Colle del Theodulo, poi Breithorn, Castore, Lyskamm…insomma percorso classico sino all’arrivo di Gressoney. Ecco le indicazioni del direttore tecnico Adriano Favre, alla vigilia della gara.
Opening del Trofeo Mezzalama con la prova Jeunes
Primi Sebastien e Fabien Guichardaz, Matteo Sostizzo e Mattia Tanara
Opening del Trofeo Mezzalama con la seconda edizione del prova Jeunes, andata in scena sul tracciato, disegnato da François Cazzanelli e da Stefano Stradelli, e supervisionato dal direttore tecnico del Trofeo Mezzalama Adriano Favre, nella zona di Cime Bianche a Breuil-Cervinia. Sébastien e Fabien Guichardaz vincono nella categoria Junior con il tempo di 1h23’56’’; alle loro spalle il team francese composto da Esteban Ciferman e Bastien Flammier e il Team Oropa di Lorenzo Bozino e Gabriele Gazzetto. Tra le Junior sono le francesi Perillat Pessey e Pollet-Villard a dominare fermando il tempo in 1h25’04". In seconda posizione di sono classificate Giorgia Felicetti e Melanie Ploner, mentre Francesca Zucco e Olesia Ronzon salgono sul terzo gradino del podio. Nella categoria Cadette a segno Aurelie Avanturier e Anna Folini con il tempo di 1h50’45’’. Nella gara Cadetti sono Matteo Sostizzo e Mattia Tanara ad imporsi davanti ad Alessandro Morandini e Pietro Festini Purlan. Il tempo dei vincitori è 1h16’02’’. Il podio è completato dal team di Albert Gontier e di Alessandro Mantega.
Trofeo Mezzalama, chi sono i favoriti?
Sabato la gara da Cervinia a Gressoney
Anche sulle pagine social fervono i preparativi per il Trofeo Mezzalama, questa volta quelli degli atleti impegnati negli allenamenti in quota (in fondo vi proponiamo una carrellata di post). E anche da lì si possono capire quali saranno le squadre favorite al via.
L’Esercito schiera quattro team: le prima con Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Michele Boscacci, la secondo con Robert Antonioli, Nadir Maguet e Manfred Reichegger, oltre a quella con Fabio Pasini, Richard Tiraboschi e Daniel Antonioli e quella capeggiata dal generale Simone Giannuzzi.
Chi sono gli avversari più agguerriti? Di sicuro il terzetto con Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten. Poi Filippo Barazzuol con i francesi Valentin Favre e Alexis Sévennec, William Boffelli, Pietro Lanfranchi e l’austriaco Jakob Herrmann, oltre a Filippo Beccari-Lars Erik Skjervheim-Henri Aymonod, Tadei Pivk-Franco Collè-Guido Giacomelli, Martin Stofner-François Cazzanelli-Stefano Stradelli. Al femminile sembra una lotta a due tra Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, e le nostre Katia Tomatis e Alba De Silvestro con la francese Axelle Mollaret.
REGOLAMENTO LGC - Il Trofeo Mezzalama è l’ultima gara del 2017. Al termine verrà stilata la classifica annuale che, però è ‘intermedia’, visto che si tiene conto dei risultati delle due stagioni
Come funziona il punteggio: 200 punti per i classificati, 185 per i secondi, 173 per i terzi, poi via decrescendo 162, 153, 145, 138, 131, 124, 118… sino ad un punto per tutti i concorrenti che hanno portato a termine una gara nei limiti di tempo consentito. Il montepremi totale è di 53.600 euro e verrà suddiviso tra i primi 10 uomini e le prime 6 donne.
Attualmente guidano Lenzi e Eydallin con 400 punti, seguiti da Boscacci e Maguet a 344 con quinto il norvegese Skjervheim a 307, mentre al femminile in testa Laetitia Roux e Jennifer Fiechter a 385, quindi Axelle Mollaret a 372, con quarte Katrin e Annie Bieler a 290.
Tutto pronto per il Trofeo Mezzalama
Sabato la gara, venerdi’ la prova Jeunes
È iniziato il conto alla rovescia per la XXI edizione del Trofeo Mezzalama, ultima prova stagionale del vircuito La Grande Course. 900 mezzalamisti alle ore 5:30 di sabato 22 aprile partiranno alla volta della prima asperità della giornata, il Colle del Theodulo, accompagnati, lungo la via centrale di Breuil-Cervinia, dalla Fanfara dei Bersaglieri della Val d’Ossola.
Il programma della XXI edizione del Trofeo Mezzalama si aprirà ufficialmente venerdì mattina quando sulle nevi di Cervinia i ragazzi delle categorie Cadetti e Junior che parteciperanno alla seconda edizione del Mezzalama Jeunes. Il tracciato riservato alle nuove leve dello scialpinismo internazionale si svilupperà tra i 2800 metri e i 3500 metri di quota con partenza da Cime Bianche-Laghi sino a toccare i 3480 metri di quota di Plateau Rosà. Il percorso, interamente fuoripista, prevede vari cambi d’assetto e alcuni tratti tecnici, come il canale del Theodulo da affrontare a piedi, ramponi calzati e con gli sci sullo zaino. Anche se le previsioni meteo annunciano tempo stabile per tutto il fine settimana, conoscendo i capricci del Monte Rosa e del Cervino, Adriano Favre e le sue guide hanno già pronto un percorso di riserva.
In questi giorni il direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, la guida alpina Adriano Favre, con la collaborazione delle guide valdostane, sta ultimando la tracciatura e la messa in sicurezza della lunga cavalcata che collega Breuil-Cervinia a Gressoney attraverso i ghiacciai del Monte Rosa. «Il tracciato - ha raccontato Adriano Favre -, prima di questa tempesta di neve, ma soprattutto di vento, era in discrete condizioni. Non c’è moltissimo ghiaccio, ma la poca neve caduta questo inverno ci tiene in allerta per il pericolo dei crepacci. I bivacchi e le paline segnaletiche sono già in quota e non appena questi fenomeni meteorologici si saranno esauriti torneremo lungo il percorso per ultimare la tracciatura. Con buone probabilità saliremo in quota per attrezzare con le corde fisse la parete Ovest del Castore e il Naso del Lyskamm nelle giornate di giovedì e venerdì. Giovedì sarà ultimata anche la segnalazione del percorso riservato ai giovani.
La poca neve nelle zone di partenza e di arrivo non ci crea particolari problemi. Subito dopo il via, dopo aver percorso la via pedonale di Breuil-Cervinia, le pattuglie calzeranno subito gli sci. A Gressoney invece, gli atleti dovranno correre circa 5 minuti per raggiungere il traguardo dal momento che la neve è presente sino ai prati di Bedemie. Le previsioni meteo, curate da Luca Mercalli e dai suoi collaboratori di Nimbus, annunciano un abbassamento delle temperature e cielo sereno, una situazione che non dovrebbe darci particolari problemi».
Feuerstein Skiraid a David Thoni e Dimitra Theocharis
Prima edizione della gara in Val di Fleres
A Pasquetta è andata in scena la prima edizione del Feuerstein Skiraid. Con temperature abbastanza gelide, la gara della Val di Fleres è scattata puntuale alle 8.30 con partenza alla Malga Furtalm. A causa di fitta nebbia nella zona del ghiacciaio, la prova è stata disputata su un percorso più corto del previsto con un dislivello di 1560 metri in salita e altrettanti in discesa.
Già dopo pochi centinaia di metri un gruppetto di cinque atleti ha tentato la fuga, tra cui i due favoriti alla vittoria, ovvero Manfred Reichegger e Martin Stofner e il giovane Alex Oberbacher. Ma in occasione della seconda discesa il gruppo di testa ha sbagliato percorso ed è stato costretto a risalire ulteriori 150 metri di dislivello.
Un contrattempo, che ha sfruttato il beniamino di casa David Thöni. L’atleta di Colle Isarco ha superato i suoi concorrenti portandosi in prima posizione. Un piazzamento, che è riuscito a tenere anche nelle ultime due salite e poi nella lunga discesa che lo ha portato a fondo valle e all’arrivo nei pressi della Malga Furtalm. Alla fine Thöni si è imposto con un tempo di 1h38’33” vincendo la prima del Feuerstein Skiraid e lasciandosi alle spalle Gabriele Fedrizzi (1h39’48”) con terzo Manfred Reichegger (1h40’05”)
Al femminile successo di Dimitra Theocharis che si è imposta su un percorso più breve rispetto a quello maschile con un tempo di 1h36’12”. Il secondo posto è andato a Birgit Stuffer (1h38’57”), terza l’austriaca Barbara Oblasser (1h42’33”).
Tra i Cadetti la vittoria è andata a Nicolas Ploner, tra gli Espoir si è imposto Manuel Oberarzbacher e mentre tra Junior primi Simon Gasteiger e Johanna Unterer. Il più veloce tra i Master è invece stato Anton Steiner.
IL BILANCIO DEGLI ORGANIZZATORI - «Non era ancora tutto perfetto - spiega Stefanie De Simone, presidente del comitato organizzatore del Feuerstein Skiraid -, ma possiamo essere fieri della nostra prima edizione. Gli atleti hanno lodato il percorso, che si è rivelato molto tecnico e selettivo. Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con tutti gli atleti che hanno partecipato alla nostra gara. Sicuramente ci sarà una seconda edizione del Feuerstein Skiraid, con molta probabilità il secondo fine settimana di marzo 2018».
A Davide Magnini la Dolomiti di Brenta
Alba De Silvestro a segno al femminile
Finale un po’ a sorpresa per la 43ª International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. A vincere la gara valida anche come ultimo atto della Coppa delle Dolomiti è stato lo junior Davide Magnini che la messo in fila i suoi compagni senior dell’Esercito dopo un arrivo al cardiopalmo nel tratto in discesa, che portava a Corna Rossa. Magnini rannicchiato in posizione a uovo, è riuscito a superare il compagno di fuga Michele Boscacci e ad iscrivere per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro della gara. Boscacci a metà della seconda salita che portava al Castelletto Vallesinella Superiore era riuscito a staccare Magnini, ma nella discesa è caduto, consentendo il rientro del giovane avversario, facendo gara in coppia per il resto del tracciato e giocandosi inevitabilmente il tutto per tutto nella discesa finale.
Davide Magnini ha concluso i 16 chilometri del percorso, con un dislivello di 1.600 metri comprensivo di tre salite e tre discese, dopo un’ora, 25 minuti e 57 secondi di gara, con l’identico tempo di Boscacci, mentre sul terzo gradino del podio è salito Robert Antonioli, che ha accusato un ritardo di 2’23”, precedendo a sua volta di 16 secondi Guido Giacomelli, più staccato Federico Nicolini. In campo femminile pronostico scontato, con l’azzurra dell’Esercito Alba De Silvestro dominatrice assoluta e trionfatrice sul traguardo nei pressi del rifugio Graffer con il tempo di 1h55’24, precedendo Corinna Ghirardi di 40 secondi, quindi bronzo di giornata per Maria Dimitra Theocharis.
Per quanto riguarda le sfide di categoria Davide Magnini è anche il primo under 23 davanti a Federico Nicolini e Francesco Leonardi, Ivan Antiga il primo master su Graziano Boscacci. Alba De Silvestro è anche la prima espoir, Corinna Ghirardi la prima senior, Ilaria Cavallari la prima master.
Assegnati i titoli trentini 2017 con oro per Federico Nicolini fra i senior davanti a Filippo Beccari ed Alex Salvadori, quindi in campo femminile per Cinzia Franchini su Germana Pedrazzoli. Fra i master primo Ivan Antiga su Martin Esler e Stefano Betta ed ancora oro di Ilaria Cavallari su Claudia Pontirolli. La 43ª Ski Alp Race Dolomiti di Brenta era anche l’ultimo atto della 25ª Coppa delle Dolomiti, che ha visto l’assegnazione del pettorale rosso NEF a Robert Antonioli e Alba De Silvestro.
Per il Comitato Organizzatore dello Sporting Club Madonna di Campiglio, diretto da Roberto Papa, è stato un test importante in vista della prossima Coppa del Mondo, che l’Ismf dovrebbe assegnare alla località rendenese nel marzo 2018.
Damiano Lenzi vince la Rosa Ski Raid
Erika Forni a segno nella gara rosa
Damiano Lenzi a segno nella Rosa Ski Raid a Macugnaga: grande favorito alla vigilia, non tradito le attese nella gara di casa, andando a vincere in 1h40’03”. Piazza d’onore per Daniel Antonioli in 1h55’01”, con terzo Henri Aymonod in 1h56’00”, quarto Cristian Minoggio (1h56’09”), quinto Marzio Bondioli (2h01’09”), sesto Christian Biffiger e settima assoluta Erika Forni in 2h02’49”, prima nella gara rosa davanti a Silvia Pedrini in 2h03045”e Sabrina Bendotti in 2h06’54”.
Il tracciato, tecnico e impegnativo, disegnato da Fabio Iacchini, sovrastato dall’immensa parete Est del Monte Rosa, aveva un dislivello positivo di 1839 metri diluito in cinque salite, con tre tratti a piedi, mentre per le donne il dislivello della gara era di 1254 metri. Le premiazioni di questa seconda edizione si sono svolte con una madrina d'eccezione: l'azzurra dello sci di velocità Valentina Greggio.
Molta la soddisfazione da parte dello sci club Valle Anzasca che, sostenuto dai comuni della Valle, si è avvalso della preziosa collaborazione di tutte le associazioni operanti sul territorio e ha messo sul campo i presupposti per uno sviluppo ulteriore della Rosa Ski Raid nei prossimi anni.
Alba regina di Coppa
La De Silvestro ha vinto a livello Espoir
Stanca, ma felice. Alba De Silvestro non ha ancora finito la stagione, visto che sarà al via del Mezzalama con Katia Tomatis e Axelle Mollaret (dopo il terzo posto nel debutto, sempre con la Tomatis, all’Adamello), ma ha chiuso quella di coppa, vincendo tutto a livello Espoir. «Bella soddisfazione non c’è che dire. Volevo iniziare al meglio il primo anno con i colori del Centro Sportivo Esercito e ce l’ho fatta. Posso contare su una struttura organizzata e fondamentale per la mia crescita sportiva, ma al tempo so che adesso sono in gara non solo per passione». Ha vinto nettamente la Coppa a livello Espoir, è arrivata sesta nella generale assoluta. Il primo anno un ulteriore passo avanti tra le senior? «Per fortuna sono ancora Espoir anche la prossima stagione. Già quest’inverno ho lottato per le classifiche assolute, ogni anno è chiaro che l’obiettivo è quello di migliorare».
Feuerstein Skiraid, si gareggia a Pasquetta
Prima edizione della gara in Val di Fleres
Finora si sono iscritti 90 atleti per la prima edizione della Feuerstein Skiraid, tra questi gli altoatesini Manfred Reichegger, Martin Stofner e i due beniamini locali Roberto De Simone e Birgit Stuffer. Anche Fabio Bazzana e Dimitra Theocharis sono tra i favoriti per la vittoria della gara di scialpinismo nelle montagne della Val di Fleres. «Abbiamo al via anche alcuni atleti molto forti dell’Austria, visto che siamo due paesi confinanti e non devono fare tanta strada per arrivare da noi», spiega Stefanie De Simone. La presidente del comitato organizzatore lavora a sodo da mesi con i suoi collaboratori per garantire una prima edizione quanto più possibile perfetta della Feuerstein Skiraid.
Una prima edizione, che in realtà era già in programma un mese fa, ma che gli organizzatori sono stati costretti a posticipare a causa del pericolo di valanghe molto elevato. E anche questa volta il meteo non favoreggia la squadra di Stefanie De Simone, visto che da settimane le temperature sono troppo alte. «A Pasquetta il meteo promette bel tempo. Se ci confrontiamo con altre zone dell’Alto Adige, da noi il manto di neve è molto buono. Abbiamo modificato leggermente il percorso, ma non siamo stati costretti ad accorciarlo. Questa è già un’ottima notizia per i concorrenti», continua Stefanie De Simone. Partenza e arrivo si trovano nei pressi della Malga Furtalm. La gara inizierà alle ore 8.30. I concorrenti partiranno a piedi e anche dopo l’ultima discesa dovranno fare l’ultima parte del percorso – in entrambi i casi si tratta di circa 5 minuti – a piedi per arrivare al traguardo.
Sono quattro le salite con un dislivello di 1800 metri che i concorrenti dovranno superare in occasione del Feuerstein Skiraid con altrettante discese. Il punto chiave della gara di scialpinismo sarà sicuramente il breve tragitto in cui bisogna trasportare gli sci sullo zaino durante la seconda salita – la pendenza in questa parte del tragitto è di 50 gradi. Il punto più alto si trova invece nei pressi del deposito sci Punta Lorenzo ai piedi della Vedretta del Montarso (2850 metri). «Le discese sono bellissime. Anche la discesa finale dal ghiacciaio fino quasi all’arrivo nei pressi della Malga Furtalm è ricoperta di neve. Siamo pronti per una gara di scialpinismo avvincente», chiude Stefanie De Simone.
I primi concorrenti arriveranno al traguardo verso le 10.30, le premiazioni si svolgeranno alle 14 a Colle Isarco in piazza della festa. Info e iscrizioni: www.feuersteinskiraid.com