Monte Peller, buona la prima
Buona la prima per la Monte Peller Ski Raid, valida anche come campionato trentino di scialpinismo. «Siamo riusciti ad allestire il percorso originale - spiega il direttore di gara Andrea Concini -, nella notte sono caduti quindici centimetri di neve fresca, c’era un po’ di vento in quota, ma tutto era ‘gestibile’ nella massima sicurezza». Vittoria di Manfred Reichegger in 1h43’45”, davanti a Philip Götsch (1h44’39”) e all’austriaco Martin Weisskopf (1h45’46”); quarto l’altro austriaco Johannes Walder, quinto e campione trentino Nicola Pedergnana. Completano la top ten Daniele Cappelletti, Alex Salvadori, Filippo Beccari, Mattia Giuliani e Ivan Antiga (primo Master). Al femminile sigillo di Corinna Ghirardi in 2h09’12” su Bianca Balzarini (2h12’01”) con terza la trentina Paola Gelpi (2h12’21’). Quarta piazza per Margit Zulian, quinta per Federica Iachelini. A livello giovanile affermazione di Sara Zanardelli e Matteo Sostizzo tra i Cadetti, di Valeria Pasquazzo e Mattia Tanara tra gli Junior.
Valtartano Ski-Alp a Pippo Barazzuol e Paola Pezzoli
Cambio programma alla Valtartano Ski-Alp. Se il giorno precedente il cielo sereno lasciava immaginare una giornata ‘tranquilla’ per gli organizzatori, la nevicata notturna ha fatto cambiare i programmi del locale sci club, costretto a passare al classico piano B domenica mattina. A complicare ancora di più le condizioni, ci pensava il forte vento in quota, a quasi 100km/h. «I lavori di una settimana - spiega il direttore di gara, la guida alpina Davide Spini -, di tracciatura e di messa in sicurezza di un tracciato tecnico e spettacolare, in poche ore sono stati cancellati. Siamo stati costretti ai lavori straordinari e abbiamo dovuto proporre un percorso light agli atleti venuti in Valtartano».
LA GARA - Alla quarantaseiesima edizione della Valtartano Ski-Alp erano accreditati quasi 200 atleti. La prova assoluta maschile, con un percorso, ridisegnato dai ragazzi del presidente Arnaldo Spini, di circa 1150 metri dislivello positivo, spalmato su quatro salite, ha visto subito davanti a dettare il ritmo, Filippo Barazzuol e Pietro Lanfranchi, che già sulla prima salita accumulavano secondi importanti sugli inseguitori. A scollinare per primo sul Gpm di giornata, posto al Passo Tartano, era Barazzuol, seguito a 40” da Lanfranchi e più staccato da Daniele Carobbio. Posizioni che anche nella lunga discesa non cambiano, con Filippo Barazzuol che transita all’arrivo in località Arale in 1h01’47”, seguito a 1’05” da Pietro Lanfranchi e dal giovane Daniele Carobbio a 4’43”. Alle loro spalle nella top five Norman Gusmini e Michel Cinesi.
Al femminile, su tracciato di 950 metri di dislivello, sulla linea di arrivo passa per prima Paola Pezzoli con il tempo di 1h11’35”, seguita a 57” da Lucia Moraschinelli, con Nicole Duci a 1’03” a completare il podio.
GIOVANILI - Nelle gare giovanili, valide per Coppa Alpi Centrali Giovani, vittorie mai in discussione nelle varie categorie. Tra le Cadette affermazione di Samanta Bertolina (Alta Valtellina) su Erika Sanelli (Premana) e Camilla Ricetti (Sondalo); al maschile, successo di Alessandro Rossi (Lanzada) su Simone Giacomelli (Alta Valtellina) e Rocco Baldini (Albosaggia). Tra le junior a segno Valentina Giorgi (Albosaggia) davanti a Sara Pedranzini (Alta Valtellina) e Desiree Franzini (Sondalo), tra gli Junior primo in solitaria Giovanni Rossi (Lanzada) sugli atleti del Valtartano Daniele Corazza e Alessandro Gadola. Da segnalare anche la gara per le categorie promozionali, con successi di Gabriele Visinoni (Sc 13 Clusone) e Irene Gianola (Premana) rispettivamente davanti a Fabio Bulanti (Valtartano) e Letizia Gianola (Premana). Terza piazza invece per Simone Anesa (13 Clusone) e Olga Corti (Premana).
Villars guarda a Losanna 2020, dove debutta lo ski-alp ai Giochi Olimpici
Le due gare di Coppa del Mondo a Villars sono state anche l’occasione per conoscere da vicino quella che sarà una località storica per lo scialpinismo, la sede del debutto ai Giochi Olimpici invernali giovanili, quelli di Losanna 2020. Villars fa parte di un comprensorio sciistico ‘importante’ e di stampo internazionale con Les Diablerets e il suo ghiacciaio. Un paese facilmente raggiungibile in treno dal fondovalle con la stazione ferroviaria a 1252 metri, collegata con Ollon e Bex. Stazione da dove parte il trenino per le piste, su quella linea dove è caduto un albero che ha bloccato il collegamento con il campo-gara della sprint. Forse un piano B poteva essere messo in piedi, ma come hanno precisato gli organizzatori nel briefing di domenica mattina, quello che si è verificato è stato qualcosa di straordinario. Resta il fatto che Villars crede molto nello ski-alp, tanto che è possibile una sua candidatura per i Mondiali del prossimo anno.
LOSANNA 2020 - «Avremo tre gare, è confermato - conferma il presidente ISMF, Armando Mariotta - e dunque saranno assegnate sei medaglie, individuale, sprint e staffetta. Peccato per l’annullamento: era prevista una visita sul campo dei vertici del CIO e del comitato organizzatore di Losanna 2020. Comunque il percorso olimpico giovanile prosegue spedito: in gara ci saranno i nati nel 2002 e 2003; i campionati continentali di questa stagione e quelli mondiali della prossima, serviranno come prove di qualificazione». Già perché i Giochi olimpici invernali saranno ovviamente a numero ‘chiuso’, vale a dire ci sarà un contingente per le singole Nazioni, determinato dai punteggi delle gare. Come avviene in quelle dei ‘grandi’.
A VILLARS - «Sarà sicuramente più facile gestire le gare olimpiche, rispetto a quelle di Coppa del Mondo - precisa il direttore di gara della SkiMo Villars di Coppa del Mondo, Josep Castellet -. Ci saranno solo una trentina di atleti: non avremo problemi di alloggiamento, visto che saranno tutti sistemati nel villaggio olimpico di Losanna, e di trasporto degli atleti, perché sono già previste navette da e per Losanna all’inizio e alla fine delle prove. E anche l’aspetto dei volontari sul percorso e per l’accoglienza: c’è già una lunga lista di persone che vogliono ‘dare una mano’ ai Giochi. Insomma, il nostro sarà solo un lavoro tecnico sul campo, per tracciare le tre prove. E trattandosi di Cadetti, sarà meno impegnativo che disegnare un percorso di Coppa del Mondo».
Coppa del Mondo: non parte il trenino, annullata la sprint
Salta la sprint di Coppa del Mondo a Villars-sur-Ollon. Condizioni difficili nella stazione sciistica svizzera: alcuni alberi, a causa della neve e del vento, sono caduti sulla linea ferroviaria che collega il paese al Col de Bretaye dove era stato allestito il campo-gara. Collegamento elettrico saltato e nessun ‘trenino’ in partenza. Rischio valanghe anche molto alto: 4/5. Tutti a casa dunque in vista della prossima tappa, il prossimo fine settimana ad Andorra.
Vertical Up, Patrick Facchini re a Pinzolo
Vertical Up, prima tappa italiana a Pinzolo sulla Tulot Audi Quattro, con pendenze che toccano anche il 69%. Terza edizione della prova organizzata dall’Alpin Go Val Rendena. Vittoria di Patrick Facchini: il portacolori del Team La Sportiva chiude in 31’49”, superando nel finale il vincitore del prima prova, quella di Hinterstoder, l’austriaco Hans Peter Meyer; 45 secondi il margine tra i due al traguardo. Sul terzo gradino del podio l’altoatesino Martin Schneider, quindi l’austriaco Christian Kreidl e Daniele Cappelletti. Doppietta austriaca nella gara rosa con Marlies Penker davanti a Susanne Mair, divise da 24 secondi. Terza, a 32 secondi dalla vincitrice, l’altoatesina Annelise Felderer; ai piedi del podio Giulia Orlandi e Bianca Balzarini. Prossima tappa sabato 27 gennaio in Val Gardena, sulla Saslong.
Andrea Olivari e Paola Pezzoli leader al Passo Maniva
Il circuito Sci e Luci nella Notte ha fatto tappa al Passo Maniva con la Sgrankisciti. Serata fredda, vento forte e scarsa visibilità, ma è stata bagarre sulla neve. Affermazione di Andrea Olivari che, con un forcing finale, riesce a staccare Marzio Deho: 36’40” il crono del vincitore, 36’50” quello del secondo. Sul terzo gradino del podio Luca Malgarida in 38’52”. Al femminile assolo di Paola Pezzoli che si impone in 46’49” con 1’36” su Maddalena Mognetti, con Silvia Ottaviano terza e prima Master.
Ossi Weisenhorn e Anna Pircher padroni della Dynafit VinschgauCup
Terza tappa del Dynafit VinschgauCup a Schöneben: condizioni ideali con tanta neve fresca per i 227 concorrenti al traguardo. Nuovo sigillo dell’inossidabile Master, Ossi Weisenhorn che chiude in 27’58”, davanti a Berni Tschalär (28’34”) e Philipp Brugger (28’48”); al femminile ancora gradino più alto del podio per Anna Pircher al traguardo in 35’42”, su Gerlinde Baldauf (36’26”) e Heidi Pfeifer (37’00”). Al termine festa e premiazioni al rifugio, con appuntamento alla prossima gara del circuito, quella del 9 febbraio a Haideralm.
Rise Up with Gloriana & Millet, the winner is...
Rise Up with Gloriana & Millet, la selezione finale. Chi sarà la compagna di Gloriana Pellissier al Millet Tour du Rutor, dal 23 al 25 marzo? In Valgrisenche ultima prova di selezione, quella sulla neve, dopo le valutazioni alla scrivania delle presentazioni video delle cinque candidate finaliste. La valdostana Claudia Titolo, la lombarda Anna Moraschetti, la veneta Linda Menardi, le piemontesi Chiara Musso o Rosanna Morandini?
Ed è stata bagarre sul tracciato disegnato dalla stessa Gloriana. Alla fine the winner is…Chiara Musso con 21 punti totali, davanti ad Anna Moraschetti che si ferma a quota 18, quindi Linda Menardi, Claudia Titolo e Rosanna Morandini. Una vincitrice emozionata, così come emozionata è la stessa Gloriana. Lei che ha vinto otto volte il Rutor e che si presenterà alla partenza con una debuttante assoluta in una prova LGC.
Le seguiremo nella loro nuova avventura!
Coppa del Mondo, doppietta francese a Villars-sur-Ollon
Tappa di Coppa del Mondo a Villars-sur-Ollon: si parte con l’individuale. Una gara tosta con tanta neve fresca. All’attacco gli azzurri: Boscacci e Maguet passano per primi al Grand Chamossaire, nel finale e in discesa esce fuori il francese Gachet, tallonato da Antonioli. Non cambiano le posizioni sul traguardo: vince Gachet con 13” su Antonioli. Boscacci terzo a 19, Maguet quarto a 24. Quinto lo svizzero Anthamatten, ma il distacco sale a 1’07”. Sesto Federico Nicolini, nono Matteo Eydallin, undicesimo Davide Magnini, primo tra gli Espoir.
Nella gara rosa solita bagarre in casa Francia: alla fine la spunta ancora una volta Laetitia Roux con 1’43” su Axelle Mollaret e 6’16” sulla svizzera Kreuzer. Quarta Alba De Silvestro, leader tra le Espoir, sesta Katia Tomatis.
JUNIOR - Italia sul gradino più alto del podio con un margine di 1’47” sullo svizzero Gay e 2’30” sul’altro elvetico Ancay. Quinto Sebastien Guichardaz, sesto Stefano Confortola, decimo Fabien Guichardaz. Doppietta francese nella gara francese con Justine Tonso prima e Marie Poller Villard seconda, sul terzo gradino del podio Giulia Murada, quinta Giorgia Felicetti.
Eisacktal Cup, Martin Stofner da record alla Gitschberg Nightattack
Terza tappa della Eisacktal Cup venerdì sera con la Gitschberg Nightattack: condizioni ideali per i 135 partecipanti. Vittoria di Martin Stofner che firma anche il best crono della gara salendo gli 810 metri di dislivello in 35’36”; alle sue spalle Michael Zemmer (38’22”), con terzo Davide Thöni in 38’57”. Nella gara rosa a segno Vivien Senn che si impone in 49’44” su Heidi Dapunt, al traguardo in 49’58” , terza Astrid Renzler in 50’33”.
Valtellina Orobie, spettacolo assicurato
La Polisportiva Albosaggia sta lavorando a pieno regime per la 32ª edizione della Valtellina Orobie, tappa di Coppa Italia, in calendario domenica 28 gennaio. Grazie alle abbondanti nevicate di dicembre, il manto nevoso in condizioni ottimali permetterà allo staff tecnico capitanato da Massimo Murada, Graziano Boscacci e Maurizio Folini (rispettivamente direttore tecnico, di percorso e guida alpina) di proporre la ‘classica’ del Meriggio sul percorso originale, dopo anni di ‘piani b’ e lavori straordinari. Inversioni, canalini, ripidi couloir, creste aeree e tecniche discese in un ambiente selvaggio faranno da contorno alla passione organizzativa di un club pronto a spegnere la quarantesima candelina. Salvo cambiamenti dell’ultima ora dovuti al meteo, il tracciato femminile si correrà con un dislivello di 1400/1500 metri e ben 8 cambi di assetto, mentre la prova maschile, particolarmente tecnica e nervosa, prevede invece 1700/1800 metri di salita con 12 cambio di assetto.
Tra le novità, per rendere più avvincente la gara e alzare il tasso di spettacolarità, il comitato organizzatore ha messo in palio un premio per chi realizzerà il miglior salto in zona arrivo. Nel 2017 Robert Antonioli raccolse applausi a scena aperta, Michele Boscacci, prima di lui, anni fa piombò come un falco in località Campelli: di qui l’idea di fare un po’ di show ed entusiasmare il pubblico che da sempre è solito salire in quota per seguire la prova.
La Grande Course in Cina, si può fare
Sempre più concreto lo sbarco di una gara La Grande Course in Cina, dopo il sopralluogo e la prova demo sui Monti Altai. «Non è così facile, ma a noi non piacciono le cose facili - conferma Alessandro Mottinelli, direttore dell’Adamello Ski Raid -, c’è grande entusiasmo, la volontà concreta di investire su tutti gli sport invernali, sfruttando il lancio delle Olimpiadi a Pechino. E in quella regione si punta forte sullo ski-alp». Stesse parole per Marco Camandona, ‘anima’ del Tour du Rutor, alla guida con Adriano Favre, ‘grancapo’ del Trofeo Mezzalama, del ‘gruppo’ valdostano. «Là si pratica lo scialpinismo, anche se con sci di legno e pelli di…cavallo. Abbiamo anche fatto una prova a squadre con loro: è stato divertente ed emozionante. Le condizioni per una gara LGC ci sono tutte: dislivelli, spazi… Questo è stato anche per loro un inverno anomalo con poca neve che di solito non manca. I mesi più nevosi sono novembre e dicembre, nel periodo che eravamo in Cina c’è stato soprattutto un grande freddo».
LA DATA? - Nel prossimo inverno la gara si farà, la prova demo è stata battezzata ‘Wolf Cup Asia’ chissà se il nome sarà confermato. «Dovrà essere una vera gara LGC, di due giorni, a coppie, con distanza e dislivello - ancora Mottinelli - ma al tempo stesso non ci sarà solo l’aspetto agonistico: è un mondo molto ‘lontano’ dal nostro. Insomma un tuffo nel passato, guardando il futuro». Resta il nodo della data. «Su questo dovremo ragionarci molto - conclude Camandona - trovando anche un accordo con la ISMF per la Coppa del Mondo. Potrebbe essere a inizio stagione, ma nei prossimi mesi cercheremo la collocazione ideale, prima di tutto per gli atleti, ma anche per noi, per organizzarci logisticamente. I cinesi si sono esaltati, hanno grandi aspettative, vorrebbero arrivare non solo sino ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2022, ma addirittura proseguire per oltre dieci anni…».