Monterosa Ski Alp a Filippo Barazzuol e Yoann Sert

La Monterosa Ski Alp a Filippo Barazzuol in coppia con il francese Yoann Sert. Da Champoluc a Champoluc, passando per Gressoney: 2h46’10” il loro tempo finale, davanti agli svizzeri Mirco Pervangher e Andrea Cairoli (2h50’37”) con terza piazza per Stefano Stradelli e François Cazzanelli (2h50’41”). Ai piedi del podio le coppie Gaggino-Giovanetto (2h59’35”) e Testino-Cavallo (3h00’25”). Gara in solitaria per Tatiana Locatelli e Charlotte Bonin al femminile: diciassettesima piazza assoluta in 3h30’50”. Seconda la squadra svizzera Pinotti-Pedrini (3h59’39”), terze Francesca Zucco e Silvia Rivero (4h12’09”).


Transcavallo, cambio al vertice nella seconda tappa

Dopo il prologo del venerdì sera, la Transcavallo è entrata nel vivo con la seconda tappa che prevedeva oltre 2000 metri di dislivello su tre salite, con partenza dalle piste di Piancavallo e arrivo a Col Indes, poco sopra l’abitato di Tambre. Dopo aver consultato le previsioni meteo il comitato organizzatore aveva deciso di cambiare leggermente il percorso. Le condizioni meteo, perfette sino a sabato mattina sarebbero peggiorate, portando neve e pochissima visibilità durante la giornata dell’assegnazione dei titoli tricolore. Erano troppe edizione che il canalino delle Placche non veniva affrontato, quindi in accordo con i responsabili del tracciato è stato deciso di anticipare di una giornata, la salita del canalino.
La partenza è stata data alle 8.45, quando i primi raggi di sole avevano iniziato a illuminare le piste della Ski Area di Piancavallo. La traccia di salita ricalcava il percorso della gara vertical mondiale del 2017. In questa prima fase sono state le squadre formate da Eydallin-Lenzi, Reichegger-Boffelli e da Viret-Equy a prendere il comando delle operazioni. Nella prima parte di salita nessun problema tra i battistrada, ma dopo la prima discesa, salendo verso il Rifugio Semenza, Damiano Lenzi inizia a sentire delle fitte alla schiena e perde metri preziosi dalle due coppie rivali. Eydallin rallenta il ritmo e prova ad aspettare il compagno di squadra, ma è proprio in vista del Rifugio Semenza che Damiano Lenzi alza bandiera bianca e comunica il ritiro. «Combattere contro la fatica - ha racconto in zona arrivo Damiano Lenzi - è un conto, ma quando senti che le gambe si bloccano forse è meglio fermarsi».
Dopo il ritiro della coppia favorita, Manfred Reichegger e Williamo Boffelli difendono la prima posizione insidiata dalla squadra di Viret-Equy. Nella tecnica salita del Canalino delle Placche i due battistrada non hanno grossi problemi a mantenere la prima posizione, e giunti in cima al Monte Guslon, girati gli sci verso valle, iniziano a gustarsi la vittoria di questa seconda tappa.
La vittoria arriva con il tempo 2h11’52’’ mentre in seconda posizione si classificano Samuel Equy e Leo Viret. La terza posizione viene conquistata da Filippo Beccari-Lars Erik Skjervheim con il tempo di 2h21’33’’.
Per quanto riguarda la classifica generale Reichegger-Boffelli agguantano la prima posizione, dietro di loro i francesi Samuel Equy e Leo Viret, in terza posizione provvisoria troviamo Filippo Beccari e Lars Erik Skjervheim.

Manfred Reichegger e William Boffelli ©Ufficio stampa Transcavallo

In campo femminile c’è la conferma della netta supremazia della coppia Valmassoi-Theocharis che chiudono la seconda tappa con il tempo di 2h54’42’’. In seconda posizione si classificano Martina Chialvo e Samantha Odino.
Archiviata la seconda tappa della Transcavallo domenica si gareggerà per l’assegnazione del titolo italiano a squadre. Nonostante le previsioni meteo avverse, il comitato organizzatore ha confermato il percorso classico della Transcavallo con 2240 metri di dislivello positivo diluito in quattro salite. Da segnalare che dopo il ritiro durante la seconda, Matteo Eydallin gareggerà nella prova tricolore in coppia con Davide Magnini.

L'arrivo di Valmassoi-Theocharis ©Ufficio stampa Transcavallo

Transcavallo, prima tappa a Eydallin-Lenzi e Valmassoi-Theocharis

Venerdì pomeriggio è partita la prima tappa della trentacinquesima Transcavallo, prova che prevedeva 1000 metri di dislivello. La partenza è stata data da Col Indes, a qualche chilometro da Tambre, mentre l’arco d’arrivo era posizionato sulle piste da sci di Piancavallo. Subito dopo il via sono stati Matteo Eydallin e Damiano Lenzi a prendere il comando della gara, alle loro spalle Manfred Reichegger in coppia con William Boffelli e la squadra straniera formata da Samuel Equy e Leo Viret. Il percorso di gara prevedeva quattro salite, la prima molto breve, la seconda passava per Casera Palantina, la terza risaliva dall’Antro de le Matte, mentre l’ultima toccava il Monte Colombera. Già al termine della seconda salita, quella che di fatto sconfinava nel territorio di Piancavallo, gli azzurri del Centro Sportivo Esercito avevano circa un minuto di vantaggio sulla squadra Reichegger-Boffelli. In terza posizione la squadra di Viret-Equy. Nella successiva e ultima salita Matteo Eydallin forza ancora il ritmo, sulle sue code Damiano Lenzi tiene testa, testando la spalla dopo l’infortunio procuratosi durante la tappa del Coppa del Mondo della la scorsa settimana.

Il podio maschile della prima tappa ©Ufficio stampa Transcavallo

Dietro i due battistrada le posizioni non cambiano. All’ultimo cambio Eydallin-Lenzi tirano il fiato e si buttano, senza troppi problemi, nella discesa che li ha portati nel cuore di Piancavallo. I vincitori tagliano il traguardo in 55’56’’, con 57’’ di ritardo salgono sul secondo gradino del podio Reichegger-Boffelli. In terza posizione arrivano Viret-Equy con il tempo di 56’56’’, in quarta e quinta posizione si classificano rispettivamente le squadre di Filippo Beccari-Lars Erik Skjervheim e di Simone Manfroi e Glenn Ore Loland.
Nella gara femminile Martina Valmassoi e Dimitra Theocharis dominano la tappa rimanendo in testa sin dalle prime fasi. Dietro di loro Linda e Susanna Menardi. La squadra Valmassoi-Theocharis taglia il traguardo con le mani alzate fermando il cronometro in 1h12’22’’. In seconda posizione si classificano Linda e Susanna Menardi con il tempo di 1h34’12’’, il podio è completato da Martina Chialvo e Samantha Odino.
Sabato si replica con la seconda tappa, il programma di gara prevede tre salite e altrettante discese per un dislivello totale di salita di oltre 2000 metri. Il comitato organizzatore, presieduto da Diego Svalduz, ha deciso, dopo aver valutato attentamente le previsioni meteo di anticipare a sabato la salita del Canalino delle Placche. «Per attrezzare quel canale - ha detto Vittorio Romor - i tracciatori hanno fatto un lavoro enorme, sarebbe un peccato che i concorrenti, dal momento che le previsioni di domenica annunciano brutto tempo, non riuscissero a salirlo».

Dimitra Theocharis e Martina Valmassoi e ©Ufficio stampa Transcavallo

Sabato è il giorno della MonterosaSkiAlp

Manca poco: sabato 17 febbraio è il giorno dell’ottava edizione della MonterosaSkiAlp, la notturna a coppie sulle piste del Comprensorio ‘ski-alp friendly’ del Monterosa Ski. Percorso classico, 30 km e 2.750 metri di dislivello positivo, 14 cambi assetto: quest’anno la partenza sarà da Champoluc, poi passaggio a Belvedere, Colle Bettaforca, giro di boa a Stafal-Gressoney La Trinité e rientro attraverso sempre il Colle Bettaforca, poi Alpe Ciarcerio, Lago Ciarcerio e Belvedere. Le previsioni meteo sono ottimali con una temperatura in partenza di +2 e di -3 al Colle Bettaforca. Le iscrizioni si chiudono on-line venerdì 16 febbraio alle ore 18 su www.visitmonterosa.com/monterosaskialp; ma è possibile l’iscrizione direttamente il giorno della gara presso l’ufficio gara (nel salone polivalente di MonterosaTerme ad Ayas, piazzale Ramey, frazione Champoluc). La partenza alle 18, dalle 14 alle 17.30 il ritiro dei pettorali e dei chip di controllo, con briefing tecnico alle ore 17.


Venerdì il via della trentacinquesima edizione della Transcavallo

Partirà venerdì pomeriggio la trentacinquesima edizione della Transcavallo, gara in tre tappe con l’ultima prova valida per l’assegnazione del campionato italiano a squadre. I monti dell’Alpago e le piste della Ski Area di Piancavallo ospiteranno le 100 squadre iscritte, tra queste molte squadre internazionali provenienti dalla Svizzera, Francia, Germania, Austria, Slovacchia, Norvegia, Stati Uniti e Repubblica Ceca. Il comitato organizzatore, presieduto da Diego Svalduz, ha allestito un’edizione, che con l’aiuto delle condizioni del manto nevoso, si preannuncia spettacolare.
Anche le previsioni meteo annunciano tempo stabile, dopo le ultime nevicate che hanno portato ancora 15 centimetri di neve fresca sul tracciato, da mercoledì dovrebbe insistere una situazione di alta pressione con un leggero rialzo termico nel fine settimana. Nello specifico, la prima tappa si correrà venerdì pomeriggio con circa 1000 metri di dislivello positivo con partenza in Alpago e arrivo all'imbrunire a Piancavallo con la salita all'inedita vetta del Colombera.
La seconda tappa riporterà gli atleti in Alpago, si rientrerà seguendo il tracciato della prova vertical mondiale passando prima per la vetta del Tremol (ancora in Friuli) per poi scavalcare l'ardita forcella Alta di Palantina. Infine si scierà verso l'omonima casera per affrontare la salita al Rifugio Semenza con l'inedita vetta del Cornor conquistata da Est. Infine si scenderà in Val de Piera con ultima asperità da conquistare, Cima Vacche. Il dislivello supera i 2000 metri.
La terza tappa come prima anticipato assegnerà il Campionato Italiano Senior-Master sul celebre percorso della Transcavallo moderna con il Monte Guslon come punto nevralgico della giornata e salito 3 volte, prima dalla Val del Cadin poi dalla Vallazza e infine dalla ‘mondiale’ Val Salatis con il ripido canalino delle placche a 55° di pendenza. Già in questi giorni i tracciatori, coordinati da Vittorio Romor, hanno percorso e iniziato a segnalare i tratti più tecnici del percorso. Il dislivello è di 2200. Il montepremi previsto è di oltre 20.000 euro con un assegno di 3500 euro per la prima squadra classificata al termine dei tre giorni. In abbinata alla competizione si svolgerà la Transcavallo Classic, una sorta di raduno, dove i partecipanti (numero massimo 100 iscritti) accompagnati dalle guide alpine, non solo anticiperanno il passaggio dei concorrenti, ma lungo il tragitto e nei rifugi interessati troveranno un’accoglienza speciale.


Trofeo Gino Berniga, sfida di Coppa Italia Giovani

Tanta neve in Val d’Arigna per la decima edizione del Trofeo Gino Berniga, individuale di Coppa Italia Giovani, organizzata dall’Associazione Gino e Massimo, in collaborazione con la Polisportiva Albosaggia. Tre salite, ovviamente con dislivelli diversi per le varie categorie, ma soprattutto powder in discesa, nel tracciato disegnato da guidato dal direttoretecnico Massimo Murada, dal direttore di percorso Giorgio Lanzi e dalla guida alpina Adriano Greco.
Tra i Cadetti conferma per Matteo Sostizzo, al traguardo in 51'17” con un minuto su Alessandro Rossi, con Rocco Baldini a 1'47” a completare il podio. Senza storia la gara femminile con Samantha Bertolina che chiude in 53'34” con un vantaggio di 6’28” su Erika Sanelli e di 6’35” su Camilla Ricetti.
Non sente le fatiche di Coppa del Mondo Andrea Prandi, primo tra gli Junior in 59'09”, piazza d’onore per Stefano Confortola (1h00'41”), terzo Giovanni Rossi (1h02'47”). Nella gara rosa scatenata sulle nevi di casa Giulia Murada (56'45”), con oltre 4 minuti sulla seconda, Giorgia Felicetti, e più di 11 sulla terza, Valeria Pasquazzo. Tra gli Espoir, assenti Davide Magnini e Alba De Silvestro, a segno Daniele Carobbio (su Francesco Leoni e Nicola Bertocchi) e Giulia Compagnoni (su Elisa Presa e Silvia Rivero).
In programma anche la gara senior con le vittorie di Michele Boscacci e Maria Lucia Moraschinelli, con Graziano Boscacci primo Master.

Il podio Cadette
Il podio Cadetti
Il podio Junior femminile
Il podio Junior maschile

Sfida valtellinese nella overall di Coppa del Mondo

Chiuse le gare di Coppa del Mondo, si guarda agli Europei sull’Etna, dove (comunicazione ufficiale dell’ISMF) verranno recuperate le due gare rinviate sinora. Classifica overall maschile che al momento parla italiano, o meglio valtellinese, con Michele Boscacci primo con 355 punti davanti a Robert Antonioli a quota 318. Terzo Oriol Cardona Coll a 272, quindi Anton Palzer a 263 e Xavier Gachet a 256. Sesto e leader Espoir, Davide Magnini a 249.
Al femminile, con le due vittorie sulle nevi di casa, comanda Axelle Mollaret con 506 punti, con un bel margine su Claudia Galicia Cotrina a 341 e Laetitia Roux ferma a 280. Quarta e prima Espoir Alba De Silvestro a 275, quinta Katia Tomatis a 259.
A livello junior guidano la francese Justine Tonso con 310 punti (terza Giulia Murada a 245) e Andrea Prandi con 400 (terzo Sebastien Guichardaz a 184).


Tour del Monscera a Nadir Maguet e Corinna Ghirardi

Condizioni ideali al Tour del Monscera: tanta neve e si gareggia sul tracciato di circa 19 km con 2400 metri di dislivello; cinque salite con la novità di quella alla costa del Verosso, prima della discesa finale a San Bernardo. Nell’edizione numero 35 vittoria di Nadir Maguet che chiude in 2h54'28" con un vantaggio di due minuti su Filippo Barazzuol con terzo Pietro Lanfranchi a 5’34”. Ai piedi del podio Franco Collé e François Cazzanelli, quindi Filippo Beccari, Cristian Minoggio, Davide Galizzi, Francesco Poli e lo svizzero Mirko Pervangher a completare la top ten. Nella gara rosa a segno Corinna Ghirardi in 3h16'35" davanti a Elena Nicolini (3h27'04”) e Monica Sartogo (4h06'53”).


Coppa Kleudgen Acquarone a Testino-Cavallo e Orlando-Tornatore

Gara vista mare, la storica Coppa Kleudgen Acquarone. Partenza di Upega in Alta Valle Tanaro, salita al monte Bertrand a quota 2482, con un lungo tratto da percorrere con i ramponi, prima discesa alle Case dei cacciatori e nuova ascesa ai 2150 metri di cima Missun da dove si vede bene il mar Ligure, per affrontare la discesa finale al ponte del Giairetto, dopo 1700 metri di dislivello complessivi. Vittoria di Marco Testino e Marco Cavallo in 2h05’38” su Gianluca Iavelli e Giancarlo Parola (2h11’38”) e su Amos Rosazza Buro e Filippo Blanc (2h11’38”). Al femminile affermazione di Maria Orlando ed Elena Tornatore in 2h49'56”.

 


Una pellata con Eyda

«E pensare che quando ho iniziato ero l’unico a fare ski-alp a Sauze d’Oulx, adesso organizzano le pellate con me». Di rientro dalle gare di Coppa del Mondo a Puy St. Vincent, Matteo Eydallin è stato festeggiato nel suo paese in Valsusa. L’occasione, un incontro con il suo fans club da Besson Sport che adesso apparirà sul suo casco in gara («perché era giusto che ci fosse qualcosa di Sauze ‘addosso’ al nostro campione», spiega Carlo Besson). «In realtà - ancora Eyda - c’è poco da festeggiare in questo avvio di stagione. Ho fatto la stessa preparazione di sempre, ma non sono lì a lottare tra i primi: o vanno tutti più forte o sono diventato vecchio…». Ma adesso arrivano le sue gare, quelle de La Grande Course. «Le farò tutte e quattro con Lenzi, sperando che il Lence si riprenda subito dalla botta rimediata alla spalla nell’individual in Francia. Sono le mie distanze e poi trovo sempre maggiori motivazioni». 14 anni di carriera dove ‘Martello’ in pratica ha vinto tutto quello che uno ski-alper vorrebbe vincere: l’anno scorso oltre a Pierra Menta, Adamello, Mezzalama e Mondiale a squadre, anche la coppa del mondo individual. «Quella generale è una mission impossible per me con sprint e vertical… E non ho mai vinto un oro nell’individual ai Mondiali». Intanto firma autografi, saluta vecchi amici, maestri di sci, allenatori: perché è una festa molto local, in mezzo ai tanti turisti inglesi presenti a Sauze. Poi si esce per le vie del paese, sci nello zaino per andare a pellare. Un giretto sulle nevi di casa, ma piano ‘steppen’ che c’è anche mamma…


Kilian is back

Kilian is back. Era uno dei più attesi in Coppa del Mondo al rientro dopo l’operazione alle spalle. «Il recupero sta procedendo nel modo migliore - spiega il catalano - nell’individual non ho forzato in discesa, perché il medico che mi sta seguendo in questa fase, mi ha 'imposto' di non usare i bastoni, o meglio di tenerli bassi mentre sono in fase di curva».

Beh, il motore non l’hai perso…
«Ho continuato ovviamente ad allenarmi: queste gare mi servivano per capire a che punto ero in vista nel resto della stagione. Ho deciso che farò gli Europei sull’Etna e poi le tre prove de La Grande Course, Altitoy, Pierra Menta e Tour du Rutor, tutte con Jakob Herrmann».

Hai già qualche idea sull’estivo?
«Qualche prova della Golden Series, magari una ultra».

UTMB?
«Non lo so ancora. Ho in programma una serie di concatenamenti in Pakistan o in Nepal. Tutto dipende dai permessi che avrò. A seconda dei Paese che mi darà l’ok cambieranno i mesi per affrontare la spedizione. E dunque quando avrò il piano definitivo di queste trasferte, mi organizzerò di conseguenza sui programmi estivi».


Kilian Jornet vince il vertical di Puy St. Vincent

Rientro vincente per Kilian dopo la pausa per l’operazione alle spalle. Il lupo perde il pelo… ma non il vizio. Il catalano, dopo il quarto posto di giovedì nella individual, ha vinto venerdì mattina il vertical di Coppa del mondo a Puy St. Vincent, in Francia, con il tempo di 27’09’’. Sul podio anche lo svizzero Werner Marti (27’15’’) e l’azzurro Michele Boscacci (27’37’’). Nella top ten, nell’ordine, lo spagnolo Oriol Cardona Coll, Davide Magnini (primo Espoir), gli svizzeri Remi Bonnet e Martin Anthamatten, il tedesco Anton Palzer, Federico Nicolini e lo spagnolo Antonio Alcalde Sanchez. Undicesimo Robert Antonioli, dodicesimo Nadir Maguet. Kilian subito all’attacco su un percorso duro, insieme a Marti, con Boscacci e Magnini che non hanno mollato la presa fino a quando i due di testa hanno guadagnato un po’ di distanza con il catalano che ha distanziato di qualche metro Marti sul finale.

Alba De Silvestro e Davide Magnini

DONNE - Bis della francese Axelle Mollaret, giovedì vincente su Laetitia Roux nell'individual (già ieri influenzata e oggi non al via), in 32’16’’. Sul podio la svizzera Viktoria Kreuzer (32’52’’) e la spagnola Claudia Galicia Cotrina (33’41’’). Ai piedi del podio, nell’ordine, le due azzurre Katia Tomatis e Alba De Silvestro (prima Espoir). A seguire nella top ten le spagnole Marta Garcia Farres e Nahia Quincoces Altuna, la russa Marianna Jagercikova, la svizzera Jennifer Fiechter e la francese Laura Deplanche. Dodicesima Ilaria Veronese, terza Espoir.

Katia Tomatis

JUNIOR - Vittoria di Andrea Prandi in 29’29’’ davanti agli svizzeri Aurelien Gay e Patrick Perreten. Al femminile successo della russa Ekaterina Osichinka in 23’40’’ sulle azzurre Giulia Murada e Giorgia Felicetti.

Andrea Prandi