Le prime medaglie degli europei di scialpinismo

Con la sprint di ieri sono ufficialmente iniziati i campionati europei di scialpinismo, a Boí Taüll, in Spagna e oggi si è replicato con il vertical. Ieri successi Senior per i campioni di casa e Slovacchia, con Oriol Cardona Coll primo tra gli uomini e Marianna Jagercikova tra le donne. Secondo gradino del podio azzurro con Nicolò Ernesto Canclini che ha preceduto lo spagnolo Iñigo Martinez de Albornoz. Tra le donne argento per la svedese Tove Alexandersson e bronzo per la francese Emily Harrop. Triplete azzurro tra le Under 23 con Samantha Bertolina davanti a Lisa Moreschini e Katia Mascherona. La vittoria maschile è andata a Patrick Perreten, Svizzera. Tra gli Under 20 si è sfiorato un altro triplate azzurro con lo svizzero Thomas Bussard che ha preceduto Luca Tomasoni e Rocco Baldini, mentre tra le donne si è imposta la svizzera Caroline Ulrich. In gara anche gli Under 18 con le vittorie della francese Louise Trincaz e del connazionale Norick Polchi. 

Axelle Gachet-Mollaret mette un’altra medaglia nella sua bacheca: la francese si è aggiudicata il vertical di oggi davanti a Tove Alexandersson e all’austriaca Sarah Didier. Argento per l’azzurro Alex Oberbacher tra gli uomini, superato dallo svizzero Werner Marti ma davanti al belga Maximilien Drion Du Chapois. Lisa Moreschini regola Samantha Bertolina tra le Under 23, categoria che ha visto l’oro maschile assegnato allo svizzero Gay Aurélien. Bronzo per Manuela Pedrana tra le Under 20 (oro alla svizzera Caroline Ulrich e al connazionale Thomas Bussard). Tra gli Under 18 la medaglia più preziosa è andata alla norvegese Ida Waldal e al francese Jules Raybaud: argento per l’azzurro Mirko Lupo Olcelli. 

A metà calendario dei campionati gli atleti potranno godere di una giornata di riposo per poi confrontarsi nella individual di sabato e nell’attesa staffetta di domenica con il nuovo format olimpico misto: un uomo e una donna. Tutte le classifiche qui.


Mollaret e Gachet fanno il bis nell'Individual della Valmalenco

Dominio della coppia Axelle Mollaret-Xavier Gachet anche nell’individual di Coppa del Mondo della Valtellina Orobie del 3-5 febbraio, spostata da Albosaggia alla Valmalenco per mancanza di neve, dopo il successo nella tappa di Morgins, in Svizzera.

Tra le Senior, giovedì 3 febbraio, la francese ha ottenuto la quarta vittoria nella gara individuale su quattro gare di questa disciplina disputate nella stagione 2021/22. Sul podio con lei sono salite anche la svedese Tove Alexandesson, seconda, e la transalpina Emily Harrop. Tra gli uomini, Michele Boscacci era in testa nella prima parte della gara, ma ha poi ceduto il passo negli ultimi tratti al francese Xavier Gachet e al compagno di squadra Matteo Eydallin. Il podio: Xavier Gachet, Matteo Eydallin e Michele Boscacci. L'austriaco Paul Verbnjak è stato il vincitore della categoria U23, seguito da Matteo Sostizzo e Giovanni Rossi. Tra le donne, Lisa Moreschini si è imposta su Katia Mascherona e la francese Mallaurie Mattana. Manuela Pedrana ha dimostrato di essere l'atleta più forte tra le U20, davanti alla compagna di squadra Silvia Berra e alla spagnola Maria Costa Díez. Trym Dalset Lødøen (NOR) è stato il primo uomo U20 a tagliare il traguardo, davanti allo spagnolo Marc Ràdua Ivern e Rocco Baldini. 

La vincitrice della Sprint di sabato è stata Emily Harrop (FRA), seguita dalla svedese Tove Alexandersson e da Mara Martini. Tra gli uomini, lo spagnolo Oriol Cardona Coll ha regolato Arno Lietha (SUI) e Hans-Inge Klette (NOR). Negli U23, Giovanni Rossi ha vinto davanti al pubblico di casa sugli svizzeri Patrick Perreten e Matteo Favre Tra le donne, c'è stato un podio tutto italiano che comprende, in ordine di arrivo, Lisa Moreschini, Samantha Bertolina e Katia Mascherona. L'atleta U20 Robin Bussard (SUI) ha ottenuto la medaglia d'oro, mentre lo svizzero Thomas Bussard e l'andorrano Oriol Olm Rouppert sono arrivati rispettivamente secondo e terzo. Silvia Berra, Maria Costa Díez (ESP) e Manuela Pedrana hanno preso le prime tre posizioni nella categoria U20 femminile.


Mondiali long distanze e tre tappe di Coppa del Mondo di scialpinismo in Italia nel 2021/22

Si inizia in Italia e si chiude in Francia. La stagione agonistica internazionale dello scialpinismo prevede il via con la prima tappa di Coppa del Mondo a Pontedilegno-Tonale (sprint, vertical, individual) il 16 dicembre e la chiusura a Flaine (sprint, vertical, individual) il 6 aprile. In mezzo le trasferte del 15 gennaio ad Andorra per vertical e individual, a Morgins, in Svizzera, del 28 gennaio per sprint e individual. Poi il ritorno in Italia per la Valtellina Orobie del 4 febbraio (individual, sprint - tra Albosaggia e Caspoggio) e per l'International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta il 17 marzo a Madonna di Campiglio (vertical, individual), con prima la tappa turca di Erciyes (24 febbraio, sprint, vertical, individual). A partire dal 9 febbraio, in Vall de Poi, Spagna, sarà la volta dei Campionati Europei, mentre i Mondiali in calendario sono due: Long Distance, al Tour du Rutor Extreme, il 31 marzo, e Master, a Piancavallo il 4 marzo.


Bon Mardion ed Hermann re dell'Adamello Ski Raid

La settima edizione dell’Adamello Ski Raid porta in dote la seconda vittoria straniera nella storia della prestigiosa gara scialpinistica. Uno dei protagonisti del successo di oggi aveva già calcato il primo gradino del podio nel 2013. Stiamo parlando del francese William Bon Mardion, in questa occasione iscrittosi in coppia con l’austriaco Jakob Herrmann. Erano i favoriti della vigilia ed hanno mantenuto fede al pronostico, giungendo primi al traguardo di Pontedilegno, mentre in campo femminile, come preventivato, si è imposto il team valtellinese del Centro Sportivo Esercito composto da Giulia Murada e Giulia Compagnoni.

Un’edizione organizzata in un anno difficile e con alcune defezioni dell’ultima ora causa infortuni e Covid, su un percorso diverso dal tradizionale, che prevedeva 34 km e 3.180 metri di dislivello per la sfida maschile, quindi 30 km e 2.560 metri di dislivello per la competizione rosa. William Bon Mardion e Jakob Herrmann hanno fatto l’andatura sin dalla prima ascesa verso il Passo Tonale e per gli avversari non c’è stato nulla da fare. Sono rimasti al comando in tutte e quattro le salite e nelle quattro discese, portando il loro pettorale numero 6 davanti a tutti, sia ai 2.610 metri di Passo Paradiso, sia ai 3.000 metri di Passo Presena e ai 2.990 metri del Passo Tre Denti, gestendo la leadership anche nella lunga discesa in picchiata del Pisgnanino: 2.000 metri di dislivello negativo fino al traguardo. Il team franco-austriaco sotto lo striscione di Pontedilegno ha chiuso con il tempo di 3h41’57”. La sfida per i rimanenti gradini del podio è stata particolarmente animata. Dopo 12 km di gara, al cambio pelli al termine della discesa che riportava al Passo Tonale, in piazza d’onore c’erano Hoffmann - Verbnjak, superati poi nella lunga ascesa verso Passo Presena da Werner - Anthamatten, che hanno poi mantenuto il secondo posto fino a Pontedilegno. Ancorata alla quarta posizione, dall'inizio alla fine, la prima coppia italiana, composta dal trentino Federico Nicolini e dal valtellinese Andrea Prandi, con gli avversari che li precedevano sempre a vista con circa un minuto di margine. Sul Passo Tre Denti gli azzurri hanno ceduto per crampi ed hanno pensato a gestire le energie fino al traguardo, cercando di tenere a bada il recupero degli esperti Pietro Lanfranchi e Filippo Beccari, capaci sull’ultima ascesa di superare anche gli svizzeri Pierre Mettan e Julien Ancay.

Nel finale dunque le posizioni non sono cambiate e il riscontro cronometrico ha premiato i dominatori di giornata Jakob Herrmann e William Bon Mardion. Il francese si conferma uno dei più grandi skialper di sempre, essendo tornato sul gradino più alto del podio dopo l’affermazione del 2013 conquistata insieme a Mathéo Jacquemod. I vincitori hanno preceduto di 10 minuti e 5 secondi gli svizzeri Werner Marti e Martin Anthamatten e di 12 minuti e 15 secondi gli austriaci Christian Hoffmann e Paul Verbnjak. Quarti a 22’29” Federico Nicolini e Andrea Prandi, quinti Pietro Lanfranchi e Filippo Beccari a 22’35”.

Senza storia pure la sfida al femminile, con le favorite Giulia Murada e Giulia Compagnoni sempre a fare l’andatura e a gestire il vantaggio sulle inseguitrici, dimostrando un buon feeling nonostante la giovane età di entrambe e la prima esperienza con lo stesso pettorale. Le due portacolori del Centro sportivo Esercito hanno concluso con il tempo di 4h11’40”, precedendo di 3’57” la coppia mista formata dalla francese Lorna Bonnel e dalla slovacca Marianna Jagercikova. Sul terzo gradino del podio grande gioia per le due atlete di casa Corinna Ghirardi e Bianca Balzarini, alfiere della società organizzatrice Adamello Ski Team, e capaci di mettersi al collo il bronzo di giornata con un ritardo di 11’08” dalle vincitrici. In quarta posizione poi la coppia formata dall'italiana della Val di Fassa Giorgia Felicetti e dalla polacca Anna Tybor. 

Soddisfazione per il Comitato Organizzatore presieduto da Alessandro Mottinelli dell’Adamello Ski Team, che ha voluto fortemente dare vita a questo evento nonostante le mille difficoltà legate all’emergenza sanitaria. Un successo con tanti complimenti ricevuti dalle 160 coppie iscritte in rappresentanza di 12 nazioni. Ora si rinnova l’appuntamento con l’edizione numero 8, che andrà in scena nel 2023 (vista la cadenza biennale) con validità per il prestigioso circuito La Grande Course e Campionato del Mondo su lunghe distanze.

© Pegasomedia

Stranieri favoriti all'Adamello Ski Raid, tante assenze tra gli azzurri - la diretta streaming sul nostro sito

Si annuncia un albo d’oro straniero per l’Adamello Ski Raid 2021 a causa di numerose defezioni per infortuni e positività al Covid tra gli azzurri. Appuntamento domani, sabato 10 aprile, con partenza e arrivo a Pontedilegno e diretta streaming dalle 9,15 nel riquadro in fondo a questo articolo. Fra le 160 squadre iscritte spicca senza dubbio la coppia svizzera formata da Werner Marti e Martin Anthamatten e il team misto formato dal francese William Bon Mardion e dall’austriaco Jakob Herrmann. A tenere in alto i colori azzurri ci saranno Nicolò Ernesto Canclini e Alex Oberbacher, quindi Federico Nicolini e Andrea Prandi. Sempre fra i team stranieri in gara con il pettorale numero 5 e 6 le coppie austriache formate da David Koegler e Daniel Ganal, quindi Christian Hoffman e Paul Verbjak, ed ancora gli svizzeri Pierre Mettan con Julien Ancay e Kilian Granger e Yannik Ecoeur, il team francese con Yoann Sert e Julien Michelon e la squadra tedesca con Finn Koch e Marc Dürr. Da non sottovalutare poi gli esperti Pietro Lanfranchi, che gareggerà con Filippo Beccari. In chiave femminile gli occhi sono puntati sulle due valtellinesi del Centro sportivo Esercito Giulia Compagnoni e Giulia Murada, che dovranno vedersela con il team misto Lorna Bonnel (Francia) e Marianna Jagercikova (Slovacchia), quindi le due spagnole Ana Alonso Rodriguez e Nahia Quincoces, mentre la trentina Elena Nicolini ha dovuto dare forfait, perché non è riuscita ad abbinarsi a una compagna, vista l’assenza all’ultimo momento di Mara Martini. Dulcis in fundo, da non sottovalutare l’esperienza delle due atlete di casa Corinna Ghirardi e Bianca Balzarini dello sci club organizzatore, l’Adamello Ski Team.

Dal punto di vista organizzativo sono stati definiti gli ultimi dettagli ed è tutto pronto per lo start di sabato 10 aprile. La categoria maschile prenderà il via alle 7 davanti al palazzetto dello Sport di Pontedilegno (dove è previsto anche l’arrivo), mentre le donne inizieranno la loro sfida da Passo Tonale alle ore 7.15. Con la conferma delle due partenze differenziate rimangono invariati anche i percorsi di gara: 34 km con 3.180 metri di dislivello la sfida al maschile, quindi 30 km e un dislivello positivo di 2.560 metri per la competizione rosa. I punti più suggestivi in quota: Passo Paradiso (2610 metri), Seletta Sgualdrina (2860 metri), Passo Presena (3000 metri), Lago Mandrone (2400 metri), Passo Tre Denti (2990 metri). Spettacolari e tecniche le discese, fra le quali la Fossa del Diavolo nella prima parte di gara, quindi il discesone finale verso il traguardo. E poi la suggestione del passaggio nella galleria militare per l'occasione perfettamente innevata anche all’interno. La gara sarà trasmessa in diretta streaming anche sul sito www.adamelloskiraid.com

GUARDA LA DIRETTA STREAMING DALLE 9,15 DI SABATO 10 APRILE



Adamello Ski Raid, ecco le coppie azzurre

L’Adamello Ski Raid in programma il 10 aprile, anche se su un percorso ridisegnato per adattarsi alla situazione pandemica, con rifugi chiusi in quota, è l’unica gara de La Grande Course che andrа in calendario cercando di mantenere lo spirito delle grandi classiche dopo l’annullamento del Mezzalama e la Pierra Menta in un’unica tappa per i nazionali. Sfogliando l’albo d’oro dell’Adamello Ski Raid appaiono i nomi di skialper che hanno fatto la storia di questa disciplina, da Guido Giacomelli a Mirco Mezzanotte, da Martin Riz a Dennis Trento, da Mireia Mirò a Laetitia Roux, da William Bon Mardion a Mathéo Jacquemod, da Jennifer Fiechter ad Axelle Mollaret.

Matteo Eydallin ha deciso che gareggerà insieme a Davide Magnini. La coppia dovrà guardarsi dai compagni dell’Esercito Michele Boscacci e Robert Antonioli, ed ancora da Federico Nicolini ed Alex Oberbacher, da Nicolò Canclini e Andrea Prandi e poi Pietro Lanfranchi e Filippo Beccari. Questi i primi team italiani, mentre le squadre straniere verranno ufficializzate dopo Pasqua.

In campo femminile Alba De Silvestro sarà in gara con Giulia Murada, quindi Ilaria Veronese con Mara Martini ed Elena Nicolini con Katia Tomatis, senza dimenticare poi le due atlete di casa Corinna Ghirardi e Bianca Balzarini.

In totale dunque oltre 160 coppie, con la starting list che è in via di definizione e che conferma la quota che si erano prefissati gli organizzatori dell’Adamello Ski Team, anche per gestire i protocolli sanitari in materia Covid. Proprio per questo motivo, nonché per la chiusura dei rifugi in quota, è cambiato anche il percorso di gara. Misurerà infatti 34 km, con 3.180 metri di dislivello per la gara maschile e i passaggi più in quota sono previsti ai 2.610 metri di Passo Paradiso, quindi ai 2.860 metri della Selletta Sgualdrina, ai 3.000 metri di Passo Presena, ed ancora ai 2.400 metri del Lago Mandrone, ai 2.990 del Passo Tre Denti. E spettacolari e tecniche sono anche le discese, su tutte la Fossa del Diavolo nella prima parte di gara, quindi il discesone finale verso il traguardo. E poi la suggestione del passaggio nella galleria militare per l'occasione perfettamente innevata anche all’interno. Centro nevralgico dell’Adamello Ski Raid sarа il Palazzo dello sport di Pontedilegno, dove giа da venerdì 9 aprile è previsto l’accreditamento, quindi alle 18 il briefing. Sabato mattina la gara maschile prenderà il via alle 7 proprio nei pressi del palazzetto, mentre lo start della gara femminile è previsto per le ore 7.30 da Passo Tonale. Primi arrivi intorno alle 10.


La Pierra Menta è affare italiano

Relegata a un'unica tappa, solo per gli atleti nazionali, la Pierra Menta 2021 è andata in scena ieri ed era valida come ISMF-LGC World Championships LDT cioè Mondiale Lunghe Distanze. Certo la Pierra 'pandemica' perde il fascino della grande classica, ma con i titoli mondiali in palio è stato agonismo vero e l'Italia ha trionfato. Tra gli uomini il successo è andato a Michele Boscacci e Davide Magnini sugli svizzeri Bonnet-Marti. Terzo gradino del podio per gli altri azzurri Nadir Maguet e William Boffelli davanti agli austriaci Hoffman-Herrmann e alla coppia Robert Antonioli-Matteo Eydallin. Ancora meglio nella classifica femminile, con Alba De Silvestro e Giulia Murada davanti a Ilaria Veronese e Mara Martini. Terze le francesi Axelle Gachet Mollaret e Lorna Bonnel, quarte le svedesi Tove Alexandersson e Fanny Borgstrom, quinte Giulia Compagnoni e Katia Tomatis.


Axelle Mollaret: «non mi sarei aspettata di tornare in forma così velocemente»

Voce del verbo vincere. Fuoriclasse indiscussa, stile inconfondibile, al secolo Axelle Mollaret. Resilienza, umiltà e tenacia sono il suo mantra, collezionare ori, coppe e mondiali, la routine. Campionessa del mondo individual e vertical ai Mondiali di Andorra gli ultimi successi. Il suo destino è tracciato nel palcoscenico della Grande Course: nata e cresciuta a Arêches-Beaufort, teatro della Pierra Menta, la tigre delle nevi francese è sposata con Xavier Gachet, con il quale ha avuto un bambino da pochi mesi. È rientrata dalla maternità con la grinta e lo spirito di sempre: a confermare che campionesse ci si costruisce anche fuori dalla pista. In estate si mette alla prova con sfide a fil di cielo nel chilometro verticale – giusto per tenersi in forma – e quando toglie gli abiti da campionessa indossa quelli di fisioterapista. Atleta di punta del team La Sportiva da ben cinque stagioni, fa parte della Nazionale Francese di scialpinismo, team che l’azienda della Val di Fiemme veste come main sponsor da tre stagioni. Il suo segreto? Non arrendersi mai. 

Quando hai iniziato a fare scialpinismo?

«Ho iniziato a fare scialpinismo con i miei genitori a 11 anni e ho fatto la mia prima gara a 15: da allora non ho mai smesso. Dal 2014 lavoro anche come fisioterapista ad Arêches-Beaufort, il posto che preferisco in assoluto, dove sono nata, vivo e mi alleno ogni giorno. Qui ci sono davvero infinite opportunità per fare scialpinismo ed è il parco giochi per tantissimi appassionati». 

Com’è cambiato il mondo dello scialpinismo negli ultimi mesi di pandemia? Come immagini l’espansione di questo sport in epoca Coronavirus, considerando che è una disciplina che permette di mantenere le distanze opportune e rigenerarsi stando a contatto con la natura?

«A causa di Covid19 quest'inverno gli impianti di risalita sono rimasti chiusi e molte persone si sono approcciate per la prima volta allo scialpinismo perché era l'unico modo per poter sciare. Ho parlato con tanti nuovi appassionati davvero entusiasti per aver scoperto questa attività: sono sicura che nei prossimi anni vedremo molte più persone con le pelli sotto gli sci, anche se le stazioni sciistiche saranno aperte».

Lo scialpinismo è una disciplina individuale, ma com'è lo spirito all'interno della Nazionale Francese? C'è più competizione o solidarietà?

«C’è un grande spirito di squadra nella nostra Nazionale, siamo fortunati! Anche se è uno sport individuale e ogni atleta ha i propri obiettivi, sapere di poter contare sull'altro è davvero un nostro punto di forza».

C’un’altra atleta o qualcosa che temi? 

«Non temo nessuna rivale perché mi piace la competizione e il confronto. Di certo non sono abituata a perdere una gara, e per questa ragione cerco sempre di dare il massimo in ogni momento».

Hai detto ‘Prenditi il tempo di vivere e di guardare intorno a te. Non avere sempre fretta e fai le cose che ami’. Durante le gare di scialpinismo riesci a prenderti questo spazio? Non sei stanca di rincorrere il tempo?

«No, questa frase è relativa alla vita in generale più che al contesto agonistico. Durante la competizione non mi guardo certo intorno. Rimango concentrata sul mio obiettivo, ma comunque mi rimangono impressi molti ricordi nella memoria». 

Oltre che essere un’atleta e una mamma sei anche fisioterapista. Questo lavoro ti aiuta nella tua attività come atleta e nello staccare mentalmente dal mondo dell’agonismo? 

«Per me è molto importante svolgere un'altra attività oltre a quella di atleta: così, dopo un fine settimana di gare impegnative, il lunedì mattina ho la possibilità di concentrarmi su qualcos'altro. Di sicuro il know-how e l’esperienza che ho come fisioterapista mi aiutano molto nella mia attività sportiva».

Chi è Axelle Mollaret nella vita di tutti i giorni? Cosa fa nel tempo libero?

«Il problema è che mi manca il tempo libero! Quando riesco mi piace molto trascorrere il tempo con la mia famiglia e gli amici».

Sei sposata con Xavier Gachet, un altro nazionale francese. È un po’ noioso parlare sempre di scialpinismo o questa passione comune rafforza il vostro legame?

«È davvero un'opportunità unica poter condividere la nostra passione: ci spinge reciprocamente a migliorare continuamente, in più agevola anche la nostra organizzazione nella vita di tutti i giorni perché ci permette di comprendere l'altro al volo». 

Sei appena rientrata dalla maternità che ti ha fermata a gennaio della stagione 19-20, e sei tornata subito in forma e vai alla grande. Come hai fatto? E cosa hai da dire alle donne che temono che la maternità comporti 'perdersi qualcosa', essere meno performanti (negli allenamenti, in ufficio)?

«Avere un bambino era un mio grande desiderio. Nella mia mente perdere qualcosa significava più non godere di questa nuova vita piuttosto che perdere una gara o una stagione. Sapevo che forse avrei dovuto saltare una stagione, ma l’ho accettato. Inoltre mio figlio è nato ad agosto e penso che sia stato il momento migliore per me in ottica degli allenamenti, anche se di certo non mi sarei aspettata di tornare in forma così velocemente, era una scommessa, e sono orgogliosa di esserci riuscita! Penso che mi accompagni la forza del mio bambino, che continuo ad allattare».

Quale è il tuo prodotto preferito La Sportiva e perché?

«La Sportiva Stratos V, lo scarpone race in carbonio: lo uso ogni giorno ed è il partner che mi aiuta a vincere».

Come immagini il futuro dello scialpinismo? E un’ipotetica gara alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026?

«I Giochi Olimpici non sono mai stati il ​​mio primo obiettivo. Ora però posso dire che di certo se lo scialpinismo sarà disciplina olimpica nel 2026 farò di tutto per partecipare». 

Come ti vedi in futuro? Prossimi obiettivi a breve e lungo termine?

«Non mi piace guardare troppo lontano. Il mio progetto per ora è mettere su casa e magari sciare con mio figlio, tra qualche anno». 

© Equipe de France/AgenceKros/RemiFabregue

Mondiali, nell’individual è triplete azzurro

Tripudio azzurro nella gara più sentita dei Mondiali di scialpinismo, ad Andorra, l’individual. Oggi nella gara Senior maschile oro per uno straordinario Matteo Eydallin davanti a Robert Antonioli e Davide Magnini. Ai piedi del podio lo svizzero Rémi Bonnet e quinto Michele Boscacci. Tra le donne bronzo di Alba De Silvestro, dietro all’argento Tove Alexandersson (SWE) e all’oro Axelle Gachet-Mollaret (FRA). Ai piedi del podio Giulia Muarada, seguita da Ilaria Veronese e Mara Martini. Successi azzurri anche nelle Under 23 (Giulia Murada, argento Giorgia Felicetti), negli Under 23 (Sebastien Guichardaz) e nelle Under 20 (Samantha Bertolina). Negli Under 20 oro per l’austriaco Paul Verbnjak, negli Under18 per lo svizzero Jérémy Muriset e nelle pari età femminili della tedesca Antonia Niedermaier. 


Bonnet e Mollaret oro nel vertical, ma gli azzurri si consolano con i giovani e le staffette

Tempo di Vertical oggi ai Mondiali di Andorra e, dopo la scorpacciata di medaglie azzurre di ieri, torna a sventolare la bandiera svizzera con la vittoria di Rémi Bonnet e il terzo posto di Werrner Marti, con il tedesco Anton Palzer che si è inserito al secondo posto. Italia ai piedi del podio con Davide Magnini. settimo Michele Boscacci, ottavo Sebastien Guichardaz, decimo Federico Nicolini e undicesimo Robert Antonioli. Medaglia di legno azzurra anche tra le Senior: Giulia Murada è arrivata quarta ma si consola con l’oro Under 23. Oro per la francese Axelle Mollaret Gachet davanti alla svizzera Victoria Kreuzer e alla svedese Tove Alexandersson. Quinta Giulia Compagnoni. Negli Under 23 successo azzurro con Sebastien Guichardaz, tra le pari età femminili doppietta azzurra con Giulia Murada che ha anticipato Giorgia Felicetti. Tra gli Under 20 invece l’oro è andato all’austriaco Paul Verbnjak. Oro nelle Under 20 per Samantha Bertolina, tra gli Under 18 dell’austriaco Nils Oberauer e tra le Under 18 della tedesca Antonia Niedermaier. 

Ieri tripudio azzurro nelle staffette con l’oro di Canclini-Maguet-Antonioli-Boscacci: argento per gl svizzeri e bronzo per i francesi. De Silvestro, Veronese e Martini si sono imposte sulle francesi e sulle svizzere, sull’ultimo gradino del podio. Argento nella staffetta giovanile mista con Samantha Bertolina-Tommaso Colombini-Luca Tomasoni. Oro per gli svizzeri e argento per gli spagnoli. 


La Grande Course tra cancellazioni e speciali edition

Visto l’annullamento del Trofeo Mezzalama e con la Pierra Menta riservata ai soli atleti nazionali nella gara che venerdì 12 marzo assegnerà il primo titolo mondiale ISMF-LGC Long Distance per squadre, il comitato organizzatore de La Grande Course ha deciso all’unanimità che il nuovo circuito riprenderà di fatto nel 2022 con L’Altitoy Ternua e terminerà nel 2023 con il Trofeo Mezzalama. Per chi nell’anno corrente avesse già acquistato la tessera, quella in suo possesso sarà comunque valevole per il triennio che ci attende.

ADAMELLO SKI RAID SPECIAL EDITION 

Pur non essendo tappa del circuito, il 10 aprile andrà in scena la settima edizione dell'Adamello Ski Raid. Le iscrizioni sono già aperte e, sulle montagne di confine tra Lombardia e Trentino, lo spettacolo è assicurato. Per l’occasione i ragazzi di Alessandro Mottinelli hanno infatti promesso un tracciato davvero ‘extreme’ per veri gourmet del mondo race. Vista la tecnicità del percorso, 34 chilometri di sviluppo, 3.400 m D+, saranno ammesse ai blocchi di partenza non più di 160 squadre. Nel caso in cui il numero di richieste superi la disponibilità, per stabilire le priorità verranno tenuti in considerazione il curriculum degli atleti e la data di invio del modulo. Come anticipato, dato che il circuito della Grand Course quest’anno non avrà luogo, l’Adamello Ski Raid 2021 sarà gara Fisi aperta agli stranieri e assegnerà punti preziosi per chi, il prossimo anno, sogna le grandi classiche. Maggiori info su: www.adamelloskiraid.com

GARE AFFILIATE

Sono eventi scelti ad hoc per qualità organizzativa e tecnicità dei tracciati volti ad accrescere la formazione alpinistica degli atleti per garantire loro il bagaglio tecnico necessario per correre le grandi classiche. Proprio come L’Adamello Ski Raid 2021, queste gare forniranno ai finisher una sorta di wild card per un accesso diretto alle iscrizioni delle grandi classiche dello skialp. Le gare affiliate 2021 e attualmente in calendario sono:

- La Grande Trace, Le Dévoluy (F) in programma 13 e 14 febbraio.

- Transcavallo, Alpago - Piancavallo (I) in programma il 20 marzo.

- La Belle Étoile, Les 7 Laux - Isère (F) in programma il 27 e 28 marzo.


Il Mezzalama si arrende alla pandemia, appuntamento nel 2023

Era la notizia che nessuno avrebbe voluto dare: la XXIII edizione del Trofeo Mezzalama, in programma a fine aprile, è stata annullata. La Fondazione Trofeo Mezzalama, dopo la nomina a nuovo presidente di Alex Brunod, sindaco di Ayas, si è voluta prendere qualche giorno prima di riunirsi per decidere sul prossimo futuro della Maratona dei Ghiacciai. «Essere stato appena eletto  - ha detto Alex Brunod - e prendere, insieme agli altri membri questa decisione non è stato semplice. Purtroppo non avevamo molte altre scelte, quindi siamo stati obbligati ad annullare la XXIII edizione a causa della situazione attuale della pandemia».
«Confermare la data in questo frangente - ha continuato Brunod - sarebbe stato un azzardo nei confronti sia degli atleti, sia di tutte quelle persone che lavorano con passione per il Trofeo Mezzalama. Avremmo continuato a lavorare senza sapere a che cosa si andava incontro. Inoltre, immaginare di applicare tutte le restrizioni previste e riuscire a garantire il distanziamento non creando assembramenti, è pressoché impossibile».
«Siamo molto dispiaciuti - ha concluso il presidente della Fondazione - ma convinti di aver fatto la scelta migliore, perché ora le nostre energie saranno proiettate in positivo verso il futuro. È il concetto di resilienza che lo sport e lo scialpinismo ci insegnano. Nell'immediato penseremo ai giovani, con l'idea di organizzare un evento estivo appena la situazione lo permetterà, certi che nel 2023 il Trofeo Mezzalama tornerà con un'edizione straordinaria».
Anche il direttore tecnico Adriano Favre, è dispiaciuto per la decisione presa: «In queste ultime 12 edizioni del Trofeo Mezzalama - ha raccontato Favre - ci siamo confrontati con le condizioni meteo avverse, il freddo, la neve, il vento, i rinvii, ma non ci siamo mai fermati. Purtroppo questa situazione non possiamo controllarla. Prendere una decisione ora, senza ulteriori attese, era un atto dovuto. Guardiamo al futuro - ha detto Favre - rivolgendo le nostre attenzioni a eventi di qualità. Prima della prossima edizione del Trofeo Mezzalama i nostri sforzi organizzativi, anche grazie alla collaudata collaborazione con Dynafit, saranno rivolti alle giovani leve dello scialpinismo internazionale».