Decisivo il test delle urine
Si arricchiscono le informazioni sul caso di positività all’Epo riscontrato all’UTMB 2015. Gonzalo Calisto, runner ecuadregno, è stato infatti squalificato da marzo 2016 a marzo 2018 in seguito a un controllo antidoping fatto a Chamonix ed è stata rivista la classifica della gara dove era arrivato quinto. La ITRA, International Trail Running Association, ha fatto sapere al blogger e fotografo Ian Corless la sua posizione con una dettagliata lettera.
I CONTROLLI – Calisto era già stato sottoposto a un controllo a maggio 2015 ai Mondiali di Annecy e il «profilo ematico presentava diversi valori abnormi che hanno portato prima della gara, il 29 maggio 2015, alla convocazione dell’atleta con la commissione medica della gara formata da 2 dottori e un esperto dell’associazione Atleti per la Trasparenza, con una più specifica responsabilità riguardante la lotta al doping. L’origine ecuadoregna del Sig. Calisto, che può essere responsabile di specifici profili ematici come confermato dalla letteratura scientifica (Quito, 2.850 m) come pure l’affermazione dell’atleta di allenamenti molto regolari a quote molto elevate (>5.500 m) sono state prese in considerazione per classificare il suo profilo ematico come ‘atipico’ (invece di ‘abnorme’) ed è stato autorizzato a prendere parte ai Mondiali di Trail». ITRA precisa che le informazioni sul profilo atipico sono state comunicate al telefono lo stesso 29 maggio a una organizzazione responsabile per la lotta al doping. Una successiva comunicazione telefonica a giugno ha avuto ancora per oggetto il profilo atipico (con una organizzazione anti-doping).
UTMB – «Il 29 agosto Gonzalo Calisto è stato sottoposto a un secondo test del sangue alle 13.45, prima della partenza dell’UTMB … Il suo profilo ematico mostrava ancora diversi valori abnormi. Con la ragione del possibile profilo genetico associato alle origini ecuadoregne, il profilo è stato ancora classificata come ‘atipico’ e l’atleta autorizzato a prendere parte all’UTMB. L’ITRA ha saputo che il test delle urine alla fine della gara aveva reso possibile analizzare nello specifico il caso di Gonzalo Calisto (la terminologia in inglese è ‘to specifically target M. Gonzalo Calisto, che letteralmente vuol dire puntare, mirare – ndr) . Le informazioni sull’atleta sono state spedite via email il 21 aprile all’associazione Atleti per la Trasparenza da una organizzazione che si occupa della lotta al doping».