È passata un po’ in sordina, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale di sabato 9 agosto scorso, ma la modifica dell’articolo 17 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 40, inserita nel decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96 ha delle conseguenze importanti per il mondo dello sci e della montagna.
Con la nuova norma viene infatti estesa a tutti gli sciatori l’obbligatorietà del casco e non solo ai minori di 18 anni.

A prima lettura, un obbligo (che ci risulta esistere solo in Italia, almeno nel continente europeo) che riguarda poco gli scialpinisti ma, a parte che un giro in pista prima o poi lo fanno tutti, non è proprio così. Basta anche solamente passare per un comprensorio sciistico nella fase di avvicinamento alla meta per dover considerare questa ipotesi. Senza considerare che il popolo di chi si allena in prossimità delle piste per poi usarle in discesa è una fetta importante del mercato.
La nuova norma obbliga tutti questi scialpinisti all’utilizzo del casco, perché in pista non ci può essere nessuno che ne sia sprovvisto. La ratio è la stessa dell’assicurazione RC: per utilizzare le piste è obbligatoria. La mancata osservanza? Una multa che può raggiungere i 150 euro, ma il problema principale non è la sanzione, quanto la conseguenza alla quale ci si potrebbe esporre in caso di incidente. L’inosservanza della legge, infatti, potrebbe avere una serie di conseguenze legali, a partire dai risarcimenti.
E allora qualche casco usare, che vada bene sia fuoripista che nel comprensorio? «Il modello ideale, perché versatile per entrambi gli utilizzi, leggero e areato, è quello con la doppia omologazione per sci e scialpinismo, sul quale abbiamo puntato da tempo, con due prodotti diversi in catalogo, Hailot e The Peak» fanno sapere in Julbo, il marchio francese specializzato in caschi, maschere e occhiali. La doppia omologazione fa riferimento alle norme EN-1077 (sci e snowboard) ed EN 12 492 (alpinismo e arrampicata). La norma EN-1077 prevede le classi A e B: la prima è solitamente più protettiva (prevede per esempio anche la protezione delle orecchie) ma porta alla realizzazione di prodotti più pesanti e meno ventilati. I caschi a doppia omologazione sono generalmente inseriti nella categoria B e hanno pesi di circa 300 grammi.

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