L'analisi a freddo del vincitore del primo Vertical stagionale
Alla prima in un Vertical ISF, subito una vittoria. Bernard Dematteis, fresco vincitore del Vertical Transvulcaniua di giovedì, è tornato in Italia domenica con il gemello Martin, secondo e anche lui davanti a Kilian. Un’esperienza che Bernard giudica positivamente: «è un ambiente molto bello e la gara mi è piaciuta, non credevo però di fare subito il botto e poi Kilian aveva la gara Ultra due giorni dopo, per questo ha preso due minuti, a parti invertite io avrei preso due ore…».
FOLLA DELLE GRANDI OCCASIONI – Scherza Bernard, ma non troppo, le emozioni prendono il sopravvento. «È stato bellissimo essere noi due sul podio proprio con Kilian e c’era una quantità di gente incredibile, sia sul percorso che alle premiazioni, emozioni uniche». Poi un’analisi tecnica. «Probabilmente le caratteristiche della gara, lunga sulla carta 6 km, ma nella realtà quasi 8, con 1.160 m di dislivello e corribile, ci hanno agevolato, però non è stato facile partire a cronometro, su un percorso così si poteva superare e sarebbe stato meglio, anche per il pubblico, partire tutti insieme».
C’E’ VERTICAL E VERTICAL – «A Chiavenna il percorso è di 3 km circa, ed è comunque corribile, ma in altre gare, come a Canazei, si cammina, Padua a parte; questo era un Vertical diverso, più adatto alle nostre caratteristiche e meno, per esempio, a quelle di un Zemmer, che infatti non c’era».