La parola al DT azzurro dopo la gara individuale
Percorso modificato oggi per l’Individual di Coppa del Mondo della Transcavallo a causa delle precipitazioni degli ultimi giorni, con una nebbiolina lungo il percorso e clima abbastanza caldo. «Di notte però ha fatto freddo e la neve si presentava più compatta rispetto a ieri in ricognizione» ha detto il DT azzurro Stefano Bendetti. C’è comunque soddisfazione nel team azzurro, nonostante la vittoria sia andata a Kilian e Roux. Ecco le parole di Bendetti.
TOP TRE – «Gara tirata con un giro e mezzo da fare, Michele Boscacci ha tenuto bene ed è sempre stato lì con Kilian e Palzer, solo nell’ultimissima salita Kilian ha fatto un po’ il break, mentre Miky ha perso la seconda posizione soltanto nel finale, nell’ultimo tratto a piedi dove Palzer è stato più veloce. Loro tre sono i più forti, se la giocano, sono sempre sul podio, i margini sono stretti, fanno la differenza in questo momento».
AZZURRI – «Holz ha fatto una grande gara – ha aggiunto Bendetti -, bene Maguet che è cresciuto, bel colpo di Barazzuol. Damiano Lenzi ha dimostrato che i 15 giorni di stop hanno fatto bene, non tanto per il tredicesimo posto ma per la crescita costante nella gara. È partito tranquillo e nel finale di gara è cresciuto, fa ben sperare per le gare lunghe, il motore inizia a girare. Robert Antonioli è incappato nella giornata no, oltre la ventesima posizione, le gambe non andavano, forse ha patito il clima, la nebbia, ma nessuna preoccupazione per la sprint di domani»
DONNE – «La Roux ha ritrovato la forma, sta andando a mille, le spagnole si stanno confermando squadra rivelazione, le nostre sono lì, attaccate, si sono giocate il podio fino a quando hanno potuto, Katia Tomatis è a meno di due secondi dal quarto posto, Alba De Silvestro continua a non soffrire il passaggio di categoria.
GIOVANI – «Sono molto soddisfatto, i maschi hanno fatto un garone, tutti e tre a giocarsela, tutti vicini, poi Magnini ha fatto vedere che è sempre il più forte, però tre nei primi quattro è un bel risultato, tra le donne sempre più convincente, anche di testa, Giulia Murada, mentre la Compagnoni è un po’ altalenante, non è ai livelli che potrebbe raggiungere, ha qualcosa in più che in questo momento non riesce a tirare fuori».