Un uomo e due cani

«Il mio sogno è addormentarmi sul divano e il mio è un divano scomodo, molto scomodo, con i poggiabraccia di legno». Così parlò Giorgio Garello. E il divano è una parte importante dell’ultima fase della sua vita, quella podistica. Perché? Perché per evitare di starci troppo Giorgio ha deciso ci prendere un cane, un Border Collie e di fare migliaia di chilometri a piedi. Naturalmente con Walk, questo il nome del cane. Ne parliamo su Skialper 119 di agosto-settembre.

©Daniele Molineris
©Daniele Molineris

2.000 KM ALL’ANNO -Fine settembre 2009. Giorgio è al via della Spartathlon, l’ultra maratona tra Atene e Sparta, il coronamento di un sogno, la chiusura di un cerchio, dopo 15 anni di atletica. Ha già deciso che sarà la sua ultima gara, che di quella vita di allenamenti duri per limare secondi ne ha abbastanza. Qualche giorno prima, per la precisione il 9 settembre, da una cucciolata è nato un batuffolo bianco e nero, un bellissimo Border Collie che prenderà il nome di Walk. Giorgio ancora non lo sa, però ha deciso di affrontare la sua passione per il movimento e la montagna in un modo diverso, più lento. E ha deciso che, per evitare di cadere nella tentazione di stare sul divano, quel maledetto divano con i poggiabraccia in legno, avrà bisogno di un compagno. Giorgio e Walk, da allora, hanno percorso insieme più di 2.000 chilometri all’anno. Giorgio è Giorgio Garello e nel mondo del running è un personaggio conosciuto: cuneese, residente a Rivoira di Boves, technical representative di Asics, ha corso un centinaio di gare dalla maratona in su e un altro centinaio di mezze o distanze simili. «Se vuoi riprendere coscienza di te stesso e di quello che il quotidiano ti nega hai solo due modi, sederti a un tavolino o mettere i piedi uno dietro l’altro». Meglio se lo fai a sei zampe, un uomo e un cane. Anzi, a dieci zampe, visto che a Walk si è aggiunta Noosa, anche lei Border Collie. E forse la pagina FacebookUn Uomo Un Canedovrebbe diventare… Un Uomo Due Cani!

©Daniele Molineris

A Giulio Ornati la prima Monterosa EST Himalayan Trail

Favorito alla vigilia (e testimonial della gara), Giulio Ornati non ha tradito le attese e si è aggiudicato la prima edizione della Monterosa EST Himalayan Trail. Il portacolori del Team Salomon ha chiuso la 60 km con 4.450 metri di dislivello, sui sentieri sotto la parete est del Monte Rosa, tagliando il traguardo di Macugnaga in 8h51’16”; alle sue spalle Marco Gazzola (9h11’00”) e Giovanni Tacchini (9h18’51”), quarto Stefano Ruzza, quinto Simone Musazzi. Nella 25 km (1.850 m D+) a segno Silvio Belloni in 3h09’26” su Martin Vairoli (3h22’32”) e Davide Campiotti (3h23’20”); sul podio rosa sale sul gradino più alto Sofia Scanziani (4h04’30”) su Chiara Cerlini (4h08’52”) e Monica Moia (4h15’53”).


Monte Rosa Walser Trail, Marco De Gasperi e Tatiana Locatelli vincono la 50k

Gran finale a Gressoney-La-Trinité con le prove da 50 e 20 km. Messa in archivio la kermesse principe da 114 km, spazio alle sorelle minori. Super favorito dei pronostici, Marco De Gasperi non ha disatteso le aspettative della vigilia. Nell’albo d’oro della 50 km (3940 m D+) c’è adesso la sua firma. Sempre davanti, il portacolori del Team Hoka One One ha compiuto una cavalcata trionfale dal primo all’ultimo metro. Per lui finish time di 6h21’11”. Seconda piazza per il rumeno Ioan Maxim (6h57’03”), mentre terzo si è piazzato Ivan Camurri (7h00’44”). Nei 5 anche Marco Mangaretto e Enrico Ferrari.
Nella gara in rosa assolo per Tatiana Locatelli. Per lei ingresso in piazza Tache a Gressoney-LaTrinité in 8h05’23”. Sul podio sono salite anche Marina Cugnetto (8h18’18”) e Agnese Valz Gen (8h36’16”).

Tatiana Locatelli ©Maurizio Torri e Luca Facco

Nella 20 km (850 m D+), nonostante alcuni acciacchi il campione di casa Dennis Brunod ha onorato al meglio la MWT vincendo per la quarta volta questo evento, anche se su differenti distanze. Per lui crono di 1h36’11”. Secondo Simone Peyracchia in 1h40’14”, mentre terzo è giunto Luigi Cristani in 1h45’04”. Nella top five di giornata Mathieu Brunod e François Cella Ronc. Al femminile la fortissima triatleta delle Fiamme Azzurre Charlotte Bonin ha vinto facendo letteralmente gara su gli uomini e stoppando il cronometro sul tempo di 1h58’03”. Sul podio con lei sono salite Elisabetta Negra (2h07’14”) e Selena Bernardi (2h14’28”).

Charlotte Bonin ©Maurizio Torri e Luca Facco

Ultimi a scattare dai blocchi di partenza alle 11.15 le giovani leve del mini trail da 4.5Km. Quest’ultimo evento era aperto anche ai concorrenti diversamente abili e aveva un importante sfondo sociale. Parte dell’iscrizione sarà devoluta a www.lnd-it.com.


Rambo re della Bagolino Alpin Run

Uno strepitoso Alessandro Rambaldini e una splendida Ana Nanu hanno vinto la nona edizione della Bagolino Alpin Run, disputata oggi a Bagolino (BS). 303 gli iscritti alla gara competitiva (di 16 km) e 50 alla non competitiva (di 9 km) che alle 9.10 sono partiti dal parco Pineta. Vittoria del campione del mondo 2018 di corsa in montagna lunghe distanze Alessandro Rambaldini in 1 ora 21 minuti e 22 secondi, precedendo nell’ordine Marco Zanoni (vincitore nel 2017), Davide Danesi, Patrick Facchini  (campione italiano vertical alla prima esperienza a Bagolino), Andrea Bottarelli, Davide Bottarelli  e Roberto Bresciani. Tra le donne la vittoria è andata ad Ana Nanu che ha tagliato il traguardo in 1 ora 49 minuti e 40 secondi. Alle sue spalle Lara Bonora, Monica Vagni e Daniela Vassalli. La corsa, che valeva anche come ultima prova del Grand Prix di Corsa in montagna Valle Sabbia ed Alto Garda, ha assegnato anche i titoli di campione regionale FIDAL di corsa in montagna. Ed ora la BAR si appresta a vivere l’anno prossimo il decimo anniversario con un’edizione tutta da scoprire!


Egea Aritz e Silvia Rampazzo si prendono il Giir di Mont

Premana in festa per il suo Giir di Mont. La ventiseiesima edizione della classica lecchese ha visto il successo di Egea Aritz e Silvia Rampazzo.

Cristian Minoggio ©Newspower Canon

Il basco ha chiuso i 32 km in 3h22’05”, precedendo Cristian Minoggio (3h24’45”) e Daniel Antonioli (3h30’06”), quarta piazza per Alberto Comazzi (3h30’23”), quinto Filippo Bianchi (3h30’30”), quindi Ionut Zinca, Danilo Brambilla, Daniele Cappelletti, Jan Zemaník e Davide Invernizzi a completare la top ten.

Il podio maschile ©Newspower Canon

Nella gara rosa Silvia Rampazzo si è imposta in 3h54’52” in un testa a testa con Elisa Desco (3h58’45”) e Denisa Dragomir (3h59’41”); ai piedi del podio la scozzese Charlotte Morgan e Daniela Rota. Nelle prime dieci Maite Maiora, Barbara Bani, Giulia Compagnoni, Luisa Nicandra Peña Vasquez e Marta Cereda.

Il podio femminile ©Newspower Canon

Nella Mini da 20 km, primo il keniano Dennis Bosire Kiyaka in 1h39’53, davanti a Gabriele Bacchion (1h42’03”) e Giovanni Rossi (1h43’27”), quarto Andrea Prandi e Luigi Pomoni. Sul podio femminile sale sul gradino più alto Sara Rapezzi (2h09’59”), seconda Arianna Oregioni (2h10’48”) e terza Lorenza Combi (2h14’04”), quarta Elisa Pallini, quinta Serena Gianola.


Sigillo di Kilian Jornet nelle World Series

Sigillo di Kilian Jornet alla Skyrace Comapedrosa, tappa andorrana delle Migu Run Skyrunner World Series: il catalano ha chiuso i 21 km con 2.300 metri di dislivello, in 2h33’18”, davanti allo svizzero Pascal Egli (2h36’29”) e allo svedese Petter Engdahl (2h39’12”), quarto il britannico Finlay Wild (2h41’34”), quinto lo spagnolo Alejandro Forcades Pujol (2h42’20”). Nella gara rosa arriva la vittoria della svedese Lina El Kott al traguardo in 3h03’04”, davanti a Laura Orgué (3h06’54”) ella sorella Sanna (3h11’53”), ai piedi del podio la spagnola Sheila Avilés Castaño (3h11’55”), quinta la britannica Holly Page (3h16’19”).


A Farbmacher e Berglund la GUT, quarto Kienzl

Edizione indimenticabile per Grossglockner Ultra Trail powered by Dynafit. La gara austriaca partita venerdì notte ha visto i successi di Thomas Farbmacher (14h25’41’’) e Kristin Berglund (17h03’15’’). Nella 110 km secondo posto per André Purschke e Peter Gross, tra le donne secondo gradino del podio per Juliette Blanchet del Team Vibram e terzo per Vroni Heidrich. Al quarto posto l’altoatesino Peter Kienzl. Nella gara di 75 km vittoria di Hannes Namberger (8h01’38’’) su Jordi Gamito Baus e di Meryl Cooper (11h07’27’’) su Evelyne Lachner; nella 50 km successi per Florian Reichert (4h37’13’’) e Irén Tiricz (5h35’59’’), nella 30 km di Christian Kreidl (2h49’27’’) e Marcela Vasinova (3h35’24’’). Nella versione 110 km a staffetta, vittoria del duo Gediminas Grinius-Pau Capell (Vibram-TNF) in 13h16’32’’.


La zampata di Marco Zanchi alla OUT

Marco Zanchi conquista l’Orobie Ultra Trail: il portacolori del Team Vibram chiude i 140 km con 9500 metri di dislivello arrivando da Clusone a Bergamo in 23h14’31”, nuovo best crono della OUT. Alle sue spalle Oliviero Bosatelli in 24h05’40”, con Fabio Di Giacomo in 25h31’56” a completare il podio, quarti Maurizio Gualeni e Matteo Bolis, insieme sul traguardo in 27h38’25”. Nella gara rosa affermazione di Isabella Lucchini con il tempo di 31h07’25” precedendo Emanuela Tonetti Scilla in 32h10’36” e Giulia Vinco 32h13’45”; ai piedi del podio la ceca Petra Mücková e la moldava Viorica Malai.
Nel Gran Trail Orobie (70 km con 4200 metri di dislivello) affermazione di Luca Carrara in 8h40’52” davanti al neozelandese Sam McCutcheon (8h45’34”) e lo sloveno Martin Halasz (8h48”55”). La regina del GTO è Martina Valmassoi in 9h34’02” davanti alla polacca Natalia Tomasiak (10h57’08”) e Giulia Zanotti (11h 11’34”).

Luca Carrara ©Salomon

Doppietta svizzera alla Red Bull K3

Doppietta svizzera alla Red Bull K3: tremila metri di dislivello da Susa al Rocciamelone, tappa del Vertical Kilometer World Circuit. Detta legge Martin Anthamatten del Team Salomon che chiude in 2h06’13”, davanti allo sloveno del team Dynafit Luka Kovačič in 2h12’01”, con terzo il francese Xavier Gachet in 2h12’09”, ai piedi del podio l’andorrano Ferran Teixido e lo svizzero Andreas Steindl mentre nei primi dieci troviamo lo svizzero Camille Caparros, Tobias Geiser, Daniele Felicetti, Fabio Cavallo e Henry Hofer.
Al femminile a segno Victoria Kreuzer (anche lei del Team Salomon) in 2h24’03”, davanti alla francese Axelle Mollaret (2h33’42”) con terza Camilla Magliano (2h38’46”), quarta Chiara Giovando, quinta la slovacca Marianna Jagercikova, quindi Paola Gelpi, le francesi Jessica Pardin, Corinne Favre e Mallaurie Mattana, Chiara Caminada a completare la top ten.


Monte Rosa Walser Trail per due: primi Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri

Monte Rosa Walser Trail atto sesto. 200 atleti da 20 differenti nazioni hanno alzato il sipario sulla kermesse valdostana disegnata sui sentieri e le vie dei suggestivi borghi di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité, Ayas e Brusson. Partenza, come da programma, alle ore 19 e poi via, al calare del giorno, sulla prima ascesa verso Sant’Anna. I migliori si sono subito messi al comando tenendo alta l’andatura. Al passo di La Salza, Gianluca Galeati e Luca Manfredi Negri sono passati appaiati. Tra loro un testa a testa irrisolto sino al traguardo di Gressoney. A questo primo intermedio, anche Laura Besseghini e Sonia Glarey avevano un gap risicatissimo. Accompagnati da un’eclissi che ha colorato la luna di rosso tutti i concorrenti hanno superato la notte puntando la base vita di Brusson.
Nella successiva ascesa verso il rifugio Arp e colle Palasina il lecchese Manfredi Negri ha tentato l’affondo, ma Galeati ha ricucito il gap. Di qui la decisone di proseguire insieme sino al traguardo tagliato ex aequo in 19h59’06”. Sul gradino più basso del podio è salito Nicola Poggi con un gap di 1h32’43”, mentre quarta assoluta e prima donna giunta Laura Besseghini. Già vincitrice al Trofeo Mezzalama la polivalente atleta valtellinese è stata accolta a suon di applausi con un finish time di 20h48’30”. Quinto assoluto il local Matteo Chatrian (20h53’04”). A proposito di local applausi a scena aperta per Giuditta Turini, autrice di una sorprendente rimonta e seconda assoluta davanti Sonia Glarey e Chiara Boggio.

© Maurizio Torri & Luca Facco

La Südtirol Ultra Skyrace sorride a Rabensteiner e Pedevilla

Questo pomeriggio Alexander Rabensteiner ha vinto la sesta edizione della Südtirol Ultra Skyrace. Il 42enne di Chiusa ha completato il percorso di 121 chilometri e 7.554 metri di dislivello in 18h33’08’’. Per Rabensteiner si tratta della quarta vittoria in questa corsa estrema lungo l'alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine. Tra le donne si è imposta Anna Pedevilla della Val Badia che, con un tempo di 20h51’45’’ ha stabilito un nuovo record. Nella classifica generale risulta in sesta posizione. «È stata certamente la vittoria più dura. Non sono mai entrato in crisi così tante volte. Crisi che, comunque, ho superato bene, fermandomi a riposare e a mangiare. Walter Manser, Matthias Dippacher, Jimmy Pellegrini e io siamo partiti molto velocemente. Tutti abbiamo risentito di questa velocità iniziale. Ora sono proprio contento della vittoria che, veramente, non mi aspettavo» ha dichiarato Rabensteiner al traguardo. Al secondo posto si è classificato lo svizzero Walter Manser che, a un certo punto, vantava persino un vantaggio di 15 minuti su Rabensteiner. Al Lago San Pancrazio, però, a causa di crampi allo stomaco ha dovuto lasciar passare l'altoatesino. Manser ha raggiunto il traguardo dopo 18h47’32’’. Il podio è stato completato dal tedesco Matthias Dippacher con un tempo di 19h13’32’’. Dippacher ha partecipato anche alla prima edizione della Südtirol Ultra Skyrace, dove si era classificato secondo dietro a Rabensteiner.

PEDEVILLA SUPER -Tra le donne, fino a metà gara pareva dovesse vincere, come lo scorso anno, Maria Kemenater. Poi però Anna Pedevilla, di Pieve di Marebbe, ha messo in moto il turbo. Con 20H51’45’’ è stata la prima donna a rimanere sotto le 21 ore, battendo il record di Annemarie Gross di oltre un'ora. »Non riesco a spiegarmi la mia prestazione. È incredibile. Per me Annemarie Gross è una fuoriclasse e non avrei mai sognato di avvicinarmi a lei. Il percorso è piuttosto tecnico, soprattutto di notte, e non è adatto a tutti. È bello ma faticoso. Bisogna prepararsi bene» ha commentato la Pedevilla, mamma di quattro figli. In seconda posizione ha chiuso l’ungherese Ildiko Wermescher, che da anni è residente in Germania.

Anna Pedevilla

SÜDTIROL SKYRACE - Nei 69 chilometri si è imposto Johannes Klein di Oberstdorf, mancando il record del percorso di tre minuti con un tempo di 7H07’41’’. Al secondo posto si è classificato il russo Evgenii Pishchalov, mentre il vincitore dello scorso anno, Stefan Tschurtschenthaler, ha tagliato il traguardo terzo. Tra le donne si è imposta la beniamina locale Regina Spiess. Dopo vari secondi posti nella gara di casa sua, la 45enne della Val Sarentino questa volta è riuscita ad arrivare prima. La Spiess non è riuscita a rimanere sotto le 9 ore per soli sette secondi e ha relegato al secondo e terzo posto la tedesca Julia Witt e la svizzera Kerstin Dusch.

SÜDTIROL SKY MARATHON - La Südtirol Sky Marathon con una lunghezza di 42,2 chilometri e 2.863 metri di dislivello è stata vinta dall'austriaco Daniel Rohringer che ha tagliato il traguardo a Sarentino dopo 4h14’38’’. Al secondo posto si è classificato il 37enne Hansrudi Brugger, ex capitano di FC Südtirol e oggi appassionato runner. Il bolzanino Domenico Nicolazzo ha terminato la gara al terzo posto. Edeltraud Thaler, invece, è arrivata a Sarentino piena di rabbia. La Grand Dame dell'atletica leggera altoatesina ha sbagliato strada e, alla fine, ha percorso circa due chilometri in più degli altri. Nonostante tutto, con un tempo di 5h20’31’’, è riuscita a vincere. Il podio è stato completato dalla tedesca Kathrin Angerer e dalla gardenese Birgit Klammer.

SÜDTIROL SKYTRAIL - La distanza di 27 chilometri con poco più di 1.000 metri di dislivello, da Sarentino a Bolzano, era òa novità del 2018. La vittoria è andata a Thomas Holzmann di San Genesio, che ha completato l'itinerario in 2h14’22’’. Georg Widmann di Termeno si è classificato secondo con un ritardo di 49 secondi, mentre al terzo posto si è piazzato il tedesco Markus Mey. La vincitrice tra le donne, invece, è francese: la parigina Mathilde Vinet ha trionfato in 2h42’38’’ ore, lasciandosi alle spalle le altoatesine Isabel Tribus e Angelica Huber (Merano/2:50.24).

 

 

 


Domenica debutta MEHT

Domenica debutta MEHT, la Monterosa EST Himalayan Trail. Si gareggia sotto la parete est del Monte Rosa con partenza e arrivo a Macugnaga. La gara regina è la 60 km con 4.450 metri di dislivello, ma ci sarà anche una 25 km (1.850 m D+) e una staffetta (35 + 25 km). Sabato alle 10 l’apertura del Meht Village in frazione Pecetto, alle 17 il briefing alla Kongresshaus. La partenza della gara lunga e delle staffette alle 4 di domenica da Staffa; alle 10 quella della 25 km. Gli organizzatori hanno preparato una guida per gli spettatori (per vederla potere scaricarla cliccando qui), oltre ad una app (Monterosa EST Himalayan Trail) dedicata tutta alla gara. Testimonial e consulente tecnico del MEHT è Giulio Ornati, ovviamente con il pettorale sulla griglia di partenza.