Prime prove tecniche per la Zero-3000 Extreme Race

Il percorso della gara è già stato testato da alcuni atleti d’eccezione

Oltre agli atleti anche alcuni testimonial delle aziende sponsor della manifestazione, quali l’ex ciclista e ottimo interprete degli sci con pelli di foca Andrea Peron, il pluricampione europeo e italiano di scialpinismo Franco Nicolini con il figlio Federico, che insieme ad Alessandro Follador, rappresenta una delle giovani promesse della Nazionale Italiana di Scialpinismo, e Luca Dalla Venezia, atleta dalle grandi doti, appassionato di MTB e di scialpinismo.
Luca Dalla Venezia
«La Zero-3000 sarà una gara molto impegnativa ma affascinante al tempo stesso. Abbinare la bike e lo ski-alp è una grande idea. Il percorso di ski-alp arriva a 3300 m e la parte scialpinistica durerà 1 ora e 30 min circa per i più forti. Il percorso è particolare. Inizia a Malga Ciapela con dei tratti in falso piano fino a Capanna Bill ma poi si impenna con 2 muri da non sottovalutare fino al passo Fedaia. Da qui, dopo un traverso "pianeggiante" che ci porta verso il lago Fedaia, cominciano strappi ripidi alternati a tratti più dolci fino ai 2800 m circa dell'ultimo tratto della funivia. Seguono 450 m che saranno devastanti per tutti! I ciclisti puri lo soffriranno maggiormente in quanto le pendenze diventano impegnative e la quota si fa sentire pesantemente. Un gran ruolo lo avrà l'effetto ottico della vicinanza dell'ultima cabina della funivia: a chi non conosce bene il tracciato sembrerà di toccarla con mano e invece ci vorranno ancora tra 20-30 minuti per raggiungere la vetta delle Dolomiti».

Andrea Peron
«Sarà una vera sfida soprattutto per chi pratica le due ruote. Oltre 3 ore di bicicletta, durante le quali bisognerà fare attenzione a non spendere troppe energie, a dosare bene le forse, per non arrivare agli ultimi chilometri senza benzina nelle gambe e pagare nella fase finale della gara sul tracciato ski-alp. A chi baderà a difendersi suggerisco di rimanere ben nascosti nella pancia del gruppo e salvare la gamba utilizzando il giusto rapporto. L’obiettivo per i ciclisti puri sarà quello di non andare in affanno perché l’altitudine, poi, potrà comunque giocare brutti scherzi a chi non è abituato. Il percorso è eccezionale, dalle colline di Asolo si salirà tra panorami mozzafiato e paesini caratteristici fino ad entrare nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Condivido la scelta dell’organizzazione di effettuare l’assistenza in corsa con una scorta tecnica composta da due ammiraglie. In questo modo i corridori potranno essere aiutati tempestivamente e rientrare nel gruppo il prima possibile in caso di incidente meccanico. I 30Km/h imposti dalla velocità controllata fino a Cencenighe sono una buona idea e permetteranno agli sci alpinisti puri di risparmiare qualche energia. Da Cencenighe a Malga Ciapela ci sarà spazio per i ciclisti per guadagnare del terreno importante da gestire poi nella parte ski-alp. La tattica di gara da adottare e il dosaggio delle forze saranno degli elementi chiave che renderanno questa gara ancora più interessante».
 

Alessandro Follador


«Sono sicuro che la Zero-3000 sia un evento agonistico di grande interesse. Arrivare in vetta alla Regina delle Dolomiti la dice lunga sulla bellezza della competizione. Il percorso in bicicletta non può essere sottovalutato, sono molti chilometri e gli atleti dovranno alimentarsi nel migliore dei modi. Per noi che durante l'inverno ci alleniamo solo con gli sci sarà difficile trovare il tempo per salire in bici e preparare le gambe al diverso gesto tecnico. L’idea è vincente. Partire dal livello del mare e superare i tremila metri con le proprie forze con una visione “ecologica” dello sport è affascinante. Per quanto riguarda la gestione della gara ognuno di noi dovrà cercare di fare il proprio ritmo senza guardare cosa faranno gli altri partecipanti, altrimenti arrivare a Punta Rocca sarà un calvario!»
 


Memorial Zagonel-S.Martino

Vince Ivo Zulian

Ancora grandi numeri nella tappa finale "circuito 4 valli", oltre 300 i partecipanti, la spunta per appena due secondi il fassano dei Bogn da Nia Ivo Zulian, secondo Thomas Trettel della Cauriol e terzo Marco Facchinelli.
Al femminile grande prova della Carla Jellici che nulla lascia alla Emma Menapace, terza Federica Osler. Serata ventosa sulle salite del Col verde, ora premiazione finale circuito presso il palazzetto dello sport di S.Martino di Castrozza.
Domani foto e classifiche di tappa e finali. Venerdì il Dolomitisottolestelle si sposta sul Monte Bondone per l'ultima tappa della prima Prowinter Cup, manifestazione promossa dallo Sci Club Arcobaleno del presidente Alessandro Degasperi, poi tutti a Premana per Chiaro di luna, in programma all'Alpe Paglio con partenza ore 20.30.


Sigg New Active Top

Cannuccia integrata e tenuta totale

Un’evoluzione nel settore delle borracce sportive in alluminio: il flusso delle bevande viene regolato da un meccanismo di sovrapressione e preventilazione. In sostanza, ruotando la parte centrale del tappo la cannuccia integrata consente di dissetarsi senza inclinare la borraccia, laddove una valvola di sicurezza impedisce la fuoriuscita del liquido anche a contenitore capovolto. Ogni prodotto Sigg è riciclabile al 100%.


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Orologio Gps con altimetro, barometro, bussola, cardio e termometro

Orologio Gps dedicato a esploratori, ski-alper e alpinisti. Integra la navigazione con opzioni di localizzazione, traccia dell’itinerario e rientro alla base nonché le funzioni altimetro, barometro, bussola 3D, monitoraggio del battito cardiaco e termometro. Resistente all’acqua, è dotato di batteria ricaricabile al litio ed è accreditato di un’autonomia di 15 ore sfruttandone tutte le potenzialità, 50 ore con il solo Gps attivo. E' una novità 2012-2013.
 


Sabato il via del “Chiaro di Luna”

L’A.S. Premana organizza all’Alpe Paglio

La manifestazione che si correrà sabato 18 febbraio è giunta alla sua undicesima edizione e fa parte del circuito “Dolomiti sotto le stelle” in qualità di “evento amico”.
La gara di svolgerà all'Alpe Paglio (Premana) e consiste in un'unica salita di 400 metri di dislivello su pista; non presenta alcuna difficoltà tecnica ed è pertanto aperta a tutti!
Il costo dell'iscrizione è fissato in 15 euro e dà diritto al ritiro di un ricco pacco gara (prodotto tecnico CAMP); le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento dei 250 iscritti.
Il pagamento della quota di partecipazione dovrà avvenire al momento del ritiro dei pettorali presso l'area di partenza, direttamente all'Alpe Paglio il giorno 18 febbraio 2012 dalle ore 19.00. La partenza è fissata per le ore 20.30 a pochi passi dall'ampio piazzale in cui si può anche lasciare l'auto.
Al termine della gara premiazioni e Pasta Party per tutti.
Sono previsti ricchi premi ad estrazione con prodotti della Camp, di Sportspecialist e de La Sportiva.
E’ richiesto l'utilizzo di una pila frontale e una giacca anti-vento da tenere nello zaino.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni contattare:
Cell. 349/5428869 - Fax: 0341/890754, www.aspremana.it - sci@premana.it - contact@camp.it


Dal Garda alle Dolomiti

Incanti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 febbraio - 20 maggio 2012

A fine novembre 2010, a Trento, veniva annunciato l’acquisto da parte del Museo Nazionale della Montagna di Torino di uno straordinario fondo di oltre 16.000 fotografie storiche trentino-dolomitiche e presentato il volume Dal Garda alle Dolomiti. Nella primavera del 2011, sempre il Museo, allestiva a Trento una prima esposizione con i pezzi più rilevanti dell’importante patrimonio. Oggi – concluso il lavoro di riordino, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo – tutta la documentazione è consultabile nella Fototeca del Centro Documentazione Museomontagna (ricca di oltre 155.000 pezzi) e viene allestita una nuova esposizione nell’Area Espositiva al Monte dei Cappuccini a Torino.

La mostra Dal Garda alle Dolomiti, incanti fotografici - organizzata dal Museo Nazionale della Montagna - CAI-Torino, dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Trento e dalla Regione Piemonte, con la collaborazione di Città di Torino e CAI - inserita tra gli avvenimenti dei festeggiamenti di CAI 150 che cadranno nel 2013 – è una selezione di fotografie eterogenee per supporto, formato, datazione e committenza. Si spazia su tutto il Trentino Alto Adige fino ai territori montani confinanti dell’Adamello e dell’Ortles in Lombardia, del Cadore, dell’Ampezzano e di Livinallongo in Veneto. Le prime immagini risalgono agli anni Sessanta dell’Ottocento, per arrivare fino alla metà del secolo scorso. Compaiono tutti i principali fotografi e studi internazionali, con rilevante spazio dedicato ai grandi nomi locali e ai tanti sconosciuti fotoamatori, anch’essi ampiamente presenti. I pezzi sono allineati per creare un percorso ideale dal Lago di Garda a tutte le Dolomiti, un viaggio magico di scoperta (o riscoperta) di una delle regioni più affascinanti delle Alpi. La rassegna si può suddividere in quattro nuclei fondamentali:

1. Il Viaggio Alpino
Con fotografie dei maggiori fotografi del periodo, ripartite in settori geografici: dal Lago di Garda al Lago di Toblino; Brenta, Adamello, Presanella e le Valli; dall’Ortles alle Dolomiti; Dolomiti Altoatesine; Dolomiti Venete; Val di Fiemme e Val di Fassa; Primiero e Valsugana. In questo gruppo da una parte figurano i nomi più importanti del tempo: Photoglob, Stengel & Markert, Römmler & Jonas, Würthle & Spinnhirn, Otto Schmidt, Alois Beer, Underwood & Underwood; dall’altra parte è presente una folta rappresentanza di fotografi locali: Giovanni Battista Unterveger, Franz Dantone, Emil Lotze, Josef Gugler, Franz Moser, Bernard Johannes, Francesco March, Augusto Baroni.
Sono presenti inoltre fototipi di Giuseppe Garbari e Giuseppe D’Anna, oltre a opere dei fotografi dilettanti della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini).

2. Album e raccolte di viaggio.
E' un ampio panorama di album di viaggio e di raccolte che coprono un arco temporale di circa cent’anni (dagli anni ‘70 dell’Ottocento agli anni ‘30 del Novecento). Gli album sono di tre tipologie: editoriali (realizzati dalle grandi case fotografiche), di professionisti (esemplari unici frutto di un attento lavoro), oppure di viaggiatori (con i ricordi della vacanza alpina). Alcune fotografie presenti negli album o nelle raccolte, ad opera di turisti ma non solo, probabilmente, sono le uniche immagini storiche di certi luoghi.

3. Guerra e fascismo.
Raccoglie importanti testimonianze della guerra in montagna. Sono presenti un panorama fotografico della Valle Lagarina da Monte Cornale del Battaglione Specialisti del Genio; a fianco un album di grande formato sulla guerra.

4. Lavoro.
E' una sezione incentrata maggiormente sulla prima metà del Novecento. In questo lasso di tempo avvengono importanti trasformazioni. Il XX secolo vede un fiorire di cantieri per la costruzione e l’ampliamento di strade, la costruzione di ponti, funicolari e ferrovie anche a supporto della forte vocazione turistica del territorio. Inoltre il progresso della tecnica permette all’uomo di interagire in maniera forte con la montagna e la sua risorsa principale: l’acqua, con foto di condotte, centrali idroelettriche e linee elettriche.

La rassegna – curata da Maurizio Casagranda e Salvatore Rizzo, coordinata da Aldo Audisio con Veronica Lisino e Gabriella Casalone Rinaldi, e la collaborazione di Antonella Lombardo, Gilberto Merlante e Marco Ribetti – è organizzata con foto singole incorniciate, messe a confronto con album e raccolte presentate in grande vetrine e con oltre 160 pezzi, permette un primo approccio al mondo delle Dolomiti in fotografia. A disposizione del visitatore una cartella di immagini: 11 soggetti, di grande qualità e impatto emotivo, da portare a casa come ricordo di una visita a tanti 'incanti fotografici'.

Per informazioni: www.museomontagna.org
 


Appuntamento il 2 marzo con The Race ad Ala di Stura

La gara fa parte del circuito Piemonte SkiAlp by Night

Dopo i successi degli anni passati, venerdì 2 marzo 2012 avrà luogo ad Ala di Stura (TO), sulle piste del comprensorio Belfè-Karfen, la 3^ edizione edizione di The Race, cronoscalata scialpinistica notturna con partenza dai prati di frazione Villar e arrivo ai 1883 metri del Rifugio Karfen.
La Sezione C.A.I. di Ala di Stura, la stazione del Soccorso Alpino di Ala di Stura e Alpi Bel di Ala contano di ripetere gli straordinari risultati ottenuti nelle scorse edizioni, continuando la collaborazione iniziata nel 2011 con le altre gare del circuito Piemonte SkiAlp by Night (www.piemonteskialp.org), che racchiude le principali competizioni scialpinistiche notturne piemontesi, dalle Valli del Monregalese a quelle di Lanzo. La formula di queste manifestazioni è semplice ma al contempo vincente: le gare si svolgono di sera, hanno dislivelli contenuti con, di solito, l'arrivo posizionato al termine della salita; esaurito il lato sportivo dell'evento inizia quello ludico con la cena tutti insieme e le successive premiazioni dei vincitori ed estrazione dei regali a sorteggio.
La terza edizione della cronoscalata alese è possibile grazie alla collaborazione della società che gestisce gli impianti da sci del comprensorio Belfè - Karfen, la Ala di Stura s.r.l., e all'aiuto degli amici sponsor che, condividendo lo spirito della serata, hanno confermato il loro appoggio al comitato organizzatore il cui auspicio rimane quello di dar vita ad simpatica serata fra amici, dove la salita rappresenta solo il pretesto per condividere insieme ad altri la propria passione per lo skialp.
Andando più nel dettaglio il ritrovo è fissato per le 17,30 di venerdì 2 marzo 2012 alla Casa del Fondo di Ala di Stura in frazione Villar mentre la partenza è prevista per le ore 19,30. L'itinerario prevede un dislivello di 900 mt ed un andamento abbastanza costante: i primi 300 mt si srotolano su una stradina sufficientemente larga da permettere ai concorrenti di procedere affiancati a 2 o 3; una volta usciti dal bosco il percorso si raccorda per prati alle piste sciistiche di Belfè prima, e di Karfen poi, fino a raggiungere l'omonimo rifugio dove è posto il traguardo. Potranno esserci, per opportune ragioni di sicurezza o per condizioni di innevamento particolari, modifiche al tracciato della
competizione. Al termine della cronoscalata, seguirà la cena presso il Grand Hotel di Ala di Stura durante la quale avverrà la premiazione dei primi classificati di categoria e la distribuzione dei regali a sorteggio. La gara è riservata alla categoria TC (tecnica classica) in possesso di certificato medico di idoneità alla pratica sportiva agonistica appartenenti alle categorie Cadetti (i nati dal 1994 al 1996), Seniores (i nati dal 1967 al 1993), Over45 (i nati dal 1957 al 1966) e Over55 (i nati fino al 1956). Per affrontare la salita, ciascun concorrente dovrà essere provvisto di sci, scarponi e pelli di foca, a cui si dovrà aggiungere la dotazione di sicurezza composta da ARTVA, pala, sonda e telo termico. Il tracciato è indicato da fiaccole in tutto il suo sviluppo, ma è comunque obbligatorio l'utilizzo di una pila frontale. La quota di iscrizione di 22 € (fino a 24h prima della manifestazione, 25 € per chi si iscrive il giorno stesso) è da versare all'accettazione presso la zona ritrovo, al pari della consegna del certificato medico, e dà diritto a: pacco gara, assistenza e ristoro sul percorso, cena, oltre al concorso per i premi a sorteggio. Si prevedono al via il plurivittorioso Andrea Basolo, impostosi nel 2011, e l'ottomilista Carlalberto "Cala" Cimenti, autore della prima discesa italiana con gli sci dal Manaslu e trionfatore nel 2010, ma non mancheranno atleti locali di valore. Ai nastri di partenza tra le donne si pronostica la presenza della skyrunner Raffaella Miravalle, intenzionata a ripetersi dopo la brillante affermazione del 2011.
Tutte le informazioni sono reperibili al sito www.caialadistura.it o ai numeri 333 2040510, 338 6181782, 339 6773209
 


E' arrivata la neve sul tracciato della ‘Tre Rifugi’

Un nuovo percorso con salita alla Rocca dell'Infernotto

La neve è l'assoluta protagonista nelle vallate del Monregalese, dove nelle ultime settimane le montagne sono state abbondantemente tinte di bianco. “Si è fatta desiderare, ma alla fine è arrivata - commenta il Prof. Sebastiano Teresio Sordo, presidente del Comitato Organizzatore della Tre Rifugi, gara internazionale di scialpinismo - Lo strato di neve accumulato ci permette di garantire il regolare svolgimento della manifestazione in un'edizione per noi fondamentale per l'ulteriore rilancio della gara in campo internazionale.”
Con rinnovato ottimismo, supportati dal main sponsor Ferrino, proseguono i preparativi e gli incontri informativi con i responsabili degli Enti e dei gruppi di volontariato, che hanno consentito al C.O. di constatare una propositiva partecipazione alla 'Tre Rifugi 2012': un ottimo presupposto per il non facile lavoro da compiere insieme.
Grandi novità per il percorso della gara internazionale ISMF individuale di domenica 18 marzo 2012. “E' stato messo a punto un nuovo itinerario – dichiara Giorgio Colombo, direttore tecnico - che ricalca quello dello scorso anno, con passaggio sulla Cresta di San Lorenzo, ma arricchito da una seconda salita più impegnativa che raggiunge per cresta il Monte Castello, l'anticima del Seirasso e la Rocca dell'Infernotto, con successiva spettacolare discesa su pendio ripido. Il nuovo tracciato, particolarmente suggestivo per l'ambiente in cui si svolge, avrà una lunghezza di 27,0 km con dislivello positivo di 2.450 m, tre salite, 10 cambi di assetto, molto tecnico e adatto ad una competizione sportiva per atleti di alto livello.”
Al fine di favorire la maggior partecipazione del pubblico alla gara, nella settimana precedente la Tre Rifugi, i rifugi del CAI di Mondovì saranno aperti e gestiti. Nella stessa settimana ci saranno due eventi agonistici collaterali:
- mercoledì 14 marzo: la gara a squadre notturna a Prato Nevoso;
- sabato 17 marzo: la 60a Tre Rifugi "Ora come allora", evento nato dalla volontà di festeggiare lo storico traguardo della manifestazione; l'obbligatorietà degli sci da fondo ha l'intento di riunire tutti gli appassionati dello scialpinismo; la manifestazione vuole rievocare la tradizione della Tre Rifugi anche con la partecipazione di concorrenti con abbigliamento storico, si svolgerà a coppie, con partenza a cronometro sul tracciato originario di 26,7 km con 1980 m di dislivello.
Il Comitato Organizzatore, constatato il favorevole riscontro di tutti i suoi collaboratori, è particolarmente motivato a proporre l'edizione 2012 come momento di svolta per festeggiare la propria storia e rinnovarsi rivolgendosi agli impegni futuri con determinazione ed entusiasmo.


Felicitazioni a Marzio e Silvia

Questa mattina è nato Simone Bondioli

Auguri da tutta la redazione di Ski-alper a Marzio Bondioli e Silvia Cuminetti per la nascita di Simone. Il lieto evento è avvenuto questa mattina alle 5,30, il "piccolo" Simone pesa ben 4,5 kg!
 


5^ tappa del circuito Sci e Luci nella Notte

Poieto in notturna, si corre giovedì

La notturna organizzata dal Gav Vertova si effettuera' giovedì 16 febbraio in Poieto. Iscrizioni presso la sala comunale dalle ore 19 alle ore 20. Partenza presso la seggiovia come lo scorso anno, ma con gli sci ai piedi. Servizio di trasporto zaini da consegnare individualmente alla partenza della seggiovia.Percorso classico, salita fino in Poieto, discesa alla Ca' de Spi e risalita con arrivo in Poieto. Premiazioni e rinfresco presso Ristorante Poieto. Discesa consigliata con bidonvia. Prezzi scontatissimi per accompagnatori sulla bidonvia.
 


A marzo il Millet Tour du Rutor Extreme

Lo scialpinismo apre ai giovani

Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con il grande scialpinismo sulle nevi nazionali.
Dal 30 marzo al 1° aprile ad Arvier e Valgrisenche, in Valle d’Aosta, andranno in scena le tre tappe del 16° Millet Tour du Rutor Extrême, la scialpinistica a coppie che fin dal 1995 anima il cuore delle montagne valdostane, una gara storica che, quest’anno, ha anche un motivo d’interesse in più per tutti gli appassionati.
In questa stagione il Millet Tour du Rutor Extrême sarà l’unica prova italiana de La Grande Course, il circuito che racchiude cinque gare tra le più significative dello scialpinismo mondiale, ovvero la francese Pierra Menta, la svizzera Patrouille des Glaciers e le italiane Adamello Ski-Raid, Trofeo Mezzalama e appunto il Millet Tour du Rutor Extrême.
Trattandosi di manifestazioni con cadenza biennale (tranne la Pierra Menta che si svolge annualmente), quest’anno le tappe saranno la Pierra Menta del 15-18 marzo, il Millet Tour du Rutor Extrême dal 30 marzo al 1° aprile e, infine, la Patrouille des Glaciers in Svizzera, ad aprile.
Nel 2012, dunque, l’Italia sarà rappresentata solo dalla gara valdostana, anche per questo gli organizzatori sono al lavoro da tempo affinché nel week end a cavallo tra marzo e aprile l’evento sia indimenticabile.
Saranno tre, come detto, le tappe previste, con in tutto sei differenti percorsi, perché ai tracciati per Senior e Master ne saranno affiancati altrettanti dai dislivelli limati e contenuti, tutti dedicati alle categorie Junior e Cadetti.
La prima tappa per Junior e Cadetti del Millet Tour du Rutor Extrême presenterà un dislivello di 1.307 metri anziché 1.892 m. come per i Senior e Master, la seconda 1.902 m/dsl anziché 2.565 e, infine, la terza 1.249 m/dsl anziché 2.294.
In uno sport in rapida diffusione come lo scialpinismo, una delle risorse fondamentali è proprio quella dell’universo giovanile, un settore a cui la gara valdostana ha sempre guardato, non soltanto durante la competizione.
Dietro al Millet Tour du Rutor Extrême lavora con passione lo SC Corrado Gex di Arvier, con il sostegno del Comune di Arvier e un numeroso gruppo di volontari, uno sci club che organizza non soltanto eventi sportivi, ma anche allenamento e formazione per un ricco vivaio giovanile. Proprio nelle recenti gare internazionali i talenti forgiati dalla fucina dello SC Corrado Gex di Arvier hanno regalato grandi soddisfazioni, non soltanto alla loro scuola d’appartenenza ma anche al tricolore italiano. I giovani valdostani dello SC Corrado Gex hanno infatti ottenuto risultati importanti a Pelvoux, in Francia, ai Campionati Europei di Scialpinismo chiusi la scorsa settimana.
Gli Junior hanno brillato sia nella gara sprint del 6 febbraio, grazie alla medaglia d’argento di Alessandra Cazzanelli (già due volte seconda ai Campionati del Mondo di Claut 2011), la quale ha poi fatto faville anche il giorno successivo centrando il bronzo nella gara individuale junior. Ottimi risultati per i “Gex-junior” anche al maschile, con Nadir Maguet (anche lui argento a Claut) medaglia di bronzo sia nell’individuale sia nella gara vertical e quarto nella sprint, e con Stefano Stradelli (oro e argento mondiale nel 2010 e campione italiano assoluto junior in carica) che ha chiuso sesto nella sprint e quinto nell’individuale.
La rassegna continentale in terra francese si è conclusa con la staffetta, un vero trionfo per l’Italia e per i giovani scialpinisti che, con la squadra formata da Alessandra Cazzanelli, Davide Magnini e Nadir Maguet, si sono aggiudicati la medaglia d’oro, precedendo Spagna e Svizzera.
Dopo il bottino di successi europei, i ragazzi dello SC Corrado Gex sono pronti a indossare sci e pelli per il Millet Tour du Rutor Extrême, un appuntamento particolarmente sentito visto che si gioca sulle nevi di casa.
Prima di difendere i colori casalinghi, ai giovani rappresentanti del movimento scialpinistico spetterà l’impegno della Pierra Menta di metà marzo, una gara che con il Millet Tour du Rutor Extrême ha molto a che spartire.
Quest’anno le due manifestazioni saranno abbinate nel Trophée des Alpes, un challenge in “miniatura” dedicato proprio al futuro della specialità, cioè alle categorie giovanili. Per i giovani ski-alper la partecipazione al Trophée des Alpes non comporterà alcuna spesa aggiuntiva, per concorrere alla classifica finale sarà sufficiente partecipare alla 27.a Pierra Menta e al 16° Millet Tour du Rutor Extrême.
Le informazioni dettagliate sui percorsi, sul regolamento e sulle iscrizioni (aperte fino al 22 marzo) della gara valdostana sono reperibili sul sito www.tourdurutor.com

 


Sellaronda alive di Tommy

Il freddo sembra non essere stato l'unico inconveniente

Penso di avere fatto il Sellaronda più corto della storia. 15 metri di gara e poi..... sbam mi sono trovato disteso sulla neve a pelle d'orso, crocefisso con i
bastoncini schiacciati  da decine di sci, impossibile muoversi, per di più
senza una pelle, e senza il compagno.  Posso solo migliorare che migliorare ho pensato.
Era troppo bello partire là davanti, in terza fila, dove si entra in
griglia gli ultimi due minuti e c'è sempre posto. Già troppo bello, ma il
destino crudele mi ha punito sbattendomi là nella polvere, dove dovevo
essere. Mi rialzo con centinaia di persone che mi passano attorno,
pettorali pesanti...350/450 segnale inconfutabile che sono scivolato ben
oltre la pancia del gruppo.
Riparto d'orgoglio alla ricerca del socio perduto o meglio del numero 91.
Recupero posizioni su posizioni, passo i 300 i 200, ma del 91 neanche l'ombra. Mi metto giù a testa bassa come se la gara finisse alla prima salita, ma nulla da fare, il cancelletto quest'anno non è proprio un cancelletto, sembra piuttosto un portone, il nuovo cronometraggio permetteva il passaggio di molte coppie in contemporanea,positivo da una parte ma poco controllabile. Così dopo un paio di minuti di attesa scendo verso Arabba sperando di farla franca e recuperare, ma rimane pura utopia.
Decido di proseguire in ogni caso, senza la manopola del bastoncino,
rotta nella caduta, cambiando il mio approccio alla gara.
Dimentico così i tempi e d'un tratto mi rendo conto che quelle ombre che passavo in salita, ostacoli al mio obbiettivo, hanno dei nomi e dei volti che
riconosco. Edoardo, Riccardo per tutti un saluto e loro salutano me, proseguiamo così assieme.
Il Pordoi arriva, e puntuale anche il freddo che ci aveva risparmiato fino
ad allora, con l'unica consolazione che è di spalle. Capirai che fortuna, cerco di
coprirmi alla meglio, alzo il buff ma non ci riesco oramai è un blocco di
ghiaccio, ma si deve proseguie e allora giù.
La discesa è sempre liberatoria stabilisce una netta frattura tra la
sofferenza della salita, dalla quale vuoi fuggire, e il piacere della
discesa.  Ma al Sellaronda con -17 gradi non è così, preghi che finisca
prima possibile che le luci del paese ti scaldino.
Canazei è sempre magica, percorro le strette vie del paese che amplificano
il  tifo "forza Olivo... dai..." chissà chi sarà questo Olivo lo salutano
tutti , che sia il Sindaco?.
Il buio ci inghiotte di nuovo, Passo Sella, mi accovaccio attorno al fuoco
acceso dal quale non vorrei staccarmi più. Sento la voce gentile di una
ragazza che implora l'aiuto al compagno e vorrei aiutarla, ma molti attorno sono in difficoltà. Il vento adesso ci coglie di lato, mi fermo e mi copro infilando anche i copri pantaloni,  non ci sono mezze misure in questi casi.
La discesa a Selva è lunga, forse la più fredda, e a Plan de Gralba quando credo di essere arrivato mi rendo conto che non è così, con l'aggravante che devo  stringere forte il bastoncino rotto per non perderlo, visto che dopo la caduta è rimasto un moncherino che però mi porterà fino a casa, casa dolce casa, e calda casa.
Ultima difficoltà Passo Gardena. Il vento adesso schiaffeggia la faccia,
unica consolazione Corvara, che è ad un passo, un'ultima scivolata... decido di non tagliare il traguardo, mi defilo nel buio alcuni metri prima in silenzio..
sarà per l'anno prossimo... e il 91?  Mai visto.