Snow Leopard Day: raccolti oltre 16.000 euro per salvare il leopardo delle nevi

Undici diversi paesi, uno stesso weekend per raccogliere metri di dislivello (tradotti in centesimi di euro donati allo Snow Leopard Trust) a tutela del leopardo delle nevi, animale che Dynafit ha scelto come simbolo del proprio marchio. Quest’anno sono stati 1.141 gli scialpinisti che hanno risposto all’appello dell’azienda per lo Snow Leopard Day. In Germania, Austria, Italia, Polonia, Grecia, Bulgaria, Slovenia, USA e Slovacchia, pelli sotto gli sci e ascesa su percorsi prestabiliti sabato 2 marzo. In Francia e Svizzera l’evento si è invece tenuto il 3 marzo.

NUMERI - In media ogni atleta ha percorso 1.400 metri di dislivello, il record è stato raggiunto da Stephan Hugenschmidt in Svizzera che ha raccolto la cifra incredibile di 8.003 metri di dislivello. Grande orgoglio per la tappa italiana di Misurina, in provincia di Belluno, che ha visto la partecipazione di quasi 70 scialpinisti per 50.920 metri di dislivello raccolti, anche grazie alla personale sfida del Dynafit Trail Hero Marc Slanzi, che ha percorso per ben sei volte il tracciato da Misurina alla Forcella della Neve, accumulando da solo 4.500 metri di dislivello.  Alla fine del weekend le varie località hanno permesso di raccogliere 1.604.138 metri di dislivello, che corrispondono a una donazione di 16.042 euro. La cifra raggiunta sarà utilizzata dall’organizzazione no-profit Snow Leopard Trust per censire per la prima volta la popolazione mondiale del leopardo delle nevi. Per i ricercatori è essenziale sapere con precisione il numero di esemplari superstiti e in quali paesi si trovino. Solo grazie a questi dati sarà possibile in futuro tutelare il leopardo delle nevi, impedendo interventi sul suo habitat naturale.

SNOW LEOPARD TRUST - Dal 1981 l‘organizzazione Snow Leopard Trust con sede a Seattle è attiva nella tutela degli esemplari superstiti del leopardo delle nevi e svolge ricerche su questo felino a rischio di estinzione. L’habitat del leopardo delle nevi si riduce sempre più. Gli studi stimano che attualmente esistano 3.500 esemplari allo stato brado, che vivono una minaccia sempre crescente a causa del bracconaggio, dei cambiamenti climatici e della decimazione del loro habitat. L’organizzazione porta avanti progetti in Cina, India, Kirgisistan, Mongolia e in Pakistan, compiendo ricerche su questi animali a rischio di estinzione e ripristinandone l’habitat, in collaborazione con la popolazione delle regioni montane.


Skimo for Young, tappa di Coppa Italia Giovani a Valgrisenche

Valgrisenche e lo sci club Corrado Gex sostituiscono in corsa la poco innevata Chamois e allestiscono la tappa di Coppa Italia Giovani, valida anche come la selezione per i Mondiali du Villars sur Ollon. All’Arp Vieille, domenica mattina, 120 i concorrenti - compresa la promozionale Allievi e Ragazzi – al via. Negli Juniores a segno Giovanni Rossi della Sportiva Lanzada che nella discesa abbandona la compagnia di Fabien e Sebastien Guichardaz del Corrado Gex, secondi con 39” di ritardo. Alle loro spalle Daniele Corazza del Valtartano e Alessandro Rossi della Sportiva Lanzada.
Al femminile a segno Lisa Moreschini del Monte Giner su Samantha Bertolina dell’Alta Valtellina e Valeria Pasquazzo del Brenta Team. Nei Cadetti affermazione di Luca Tomasoni del Presolana davanti a Rocco Baldini dell’Albosaggia e Marco Salvadori dell’Adamello Ski Team, quarto Simone Murada, quinto Luca Vanotti, entrambi dell’Albosaggia; nella gara rosa vittoria di Silvia Berra dell’Albosaggia seguita dalla compagna di club Nicole Valli ed Erika Sanelli dell’AS Premana.
Nella prove promozionali sono imposti Irene Gianola (Premana), Mirko Migliorati (Presolana Pora) negli Allievi, Giulia Visinoni (13 Clusone) e Federico Picchiarini (13 Clusone) tra i Ragazzi.


Mondolè Skimarathon a Damiano Lenzi e Filippo Barazzuol

Sabato sera è andata in scena la Mondolè Skimarathon, la gara di scialpinismo in notturna organizzata dallo Sci Club Tre Rifugi Cai Mondovì. Le particolari condizioni climatiche hanno imposto una leggera modifica al percorso, ma ciò non ha sminuito la natura di questa gara ricca e varia, che prevede la partenza dalla conca di Prato Nevoso, il passaggio ad Artesina, la risalita a quota 2.092 della cima Durand (il punto più alto del percorso), la discesa nel canalone, il passaggio al rifugio Balma prima del traguardo a Prato Nevoso.
Successo di Damiano Lenzi e Filippo Barazzuol davanti a François Cazzanelli e Stefano Stradeli con terza piazza per Mattia Luboz e Cristian Minoggio; ai piedi del podio Fabio e Nicola Cavallo con quinti Maurizio Basso e Stefano Camaglio. Nella corsa rosa affermazione di Tatiana Locatelli e Charlotte Bonin su Francesca Zucco e Natalia Mastrota con terzo gradino del podio per Valentina Picca e Nadia Re.


Va' Sentiero, rinasce il Sentiero Italia

Una camminata di 6.880 km alla scoperta delle terre alte italiane, che inizia il primo maggio. Va’ Sentiero è un viaggio lungo il filo rosso più lungo del mondo: il Sentiero Italia. Un’avventura lunga un anno, per scoprire le montagne e le loro genti, promuovendo le unicità di quei luoghi attraverso la rete e i social. Questo il sogno dei tre fondatori di Va’ Sentiero (iniziativa della quale abbiamo parlato su Skialper 121 si sicembre 2018), Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono. Innamorati delle montagne italiane e dei tesori che custodiscono, i ragazzi hanno appena lanciato una campagna di crowdfunding per dare vita alla spedizione, dal basso.

Il Sentiero Italia attraversa tutte le catene montuose italiane, toccando tutte le 20 regioni (dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna) e oltre 350 borghi montani. Realizzato negli anni Novanta grazie all’Ass. Sentiero Italia e al Club Alpino Italiano, nel corso degli anni successivi il sentiero è stato dimenticato. Ma nel gennaio 2018 il Club Alpino Italiano ne ha annunciato il restauro integrale e, grazie all’immenso lavoro di centinaia di volontari CAI, il S.I. verrà riapeto nella primavera 2019. «Grazie al nostro viaggio, vogliamo far conoscere il Sentiero Italia soprattutto ai nostri coetanei, in tutto il mondo, e dare voce alle terre alte, luoghi meravigliosi eppure spesso dimenticati, spopolati, abbandonati a se stessi. Yuri, Sara e Giacomo percorreranno l’intero Sentiero Italia a piedi. La loro non è un’impresa sportiva, quanto un’iniziativa sociale, basata sull’idea di condivisione: racconteranno infatti l’avventura attraverso la rete e i social.

La caratteristica più importante di Va’ Sentiero è l’inclusività del viaggio. La condivisione sarà infatti anche fisica, oltre che digitale: Va’ Sentiero è un’esperienza collettiva, aperta a chiunque voglia aggiungersi alla spedizione (anche solo per una tappa), dando volto e voce alla narrazione, diventando così un ambasciatore di Va’ Sentiero. Inoltre, lungo il viaggio di Va’ Sentiero verranno organizzati degli eventi in quota: appoggiandosi ad alcuni rifugi di montagna, verranno realizzate delle performance artistiche all’interno di una tenda geodetica messa a disposizione dallo sponsor Ferrino, cui seguirà l’osservazione astronomica della volta celeste, in compagnia di un divulgatore scientifico.

Per trovare i fondi necessari alla lunghissima spedizione è stata aperta una campagna pubblica di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo al link: igg.me/at/vasentiero

L’obiettivo è di raccogliere almeno 25.000 euro, che saranno utilizzati per coprire le spese del team dei primi sette mesi di viaggio. Tra le ricompense che ogni donatore otterrà come premio per il proprio contributo, tra cui l’opportunità di ricevere in anteprima il percorso e il calendario di Va’ Sentiero per iscriversi alle tappe della spedizione e di adottare una tappa del viaggio, dandole il proprio nome.


A Madonna di Campiglio si scia con i campioni

Madonna di Campiglio punta sullo ski-alp: in attesa delle finali di Coppa del Mondo, in programma dal 3 al 6 aprile, nella stazione sciistica trentina, lunedì 4 marzo, spazio a 'Scia con i campioni', occasione per un’uscita con le pelli insieme a Robert Antonioli, Michele Boscacci, Davide Magnini e Federico Nicolini, L’iniziativa, promossa dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, partirà alle 9 al Belvedere di Madonna di Campiglio, dove inizierà la salita verso Malga Fevri e il Monte Spinale. Inoltre, alla vigilia di Scia con i campioni, nella sede del Comune di Pinzolo a Campiglio, si terrà una tavola rotonda sul tema ‘Le gestione dello sci alpinismo nelle stazioni di montagna. Problematiche e prospettive a confronto’. Saranno presenti, tra gli altri, Armando Mariotta (presidente Ismf), Angelo Dalpez (vicepresidente vicario Fisi) e Tiziano Mellarini (presidente del Comitato Fisi Trentino). Sarà l’occasione per fare il punto su regolamenti, normative e opportunità dello ski-alp. Intanto, a Madonna di Campiglio, prosegue la novità sci alpinistica del martedì e venerdì sera: dalle 18 alle 21 è disponibile un tracciato ad esclusivo utilizzo degli appassionati delle pelli che possono salire e scendere dai rifugi Boch e Graffer seguendo un tracciato tutto per loro. Informazioni e iscrizioni: www.campigliodolomiti.it.


Questa sera la premiazione della settima edizione del Blogger Contest

Si terrà questa sera alle alle 20.30 presso la Biblioteca di Villa di Serio (a 15 minuti da Bergamo), in Via Papa Govanni XXIII, 60, la premiazione del Blogger Contest 2018 di altitudini.it giunto alla settima edizione.

La terza posizione, per quanto riguarda la sezione dei testi scritti va a Lorenzo Pini, autore di Equatore, che dopo cinque parametri di valutazione espressi da ognuno dei sei giudici, ottiene lo stesso punteggio di Chiara Pedrazzoni, autrice di Latrato. Insomma fatta la somma dei voti, ecco il pari merito, ma il regolamento prevede solo una classifica ‘un due tre’. Perciò Chiara ha fatto un piccolo passo avanti per aver saputo rendere il suo racconto più intimistico, più rivolto all’esplorazione dell’anima che del luogo.
Il vincitore tra i racconti scritti è Emilio Previtali che, per ribadire ancora quanto già detto, con il suo L’ultimo re dello Straddle, ha sopravanzato i due autori precedenti di appena due punti. Facile dirà qualcuno, premiare Previtali, che è cantastorie di lungo corso e che da tempo ha trovato nella scrittura il suo mestiere. Invece quei due soli punti hanno dimostrato che non è stato facile per niente. A determinare la scelta non è stato tanto lo stile narrativo indiscutibile buono quanto, ancora una volta, l’originalità della sua idea. questa in cui ci troviamo, dove la montagna è quotidianità, della gente che la vive e ci lavora e di quelli che la raccontano.

1 posto / L’ULTIMO RE DELLO STRADDLE, di Emilio Previtali
L’esperienza della scrittura messa al servizio di un racconto breve che parte da una idea geniale, lontano dal tracciato montano che hanno invece percorso molti altri racconti partecipanti al Blogger Contest. Una storia che prende infatti spunto da una disciplina dell’atletica leggera, il salto in alto, e attraverso un linguaggio semplice, comprensibile ma dove ogni parola ha il suo posto giusto e il suo ruolo per farci riflettere sul fatto che le tracce «che prima sono da battere possono diventare una via da seguire», quindi che non bisogna mai avere timore  di prendere nuove direzioni, e che comunque «quella di seguire un sentiero nero è una qualità assoluta, sia per chi vuole innovare, sia per chi sente la necessità di resistere e di opporsi al cambiamento”. Ognuno dunque nella vita è il tracciatore dei propri sentieri.

2 posto /  LATRATOdi Chiara Pedrazzoni
Una attenta riflessione e una elegante forma per esprimerla. Su una sensazione paurosa e misteriosa che tutti proviamo quando ci sentiamo persi, «in un bosco nebbioso e buio carico di odori e abitato da creature» o nel reticolo della vita, quando offre ambientazioni e personaggi analoghi. Chiara non è una blogger nel senso classico, anzi un blog suo non ce l’ha proprio, e questo racconto è tra i suoi primi tentativi per trovare il coraggio di rendere pubblici i suoi sentimenti, come lei stessa ha spiegato. Il coraggio vero si può dimostrare in prima linea oppure nel prendere consapevolezza di quel che si è davvero. Chiara dovrà essere consapevole di aver avuto una bella idea e di averla saputo sviluppare con attenzione, abilità narrativa e sentimento.

3 posto / EQUATOREdi Lorenzo Pini
L’autore è un viaggiatore-geografo e un osservatore sensibile dei sistemi eco ambientali in cui si trova immersa la terra, sistemi sempre più delicati e precari. Tutto questo lo ritroviamo molto ben delineato nel suo bellissimo racconto, in una natura davvero selvaggia, quella della foresta pluviale africana, che incute timore per la sua ridondanza a volte opprimente, che suscita ammirazione per la capacità e la naturalezza di coloro che quell’ambiente, così remoto rispetto a quello che noi siamo abituati a frequentare, la sanno vivere. Lorenzo ci fa vivere in poche righe dentro atmosfere magiche, ci fa fare un viaggio che richiede coraggio, descrivendo i luoghi e le persone con le parole calibrate dello scrittore e il dettaglio di uno sceneggiatore di classe. Nella sezione audiostorie sono state premiate, al primo posto,SIWA E SALEdi Marta Mattalia, seguita da COL CLAPIER, di Alessandra Longoe daCARUGGI, di Federica Manzitti.

Quattro riconoscimenti speciali sono stati assegnati anche da Skialper a OLTRE LA LINEAdi Federico Amanzio , I SENTIERI NON SERVONO PIÙdi Andrea Pasqualotto, GAIA, di Astroz Crag (E.D.) eQUATTRO ANNI NON SONO POCHIdi Federico Ravassard.


In arrivo Dalbello Lupo Air

Lo scafo del nuovo Lupo Air di Dalbello, in arrivo nella stagione invernale 2019/20, è diverso da tutti gli altri ed è stato sviluppato in collaborazione con l’Università di Bologna. Èpiù leggero di prima senza però cedere sulla rigidità. L’aria nel nome dello scarpone si ritrova nella plastica Grilamid, che riduce il peso del 10% (1.299 gr) e garantisce anche un buon isolamento termico e ottima stabilità laterale. Un meccanismo di blocco tra lo scafo e il gambetto inserisce quest’ultimo in modalità sci e dirige il flex in avanti. Il risultato sono prestazioni morbide e al contempo potenti sulla neve. Un sistema sofisticato di chiusura a cavo sostituisce la linguetta, mentre un sistema di blocco del tallone Dynalink assicura il retro. La suola è Vibram e il valore di flex previsto di 130. Lupo Air è stato concepito per costituire il sistema perfetto con Völkl BMT 90 o Mantra v-werks e il nuovo Marker KingPin m-werks. Ogni componente di questa combinazione da sogno è armonizzato in termini di filosofia sulla neve, design cromatico e prestazioni.


Kilian, la strategia alimentare per fare 23.846 metri di dislivello in 24 ore

È passata qualche settimana dall’impresa di Kilian Jornet che ha percorso 23.486 m di dislivello in 24 ore con sci e pelli. Il catalano ha curato nei minimi dettagli ogni particolare e anche l’alimentazione ha avuto la sua parte. Abbiamo chiesto un parere sulla sua strategia a Elena Casiraghi, PhD - esperta in nutrizione e integrazione sportiva dell’Equipe Enervit. Ecco cosa ci ha detto.

«Il talento è un dono. Ma non è tutto. Per migliorare la prestazione sportiva serve allenarsi con costanza e metodo. L’allenamento infatti è indispensabile a creare adattamenti nell’organismo via via crescenti, a spingere i propri limiti più in là. Per uno sportivo effettuare test funzionali nei periodi di preparazione è essenziale: permette di conoscere le capacità acquisite attraverso l’allenamento e tarare al meglio le future sessioni. Kilian Jornet questo lo sa bene. È così che l’8 febbraio 2019 ha completato un test per conoscere la massima capacità di elevazione altimetrica a cui il suo organismo era in grado di spingersi e la sua capacità di resistere alla fatica. Ha curato ogni dettaglio che, se pur marginale, potesse concorrere al risultato. Abbigliamento, strumentazione da polso, materiale tecnico e nutrizione. Niente ha lasciato al caso. Alimenti a base di carboidrati sono stati assunti nei momenti di pausa tra le varie prove. Anche la palatabilità, infatti, è un fattore che può incidere sulla prestazione. La caffeina sotto forma di caffè è stata utile per attivare il sistema nervoso centrale e quindi vincere l’addormentamento nelle ore notturne. Acqua e minerali sono poi stati assunti costantemente. Allenarsi e competere in stato di disidratazione, infatti, è rischioso: diminuisce i riflessi, gli adattamenti agli stimoli di allenamento e aumenta il rischio di infortuni e la velocità di svuotamento delle riserve di glicogeno. Per i momenti di maggior sforzo, Kilian ha assunto energetici considerando i tempi ottimali di assorbimento intestinale e integrando con costanza carboidrati ogni trenta minuti. Terminato il test ha mantenuto elevata l’attenzione celebrando l’importanza della fase del recupero. Per non influire in maniera negativa sulla successiva sessione è fondamentale curare la reidratazione, la rigenerazione muscolare e il recupero delle riserve di glicogeno sin dal primo momento in cui l’organismo ne offre possibilità. È vantaggioso assumere nella prima fase del recupero miscele in polvere da diluire in acqua. L’efficacia del tuo prossimo allenamento parte da qui».

Ricapitoliamo come si è nutrito e idratato Kilian nella 24 ore:

  • La strategia prevedeva di assumere 250 cal/ora
  • Primo gel dopo un’ora e poi ogni 30 minuti, da 100 a 230 cal
  • Dopo 10h35’ 1 fetta di pizza
  • Nelle successive 4 ore cibo normale
  • Ancora gel tra le 14 e le 17 ore
  • Break di 10’ con una fetta di pizza e patate
  • Altri gel ogni 30’ per 2h30’
  • Dopo 19h48’ altro break di 10’ con caffè caldo/cioccolata e pasta
  • Nelle ultime 4 ore 10 gr di cioccolato ogni 30’
  • Acqua o acqua con sciroppo di mirtilli, circa 1 litro ogni 3 ore, con piccoli sorsi ogni 15’

In totale 5.500-6.000 calorie

 


Buona la prima per il Vertical Cignas-Pian Bosonin

A Donnas prima edizione del Vertical Cignas-Pian Bosonin: al via si sono presentati 170 atleti che hanno affrontato la ripida scalinata che dalla frazione di Outrefer conduce al villaggio di Pian Bosonin. 1330 gradini per 400 metri di dislivello. Sul gradino più alto del podio rosa Katarzyna Kuzminska (21’38”), davanti a Chiara Pino (21’58”) e Giorgia Ganis (23’31”); al maschile grande bagarre: a segno Dennis Brunod (17’13”), seguito da Mathieu Brunod (17’15”) e Massimo Farcoz (18’16”). Il prossimo appuntamento a Donnas sarà l’11 e 12 maggio con la prima edizione della manifestazione Donnas outdoor Challenge, una due giorni all’insegna degli sport all’aria aperta: info su www.donnasoutdoorchallenge.it


Il 2 marzo torna lo Snow Leopard Day

Anche quest’anno Dynafit chiama a raccolta tutti gli appassionati di scialpinismo con l’obiettivo di accumulare metri di dislivello a tutela del leopardo delle nevi. Il marchio, che ha scelto questo animale come simbolo del proprio logo, sostiene da vari anni la Snow Leopard Trust, la più importante e storica associazione che si impegna quotidianamente nello studio del leopardo delle nevi e nella tutela del suo habitat, in costante riduzione e sotto continuo attacco da parte dell’uomo. Ogni metro di dislivello raccolto durante le varie tappe dello Snow Leopard Day verrà commutato in una donazione di un centesimo di euro. Lo scorso anno Dynafit ha potuto versare ben 11.000 euro, grazie alla raccolta totale di più di un milione di metri di dislivello.

LA TAPPA ITALIANA -Il progetto farà tappa sabato 2 marzo in Italia a Misurina, in provincia di Belluno, con il supporto dei punti vendita Salewa Store Longarone, ma anche delle Guide Alpine Tre Cime di Lavaredo. I partecipanti alla giornata avranno a disposizione 7 ore, dalle 9 alle 16, per compiere il maggior dislivello possibile. La partenza del percorso di risalita è situata nei pressi del Ristorante Alla Baita, a Misurina. Sarà possibile muoversi su un tracciato segnalato dall’organizzazione con cartelli informativi in maniera autonoma, ma per chi è alle prime armi o ha voglia di una pellata in compagnia le Guide Alpine Tre Cime di Lavaredo saranno felici di accompagnare gli scialpinisti fino alla cima Forcella della Neve: partenza per i gruppi organizzati alle 9 o alle 12 davanti al Ristorante Alla Baita. La partecipazione prevede l’iscrizione al momento del via e il versamento di un’offerta di 10 euro, che dà diritto a un pranzo presso il Ristorante alla Baita e la possibilità di skitest di attrezzatura Dynafit della stagione in corso, anche se, per far fronte a ogni evenienza, è consigliato portare il proprio equipaggiamento.

I ricavati dell’edizione 2019 dello Snow Leopard Day andranno a finanziare il primo censimento mondiale della popolazione dei leopardi delle nevi, una procedura essenziale per i ricercatori, perché solo disponendo di dati esatti sarà possibile in futuro tutelare questo raro felino e impedire interventi nel suo habitat naturale.

LO SNOW LEOPARD TRUST -Dal 1981 l‘organizzazione Snow Leopard Trust, con sede a Seattle, è attivo nella tutela degli esemplari superstiti del leopardo delle nevi e svolge ricerche su questo felino a rischio di estinzione. L’habitat del leopardo delle nevi si riduce sempre più. Gli studi stimano che attualmente esistano 3.500 esemplari allo stato brado, che vivono una minaccia sempre crescente a causa del bracconaggio, dei cambiamenti climatici e della decimazione del loro habitat. L’organizzazione porta avanti progetti in Cina, India, Kirgisistan, Mongolia e in Pakistan, compiendo ricerche su questi animali a rischio di estinzione e ripristinandone l’habitat, in collaborazione con la popolazione delle regioni montane.

Per maggiori informazioni


Peller Ski Raid a Alex Oberbacher e Margit Zulian

Sul Monte Peller, in Val di Non, la valle delle mele, domenica si è svolta la seconda edizione della Peller Ski Raid, gara Fisi, abbinata al ventesimo Raduno, su un percorso che gli organizzatori hanno allestito con un grande lavoro sul campo, per il caldo degli ultimi quindici giorni, ma riuscendo egualmente a renderlo tecnico ed appassionante.
Alex Oberbacher già dalle prime battute ha preso il comando, poi l'atleta che difende i colori del team Bogn da nia, ha chiuso per primo con un tempo di 2h08'25", secondo posto per l’austriaco Marc Hochstaffl in 2h15'35" e al terzo posto Alex Salvadori in 2h17'37".
Al femminile a segno Margit Zulian, anche lei del Bogn da nia, dominando dall'inizio alla fine l'intera gara, e chiudendo in 2h55'37”, davanti a Janka Kollarova in 3h08'13" e Sabrina Malacarne in 3h09'40".


Santa Caterina Winter Trail a Elisa Sortini e Luca Cagnati

Al Santa Caterina Winter Trail, vittoria di Elisa Sortini e Luca Cagnati. Sul podio rosa con la portacolori dell’Atletica Alta Valtellina anche Elisa Desco e Sarah Palfrader; in campo maschile secondo il sei volte iridato della corsa in montagna e ideatore di questo evento Marco De Gasperi e terzo Luca Del Pero con Emanuele Manzi, Tiziano Moia, Massimiliano Zanaboni, Mattia Gianola, Paolo Bonanomi, Alessandro Crippa e Luigi Cristani a completare la top ten. La gara era la prima del circuito Nortec 2019 che si concluderà con la tappa friulana di Tarvisio in programma sabato 9 marzo.

© Giacomo Meneghello