Schider e Pibis trionfano a Kitzbuehel

Venerdi' si e' disputata la Streif Vertical Up

Grandi emozioni sabato sera a Kiztbuehel (Austria) per la tradizionale Streif Vertical UP, la gara di salita della famosa pista di discesa Streif. Si partiva dal paese e si arrivava all'Hochkitzbuehel (860 metri più in alto e a una distanza di 3.312 metri). Il 'Re' è Martin Schider, con il tempo di 34'36'', circa due in meno di Georg Egger. Al terzo posto Joerg Randl. Tra le donne vittoria francese con Laetitia Pibis (45'17'') davanti a Barbara Abler e Gitti Hollaus. C'è stato anche un lato divertente con Peter Horngacher che ha vinto un paio di sci per essersi avvicinato di più al tempo medio di gara e Hans Peter Meyer e Gitti Hollaus premiati come migliori 'Re e regina del vertical' locali. Il team più numeroso, www.ueberall.cc, donerà i 500 euro del premio per un progetto sociale in Brasile. Infine Rabea e Andreas Brittain sono stati premiati per il miglior costume: lo squalo di Disney e la principessa Fiona. A Kitz, come sempre, è spettacolo… 


In edicola Ski-alper 87, il terzo della stagione

Da oggi in distribuzione in tutta Italia e in consegna agli abbonati

Da oggi è in edicola in tutta Italia e in consegna agli abbonati il terzo numero stagionale di Ski-alper (87, febbraio 2013, 128 pagine). La grande novità è l'allegato gratuito del nuovo tabloid Up&Down dedicato al mondo delle gare. Ma andiamo con ordine…  

La copertina titola 'Fuori dal tempo' ed è un rimando alla cover story, il viaggio scialpinistico in Armenia di Umberto Isman, che propone una serie di itinerari alla scoperta di alcune vette da affrontare con sci e pelli, oltre a riflessioni su un Paese dalla lunga e controversa storia. Magnifiche foto, dettagliate descrizioni, cartine. Da non perdere, per 'sognare' un viaggio davvero speciale. Ma la sezione itinerari non si esaurisce qui: Andrea Fornelli ci presenta 6 itinerari di ski-alp ripido sul Wilder Kaiser, una vera e propria 'mecca' per gli amanti di canalini e tratti impegnativi da sciare, a pochi chilometri dalla mondana Kitzbuehel in Austria. E poi un estratto di quattro proposte nelle Dolomiti d'Oltre Piave dal volume di Loris De Barba pubblicato recentemente da Vividolomiti. Anche qui itinerari inediti, interessanti proposte di discesa su tratti ripidi e descrizioni estremamente accurate.

La sezione touring prevede anche l'intervista a Fabio Pasini, esploratore sci ai piedi, la retrospettiva di Giorgio Daidola su Toni Gobbi, il padre dello scialpinismo d'alta quota e ideatore delle Settimane scialpinistiche, oltre che di numerose Haute Route.  Da non perdere anche le opinioni di Leonardo Bizzaro (il rapporto tra leggi e praticanti della montagna), di Renato Cresta (la neve e le sue implicazioni sull'insediamento umano in montagna), di Flavio Saltarelli (le responsabilità degli organizzatori di raduni scialpinistici). Curiosa la rubrica sulla fauna alpina in cui Giorgio Ficetto ci insegna come comportarci per avvicinare e fotografare gli stambecchi durante le escursioni.  
La parte 'racing' della rivista è incentrata sulle rubriche: come allenare la resistenza, approfondimento a cura dei ricercatori del CeRism di Rovereto, ma anche il corretto uso del bastone, spiegato d Omar Oprandi, new-entry nella redazione tecnica di Ski-alper. Il direttore di gara dell'Adamello Ski Raid, Guido Salvetti, ci ha sveltao i segreti del nuovo percorso dell'attesissima manifestazione del calendario La Grande Course. Infine l'intervista alle leggendarie bormine, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, che hanno fatto del gareggiare in coppia una vera e propria arte.  

L'area tecnica è ricchissima di anticipazioni e novità per gli amanti dell'attrezzatura: oltre alle numerose risposte alle richieste dei lettori (una rubrica sempre molto seguita), presentiamo in anteprima assoluta alcuni prodotti che saranno protagonisti del mercato nella prossima stagione. Abbiamo provato sulla neve (per primi) il nuovissimo Stratos Cube di La Sportiva, oggetto del desiderio degli ski-alper agonisti. Per rimanre alla 'maison' di Ziano di Fiemme vi sveliamo anche il nuovo Spectre a quattro ganci. Ma non solo, anche l'atteisissimo Dynafit TLT6, testato insieme agli avveniristici sci della collezione Dynafit, i Nanga Parbat e i Cho Oyu. Abbiamo poi messo a dura prova tutta la collezione di piastre Maruelli, per scoprire alcuni sorprendenti dettagli. Per la sezione artigiani, ecco sulla neve i Bieffe Ski Adamel, grantour molto 'chic' con prestazioni che hanno poco da invidiare a marchi blasonati. E poi l'anticipazione delle novità del catalogo Movement per il 2014, il test delle pelli Black Panther di Amplatz (occhio all'ottimo rapporto qualità prezzo). Infine abbiamo messo a confronto quattro 'gusci', o meglio hardshell, per scoprire il più adatto alle esigenze dello ski-alp: Dynafit, Eider, La Sportiva e Arc'terix.  

La sezione dedicata al trail running prevede un'approfondita analisi di come alimentarsi prima di una prestazione agonistica, con il contributo dell'alimentarista Paolo Conti, oltre ad un ritratto molto intenso di Marco Olmo, firmato da Fabrizio Pistoni.  

Ma veniamo al nuovo tabloid Up&Down.
Un prodotto tutto nuovo, che nasce per dare maggtior visibilità all'attualità del mondo gare. Si apre con le nomination della nostra redazione per il mese di gennaio 2013: atleta del mese (con poster nella doppia pagina centrale, affrettatevi a scoprire di chi si tratta!), best lady, best Junior, miglior ritorno in pista, la sorpresa e il 'non mollare mai'. Poi l'approfondimento delle principali gare del mese scorso: Saalbach Mountain Attack, Coppa del Mondo in Valle Aurina, Campionato Italiano Vertical e Staffetta a Caspoggio, Campionato Italiano individuale alla Pitturina Ski Race, Coppa Italia a Misurina e ad Albosaggia per la Valtellina Orobie. E poi tutte le gare dei circuiti locali, per un totale di 51 eventi con commento, classifica (primi venti) e foto. Numerosissime le interviste, tra cui la pagina dedicata a 'The king of the night' del mese di gennaio. Per la sezione trail running, le prime gare della stagione e una magnifica intervista a tre a Fabio Bazzana, Daniele Lanternino e Stefano Butti.

Insomma, 32 pagine in formato tabloid piene zeppe di informazioni, curiosità e approfondimenti. Aspettiamo i vostri commenti! Per ogni problema a reperire Ski-alper in edicola, vi invitiamo a scrivere una mail a info@skialper.it.  


In sessanta al Monte Peller

Nonostante il maltempo il raduno e' andato in scena

Con un grande impegno organizzativo il comitato organizzatore ha portato a termine ieri la quindicesima edizione del Raduno Scialpinistico del Monte Peller, dedicato alla memoria di Davide Pinamonti, organizzato in una situazione meteorologica davvero difficile con tanta neve caduta nella notte e durante tutta la manifestazione con raffiche di vento e bufera nella parte alta del percorso. Sessanta temerari hanno partecipato alla manifestazione soddisfatti per la piccola impresa e hanno così onorato la memoria di Davide Pinamonti. La manifestazione quest'anno non era competitiva, il Trofeo Memorial Davide Pinamonti, consegnato dalla mamma, è stato conquistato dallo Ski Team Val di Non, seguito dalla SAT di Cles, SAT di Pergine, Ski Alp Val di Sole, Brenta Team, SAT Tuenno e SAT Rumo. 


Lenzi e Boscacci si impongono nella Transcavallo

Anche in Alpago fitta nevicata sul percorso di gara

«Non siamo calciatori, siamo scialpinisti, quindi le nevicate o il brutto tempo non ci spaventano!» Queste le prime parole di Damiano Lenzi al microfono di Paolo Mutton appena dopo aver tagliato il traguardo. Una battuta chiara e concisa per riassumere quello che si è vissuto durante la seconda tappa della Transcavallo. Una fitta nevicata ha accompagnato gli atleti durante tutto lo svolgimento della gara. Circa trenta centimetri di neve fresca caduta nella notte hanno costretto i responsabili del percorso a fare gli straordinari. Il Comitato Organizzatore coordinato da Diego Svaluz, già nel primo pomeriggio di sabato, in base alle previsioni meteo, aveva deciso che la gara di domenica si sarebbe disputata lungo un percorso di riserva. Un circuito tecnico e impegnativo di 900 metri di dislivello positivo da ripetere due volte, per un totale quindi di 1800 metri diluiti in sei salite.

LENZI E BOSCACCI SUBITO DAVANTI -  Nella prima salita i due azzurri sono rimasti a guardare lasciando che i diretti inseguitori scoprissero le carte, infatti è stato il friulano Tadei Pivk ha tirare il gruppo verso Cima Vacche. Il primo giro è servito per prendere le giuste misure e scaldare i motori anche se molte squadre hanno corso a ritmi elevati. Durante la seconda tornata, Lenzi e Boscacci hanno aperto il gas riprendendo la prima posizione, sulle loro code Tadei Pivk e poco più staccato Ivo Zulian. Alessandro Follador e Filippo Beccari in terza posizione hanno provato a ritornare sulle scie di Zulian-Pivk.
Lenzi e Boscacci tagliano il traguardo in 1:39’48, in seconda posizione arrivano a sorpresa Alessandro Follador e Filippo Beccari. Pivk e Zulian arrivano a Col Indes terzi. Nella classifica di giornata definitiva Follador e Beccari vengono retrocessi in terza posizione con un minuto di penalità per un cambio d’assetto appena fuori dall’area prestabilita.

SECONDO POSTO DECISO DA UNA PENALITA' - Per quanto riguarda la classifica finale, Boscacci e Lenzi vincono la Transcavallo in 3:28’25, Zulian e Pivk sono secondi con 3:33’53. La squadra di Follador-Beccari vede sfumare le possibilità di salire sul secondo gradino del podio a causa della penalità e sono terzi con un tempo totale di 3:34’38. A onor del vero va detto che nella prima tappa anche la coppia Pivk-Zulian aveva subito una penalità di ben due minuti.
In campo femminile Laura Besseghini e Raffaella Rossi bissano il successo della prima tappa e si aggiudicano la Transcavallo davanti a Nadia Scola e Birgit Stuffer. Martina Valmassoi ed Elisa Compagnoni stringendo i denti e battagliando sino alla fine conquistano un bellissimo terzo posto.
La classifica riservata ai Master ha visto la vittoria di Paolo Roccon in coppia con Ferruccio Soppelsa.

SAVARIS E PAT VINCONO IL TITOLO VENETO - Il Campionato veneto è andato alla squadra formata da Olves Savaris e da Federico Pat dello sci club Valdobbiadene, mentre la seconda posizione è stata conquista da Michele Festini Purlan in coppia a Enrico Frescura. Nicola Calzolari e Andrea Protti completano il podio.

COPPA ITALIA JUNIORES A MAGUET E DE SILVESTRO - La seconda tappa della trentesima edizione della Transcavallo era valida come prova di Coppa Italia - Trofeo Scarpa riservato alle categorie giovanili.
Nella categoria Junior maschile è stato l’azzurro dello sci club Corrado Gex, Nadir Maguet, a vincere con il tempo 54’08. In seconda posizione si è classificato Gianluca Vanzetta davanti a Stefano Stradelli.
L’azzurra Alba De Silvestro vince con il tempo di 57’17 la categoria Junior, Natalia Mastrota e Martina Da Rin Zanco sono rispettivamente seconda e terza.
Nella gara Cadetti Femminile è la bellunese Laura Corazza a vincere su Melanie Ploner e Giorgia Dalla Zanna. L’atleta del Dolomiti ski-alp ha chiuso la propria gara con il tempo di 1:10’47.
Nella categoria cadetti è l’atleta del Brenta Team Gabriele Leonardi con il tempo di 52’03 a dominare davanti a Erik Pettavino e David Frena.
Per i titoli giovani della FISI Veneto, oltre alla De Silvestro nelle junior e la Corazza nelle cadette, si impone tra gli junior maschi Matteo De Min anche lui dello SC Dolomiti Ski-Alp come le due ragazze ed Enrico Loss dello SC Valdobbiadene nei cadetti maschi.

 


Val Rendena, spettacolo sotto la neve

Disponibile la classifica ufficiale nel database di Ski-alper

Pronostici rispettati nella nona Ski Alp Val Rendena, terza tappa del circuito di sci alpinismo Coppa delle Dolomiti, nella quale si sono imposti i favoriti della vigilia e in particolar modo i freschi medagliati ai campionati mondiali di Pelvoux della scorsa settimana. E per molti si tratta della prima iscrizione del proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione organizzata dallo Sci club Alpin Go di Pinzolo, che, a causa della fitta nevicata, ha dovuto proporre un percorso ridotto. A dominare sono infatti stati i due valdostani Matteo Eydallin in campo maschile e Glorian Pellissier fra le donne, mentre nelle categorie giovanili il successo ha arriso ai cadetti Davide Magnini ed Elisa Dei Cas, e allo junior Federico Nicolini.

IN 450 AL VIA - Per gli oltre 200 partenti, ai quali bisogna aggiungere altri 250 partecipanti al XIV raduno Massimo Nella, niente da fare dunque per il tracciato originale (uno dei più spettacolari in assoluto) a causa della neve caduta nella nottata e durante la gara, costringendo gli organizzatori capitanati da Matteo Campigotto a proporre un percorso alternativo con 1550 metri di dislivello e 15 km di sviluppo con partenza in località Prà Rodont e arrivo tradizionale al Doss del Sabion. L'alpino Eydallin ha dunque fatto valere la legge del più forte, risultando così vincitore di tutte e tre le prove di Coppa delle Dolomiti e indossando saldamente il pettorale rosso di leader. Al primo cambio pelli sul Doss del Sabion i big sono transitati tutti assieme. In testa Matteo Facchinelli, seguito da Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht, Davide Galizzi, Thomas Martini, Thomas Trettel ed Alex Salvadori, ma già nella prima discesa che portava in località Malga Brogn da l'Ors le posizioni di vertice si erano delineate con la formazione di un terzetto e una coppia: davanti Eydallin, Holzknecht e Facchinelli, leggermente staccati Galizzi e Martini. 

EYDALLIN SI CONFERMA - Dopo il secondo cambio assetto ecco il primo colpo di scena con Facchinelli che è costretto al ritiro per un problema tecnico, quindi via libera all'alfiere dell'Esercito e al portacolori dello sci club Alta Valtellina che fanno gara in scia fino all'ultima salita che dal lago di Valagola, transitando in località Madonnina, ha portato fino allo spigolo di Grual. In questa fase di gara è partito l'attacco definitivo di Eydallin, che ha staccato Holzknecht, transitando a braccia alzate sul traguardo del Doss del Sabion dopo 1 ora 27 minuti e 28 secondi di gara. A due minuti e 10 secondi il valtellinese e dopo tre minuti il trentino di Cimego Davide Galizzi, quindi leggermente più staccati Thomas Martini e Thomas Trettel. Più indietro Riccardo Dezulian e l'atleta di casa Alex Salvadori. «È stata una gara impegnativa - ha commentato a caldo Matteo Eydallin - anche perché ho ancora dolore alla spalla dopo la caduta ai Mondiali. In questa occasione ho davvero privilegiato il percorso ridotto, dove fortunatamente non c'erano discese eccessivamente impegnative che potevano farmi soffrire. Un tracciato comunque all'altezza, che ho affrontato con una strategia diversa dal solito, forzando nel finale e fortunatamente riuscendo a staccare Lorenzo». Molto sereno Lorenzo Holzknecht nel suo commento: «Speravo di poter vincere, ma Matteo ha avuto più forza di me e quando ha aumentato il ritmo non sono riuscito a stargli dietro. Nessun rammarico perché ha vinto il più in forma. Percorso ottimo».

STRAPPO VINCENTE DI GLORIANA - Nella gara femminile, sullo stesso percorso dei maschi, prestazione di forza di Gloriana Pellissier, che era transitata da sola al primo cambio pelli, con una ventina di secondi su Elena Nicolini e con oltre un minuto su Francesca Martinelli. La Nicolini, da ex agonista dello sci alpino, si è gettata a capofitto nella discesa raggiungendo e addirittura superando momentaneamente l'alpina valdostana. La parte centrale della gara l'hanno disputata assieme, fino a quando nell'ultima salita la Pellissier ha alzato il ritmo, staccando l'amica rivale a sua volta alle prese con un piccolo inconveniente tecnico, e tagliando il traguardo con il tempo di 1 ora 42 minuti e 35 secondi. «E' la mia prima partecipazione a questa gara e sono contenta - ha commentato la valdostana -. Devo fare i complimenti all'organizzazione che è riuscita a proporre un percorso all'altezza e tecnico nonostante il meteo proibitivo». Ad oltre quattro minuti la Nicolini e terza a 6 minuti esatti la Martinelli, che conserva comunque il pettorale rosso di leader di Coppa delle Dolomiti. Felicità per la Nicolini, nonostante un inconveniente di percorso: «Sono stata con Gloriana fino all'ultima salita, poi inevitabilmente lei se ne è andata, e io ho avuto un piccolo problema tecnico per una piccola slavina che è caduta addosso. Personalmente sono molto felice perché per me questa è davvero una superstagione, nella quale ho fatto il salto di qualità, e sono stata addirittura convocata in nazionale». Senza storie le gare giovanili su percorsi ridotti e vinte dal plurimedagliato iridato Davide Magnini fra i cadetti e da Federico Nicolini fra gli junior, entrambi trentini ed entrambi alfieri del Brenta Team, capaci di infliggere distacchi notevoli agli avversari. Prima cadetta invece l'atleta di casa Elisa Dei Cas.
La classifica provvisoria di Coppa delle Dolomiti dopo la gara del giro di boa vede in testa Eydallin con 300 punti, seguito da Holzknecht con 260 e Reichegger con 160. Fra le donne domina la Martinelli con 220 punti, davanti alla Pellissier con 200 e alla Nicolini con 160.


A Zulian e Iellici la Prowinter Cup

Ieri l'ultima gara, la Zuita che gira de not

Con la 'Zuita che gira de not' di ieri sera si è chiusa l'edizione 2012-13 della Prowinter Cup con la vittoria di Carla Iellici e Ivo Zulian nelle categorie femminili e maschili, Melanie Ploner e Giovanni Lastei tra gli Junior e Silvano Zorzi tra i Senior. In totale sono state sette le gare del circuito.  Oltre cento gli scialpinisti al via della gara in salita, organizzata dallo Sci club Alleghe con la collaborazione del Soccorso alpino di Alleghe, della Croce verde di Alleghe, del rifugio self-service Piani di Pezzè e di Alleghe-Funivie Spa. E 540 i metri di dislivello: 4,5 chilometri dalla stazione cabinovia di Alleghe fino alla partenza della pista di rientro Alleghe-Piani di Pezzè.  imporsi, alla fine, è stato Olivo Da Pra, dei vigili del fuoco di Belluno, che ha tagliato il traguardo in 23.03. Dietro di lui due portacolori dei Bogn da Nia: Silvano Zorzi (24.38) e Giovanni Lastei, classe 1994 (24.40). Tra le donne ennesimo successo per Carla Iellici (Bogn da Nia), che con 28.04 si è lasciata alle spalle le sfidanti: Francesca Rossi (SC Ponte delle Alpi), arrivata in 29.10, e Serena Menardi (CAI Cortina), in 31.28. La gara era inserita anche nel circuito 'Dolomitisottolestelle' che si prepara per l'attesa seconda edizione del 'Vertical Ciampac', in programma giovedì 28 febbraio. I partecipanti dovranno risalire la pista nera  che porta fino al Ciampac con sci, scarpe chiodate o ciaspole. 


Transcavallo-day1: Lenzi-Boscacci e Rossi-Besseghini

Domani si correra' sul percorso di riserva

La prima tappa della trentesima edizione della Transcavallo si tinge d’azzurro con la vittoria di Damiano Lenzi e Michele Boscacci, alle loro spalle Ivo Zulian e Tadei Pivk. In terza posizione sono giunti a Col Indes (Tambre) Filippo Beccari e Alessandro Follador. In campo femminile la vittoria è andata alla squadra formata da Raffaella Rossi e da Laura Besseghini.

Questa mattina la meteo ha lasciato che i concorrenti potessero godere dei panorami della conca dell’Alpago, inizialmente in zona partenza qualche fiocco di neve aveva dato il benvenuto alla carovana bianca, ma subito dopo la partenza le nuvole in quota hanno iniziato a diradarsi sino al completo dissolvimento. Il dislivello giornaliero da affrontare in tre salite con due tratti a piedi era di 1720 metri diluiti in quasi sedici chilometri di lunghezza.

I due azzurri hanno preso subito la testa della gara inseguiti da Tadei Pivk, in grande giornata di forma e dal compagno Ivo Zulian, dopo più dietro la guida alpina Filippo Beccari e Alessandro Follador. Nelle posizioni di rincalzo Davide Pierantoni-Lois Craffonara e Daniele Pedrini-Fabio Bazzana.

Tra le donne nella prima salita sono state Nadia Scola e Birgit Stuffer a prendere la prima posizione. Poco dopo le valtellinesi Rossi-Besseghini hanno aumentato il ritmo guadagnando la prima posizione. In terza posizione salivano Martina Valmassoi in coppia con l’azzurra Elisa Compagnoni.

I tratti a piedi della salita al Cornor e al Guslon esaltano le caratteristiche alpinistiche degli atleti che volano lungo le creste che nel 2009 avevano assegnato le medaglie continentali.

Boscacci e Lenzi tagliano il traguardo in 1.48.47 mentre Zulian e Pivk accusano un ritardo di tre minuti a poco più di un minuto arrivano in terza posizione Alessandro Follador e Filippo Beccari.

In campo femminile nessun problema per la Besseghini e la Rossi ad amministrare il vantaggio sulle dirette inseguitrici Scola-Stuffer e Valmassoi-Compagnoni. Le battistrada alzano le mani al cielo fermando il cronometro in 2.20.24. La seconda e terza posizione non cambiano rispetto all’andamento della gara. In quarta posizione a poco più di un minuto si classificano Cecilia De Filippo e Martina De Silvestro.

Domani dalle 9.00 si correrà l’ultimo atto di questa trentesima edizione lungo il percorso di riserva, un circuito di 900 metri di dislivello positivo con tre salite da ripetere due volte e un breve tratto a piedi. Le zone interessate, per garantire la massima sicurezza saranno la parte bassa di Cima Vacche e del Guslon.

A partire saranno prima i giovani della Coppa Italia trofeo Scapa e a seguire i senior  della gara a tappe che decreterà anche i campioni regionali per la FISI Veneto.


Skins S400

L'intimo tecnico a compressione differenziata

L’intimo tecnico fa un passo avanti, divenendo capo termico a compressione differenziata. Studiato per favorire il supporto muscolare, quindi la circolazione del sangue e l’apporto d’ossigeno ai muscoli durante le fasi tanto di salita, quindi di massimo carico, quanto di discesa, il kit Skins S400 è dedicato all’attività fisica in presenza di climi rigidi. Prevede una maglia a manica lunga con colletto dotato di zip (100,00 euro), forte d’inserti in mesh nella zona ascellare, a tutto vantaggio della traspirazione, ed estremità con finitura interna in silicone per garantire stabilità durante l’azione, cui si abbinano pant a ¾ (85,00 euro) o a tutta lunghezza (95,00 euro) dal cavallo sagomato e ginocchia articolate per la massima libertà di movimento. S400 è disponibile anche in versione ‘intera’, ideale sotto la tuta da gara (160,00 euro).


Adamello Ski Raid sold out, raggiunto il numero massimo

Ma l'organizzazione ha aperto una lista d'attesa

Bruciati i tempi per la quarta edizione dell'Adamello Ski Raid, la classica di sci alpinismo internazionale a coppie che si disputerà domenica 7 aprile. Superando ogni attesa, già il giorno prima della chiusura ufficiale delle iscrizioni, previsto per il 15 febbraio, era stato raggiunto il numero massimo di 350 coppie fissate dagli organizzatori per gestire la manifestazione in sicurezza.
Compresi i big dei due circuiti La Grande Course e Coppa delle Dolomiti, nel quale la gara gestita dall'Adamello Ski Team è inserita da alcune edizioni.

WAITING LIST PER I RITARDATARI - Vista l'esperienza degli anni scorsi lo staff coordinato da Alessandro Mottinelli ha però deciso di aprire una lista d'attesa, perché inevitabilmente si verifica qualche defezione fra gli iscritti per svariati motivi. Ecco dunque che tutti gli atleti che non sono riusciti ad iscriversi in tempo avranno la possibilità di compilare il modulo di iscrizione sul sito 
www.adamelloskiraid.com
ed accedere così ad una lista d'attesa, che verrà valutata e dalla quale si attingerà per sostituire progressivamente le squadre che eventualmente daranno forfait.

Nel frattempo Ponte di Legno si sta vestendo per ospitare il prestigioso evento di sci alpinismo. Per promuovere la manifestazione proprio in questi giorni è stata personalizzata una cabina dell'impianto che da Ponte di Legno porta al Passo del Tonale, con immagini e loghi della manifestazione. E sempre in tema impianti di risalita, grazie alla disponibilità del Consorzio Adamello Ski, tutti gli appassionati di sci alpinismo e di sport il giorno della gara potranno raggiungere la quota in pochi minuti ed andare a seguire i passaggi più significativi della gara in vari punti, approfittando della gratuità degli impianti di risalita dalle 5.30 alle 7.30.

Altro aspetto di particolare interesse riguarda la mostra fotografica dedicata alla competizione, che è stata allestita per le vie di Ponte di Legno.

IL PERCORSO RINNOVATO - Per quanto riguarda poi il percorso di gara la materia prima non manca certamente. Il manto nevoso è abbondante sia al Passo del Tonale sia in quota e ci sono tutti i presupposti affinché la quarta edizione dell'Adamello Ski Raid sia una manifestazione di grande successo. Rispetto alle precedenti tre edizioni gli organizzatori hanno ridisegnato in parte il tracciato rendendolo più logico e completo, abbracciando tutti i punti salienti del ghiacciaio dell'Adamello. A partire proprio dalla partenza, che non sarà più al Passo del Tonale, ma in località Tonalina nei pressi della stazione intermedia che sale da Ponte di Legno. Saranno affrontati poi 45 chilometri, composti da un dislivello in salita di 4000 metri e in discesa di 4380 metri. Complessivamente 5 salite, 9 cambi assetto e 3 passaggi con gli sci nello zaino.

Nel 2011 l'Adamello Ski Raid vide trionfare la coppia formata dai valtellinesi Guido Giacomelli e Lorenzo Holzknecht e in campo femminile il duo franco spagnolo composto da Mireia Mirò e Laetitia Roux. C'è attesa per capire chi iscriverà il proprio nome nell'albo d'oro della prestigiosa competizione internazionale di sci alpinismo il prossimo 7 aprile.  


Ski Alp Val Rendena: due opzioni per il percorso

Tanti i big in gara domenica per la terza tappa di Coppa delle Dolomiti

Si annuncia un'edizione 'iridata' della Ski Alp Val Rendena, in programma domenica 24 febbraio a Pinzolo sul Doss del Sabion, visto che fra gli iscritti ci sono alcuni fra i medagliati ai recenti Mondiali di Pelvoux in Francia. A partire da Matteo Eydallin, leader del circuito Coppa delle Dolomiti di cui la gara organizzata dall'Alpin Go Val Rendena è la terza prova, quindi Gloriana Pellisier, Elena Nicolini e i giovani Davide Magnini e Federico Nicolini, perché la prova di domenica è aperta anche ai cadetti e juniores come da tradizione.

Nomi di grido dunque sul tracciato che da località Prà Rodont porterà gli oltre 200 iscritti al Doss del Sabion, dopo i suggestivi passaggi alla Scala di Santa e nei pressi del rifugio XII Apostoli. Ma anche tanti altri big italiani saranno al via, come la leader della classifica provvisoria femminile del circuito Francesca Martinelli, ed ancora il forte Lorenzo Holzknecht, e i trentini Davide Galizzi, Alex Salvadori, Thomas Trettel, Gil Pintarelli, e lo junior di casa Mirko Ferrari.

Nel frattempo gli organizzatori, coordinati da Matteo Campigotto, hanno effettuato numerosi sopralluoghi sul percorso, prevedendo due opzioni di tracciato. Quello tradizionale con il passaggio alla Scala di Santa ed uno alternativo che rispecchia comunque interessanti parametri di dislivello e tecnicità. Tutto verrà deciso nella serata di sabato dopo la nevicata che è prevista. Dipenderà infatti dalla quantità di manto nevoso e dalle temperature.

Giovedì sera si è poi disputato il trofeo Dolomitica Sprint lungo la pista Tulot con affermazioni degli atleti di casa Alex Salvadori e Chiara Maestri.


Memorial Spellini: 'Sci Club Nicolini' fa l'en plein

E questa sera si corre ad Alleghe la settima prova Prowinter Cup

Sono i nazionali di scialpinismo Davide Galizzi ed Elena Nicolini i più forti “scalatori” della Paganella.
Ieri sera, sotto una bella nevicata, i due forti atleti trentini si sono aggiudicati la sesta edizione del Memorial Felice Spellini, organizzato dal Comitato Felice Spellini e valido come sesta prova della Prowinter Cup.    
Ottocento, in totale, i metri di dislivello da percorrere: dalla base degli impianti di risalita al passo Santel fino al rifugio Dosso Larici.

LA GARA ASSOLUTA -
Un tracciato che Galizzi, classe 1984 e in gara con la squadra “Amici di Felice”, si è messo alle spalle in 32.22. Imponendosi su due dei principali protagonisti del circuito “Dolomitisottolestelle”, entrambi dei Bogn da nia: Marco Facchinelli, vincitore dell’edizione 2012 (che ha chiuso in 33.14) e Ivo Zulian (33.49).
Ai piedi del podio Thomas Martini (34.12), che ha corso come Soccorso alpino.  

LE ALTRE CATEGORIE - Team “Amici di Felice” anche per Elena Nicolini, che in campo femminile non ha avuto rivali: l’azzurra ha chiuso in 40.09, davanti alla giovane Marta Scalet dei Piazaroi (49.59) e a Piera Degiampietro (51.33).   E la famiglia Nicolini ha fatto man bassa di premi anche nelle altre categorie: Federico, con un ottimo 33.36 (terzo tempo assoluto), ha dominato la graduatoria Under 18, il papà Franco quella degli Over 50 (36.39 il suo tempo). Tenendo presente che anche Davide Galizzi fa parte del clan Nicolini, come compagno di Elena e collaboratore al rifugio Pedrotti che la famiglia gestisce in Brenta.  

GRANDE PARTECIPAZIONE - Ma il vero successo, in Paganella, è stato quello della partecipazione: ben 466 gli atleti e gli appassionati che hanno voluto ricordare Felice Spellini con una risalita sotto la neve. Presenti, in premiazione, anche Fabiola Bottamedi Spellini, il sindaco di Fai, il direttore del consorzio ski-area Andalo-Paganella e il campione di ciclismo Gilberto Simoni.  

APPUNTAMENTO AD ALLEGHE STASERA - Questa sera, intanto, settima e ultima prova della Prowinter Cup ad Alleghe, con la quattordicesima edizione della “Zuita che gira de not”.


Il calendario di Miguel Heras

Il forte runner spagnolo anche alla Western States

Miguel Heras, il forte trail runner spagnolo, ha reso noto il proprio calendario per la stagione del trail e dell'ultra-trail. Il primo appuntamento è alla Transgrancanaria del 3 marzo, poi Advance Week dal 3 al 10 aprile, Lake Sonoma (13 aprile), Transvulcania (11 maggio), Zegama (26 maggio), Western States (29 giugno), Europei ISF (27 luglio), Leadville (17 agosto), Run Rabbit (13 settembre), UROC (28 settembre), San Francisco 50 Miles (2 dicembre). Una stagione intensa con tante gare in Nord America...