Al via le finali delle Golden Trail World Series
Con la presentazione di ieri sera sono ufficialmente iniziate le finali delle Golden Trail World Series nel Golfo dell’Isola, nel Savonese, tra Bergeggi, Spotorno, Noli e Vezzi Portio. Fino a domenica i 30 migliori uomini e donne si sfideranno per il titolo finale nei prologhi a cronometro di oggi e domani e nei trail di 26 km e 1.430 m D+ di sabato e domenica. I punti sono raddoppiati rispetto alle gare regolari della stagione (100 per la vittoria del prologo e 300 per il trail) e la formula lascia ancora i giochi aperti nella top ten. Tra gli uomini comanda la classifica lo svizzero Rémi Bonnet (Salomon/Red Bull, 600 punti) sul ticinese Roberto De Lorenzi (Brooks, 520) e sullo spagnolo Manuel Merillas (Scarpa, 516); tra le donne lotta serrata tra la nazionale statunitense di sci di fondo Sophia Laukli (Salomon, 600), l’orientista svizzera Judith Wyder, 588) e la spagnola Male Osa (Salomon, 488). Unico italiano nella top ten, Daniele Pattis, decimo (Brooks, 421).
La formula delle finali prevede gare separate per le donne e per gli uomini e l’inedita formula della flower race. In pratica il percorso del trail di sabato e domenica è stato disegnato con cinque anelli che si intersecano tutti sul traguardo, così gli atleti passeranno sei volte nella fan zone, a vantaggio non solo della spettacolarità dell’evento, ma anche della logistica, dell’ambiente e della sicurezza (un unico punto di ristoro in paese). «Questo nuovo concept richiede un po' più di lavoro per stabilire percorsi interessanti, poiché dobbiamo trovare luoghi adatti, il che non è facile, ma alla fine penso che sia una situazione vantaggiosa per tutti: per gli spettatori, per gli atleti e per noi organizzatori che vogliamo aumentare la visibilità del nostro sport» ha detto Gregory Vollet, direttore generale delle Golden Trail Series. Una formula nuova anche per gli atleti, che richiederà sempre massima attenzione e farà salire l’adrenalina. In questo, Wyder e Laukli, già abituate a gare a loop, potrebbero essere favorite.
Teatro del prologo di 8,7 km e 400 m D+ sarà Spotorno (oggi alle 16,30 quello femminile, domani alle 16,30 quello maschile, partenza dalla terrazza a mare Ferrer Manuelli), mentre il trail avrà la fan zone nel cuore di Noli. L’appuntamento è in piazza Chiappella, con partenza alle 9,45 di sabato per le donne e alle 10 di domenica per gli uomini. Tutte le gare prevedono classifica Elite e Open. Oggi a partire dalle 15,30, prima del prologo femminile, ci sarà la presentazione degli atleti.
Le gare saranno trasmesse su Eurosport: https://www.eurosport.com - sul canale YouTube della Golden Trail Series: https://www.youtube.com/@goldentrailseries7022 - su Golden Trail TV: https://goldentrailseries.com/gttv/
Rossignol inaugura la stagione invernale con un video sull'attesa della neve
Otto storie, sette paesi, diversi stili, livelli ed età ma in comune l’amore per la montagna e per lo sci. Un video di un minuto per raccontare l’attesa dell’inverno, la diversità delle community di sciatori in tutto il mondo e l’unicità delle emozioni della prima discesa della stagione. Una seggiovia comincia a salire in Grecia, mentre in Giappone compaiono i primi fiocchi di neve e in Canada una famiglia indossa le tute da sci. Ai quattro angoli del pianeta, gli sciatori condividono la stessa impazienza: occhi puntati sulle cime e sogni di neve farinosa in testa. Tra attesa e speranza, grandi e piccini sono concentrati su un unico obiettivo: l’apertura della stagione. Il video di lancio della stagione invernale 23/24 di Rossignol si chiama 'Every Mountain', every face” ed è realizzato dall’agenzia El Flamingo al ritmo di un cuore che batte, accelerando all’avvicinarsi della prima discesa dell’inverno.
È Un messaggio di inclusione. Anche se ogni regione ha un’identità unica e un proprio carattere, tutti gli appassionati di sport della neve parlano la stessa lingua. Un linguaggio universale, come i sorrisi che illuminano i volti e le risate che scoppiano all’unisono quando si rimettono gli sci. Su ogni montagna, su ogni volto, l’inverno è espressione di pura gioia, qualunque sia la community, la disciplina preferita o il livello di pratica.
L'UTMB parla americano
La prima volta di uno statunitense sul gradino più alto del podio della gara più famosa del mondo e una storica doppietta al maschile e al femminile, oltre a quella maschile per il primo e secondo posto. La ventesima edizione dell’UTMB si è colorata di stelle e strisce. Per merito di Jim Walmsley, Courtney Dauwalter e Zach Miller. Walmsley, che da due anni risiede nella zona del Beaufortain per allenarsi sui sentieri dell’UTMB, è arrivato a Chamonix sabato in 19h37'43’’. Appena scalato il Col de la Croix du Bonhomme, erano in testa in tre: Evans, Miller e Walmsley. Una volta superata Courmayeur, intorno alle 2 del mattino, l'americano è passato in testa, seguito solo dal suo connazionale. I due non si sono staccati fino al Col de la Forclaz, poco prima delle 10, quando l'accelerazione finale di Jim ha fatto capitolare Miller, che ha chiuso comunque sotto le 20 ore (19h58’58’’). Terzo il francesce Germain Grangier in 20h10'52’’. La top ten, nell’ordine: Mathieu Blanchard (FRA), Lodovic Pommeret (FRA), Thibaut Garrivier (FRA), Tyler Green (USA), Hannes Namberger (DE), Arthur Joyeux Bouillon (FRA) e Baptiste Chassagne (FRA).
La terza vittoria di Courtnery Dauwalter, che fa segnare uno strepitoso tris stagionale con Hardrock 100 e Wester States con tempi record, non è avvenuta senza difficoltà. «Non appena ho superato Champex-Lac e per tutta la seconda parte del percorso, è stata davvero dura per me: il mio stomaco non ha retto» ha detto al traguardo. L’americana ha tagliato il traguardo di Chamonix in 23h29'14’’, davanti alla tedesca Katharina Hartmuth (24h10’52’’) e alla francese Blondine L’Hirondel (24h22’50’’).
Hervé Barmasse nuovo ambasciatore Montura
È stato annunciato ufficialmente durante il Trento Film Festival: l'alpinista valdostano sarà il nuovo ambasciatore del marchio italiano di abbigliamento outdoor. Il sodalizio tra Montura ed Hervé era forse atteso e scontato. Al tempo è stato affidato il compito di far maturare quelle affinità, innate per entrambi, principali indiziate di questa fusione di ideologie, visioni ed intenti tra un uomo ed un’azienda che parla agli uomini.
«Vediamo in Hervé tutto quello che c’è dietro l’alpinista, vediamo una persona che attraverso passione ed esperienza si fa portavoce indiscusso della filosofia e dei valori che la nostra azienda promuove e difende da sempre. Hervé è in grado di raccontare a chiunque il nostro mondo e, soprattutto, ha preso un impegno: difenderlo» ha detto Claudio Marenzi, presidente Montura.
«L’incontro con Montura è stato da subito di grande intesa - ha risposto Barmasse -. Una nuova collaborazione con un’azienda che sposa i valori della solidarietà, dell'inclusione sociale, della salvaguardia dell'ambiente, rappresenta per me una grande occasione. Dopo tutti questi anni sono sempre più convinto che l’unica strada percorribile è quella di un alpinismo sostenibile, che non lascia traccia se non quella della sua storia, che non si piega all’ego dell’uomo ma è capace di accogliere i propri limiti. Un impegno che non riguarda solo l’ambiente ma è fortemente connesso con la realtà sociale. Basti pensare solo che i primi a pagare le conseguenze dell’inquinamento e della devastazione del pianeta sono le fasce deboli della nostra società».
La partnership con Montura darà vita a nuove avventure, dove poter sviluppare e testare prodotti innovativi e sostenibili per l'alpinismo e le attività outdoor, coinvolgendo Hervé anche nelle iniziative culturali e solidali dell'azienda che da oltre un ventennio vengono realizzate dal laboratorio Montura Editing. «Crediamo che la conoscenza della natura e del territorio sia il primo passo per la loro conservazione. Insieme ad Hervé prosegue il nostro percorso fatto di cultura e innovazione, per essere sempre più il trait d’union tra chi vive la montagna e chi la guarda da troppo lontano per poter comprendere che molto del nostro futuro dipende da lì» ha concluso Claudio Marenzi.
Il 5 maggio al via il Malcesine Baldo Trail, la prima delle gare firmate ASICS
ASICS da diversi anni rivolge particolare attenzione alla categoria trail running, ma è dal 2022 che l’azienda giapponese ha deciso di rafforzare la propria presenza in Italia attraverso l’organizzazione e la sponsorizzazione di gare di settore. Per il secondo anno consecutivo il marchio giapponese organizza la Malcesine Baldo Trail, gara di trail running su 4 distanze che si terrà dal 5 al 7 maggio, con partenza e arrivo dal paese di Malcesine. La perfetta cornice del lago di Garda e del Monte Baldo ospiterà la race nata nel 2022 e che vede in ASICS il suo Title Sponsor, sfidando i partecipanti in quattro diversi chilometraggi: 3,91k (dislivello 1.000 m D+), 6k (dislivello 1.185 m D+), 24k (dislivello 1.994 m D+) o 50k (dislivello 3.355 m D+).
Oltre al ruolo chiave del brand per la promozione del territorio, la volontà sempre presente di diffondere il potere edificante dello sport sulla mente si traduce in un’offerta di prodotto innovativa che quest’anno vede in Gel-Trabuco 11 il modello di punta. Sarà possibile testare le nuove scarpe da Trail SS23 presso il villaggio della manifestazione, nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 maggio. Allo stand saranno presenti i brand trainer di ASICS per guidare gli interessati nella scelta della scarpa giusta, fornendo tutte le caratteristiche tecniche dei modelli disponibili per il test, Gel-Trabuco 11 e Trabuco Max 2.
Malcesine Baldo Trail è la prima di sei gare sostenute da ASICS. Il 27 maggio a Ottaviano è in programma la Vesuvio Ultra Marathon, il 25/27 agosto a Sarentino la Südtirol Ultra Skyrace, il 27 agosto a Susa il Memorial Partigiani Stellina, il 2 settembre a Verona il Trail delle Mura e il 15 ottobre a Massafra l’Amastuola Wave Trail.
Per iscriverti alla gara, visita www.malcesinebaldotrail.run.
Tutto pronto per l'Adamello Ski Raid
Prende forma l’ottava edizione dell’Adamello Ski Raid, in programma sabato 25 marzo e valida come campionato del mondo long distance team e come prova del circuito internazionale La Grande Course.
Mentre gli organizzatori stanno mettendo in sicurezza il tracciato di gara in quota, sotto la direzione della guida alpina Guido Salvetti e del responsabile di percorso Mario Sterli, giungono le prime importanti conferme per quanto riguarda le squadre al via a caccia del titolo iridato.
I tre team italiani che puntano alla vittoria saranno formati da Matteo Eydallin e Robert Antonioli, Davide Magnini e Nadir Maguet, quindi il terzo team azzurro di punta è composto da Federico Nicolini in coppia con Alex Oberbacher. In chiave straniera da tenere d’occhio la coppia francese formata dal vincitore dell’ultima edizione William Bon Mardion, che sarà in gara con Xavier Gachet, quindi gli altri due transalpini Mathéo Jacquemod con il compagno Samuel Equy. Interessante anche il duo italo svizzero formato dal bergamasco William Boffelli e da Werner Marti e quello austro-elvetico con Jakob Hermann con Martin Anthamatten. Fermo ai box per un attacco influenzale Michele Boscacci.
In campo femminile le francesi Axelle Mollaret ed Emily Harrop, fresche vincitrici del Pierra Menta, godono ampiamente dei favori del pronostico, come hanno dimostrato in più occasioni in questa stagione, anche in Coppa del Mondo. Tenteranno di dare loro filo da torcere le due azzurre Alba De Silvestro e Giulia Murada. Fra le altre coppie in gara e in lotta per il podio troviamo poi Giulia Compagnoni con Ilaria Veronese, le più esperte Elena Nicolini con Corinna Ghirardi e le sorelle francesi Lena e Candice Bonnel.
La lista partenti non è ancora definitiva, visto che le iscrizioni si chiuderanno oggi. Per ora nella entry list compaiono 125 squadre in rappresentanza di 15 nazioni.
Tornando al percorso di gara, avrà uno sviluppo di 30 km e 3.360 metri di dislivello positivo e 3.660 metri negativo. La partenza, sia per le categorie maschili sia per quelle femminili, sarà posizionata come nelle precedenti edizioni in località Tonalina e sono confermati pure i passaggi a Passo Paradiso e Passo Presena, al rifugio Mandrone, l’incantevole salita verso punta Venerocolo a 3.323 metri quale punto più elevato della gara e ancora i transiti al Passo Lobbia, la suggestiva Cresta Croce con il cannone della Grande guerra, il Passo dei Tre Denti, il ghiacciaio del Pisganino e la discesa finale verso il centro di Ponte di Legno.
Come nelle passate edizioni il passaggio sul ghiacciaio Presena avverrà a stretto contatto con gli appassionati e i curiosi, per i quali saranno allestite delle tribune naturali dando loro l'opportunità di fare il tifo al passaggio dei tanti atleti. Per l'occasione ci sarà la possibilità di salire ai 3.000 metri con le cabinovie che saranno aperte gratuitamente dalle ore 5.30 alle 7.00.
Vista la validità iridata, il Comitato Organizzatore, grazie alla disponibilità del consorzio Pontedilegno-Tonale e delle amministrazioni territoriali, ha organizzato per le ore 17 di venerdì anche la sfilata di tutte le squadre partecipanti, ciascuna con la bandiera della propria nazione, nonché un momento ufficiale dedicato ai rappresentanti delle istituzioni.
Aku e Vibram insieme per festeggiare i 30 anni di Conero GTX con una limited edition
Una limited edition molto particolare per festeggiare i 30 anni di un prodotto che ha lasciato il segno. Conero GTX, con suola Vibram Fuorà, è la storica calzatura da trekking AKU che quest’anno compie trent’anni, nata dalla collaborazione fra il designer Pier Callegarini, autore della prima versione del prodotto, e il fondatore dell’azienda Galliano Bordin. Per festeggiarne i tre decenni di storia, AKU ha deciso di realizzare una serie speciale e limitata composta da tre modelli Made in Italy in tre varianti colore, ciascuna legata a uno specifico concetto.
Un’occasione speciale che Vibram ha abbracciato realizzando insieme ad AKU il modello Conero 30 GTX Yellow, una limited edition che celebra la partnership tra le due aziende con una versione “full colour” in colore giallo che richiama in maniera esatta le tonalità del marchio varesino. Nei primi anni ’90 Pier Callegarini è un giovane designer all’inizio della propria carriera che bussa alla porta di AKU. Ad accoglierlo trova Galliano Bordin, fondatore di un’azienda che in quel momento sta costruendo la propria reputazione come produttore di calzature per la montagna di alta qualità, con una speciale attitudine verso l’innovazione sia nello stile che nella ricerca di soluzioni tecniche per la funzionalità del prodotto. Un incontro di talenti dal quale avranno origine Conero e successivamente molti altri modelli che negli anni contribuiranno ad affermare AKU sul mercato italiano e internazionale, con al proprio fianco un partner tecnico fondamentale, Vibram, brand leader nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni, cui l’azienda assegna un ruolo centrale per l’affidabilità dei prodotti. Per il modello Conero, AKU sceglierà il battistrada Vibram Fuorà, destinato a diventare nei decenni successivi uno dei grandi classici del mercato outdoor.
La serie esclusiva e limitata di tre modelli Conero 30 GTX, riproposta oggi a distanza di trent’anni, punta proprio a riaffermare il valore dello stile unito alla funzionalità del prodotto, mettendo in luce, attraverso precise scelte cromatiche, alcuni dei concetti chiave che da sempre accompagnano l’agire del brand, come la competenza tecnica nella collaborazione con Vibram (sopracitata in variante Full Yellow), la salvaguardia della tradizione manifatturiera (variante Marrone Bruciato – Beige) e il rispetto per l’ambiente (variante Blu – Arancio). In questo sistema di valori si inquadra anche il presente di AKU, il suo impegno responsabile per la riduzione dell’impatto ambientale, rappresentato dalla durabilità dei prodotti unito alla essenzialità del design. Il togliere dove non necessario (Designed to reduce), in linea con il codice stilistico dell’intera collezione AKU outdoor che ritrova ancora oggi, in modelli come Conero GTX, i segni distintivi della propria identità.
Il Team SCARPA trionfa alla Pierra Menta
Per la gara maschile al 1° posto Davide Magnini,
seguito al 2° posto da Xavier Gachet e al 3° da Matheo Jacquemoud e Samuel Equy.
Vittoria anche al femminile con il 1° posto di Emily Harrop e
3° posto di Martina Valmassoi.
Grandi risultati per il team SCARPA nelle gare maschili e femminili della leggendaria Pierra Menta del circuito Grande Course giunta alla 37esima edizione svoltasi nel fine settimana nel Comprensorio sciistico di Arêches Beaufort in Savoia (Francia) sulle pendici del Grand-Mont, la competizione di sci alpinismo di riferimento, un must per l'élite della disciplina. Ai nastri di partenza 210 squadre da due elementi hanno affrontato 3 giorni impegnativi di grande competizione.
Il Team SCARPA si è confermato ai vertici dello scialpinismo mondiale vincendo la gara maschile: 1° coppia classificata Davide Magnini (Team SCARPA) in squadra con Michele Boscacci; al 2° posto Xavier Gachet (Team SCARPA) e William Bonmardion e al 3° posto la coppia Matheo Jacquemoud e Samuel Equy, entrambi del Team SCARPA. Ottimo risultato anche per il torinese Matteo Eydallin del Team SCARPA che si aggiudica il 4° posto in classifica.
Trionfo anche per il podio femminile: 1° coppia classificata Emily Harrop (Team SCARPA) e Axelle Mollaret, e al 3° posto Martina Valmassoi (Team SCARPA) in coppia con Elena Nicolini.
In vista del debutto dello scialpinismo come sport olimpico ai Giochi invernali di Milano Cortina 2026, SCARPA ha scelto di affiancare il proprio brand ai più importanti eventi sportivi e agli atleti che vivono questa disciplina in prima persona: «L’accordo di sponsorizzazione con l’International Ski Mountaineering Federation (ISMF) nel 2021, dimostra quanto il nostro team creda in questo sport. La vittoria della Pierra Menta da parte dei nostri atleti ha per noi un grande valore perché non solo ci rappresentano a livello internazionale, ma sono per noi dei veri e propri partner che contribuiscono a sviluppare prodotti sempre più innovativi, performanti e sostenibili, testandoli in gara prima che vengano proposti sul mercato» conclude il Presidente di SCARPA Sandro Parisotto.
Il prossimo appuntamento del circuito Grande Course avrà luogo il 25 Marzo con la gara Adamello Ski Raid di cui SCARPA è sponsor ufficiale: il percorso avrà uno sviluppo di 32 chilometri e un dislivello di 3.013 metri, con partenza e arrivo a Ponte di Legno.
Alex Txikon a Brescia venerdì 17 marzo
Torna a Brescia il ciclo di serate A tu per tu con i grandi dello sport per raccontare l’alpinismo invernale di Alex Txikon, l’alpinista basco e ambassador Ferrino, che lo scorso 6 gennaio è arrivato in cima al Manaslu. La vetta, 8.163 metri, è stata conquistata insieme agli alpinisti nepalesi Tenjen Lama Sherpa, Pasang Nurbu Sherpa, Mingtemba Sherpa, Chhepal Sherpa, Pemba Tasi Sherpa e Gyalu Sherpa. L’appuntamento con Txikon è venerdì 17 marzo alle 20 al Centro Commerciale Nuovo Flaminia in Via Sorelle Ambrosetti 10, a Brescia.
La conquista del Manaslu per Alex Txikon, classe 1981, e i suoi compagni nepalesi rappresenta la prima ascensione realizzata completamente in inverno e la seconda nella stagione più fredda, dopo quella compiuta nel 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski che iniziarono però la spedizione in autunno. Per Alex Txikon si tratta della seconda vetta himalayana in invernale, dopo la conquista del Nanga Parbat nel 2016 con Simone Moro e Ali Sadpara. Il successo di quest’anno al Manaslu è il coronamento di un sogno per l’alpinista basco che si è innamorato delle invernali, alle quali ha dedicato le ultime stagioni fredde tra Everest e K2.
La spedizione al Manaslu 2023 era iniziata con Simone Moro che, per problemi di salute, ha dovuto rinunciare, ed ha visto un cambio di strategia dell’alpinista basco che gli ha permesso di arrivare al Manaslu già acclimatato per l’alta quota e pronto per sfruttare la prima finestra di tempo favorevole. Txikon e compagni hanno completato ascensione e discesa in meno di 60 ore, un tempo record per la scalata su un 8.000 in invernale. In questa storica impresa Ferrino è stato al fianco di Alex Txikon e compagni con le tende modello Colle Sud, utilizzate al campo base, le tende d'alta quota Sbowbound 3 per i campi alti, gli zaini della linea Instinct, ultraleggeri e costruiti in Dyneema Composite Fabric, Cordura Nylon e rinforzi in SuperFabric.
La serata Il Manaslu invernale 2023 e altre storie è organizzata da DF Sport Specialist e Ferrino. Per partecipare è gradita la prenotazione: www.df-sportspecialist.it
Adamello Ski Raid, c’è il percorso
Svelato il percorso dell’Adamello Ski Raid, in programma sabato 25 marzo e valido quest’anno anche come campionato del mondo long distance team. Il Comitato organizzatore, presieduto da Alessandro Mottinelli e con direttore di gara la Guida alpina Guido Salvetti, ha disegnato un nuovo tracciato. Il percorso avrà uno sviluppo di 32 chilometri e un dislivello di 2.015 metri, con partenza e arrivo a Ponte di Legno. Dopo lo start i concorrenti saliranno con gli sci ai piedi la valle del Pisgana fino a raggiungere punta del Venerocolo (3.323 metri di altitudine), per affrontare poi passaggi di straordinario fascino come Cresta Croce con il cannone della Grande Guerra, Passo Lobbia, Mandrone, passo dei Tre Denti, il ghiacciaio del Pisganino e la discesa finale con obiettivo il traguardo.
Si annuncia dunque un evento di elevata caratura, nella formula a coppie, e che complessivamente propone un montepremi di ben 30.800 euro e presenta delle interessanti novità, la prima fra tutte la premiazione delle categorie Master. Come è sempre stato nello stile dell’Adamello Ski Raid i primi classificati delle categorie maschili e femminili riceveranno l’identico importo, nel rispetto della parità di genere.
Vista la validità iridata, il Comitato Organizzatore, grazie alla disponibilità del consorzio Pontedilegno Tonale e delle amministrazioni territoriali, ha programmato per la sera di venerdì 24 marzo la sfilata di tutte le squadre partecipanti.
Le iscrizioni sono aperte fino a sabato 18 marzo. www.adamelloskiraid.com
Medaglie e record dei Mondiali di Boí Taüll
Si chiudono nel segno della Francia i Mondiali di Boí Täull, che hanno visto al via la cifra record di 300 atleti di 27 Paesi da tutti i continenti. La vittoria della staffetta mista è andata ai francesi Hemily Harrop e Thibault Anselmet, davanti a Giulia Murada e Nicolò Canclini e ai connazionali Axelle Gachet-Mollaret e Robin Galindo. Gachet-Mollaret che si è imposta anche nella individual di sabato, davanti alle nostre Alba De Silvestro e Giulia Murada. Tra gli uomini successo dello svizzero Rémi Bonnet davanti a Matteo Eydallin e Robert Antonioli. Medaglia di legno per Nadir Maguet e quinto posto per William Bon Mardion. Tra gli Under 20 bronzo per Davide Sambrizzi, tra le under 20 argento di Noemi Junod, tra gli Under 18 bronzo di Ertik Canovi e tra le Under 18 di Melissa Bertolina. Antonioli ed Eydallin avevano dominato la team race del 2 marzo, davanti a Bon Mardion/Gachet e a Davide Magnini e Nadir Maguet. Tra le donne successo francese di Gachet-Mollaret ed Harrop, davanti a Giulia Murada e Alba De Silvestro e alle altre francesi Célia Perillat Pessey e Candice Bonnel. Rémi Bonnet si è messo al collo anche la medaglia del vertical, davanti al belga Drion Du Chapois e al francese Pochat, mentre tra le donne ennesimo exploit di Mollaret-Gachet davanti all’austriaca Sarah Dreier e a De Silvestro. Tra le Under 20, terzo posto per Noemi Junod e tra gli Under 18 oro per Erik Canovi. Infine nella sprint oro per lo spagnolo Oriol Cardona Coll sui francesi Thibault Anselmet e Robin Galindo; al femminile si è imposta la slovacca Marianna Jacerikova sulla svizzera Marianne Fatton e la francese Emily Harrop. Nella gara Under 18 successo di Ertik Canovi e terzo posto di Melissa Bertolina.
È partita la stagione del Team Salomon Running Italia
Appuntamento lo scorso fine settimana a Villa Raspi, in provincia di Treviso, sede di Salomon Italia, per il Team Salomon Running Italia, di cui fanno parte Andrea Rota, Caterina Stenta, Cristian Modena, Federica Zuccollo, Federico Presa, Francesco Mangano, Giulia Compagnoni, Giuliano Cavallo, Giulio Ornati, Luca Carrara, Mattia Bertoncini, Pablo Barnes, Riccardo Borgialli, Riccardo Scalet, Stephanie Jimenez e Virginia Oliveri. Uno degli obiettivi dell’incontro è stato quello di fare sentire ‘a casa’ i propri atleti che sono veri e propri ambassador a 360° e i primi testatori dei prodotti Salomon. Sabato è stato organizzato anche un incontro con il nutrizionista Massimiliano Piolanti, specializzato nell’alimentazione rivolta a sportivi professionisti. Con lui i componenti del Team Salomon Running Italia si sono potuti confrontare, raccontando le personali esperienze sull’argomento e e raccogliendo tante preziose indicazioni e consigli. Infine, il giorno successivo, in pieno spirito di squadra, il Team Salomon Running Italia, terminato lo shooting fotografico e le riprese video, si è ritrovato per una corsa sui Colli Euganei. Il pensiero di molti era già rivolto verso la stagione agonistica 2023, nella quale spiccano gli appuntamenti della GTNS - Golden Trail National Series, ma anche la DoloMyths SkyRace di Canazei, tappa della GTNS - Golden Trail World Series, alla quale quest'anno Salomon Italia dedicherà grande supporto in vista del suo 25° anniversario.