80 km di Chamonix, possibile un percorso alternativo
La neve rischia di compromettere il percorso originario
L'abbondante accumulo di neve che ancora permane nella valle di Chamonix a quote relativamente basse ha costretto gli organizzatori a predisporre dei percorsi alternativi, nel caso la situazione non migliori nelle prossime settimane.
TRE ZONE CRITICHE - Sono state individuate tre zone particolarmente critiche dove il manto nevoso raggiunge i tre metri d'altezza. Sono il tratto Bellachat-Brévent, che attualmente non è praticamente percorribile, il vallone di Tré les Eaux nei pressi di Vallorcine, e Le Signal, sotto la Mer de Glacé. Come hanno dichiarato gli organizzatori, una situazione simile non si era mai verificata negli 11 anni in cui si è disputata la Marathon du Mont-Blanc.
Sono tre settori oltretutto abbastanza tecnici, e gli organizzatori non vogliono far correre nessun rischio agli atleti. Si riservano quindi di prendere la decisione definitiva entro una decina di giorni, valutando l'evoluzione del meteo.
IL PERCORSO B - Il primo percorso alternativo non intacca nella sostanza distanza e dislivello, che rimarrebbero di 80 km e 6.000 m. Nel caso specifico, questo verrà presentato ai partecipanti il 20 giugno.
VK, CROSS E MARATHON - Per quanto riguarda le altre prove in programma, il Vertical e la Cross sono attualmente praticabili mentre la Marathon presenta ancora neve nel tratto finale compreso tra Flégére e Planpraz. Rimangono anche dei residui sul Posettes ma tutto lascia presagire che per fine mese tutte le gare si svolgeranno regolarmente.
L'ANNO RECORD - Complice l'inserimento della nuova prova di 80 km e il sempre più crescente interesse per la manifestazione, quest'anno la Marathon du Mont-Blanc ha registrato il record di iscritti. Saranno infatti 6.150 gli atleti che prenderanno il via in una delle 5 prove in programma.
Kilian personaggio globale - seconda parte
UTMB 2008, oltre gli schemi esistenti
Segue da KILIAN PERSONAGGIO GLOBALE PRIMA PARTE
Il 10 agosto Kilian non si presenta quindi alla Sierre-Zinal in Svizzera perché è sua intenzione allenarsi lungo il percorso della CCC. Affitta un piccolo appartamento a Chamonix e mette in piedi una sorta di team per l’assistenza in gara composto dal compagno di molte corse di sci alpinismo, lo svizzero Florent Troillet, dalla sua fidanzata, e dall’amico del cuore Jordi Lorenzo.
NELLA SUA TESTA, L’UTMB - Come prima prova, però, decide di non percorrere il solo tragitto della CCC ma addirittura tutto l’Ultra-Trail du Mont-Blanc che parte e arriva a Chamonix su una distanza di 166 km. Lo fa da solo, senza assistenza, e dorme a Courmayeur, a casa dell’amico Ettore Mosca Barberis, allenatore di sci alpino ed ex allenatore della nazionale spagnola. Alla fine conclude il suo allenamento con un tempo effettivo di circa 19 ore. Dopo questa prova, con caparbietà convince i perplessi responsabili del Team Salomon e gli ancora più perplessi organizzatori ad iscriversi all’UTMB. Ottiene finalmente il pettorale: è il numero 4048.
Riassumendo: Kilian ha intenzione di passare dalle SkyRace di 30-40 km alla più importante corsa di ultra distanza al Mondo su un percorso di 166 km cercando di adattarsi a una nuova tipologia di corsa fatta anche di resistenza, di ristori e di un’intera lunga notte da affrontare.
QUASI SCONOSCIUTO – Il Kilian che conosciamo oggi, con tutti i prestigiosi risultati ottenuti negli ultimi anni, non è lo stesso che si presentò alle 18:30 di quel 29 agosto del 2008 sulla linea di partenza a Chamonix. Non lo è perché quasi nessuno dei possibili protagonisti della corsa lo considera come tale; anzi, molti di loro non lo conoscono neanche. Gli occhi di tutti sono puntati su ben altri atleti, conosciuti da anni nel mondo delle ultra distanze e in particolare all’UTMB. Uno su tutti è l’italiano Marco Olmo che, a un’età prossima ai sessant’anni, ha vinto le due edizioni precedenti e nel 2005 si è classificato terzo. Olmo esprime al meglio la filosofia insita nelle ultra distanze, fatta di esperienza e regolarità. Nel 2007 aveva vinto sul tedesco Jean Lukas di 41 anni e sul francese Nicholas Mermoud, sempre di 41 anni. Questo risultato aveva rafforzato la convinzione che l’ultra distanza fosse una disciplina riservata ad atleti maturi, sia anagraficamente, sia come esperienza sul campo.
DAWA SU TUTTI - Il gruppo di senatori della corsa non finisce con questi tre atleti. L’UTMB ogni anno attira i migliori interpreti della disciplina. C’è anche il nepalese Dawa Sherpa, autentico idolo del pubblico. Ha già vinto la prima edizione della corsa, quella del 2003, nel 2004 è arrivato secondo e nel 2007 quinto. Ci sono poi lo svizzero Christophe Jaquerod, vincitore nel 2005 e sesto nel 2007, e il francese Vincent Delebarre, vincitore nel 2004, secondo nel 2005 e terzo nel 2006. In sostanza, ci sono tutti gli atleti che hanno vinto almeno una delle cinque edizioni precedenti. Compaiono anche dei campioni provenienti dal continente americano dove le corse di 100 miglia sono nate molti anni prima che in Europa. Riprova l’impresa Scott Jurek dopo il ritiro del 2007 a Dolonne, circa a metà gara. Jurek è il vincitore di sei edizioni consecutive della leggendaria Western States in America e ne è anche il detentore del record. Ci riprova anche Dean Karnazes, forte atleta ma ancor prima vero e proprio personaggio nel mondo delle ultra distanze. Alla sua terza partecipazione, nel 2007 è giunto quarantasettesimo.
NASCOSTO TRA LA FOLLA - Kilian prende quindi il via da Chamonix quasi nascosto in mezzo agli altri 2.382 concorrenti. Difficile trovare una foto che lo ritragga, nonostante i moltissimi fotografi presenti. E’ vestito proprio come se dovesse partecipare a una SkyRace. Di nero, con canotta smanicata e pantaloncino corto. Mostra in evidenza gli sponsor del suo team, Salomon e Santiveri. Ha un micro marsupio sotto la maglia con il materiale obbligatorio richiesto dall’organizzazione. A prima vista il suo abbigliamento stride con quello più corposo dei pretendenti alla vittoria e fa presagire che per lui si tratti solo di un primo tentativo per familiarizzare con la distanza.
I PRIMI KM - Alle 21:17, dopo 30 km di gara, Dawa transita per primo a Les Contamines in compagnia del solo Kilian. Dietro di loro, a pochi minuti di distanza, giungono l’americano Scott Jurek, il francese Juilien Chorier, e poi ancora Marco Olmo, Vincent Delebarre, Christophe Jacquerod e il giapponese Tsuyoshi Kaburaki. La notizia del primo intermedio non desta però particolare stupore: le doti di Kilian su una distanza fino a 30 o 40 km sono ben conosciute. Viceversa, non fa altro che confermare la perplessità su una sua accurata gestione di corsa.
L’AZZARDO - Verso le 22:00, tra Les Contamines e La Balme, dopo 40 km, capita però qualcosa d’imprevedibile. Giunto alla distanza massima raggiunta in gara nel corso dell’anno, e con molta probabilità nel corso di tutta la sua giovane carriera sportiva, Kilian non solo non da alcun segno di stanchezza ma sembra addirittura non gradire particolarmente la presenza di Dawa. Decide quindi di affrontare le insidie della notte da solo, aumentando il ritmo. A La Balme transita con un vantaggio di 4 minuti. Davanti a lui ci sono due salite impegnative che portano rispettivamente alla Croix du Bonhomme, a 2.443 metri di quota, e al Col de la Seigne, a 2.516 metri. Supera la prima alle 23:13 e la seconda all’1:09. In molti lo considerano un azzardo, una leggerezza dettata dall’inesperienza del ragazzo. Altri pensano che senza un abbigliamento adeguato avrebbe pagato nel prosieguo della corsa a caro prezzo.
Lui invece continua sostenuto dal calore del suo staff, “Belen, che mi ha baciato, e Chapieux mi hanno dato la forza di continuare”.
INCREDULITA’ - Dal Col de la Seigne una discesa priva di difficoltà porta al ristoro posizionato nel pianoro del Lac Combal, a 1.800 metri di quota. Kilian vi transita nel cuore della notte, all’1:37 accompagnato da un vento gelido. I volontari sono quasi increduli nel vedere un ragazzo così giovane transitare per primo. Il loro stupore è destinato ad aumentare non appena realizzano che ha un vantaggio di 22 minuti su Dawa. Quando il nepalese giunge al ristoro, Kilian sta già risalendo il tratto finale che porta in cima all’Arete du Mont Favre, 4 km più avanti. Nel frattempo, circa 15 km prima, al ristoro di Les Chapieux si ritira lo svizzero Cristhope Jaquerod transitato in 48° posizione.
A META’ DELL’IMPRESA - Il centro di ristoro di Dolonne, nei pressi di Courmayeur, è considerato come la metà della corsa nonostante vi manchino ancora una decina di km. Kilian vi giunge alle 3:16 di notte, dopo 9h10’ di gara, e ha un vantaggio di 18 minuti sempre su Dawa. Segue ad altri 2’ di distanza l’americano Scott Jurek, mentre il ritardo di Marco Olmo è ormai di 53’; ma tutti i suoi tifosi attendono da un lato il crollo dello spagnolo, e dall’altro uno dei suoi consueti recuperi. Si fa sotto anche il francese Julien Chorier, vincitore l’anno precedente della CCC, che transita alle ore 3:42 con un ritardo di 26 minuti dal leader. Kilian riparte da solo nell’oscurità della notte e attraversa l’abitato di Courmayeur che a quell’ora ha qualcosa di spettrale. Davanti a lui c’è la salita impegnativa che porta al rifugio Bertone. Con i suoi 790 metri di dislivello, a metà gara costituisce senz’ombra di dubbio un ulteriore banco di prova per valutare la reale condizione degli atleti. Kilian giunge al rifugio in 1h04' , Dawa e Julien in 1h02', Marco in 1h06' e Scott in 1h10'.
I primi sono quindi ancora tutti lì, pronti al recupero lungo gli 80 km che mancano all’arrivo di Chamonix. E per lo stesso Kilian la strada è ancora molto lunga....
Il video ufficiale di Zegama 2013
Tutte le emozioni delle gara spagnola
Salomon Spagna ha pubblicato il video ufficiale della XII edizione della Zegama-Aizkorri.
Guarda il VIDEO
Le emozioni continuano...
Transpelmo, 24 h per le iscrizioni agevolate
il 7 giungo termina la modalità promozionale
Quando mancano più di due mesi e mezzo al via della sesta edizione della Transpelmo, ci sono ancora poco più di 24 ore per approfittare dell'iscrizione fissata a 25€. In più, oltre a ricevere un paio di calzini, si potrà scegliere la taglia della t-shirt. Nel successivo periodo, dall'8 giugno sino al 12 luglio, la quota d'iscrizione salirà a 30€.
LA SITUAZIONE NEVE - Intanto i responsabili del percorso hanno già effettuato i primi sopralluoghi per verificare lo stato del percorso dopo l'inverno, e soprattutto dopo le ultime precipitazioni di questa primavera. «In quota - ha detto Eris Costa, presidente della Pro loco Zoldo Alto - c'è ancora molta neve quindi non abbiamo potuto visionare l'interno tracciato. Nella parte bassa, ai piedi del Monte Pelmo, i sentieri sono perfetti e non hanno risentito della pioggia che è caduta abbondante in queste ultime settimane».
IL PERCORSO - Il percorso che correrà attorno al 'Caregon del Padreterno' partirà da Palafavera alle ore 9.30 di domenica 1 settembre. La prima parte di salita è interamente nel bosco, per poi proseguire su pascoli e su distese di mughi verso il rifugio Venezia. Dopo il rifugio, effettuato il primo ristoro, gli atleti inizieranno a salire di quota: prima si toccherà una forcelletta con un tratto tecnico molto spettacolare, poi si affronterà un ripido ghiaione sino a raggiungere forcella di Val d'Arcia, la Cima Coppi della Transpelmo. In forcella si troverà il secondo ristoro con il rilevamento del tempo di passaggio. La discesa correrà lungo il ghiaione fino a immettersi nel sentiero che porta al passo Staulanza. Nei pressi del Passo s'incontrerà il terzo ristoro. Superata una breve salita, inizierà la fase finale della discesa e passando per il Pian dei Buoi si raggiungerà nuovamente Palafavera dov'è situato l'arrivo e il ristoro finale. In zona arrivo gli atleti avranno anche la possibilità di fare una doccia rigenerante. Il percorso ha uno sviluppo di quasi diciassette chilometri con un dislivello di 1296 metri.
LA SCORSA EDIZIONE - Lo scorso anno, sfidando la meteo avversa, Davide Pierantoni degli Alpini Vicenza ed Elia Costa dell'Atletica Zoldo hanno corso spalla a spalla, giocandosi la vittoria solamente negli ultimi metri.
Nella gara femminile la skyrunner Silvia Serafini ha preso subito il largo staccando di qualche minuto Patrizia Zanette. La Serafini ha terminato la Transpelmo fermando il cronometro in 2.07.51, la Zanette è seconda con dieci minuti di ritardo. Angela De Poi è salita su terzo gradino del podio.
Pierantoni ha vinto con il tempo di 1.42.52, mentre Elia Costa ha tagliato il traguardo con un solo secondo di ritardo. In terza posizione si è classificata Nicola Giovanelli.
Kilian personaggio globale – prima parte
Alle radici del piu' completo atleta di tutti i tempi
L’ideale sarebbe incominciare a raccontare le imprese di un atleta fin dai suoi esordi, per meglio comprenderne l’evoluzione nel corso del tempo. In questo caso, però, l’impegno non sarebbe di poco conto perché bisognerebbe raccontare la vita del protagonista da quando è nato. Kilian è infatti cresciuto in montagna e la sua attitudine verso tutto quello che è ricerca del dislivello, sia a piedi che con gli sci, sia positivo che negativo, è nata in lui fin dai suoi primi mesi di vita.
UN ANNO IMPORTANTE - C’è un anno su tutti, però, che rappresenta il momento cruciale della vita sportiva di Kilian. L’anno in cui ufficialmente nasce il primo atleta nella storia degli sport outdoor in grado di vincere in qualsiasi disciplina e distanza, sia nella corsa che nello sci alpinismo, e di unire mentalità fino ad allora completamente differenti. L’anno in questione è il 2008, la data il 29 agosto, due mesi prima che lo stesso Kilian compisse ventuno anni.
Nel 2007, all’età di vent’anni, Kilian Jornet era già entrato a pieno titolo nelle cronache internazionali per aver vinto il titolo delle Skyrunner World Series. Durante la stagione s’impose in quattro delle sette prove in programma: Valnord Skyrace, Mt. Kinabalu, Mt. Ontake e Zegama-Aizkorri.
LO SCIALPINISMO - Come nelle stagioni precedenti, Kilian aveva smesso di gareggiare nella corsa in montagna nel tardo autunno per dedicarsi a tempo pieno allo sci alpinismo. Quella invernale si rivelò una stagione ricca di soddisfazioni culminata con due ori nella categoria Espoir ai Campionati del Mondo di Portes du Soleil, in Alta Savoia. Vinse infatti nella Vertical race e nell’Individual. Nella classifica assoluta, aperta quindi a tutte le categorie, conquistò invece due bronzi, uno nella staffetta e uno nell’individuale. In Coppa del mondo vinse la prova di Valerette e conquistò la 3. posizione nella classifica definitiva. Kilian si laureò anche campione spagnolo nella Vertical race e nell’individuale. Senza nulla togliere ai prestigiosi risultati fin qui descritti, la vittoria più importante Kilian la ottenne però il 16 marzo in coppia con l’amico svizzero Florent Troillet. I due atleti, infatti, dominarono tutte le quattro tappe della prestigiosa Pierra Menta in Francia, aggiudicandosi la vittoria con il tempo finale di 9h34’08’’ e un vantaggio di 7’30 sulla coppia formata da Guido Giacomelli e Hansjoerg Lunger. Fu questa la vittoria che più di tutte fece intuire che il giovane talento spagnolo era ormai pronto a sfidare i più grandi campioni della disciplina, e non solo nella sua categoria.
LO SKYRUNNING - Terminata la stagione dello sci alpinismo, Kilian incomincia da subito ad allenarsi per le imminenti competizioni di corsa in montagna. E’ il campione in carica delle Skyrunner World Series, e il suo intento è quello di riconfermarsi. Il 3 aprile 2008 viene presentato a Barcellona, presso il Museo Olimpico, il Salomon Santiveri Outdoor Team. Ne fanno parte alcuni atleti spagnoli di assoluto livello nel panorama dello skyrunning e delle corse denominate Raid Adventure. Sono Augusti Roc, che ne è anche il team leader, Marc Solà, Sergi Rodriguez, Miguel Torres, David Torres, Miguel Heras, Nerea Martinez e Stephanie Jimenez. Questa è un’altra data cruciale perché vengono gettate le basi per quello che diventerà uno dei più forti team al mondo, assoluto protagonista negli anni a venire.
ZEGAMA - Il 25 maggio Kilian è schierato alla partenza della 8. edizione della prestigiosa Zegama-Aizkorri, una corsa di 42 km che ogni anno vede la partecipazione dei più forti specialisti della disciplina e che conta anche una fortissima partecipazione di pubblico, specie nei passaggi più alti del percorso. E’ una gara difficile, una di quelle dove spesso e volentieri la vittoria si decide per pochi secondi e dove non è consentito concedersi errori. Non ci possono essere eccezioni: a Zegama chi vince è perché ha la stoffa del campione. Kilian è li per difendere la sua vittoria dell’anno precedente e per conquistare il titolo di Campione Europeo di Skyrunning. Non riesce a migliorare il suo precedente tempo di 3h56’59’’ ma vince con un altrettanto ottimo 3h59’53’’, con soli 12 secondi di vantaggio su Raul Garcia. Il suo vantaggio di 17 minuti sul messicano Ricardo Mejìa, e di quasi 21 minuti sul connazionale Augusti Roc, sono anch’essi un segno del tempo che testimoniano una sorta di passaggio di consegne. Entrambi sono stati grandi protagonisti nelle passate stagioni dello Skyrunning. Augusti Roc ha infatti dominato le Skyrunner® World Series nel 2003, 2004 e nel 2005 mentre Ricardo Mejìa le ha vinte nel 2006.
VALMALENCO VALPOSCHIAVO - Dopo solo due settimane, appena il tempo di recuperare le fatiche di Zegama, e Kilian si presenta l’8 giugno alla partenza della 7. edizione della International SkyRace Valmalenco-Valposchiavo in Svizzera, su una distanza complessiva di 30 km. E’ anche la sua prima prova annuale delle World Series. Con un finale in strepitosa rimonta, Kilian raggiunge il messicano Ricardo Mejìa nell’ultima discesa, e a pochi chilometri dall’arrivo lo supera andando a vincere la gara con un vantaggio di soli 49 secondi. Terzo classificato è l’italiano Fulvio Dapit.
VALLNORD SKYRACE - Il 29 giugno si svolge la Vallnord SkyRace ad Andorra. E’ una gara di 34 km ed è la seconda partecipazione stagionale di Kilian nelle World Series. Centra la sua terza vittoria ma con un margine molto più ampio di quello fatto registrare nelle due prove precedenti. S’impone infatti con un tempo finale di 2h43’29’’ e un vantaggio di 5’30’’ sul compagno di squadra e capitano Augusti Roc.
DOLOMITES SKYRACE - Il 20 luglio è la volta dei Trentino Sky Games che si svolgono in occasione della 11. Dolomites Skyrace, a Canazei, in Val di Fassa. La gara vede come ogni anno la presenza dei migliori interpreti della disciplina a livello internazionale. Parte in testa alla gara il tedesco Helmut Schiessl seguito da un gruppo di catalani scatenati, ovvero Kilian Jornet Burgada, Tofol Castanyer e Agusti Roc. E’ una gara molto tirata e in continua evoluzione. Kilian vince col tempo di 2 ore 6 minuti e 6 secondi, con soli 43 secondi di vantaggio sul connazionale Tofol Castanyer.
GIIR DI MONT - Passa un altro mese di allenamenti e il 27 luglio è la volta del Giir di Mont, in Italia. E' una prova di assoluto prestigio, che si corre su un percorso di 32 km e 2.400 metri di dislivello positivo con partenza e arrivo nel centro di Premana, in Lombardia. Kilian vince anche la sua quinta gara stagionale e lo fa da assoluto dominatore. Con il tempo finale di 3h10’18’’ ha infatti un vantaggio di 7 minuti e 29 secondi sull’italiano Dennis Brunod e di 9 minuti sul leggendario messicano Ricardo Mejìa. Le sue doti di discesista e il grande recupero nel finale di corsa gli permettono di mettere in fila vittorie di prestigio con tempi stratosferici. Kilian vince stabilendo anche il nuovo record del percorso. Il vantaggio di 9 minuti su Ricardo Mejìa è oltretutto una sorta di rivincita rispetto ai 7 secondi che lo stesso Kilian aveva accusato dal messicano nel 2007, giungendo secondo. Sul palcoscenico di Premana il talento messicano abdica definitivamente. Il suo regno sullo Skyrunning passa al giovane Kilian. Sempre a Premana Kilian consolida inoltre la prima posizione in classifica nelle Skyrunner World Series con un vantaggio di 6 punti sul portoghese Paulo Gongalves, e di 14 punti su Andrew Symonds.
CONTRO LA LOGICA - A questo punto la stagione agonistica di Kilian prende una direzione inaspettata. La logica delle cose lo vorrebbe a disputare il 10 agosto la Sierre-Zinal in Svizzera, e poi la Mount Kinabalu International Climbathon in Malesia. Sono infatti due prove del circuito e lo stesso Kilian, vincendole o piazzandosi comunque nelle primissime posizioni, potrebbe chiudere la partita ottenendo così la sua seconda vittoria consecutiva con ampio margine. Ma la logica spesso e volentieri sta proprio in quelle decisioni che in prima apparenza tutto sembrano tranne che le più logiche. Kilian decide di cimentarsi in una gara più lunga del solito. A dire il vero molto più lunga del suo solito, visto e considerato che sceglie di correre la Courmayeur-Champex-Chamonix di 87 km. E’ una gara che rientra nell’Ultra-Trail du Mont-Blanc, quella che a ragion veduta viene considerata la corsa regina nel panorama del trail running a livello mondiale. Per lo stesso Kilian significa non solo un cambiamento di distanza ma anche di mentalità. Lo skyrunning e il trail running, infatti, vengono considerati da molti come due mondi a parte, pur disputandosi nello stesso e identico contesto naturale. Nello skyrunning solitamente sono contemplati i premi in denaro, mentre nel trail running questo è un vero e proprio tabù che desta quasi una sorta di paura per la presunta genuinità dell’intero ambiente. Lo skyrunning, inoltre, è una disciplina che appare molto più competitiva e agguerrita rispetto al trail running. Differenti sono anche i campioni che primeggiano nelle due discipline. Questa decisione non trova inizialmente d’accordo i tecnici del suo team e neanche i responsabili Salomon, primo su tutti Pau Ylla, Sport Marketing Manager di Salomon Spagna. La giovane età e la completa inesperienza giocano contro la decisione di Kilian.
Se il fatto che un ragazzino di quasi ventuno anni abbia deciso di interrompere il Campionato del Mondo di Skyrunning, in cui era in testa, per gareggiare in una nuova disciplina mai affrontata prima di allora può sembrare illogico, quello che è poi successo realmente sembrerà addirittura incredibile.
Valmalenco Valposchiavo, grandi nomi al via
Domenica la dodicesima edizione della classicissima
Domenica mattina si disputa la XXII edizione della International SkyRace Valmalenco-Valposchiavo, quest'anno valida come prova del circuito Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup.
SPECIFICHE - Classico percorso di 31 km e 1.850 m D+ con punto culminante ai 2.627 metri del Passo Campagneda, con partenza da Lanzada (SO) alle ore 8:30 e arrivo a Poschiavo (SUI) entro le 7 ore poste quale tempo massimo dagli organizzatori (Sportiva Lanzada).Come consuetudine, percorso presidiato attentamente con ben 9 punti di ristoro e 3 punti acqua.
LA STORIA - Lo scorso anno, su un percorso ridotto, vinsero la prova Robert Krupicka (CZE) in 1h20'40'', ed Emanuela Brizio in 1h44'33''. I tempi record di riferimento sono invece il 2h32'03'' di Marco De Gasperi e il 3h10'18'' dell'inglese Angela Mudge. Un evento di portata internazionale che nel corso degli anni ha visto primeggiare atleti del calibro di Dennis Brunod e Gloriana Pellissier (2002), Riccardo Meija e Gisella Bendotti (2003), Dennis Brunod e Emanuela Brizio (2004), Riccardo Meija e Emanuela Brizio (2005), Helmut Schissel e Angela Mudge (2006), Marco De Gasperi e Pierangela Baronchelli (2007), Kilian Jornet e Angela Mudge (2008), Robert Krupicka e Anna Pichrtova (2009), Helmut Schissel e Angela Mudge (2010) e Robert Kupricka e Oihana Kortazar (2011).
I BIG AL VIA - Anche quest'anno non mancano gli specialisti della disciplina, e leggendo i nomi dei 265 concorrenti iscritti si preannuncia una bella sfida. In campo maschile, tra i possibili protagonisti, Ioltre al ceco Robert Kupricka e ial colombiano Saul Padua, figurano Jessed Hernandez, Christian Varesco, Michele Tavernaro, Paolo Bert, David Lopez, Paolo Longo e Dani Tristany (La sportiva), Tadei Pivk e Fabio Bazzana (Team Crazy), Daniele Cappelletti, Mikhail Mamleev e Lukas Arquin (Valetudo Skyrunning) e Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team).
Alto anche il livello tra le donne con in prima linea Silvia Serafini e Stephanie Jimenez (Team Salomon Agisko), Emanuela Brizio, Cecilia Mora, Debora Cardone e Ester Scotti (Valetudo Skyrunning), Raffaella Rossi (Team Valtellina), Chiara Gianola e Giulia Botti (La Sportiva) e Nuria Dominquez (Buff Proteam).
Un fine settimana ricco di appuntamenti
Sono 13 le principali gare italiane tra sabato e domenica
Di seguito il calendario dei tredici principali appuntamenti del fine settimana. Una scelta ampia per tutti gli appassionati che vede come protagonista assoluta la International SkyRace Valmalenco-Valposchiavo.
Sul sito è a disposizione il Calendario Outdoor Running 2013 dove si possono trovare le specifiche di tutte le competizioni nazionali e una selezione delle principali internazionali. Qui il Calendaio Cutdoor Running 2013
Sabato 08 giugno
DOLOMITI EXTREME TRAIL - Forno di Zoldo (BL) - 53 km - 3.800 m
RIGANTOCA&DIPU' - Genova (GE) - 52 km - 2.760 m D+
Domenica o9 giugno
ANTICO TRAIL DEL CONTRABBANDIERE - Costa Valstagna (VI) - 35 km - 2.880 m D+
CANCERVO SKYRACE - S. Giovanni Bianco (BG) - 24 km - 1.967 m D+
INTERNATIONAL SKYRACE VALMANENCO-VALPOSCHIAVO - Lanzade (SO) - 31 km - 1.850 m D+
PANICO SKYRACE - San donato (FR) -18 km
SKYRACE ALPE DI MERA - Scopello (VC) - 18,5 km - 1.300 m D+
TRAIL DELLE 5 QUERCE - Gravina in Puglia (BA) - 19 km
TRAIL DEL MALANDRINO - Prato (PO) - 70 km - 4.550 m D+
TRAIL DEGLI DEI - Agerole (NA) - 30 km
TRAIL DEL MONTE SERVIN - Angrogna (TO) - 30 km - 1.700 m D+
TRAIL DI VALLINFREDDA - Vallinfredda (RM) - 13,5 km
TRAIL DI FONTESANTA - Fontesanta (FI) - 22 km - 1.200 m D+
Dachstein Triple rinviata: si correra' il 6 luglio
Pessime condizioni meteo sull'Austria. Percorso invariato.
La Dachstein Triple è posticipata a dsabato 6 luglio. Il cambiamento di data è causato delle cattive condizioni meteo che hanno colpito l'Austria, e la Stiria in particolare.
PERCORSO INVARIATO - Il posticipo permetterà agli organizzatori di mantenere il percorso invariato: 27 km e 2.000 metri di dislivello da superare in un triathlon alpino che vede mountain bike, corsa a piedi e scialpinismo uniti in una unica prova. Il percorso porterà i "triatleti del mountaineering" dal Planet Planai di Schladming fino alla stazione a monte della funivia del Dachstein a quota 2.700 metri. Si potrà partecipare in staffette da tre componenti, ma sono molti gli atleti che hanno deciso di sfidare il Dachstein Triple nella prova singola.
RIAPERTE LE ISCRIZIONI - Lo spostamento della gara può essere un occasione per chi non era riuscito a iscriversi di mettersi in gioco in questo speciale triathlon alpino. È possibile farlo on-line fino al primo luglio sul sito www.dynafit.com
La responsabilità della gara è affidata a Karl Posch, esperto organizzatore di manifestazioni come il circuito Austria Skitour Cup. Numerose sono le aziende partner della competizione tra cui ThermoCool e la birra analcolica Erdinger: al termine della gara tutti potranno partecipare al pasta party in quota e indossare la maglia Dachstein Triple 2013 della nuova collezione Dynafit.
La Sportiva Vertical Trophy 2013 al via
Il 22 giugno la prima tappa a Vigo di Fassa
E' arrivato l'invito del Macha al circuito dei Vertical sostenuti da La Sportiva:
«Allora si inizia!! La Sportiva Vertical Trophy 2013 è pronto per partire. La prima tappa, dopo il successo dello scorso anno (130 al traguardo), è in programma a Vigo di Fassa il 22 giugno con partenza dal piazzale scuole elementari alle 14.00 e arrivo presso il rifugio Vael dopo 890 metri di ascesa.
La gara è dedicata per la seconda volta al caro amico e Guida Alpina Bruno Deluca, gestore del Rifugio per tanti anni assieme a Roberta. Ora è lei assieme ai suoi collaboratori che con tanta passione continua questa bella avventura».
L'evento è sostenuto anche dal Soccorso Alpino Centro Fassa, dal Comune di Vigo di Fassa e dal Comitato Manifestazioni di Vigo.
INFO E ISCRIZIONI - Iscrizioni e informazioni presso l'ufficio turistico di Vigo di Fassa al numero 0462/609700, infovigo@fassa.com
E' possibile iscriversi anche presso il Factory Shop La Sportiva di Ziano di Fiemme - tel. 0462/570242.
Per informazioni più dettagliate sul circuito: massimo@lasportiva.com o tel. 333/1741081.
LE ALTRE TAPPE :
7 LUGLIO
VERTICAL - RODELLA
CANAZEI
www.bogndania.com
Tel 329.0522217 - 335.1305801 - 335.7099644
ENNIO DANTONE
21 SETTEMBRE
SCALDAGAMBE
TESERO - STAVA
massimo@lasportiva.com
tel. 333.1741081
MASSIMO DONDIO - MACHA
28 SETTEMBRE
VERTICAL VAL DAL VENT
MOENA
tel. 340.5377199 - 335.7422132
MARCO FELICETTI
05 OTTOBRE
CIOK VEDELER
SORAGA
www.ciokvedeler.it
tel. 340.4995718
UMBERTO ZULIAN
20 OTTOBRE
VERTICAL COSTOLINA
ZIANO DI FIEMME
www.cauriol.it
tel. 347.1827870 - 334.6798304
CARLO ZANON
Stefano Trisconi, pronto per le grandi sfide
In programma, Oasi Zegna, Lavaredo e Trans D'Havet
Classe 1974, è uno dei volti nuovi del trail italiano. Lo scorso anno si è laureato Campione Italiano IUTA alla TerraAcquaCielo ed è arrivato 22° al Trofeo Kima. Quest'anno ha già vinto Porte di Pietra, Trail del Motty e la Maratona della Valle Intrasca questa domenica. Gli abbiamo chiesto qualcosa sui suoi progetti imminenti.
Ciao Stefano, ci racconti qualcosa di te per chi non ti conosce ancora? Da un anno vivo ad Ornavasso un piccolo paese delle bassa ossola, qui ho trovato un bel gruppo di persone con la mia stessa passione per la corsa e con cui si è creato anche un bel rapporto d’amicizia. In oltre quest’anno ho avuto la possibilità di conoscere Livio Tretto, una persona che crede in me, che mi aiutato a conoscere il mondo dei trail e tutt’ora mi assiste a 360°. Per questo lo ringrazio molto. Pratico da sempre la corsa e lo sci alpinismo, la prima in estate a livello agonistico, il secondo in inverno per allenamento.
Che lavoro fai nella vita di tutti i giorni? Lavoro come manutentore presso Ipercoop di Gravellona Toce.
La tua prima gara? Anzola-Piazza Grande, corsa di solo salita.
La gara con più soddisfazioni fino ad oggi? Sicuramente la gara di domenica, vincere e stabilire il record …INCREDIBILE!!!
Come "trail runner" quale distanza ti senti essere più congeniale? La mia distanza ideale è tra i 40/50km
La sensazione più bella che provi in gara dovessi descrivere la disciplina a un neofita? Una sfida con se stessi.
Talento, sacrifici o entrambi? Quanto tempo occupa la corsa e lo sport nella tua vita? Il Talento è importante ma anche tanto sacrificio. La corsa prende una fetta importante della mia vita, ho però la fortuna di avere Elisa la mia compagna di vita che mi aiuta, ne parlavamo proprio in questi giorni…una persona non sa cosa c’è dietro a queste gare, la preparazione, la tensione e se noi atleti non avessimo delle persone comprensive al nostro fianco sarebbe tutto più duro!
Cosa hai provato, prima nell'inseguire, poi nel raggiungere e infine nel superare Daniele a Le Porte di Pietra? Il podio era il mio obbiettivo, vincere e battagliare per tutta la gara con Daniele e’ stato fantastico.
All'arrivo ho chiesto alla tua fidanzata se era più emozionata lei o tu. Ti segue sempre nelle gare? Condivide con te questa tua passione? E’ stato da pelle d’oca, emozionante. Per tutti i risultati più importante Elisa c’è stata e ci sarà. Anche se non è con me fisicamente so che mi segue da casa e mi sostiene sempre!!!
Dopo questo inizio di stagione dove hai primeggiato in molte gare, senti il desiderioo la curiosità di confrontarti con i big stranieri? Assolutamente si. A fine luglio con la Trans D’Havet Campionato Europeo ISF ci saranno tutti i migliori in campo internazionale.
Aspettative per il tuo recente inserimento nel team Raid Light? Positive, grazie a questa opportunità spero di potermi migliorare.
Il tuo programma per il proseguo di stagione? Domenica 16 giugno sono impegnato con il Trail Oasi Zegna, campionato italiano Skyrunning , poi la Lavaredo Ultra Trail fine giugno e a fine luglio la Trans D’Havet.
E di domenica alla Valle Intrasca, com'è stata l'esperienza con Giulio? E’ stata fantastica, con Giulio ho un forte legame d’ amicizia, ci alleniamo spesso insieme abbiamo costruito insieme il successo alle Valle Intrasca e speriamo ce ne siano altri per tutti e due.
E' una gara storica e molto sentita nella vostra zona con una sana e bella rivalità sportiva tra chi abita nell'Ossola e chi nel Verbano. La rivalità sportiva in questa gara è incredibile, bella sana ed emozionante.
Ronda del cims, la piu' dura
Attesa la rivincita dell'UTMB tra Canepa e Hawker
Sono 300 i concorrenti iscritti alla Ronda del Cims che si svolgerà a Ordino, Andorra, il 21 giugno. Con 170 km, 13.000 metri di dislivello positivo,15 passaggi sopra i 2.400 metri di quota, una quota media a 2.000 metri e il punto culminante ai 2.942 metri del Pic del Comapedrosa, è già stata definita la 100 miglia più dura del panorama internazionale.
NON PER TUTTI - Il terreno estremamente tecnico, rende i numeri riportati ancora più duri. Ne è la conferma il tempo record stabilito nel 2011 dallo Spagnolo Miguel Heras che ha chiuso la prova in poco più di 30 ore, a conti malfatti 7 o 8 ore in più dell’UTMB. Lo scorso anno, lo spagnolo Oscar Perez, poi vincitore del Tor des Gèants, vinse in 30h34’’. Tra le donne, lo scorso anno Nerea Martinez ha invece vinto in 35h31’’. Il tempo limite è stato fissato addirittura in 62 ore. La partenza è fissata per le 7:00 del mattino quindi i primi concorrenti sono attesi per il primo pomeriggio del sabato, con una notte da affrontare a circa metà percorso. Viste le caratteristiche estreme della prova, gli organizzatori pongono come requisito per l’iscrizione aver partecipato a una gara con più di 100 km e 4.500 m D+ o con più di 165 km e 2.500 m D+. In poche parole, una gara non per tutti.
I BIG AL VIA - Quest’anno la Ronda dels Cims è anche la seconda tappa Ultra delle Skyrunner® World Series. Una prova non per tutti perché molti atleti correranno nello stesso circuito la domenica successiva alla Marathon du Mont-Blanc, a Chamonix. Tra gli oltre 300 iscritti, sarà comunque presente una buona rappresentativa di atleti di livello internazionale. Di seguito una sintesi dei possibili protagonisti.
BRUNOD Brunod (ITA), 3° quest’anno all’Adventuriers du Bot de Drome 105 km.
CALVO REDONDO Salvador (ESP), lo scorso anno 2° alla Ronda dels Cims, 1° alla Cambodia 235 km, 1° alla Grand to Grand Ultra 165 km e 1° alla Vuelta al Aneto 98 km.
CAMPBELL Jared (USA), lo scorso anno 2° alla Barkley Marathons 100 miles e 12° alla Hardrock 100 miles.
CHORIER Julien (FRA), quest’anno 2° all’ultra Trail Mt. Fuji 100 miles e lo scorso anno tra le altre, 1° alla Zugspitz 100 km. T
EIXEIRA Armando (POR), quest’anno 2° alla Madeira Island Ultra 116 km e lo scorso anno 2° alla Transgrancanaria 123 km e 11° all’UTMB 103 km.
TEIXIDO MARTI-VENTOSA Xavier (AND), lo scorso anno 6° all’Andorra Ultra Trail 112 km.
VALSESIA Nico (ITA), lo scorso anno 2° alla Marathon Trasil Lago di Como 115 km e 2° all’Ultra Trail Lago d’Orta 63 km.
YAMAMOTO Kenichi (JPN), lo scorso anno 1° al Grand Raid des Pyrénées 160 km e 3° all’Ultra Trail Mt. Fuji 100 miles.
Tra le donne,
BOTTGER Julia (GER), lo scorso anno 1° alla The North Face 100 Philippines 100 km, 1° alla Canadian Death Race 125 km e 3° alla Diagonale des Fous 170 km.
CANEPA Francesca (ITA), quest’anno 1° all’ Adventuriers du Bot de Drome 105 km e 1° al Trail de Vulcain Ultra 50 miles e lo scorso anno, tra le altre, 1° al Tor des Géants 303 km e 2° all’UTMB 103 km.
HAWKER Lizzy (GBR), 1° all’Anapurna Ultra Trail 100 km e lo scorso anno, tra le altre, 1° all’UTMB 103 km, 1° alla Spartathlon 246 km, 1° alla Run Rabbit 100 miles e 1° al Trail Ticino 117 km.
LECOMTE Rmilie FRA), quest’anno 5° alla Transvulcania Ultramarathon 93 km e lo scorso anno 1° alla Diagonale des Fous 170 km e 1° a L’Ardechois 98 km. MARTINEZ URRUZOLA Nerea (ESP), quest’anno 1° alla Madeira Island 116 km e 1° alla Transgrancanaria 119km e lo scorso anno, tra le altre, 1° alla Ronda dels Cims 170 km.
La Trans D'Havet si prepara per l'europeo
Fervono i preparativi per il grande evento
Il 27 luglio si svolgerà la seconda edizione della Trans d'Havet, gara di 80 km e 5.500 m D+ con partenza da Piovene Rocchette (VI) e arrivo a Valdagno (VI). Un avvenimento di assoluta importanza per il movimento italiano e internazionale dell'outdoor running perché quest'anno la Trans D'Havet è stata selezionata dalla ISF come prova unica dell'European Ultra SkyMarathon Championship. Ad esclusione del tecnico Trofeo Kima, sarà infatti la prima volta che gli appassionati italiani della disciplina potranno ammirare o correre sullo stesso percorso che vedrà impegnati i migliori talenti continentali delle ultra distanze. In primis, i due atleti che stanno letteralmente dominando la scena di questo inizio di stagione, lo spagnolo Kilian Jornet e la svedese Emelie Forsberg.
A meno di due mesi dall'evento abbiamo chiesto a Enrico Pollini, responsabile del comitato organizzatore dell' A.s.d. Ultrabericus Team, lo stato avanzamento lavori della prova europea.
Come procedono al momento le iscrizioni?
Direi molto bene. Ad oggi abbiamo ufficialmente superato i 350 iscritti. Vi sono inoltre numerose richieste in corso e in generale l'interesse per l'evento è ottimo. Alla lista degli iscritti mancano ancora tutti gli atleti elite che verranno ufficializzati in un secondo momento. Anche sul fronte delle provenienze, siamo soddisfatti. Ad oggi compaiono atleti provenienti da 14 differenti nazioni e anche questo numero è destinato a salire. Saranno presenti anche atleti non europei, come la brasiliana Fernanda Maciel che ha ufficializzato la sua partecipazione.
Rispetto all'edizione zero e alla prima ufficiale dello scorso anno, cosa comporta a livello organizzativo preparare un europeo?
Ci siamo concentrati principalmente sul percorso e sugli aspetti di comunicazione. Per il primo punto, abbiamo aumentato i presidi per garantire la massima sicurezza agli atleti . Riguardo alla comunicazione, abbiamo invece un servizio stampa che comunicherà in italiano e in inglese. Un campionato europeo comporta inevitabilmente una problematica di lingua e tutte le nostre informazioni, comprese quelle del sito internet di riferimento, sono sia in italiano che in inglese. Avremo poi un servizio live race che sarà usufruibile in tempo reale sulla pagina Facebook di riferimento. Vi è poi tutta la logistica inerente alle sistemazioni alberghiere che ovviamente comporta un maggior lavoro rispetto agli scorsi anni.
E poi avete anche l'european week da organizzare.
Si, la settimana tra i due eventi di Canazei, il Vertical e la SkyRace, e la Trans D'Havet, è un momento importante che costituirà un'occasione unica di aggregazione per atleti, operatori del settore e appassionati in generale. Qui ci stiamo concentrando sulla logistica e sulle attività collaterali.
Come accoglierete la stampa specializzata?
I giornalisti accreditati avranno a loro disposizione una sala stampa in prossimità dell'arrivo dotata di Wi-Fi e di quanto necessita loro per lavorare. Avranno poi a disposizione una cartella stampa con tutte le informazioni necessarie per seguire l'evento nelle sue varie fasi. Stiamo mettendo a punto un servizio navetta in grado di spostare gli operatori nei punti strategici del percorso per seguire la gara dal vivo. A monte di tutto questo, grazie al lavoro della ISF, stiamo cercando di accontentare le esigenze dei principali media europei e non solo.
State svolgendo azioni in merito alla partecipazione del pubblico?
Si, stiamo organizzando eventi collaterali per invogliare gli amanti della montagna e della disciplina a essere presenti all'evento. Al rifugio Campogrosso, per esempio, vi saranno una serie di spettacoli musicali ed escursioni organizzate. La domenica, inoltre, vi sarà anche una gran fondo in bici che partirà da Recoaro e terminerà in prossimità del 47 km della gara e che inevitabilmente porterà ulteriore pubblico.












