A Verbier i Campionati del Mondo ISMF 2015

In Svizzera anche la prima tappa di Coppa del Mondo 2014

Sarà Verbier a ospitare i prossimi Campionati del Mondo della International Ski Mountaineering Federation: la rassegna iridata si svolgerà sulle montagne svizzere dal 6 al 12 febbraio 2015. E Verbier inizierà a lavorare per il 2015 ospitando la prima tappa della Coppa del Mondo del 2014: una pre-mondiale per mettere a punto la macchina organizzativa.


Picas e Gil campioni di Spagna

La gara maschile vinta dal marocchino Zaid Ait Malek

Appuntamento domenica scorsa 30 giugno sui Pirenei di Ribagorza per i Campionati spagnoli di corsa in montagna (questa la traduzione letterale, ma si tratta in realtà di skyrunning). Il tracciato, 42 km e 6000 metri di dislivello, era quello degli ultimi SkyGames, disputati un anno fa. La vittoria è andata a Nuria Picas e, come nell'ultima tappa di Coppa di Spagna, all'Haria Extreme, dietro di lei è arrivata Maite Maiora, distaccata di più di sette minuti. La Picas è stata l'unica donna a scendere sotto il muto delle cinque ore (5h55'). Terza classificata Anna Comet.

GARA UOMINI - La vittoria della gara maschile è stata appannaggio della più bella sorpresa del mondo dello skyrunning spagnolo: Zaid Ait Malek. Diciamo spagnolo perché Malek, secondo all'Haria Extreme e quarto a Zegama, corre pe la selezione andalusa anche se non ha passaporto spagnolo ma marocchino. E per questo motivo non ha potuto reclamare il titolo che è andato al secondo classificato, Alfredo Gil. 4h11'' il tempo di Malek, cinque minuti in più per Gil. Terzo posto per il giovanissimo Manuel Merillas. 


'Saul you rock', Kilian intervista Padua

La versione integrale del video di Seb Montaz-Rosset

Da qualche giorno gira sul web un video dal titolo 'Saul you rock' postato da Seb Montaz-Rosset in cui Kilian Jornet intervista Saul Padua, vincitore del vertical di Chamonix. Ve lo proponiamo in versione integrale. Quello che sorprende, come sempre, è la serenità con cui Kilian condivide la scena con nuovi potenziali protagonisti, senza farsi influenzare dal risultato sul campo, in cui magari - come avvenuto a Chamonix - ha dovuto 'digerire' una sconfitta. Tanto di cappello...


Il Vertical Trophy La Sportiva fa tappa a Col Rodella

Domenica la gara organizzata dai Bogn da Nia

Al Col Rodella appuntamento domenica 7 luglio con la seconda tappa del 'Vertical Trophy La Sportiva'. «I 944 metri di ascesa per 4,5 km sono numeri da Vertical vero - spiega Ennio Dantone del Team Bogn da Nia che cura l'organizzazione -. Quest'anno abbiano proposto una piccola varante iniziale, un po’ più dolce, ma la parte finale del percorso non cambia e sarà come sempre spettacolare: a Nord la parete del Sella e poi verso l’arrivo gli atleti avranno davanti a loro il Sassolungo» Lo start alle ore 10 in piazza San Floriano a Canazei, mentre l’arrivo è posto a quota 2.404 presso la stazione a monte della funivia che sale da Campitello. Info: www.bogndania.com.


Riecco la Rocca di Cavour

Vittorie di Manuel Solavaggione e Ana Nanu

Rocca di Cavour, nome 'storico' nel panorama della corsa in montagna. «La 'Rocca' è stata protagonista per 27 anni - spiega Carlo Degiovanni -, nel 1987 ospitò il Campionato Italiano di Corsa in Montagna a staffetta che registrò la sconfitta, sorprendente per quei tempi, della Forestale Roma, terza alle spalle della Alitrans di Verona e della compagine di San Giovanni Bianco di Domenico Salvi. I nomi di allora erano Bonzi, Vallicella, Pezzoli, Fregona, eredi di Giupponi che per anni era stato il pioniere delle corse montane». Mercoledì 3 luglio è andata in scena la prova a cronometro sui sentieri della Rocca, con 177 atleti a misurarsi sui 3,5 km, con 200 metri di dislivello, del tracciato. Hanno dettato legge gli atleti della Valle Varaita, ai primi cinque posti della classifica maschile: affermazione del giovane Manuel Solavaggione, di quattro secondi più veloce di Danilo Lantermino, terzo il diciannovenne Leonardo Giletta, seguito da Simone Peyracchia e Maxim Ioan. Da Bologna invece è arrivata la protagonista femminile, Ana Nanu. L'atleta di origine rumena (che in Romania è stata campionessa nazionale sui 10.000 metri) si è imposta su Elena Bagnus della Podistica Valle Varaita e Morena Almonti del Gruppo sportivo Ferrero di Alba.


Ice Trail, tra gli iscritti anche Francesca Canepa

L’italiana alla seconda prova nel circuito SWS

Sono quasi 900 gli atleti iscritti a una delle due prove in programma della Ice Trail Tarentaise che si svolgerà a Val d’Isére, Francia, il prossimo 14 luglio.

LA PIU' DURA - Un percorso principale di 65 km e 5.000 m D+, tecnico e spettacolare che con il punto culminante ai 3.653 m de La Grande Motte e altri tre passaggi sopra i 3.000 m, la rende la gara di ultra distanza più alta d’Europa. Già preventivato in partenza un tratto su ghiacciaio, il perdurare dello manto nevoso a quote non consone per la stagione, complica ulteriormente la situazione e gli organizzatori hanno già avvertito i partecipanti che si tratterà di un’edizione durissima. Le 8h16’ del francese Francois D’Haene e le 11h20’ della connazionale Anne Valero, sono tempi abbastanza eloquenti per riassumere la difficoltà del percorso.

FRANCOIS E KILIAN - Quest’anno la Ice Trail Tarentaise è inserita nel circuito ULTRA delle Skyrunner World Series e per questo motivo non mancheranno al via alcuni tra i big della disciplina. Tra i certi, lo stesso Francois D’Haene, recente vincitore con Michel Lanne della 80 km di Chamonix, lo spagnolo Kilian Jornet, vincitore della Transvulcania, prima prova stagionale del circuito e poi ancora Vincent Delebarre e Dawa Sherpa, già secondo lo scorso anno.

LA SFIDA FEMMINILE - E’ in campo femminile, però, che la sfida desta più interesse. Confermata la presenza della fuoriclasse svedese Emelie Forsberg, dopo il successo alla Ronda dels Cims ha optato per la prova francese anche l’Italiana Francesca Canepa. Iscritte anche le francesi Chritel Dewalle, quest’anno già vincitrice del Trail du Ventoux, e Emilie Lecomte. Si attendono conferme invece dalla spagnola Nuria Picas. Per la Canepa si tratta quindi di un primo confronto diretto con la Forsberg e, nel caso, anche con la Picas. Un bel banco di prova su una distanza che sulla carta la penalizza se rapportata ai suoi abituali standard chilometrici.  

IL BLOG DI FRANCESCA - Intanto la Canepa ha raccontato la 'sua' Ronda dels Cims nel blog che cura (http://francescacanepa.wordpress.com). «E succede un’altra di quelle magie che non capirò mai, quelle cose fantastiche che ogni tanto fa il corpo: così, intorno al sessantesimo chilometro, dove Renato (Jorioz, ndr) ha sempre detto che sarebbe cominciata la gara, inizio a sentirmi come appena alzata dal divano, corro dappertutto. Ho pensato che potesse essere rischioso, ma ho deciso di correre il rischio perché era il momento buono per riuscire a fare un po’ il vuoto. Ha funzionato, e da lì in poi nessuna ha più recuperato niente». Per leggere il racconto completo 


Domenica ritorna il Cervino X-Trail

Nuovi percorsi sotto la Gran Becca

I Cervino Trailers quest’anno propongono due percorsi inediti di 55 km e 4.000 m D+ e di 20 km e 2.000 m D+.  

IL PERCORSO
- Per la gara più lunga, la partenza è fissata per le ore 7:00 dall’area sportiva di Antey-Saint-André. La corsa raggiungerà quindi le frazioni Lies e poi Petit-Antey. Il punto culminante è costituito dal monte Zerbion (2.720 m). Sarà poi la volta dell’alpe Chancellier, alpe Nivole, lago Croux, col Pila, monte Tantané e alpe Champlong per quello che si preannuncia essere un percorso altamente spettacolare con ampie vedute sulla Gran Becca. La gara risalirà poi verso il col di Nana sfiorando il percorso del Tor des Géants. tornando con percorso ondulato verso il santuario di Clavalitè, per poi proseguire lungo una cresta molto panoramica, prima fino al colle di Cheneil, poi al lago Lod e Chamois. Una volta raggiunta La Magdeleine, passando per le frazioni di Herin e Avout, si arriva al traguardo presso l’area sportiva di Antey-Saint-André. La gara di 20 km partirà invece alle ore 9:30 sempre dall’area sportiva di Antey-Saint-André.  

I POSSIBILI PROTAGONISTI
- Sono circa 270 gli atleti iscritti alle prove in programma. Nella 55 km, tra i possibili protagonisti maschili, lo svizzero Marco Gazzola, gli atleti valdostani Franco Collè (Tecnica), Jarno Venturini (Tecnica), Paolo Vierin e Marco Zarantonello (Salomon Agisko). Tra le donne, Vergura Carmela (Valetudo Skyrunning) e Arianna Regis (Salomon Agisko).  Nella 20 km, possibili protagonisti con lo spagnolo Alfonso Rodriguez, Cesare Clap, Alberto Ghisellini, Alma Rrika.  


Sebastien Chaigneau ripescato alla Hardrock Hundred

Il campione francese in una nuova sfida in America

L’organizzazione della Hardrock Hundred Endurance Run ha comunicato che l’atleta francese Sebastien Chaigneau è stato inserito tra i 140 atleti che prenderanno il via alla gara il 12 luglio da Silverton, in Colorado.  

DENTRO LA STORIA DELL'ENDURANCE
- Una gara ormai leggendaria, non solo negli Stati Uniti, che dal 1992 si svolge ogni anno con le sole eccezioni del 1992 per troppa neve e del 2002 per incendi. Fedele alle sue rigide regole di iscrizione, la sua lotteria non ha mai concesso sconti a nessuno, neanche a Kilian Jornet che ha cercato di parteciparvi negli ultimi anni. Con i suoi 161 km 10.000 metri di dislivello positivo e i 4.281 m del suo punto cuminante (Handies Peak) e senz'ombra di dubbio la 100 miglia più dura del continente americano.

 I TEMPI DI RIFERIMENTO - Nel 2008 il giovane talento americano Kyle Skaggs, prima di scomparire dalle competizioni, l’ha terminata con l’inavvicinabile tempo di  23h23’. La Francia vanta già una vittoria, quella di Julien Chorier che nel 2011 ha chiuso in 25h17’’. E’ la gara di Karl Meltzer che ha già colto cinque vittorie, un secondo posto e che detiene il secondo miglior tempo di sempre in 24h38’’.  Anche lui, come i connazionali Jared Campbell e Joe Grant sarà al via quest’anno.  

UNA GARA CHE VALE UNA CARRIERA
- Per l'atleta in forza al team The North Face, la Hardrock diventa quindi uno degli appuntamenti principali dell’intera stagione. Reduce dal primo posto alla Transgrancanaria a marzo e dal terzo posto dell’Ultra Trail Mt. Fuji ad aprile, questa potrebbe essere una grande occasione per la sua consacrazione definitiva. Dopo la già citata vittoria di Julien Chorier nel 2011 e quella di Thomas Lorblanchet lo scorso anno alla Leadville, Chaigneau tenterà quindi di portare in Francia un terzo successo nell’endurance running americano che conta.    


Simona Morbelli, un podio aspettando la CCC

Al terzo anno nelle ultra, arrivano i risultati che contano

Dopo quelle di Alessandra Carlini e Marco De Gasperi, è arrivata anche la testimonianza diretta di Simona Morbelli, reduce da un podio nella 80 km di Chamonix. Quello di Simona, dopo il secondo posto di Alessandra Carlini sempre nella 80 km, il terzo posto di Antonella Confortola nel Vertical e il secondo posto di Marco De Gasperi nella 42 km, è il quarto podio conquistato dagli atleti italiani nel prestigioso fine settimana di Chamonix.   

Con i due secondi posti all’Ultrabericus Trail e a Le Porte di Pietra e il terzo posto al Trail dei Gorrei, questo è anche il quarto podio stagionale per l’atleta piemontese che sta affrontando sua terza stagione nelle ultra distanze. Un risultato importante che la proietta direttamente nella preparazione per la CCC dove vuole migliorare il suo settimo posto dello scorso anno.  

"La mia 80 km di Chamonix è iniziata a gennaio, quando ho pianificato il programma annuale di gare. Vivo a Courmayeur, amo la montagna, amo questo posto, come potevo non correrla? Sapevo sarebbe stata una gara tecnica. Sapevo che avrebbe avuto una risonanza di tipo internazionale. Sapevo che sarebbe stata dura.  Lo sapevo, e per questo volevo correrla a tutti i costi. Insieme a Fabrizio avevo fatto una breve ricognizione due settimane prima ma l’abbondante strato di neve residuo non ci aveva permesso di seguire interamente il tracciato di gara. L'inquietudine, anche per questo motivo, era quindi aumentata. Un problema alla caviglia sinistra, la neve e la presenza di discese tecniche, mi avevano messo in allarme.   

Il grande giorno arriva. Chamonix, h 02:00, apro gli occhi. Finalmente ci siamo. Gli attimi prima delle partenze sono i momenti peggiori.  Vorrei già correre, vorrei essere già in gara.  Start. Finalmente.  So che non devo tirare, l'inizio è tutto in salita, si corre diretti al Brevant. Io e Alessandra stiamo insieme, parliamo. So che a La Flegere troverò Fabio che è salito a piedi subito dopo la partenza. Davide invece lo ritroverò con Andrea a Vallorcine. Tutto prosegue bene per i primi 45 km. Il percorso è semplicemente favoloso. Sono a metà gara, vediamo cosa capiterà, le salite le gestisco sempre bene e penso che se tengo il ritmo potrò aumentare a breve. Devo solo fare due cose, non prendere una  storta alla caviglia infortunata e soprattutto non perdermi. Rimango concentrata, guardo il terreno, penso solo a tenere il ritmo e zac, alzo gli occhi e capisco che qualcosa non va. Niente più balisaggio. Dove mi trovo? Per chi corre questo è l'incubo peggiore. Accorgersi di aver sbagliato e di averlo fatto così bene da essere andati dalla parte opposta è terribile. Panico. Stress. Chiamo, grido e chiedo. Torno indietro. No, proseguo avanti. Andrea al telefono mi dice che si trova in bici da qualche parte ma non capisco dove. Ritrovo il percorso, inizio a chiedermi quanto tempo ho perso, cosa ci faccio ancora li e per quale  motivo sono stata così distratta. La mia testa rimane inchiodata a quei minuti persi.  

Arrivo a Le Bois, mi aspetta l’ultima salita. Ritrovo Fabio e Davide. Sono li ad aspettare me. Grazie. Supero la piccola stazione di Montenvers. Conosco il posto perchè vi passo spesso in inverno con gli sci. Jean-Michel lo aveva detto, solo pietre, difficile correre, si perderà parecchio tempo.  Alla mia sinistra i Dru. Penso a Bonatti, la storia dell'alpinismo mondiale. La salita finisce e inizia il lunghissimo traverso. Sotto, Chamonix si avvicina. Aspetto con ansia quella che so essere l'ultima discesa.

Arrivo in fondo e ritrovo Andrea con la bike. Lui davanti. Io dietro. Ogni tanto si gira ma non mollo. Eh no, siamo alla fine di questo incredibile viaggio, tra poco sarà tutto finito.   Attraverso il centro del paese, mi godo l’arrivo nella piazza della chiesa. Alberto, Alessandra, Giulio, Fabrizio, Andrea, Fabio, Davide sono tutti lì ad attendermi.  Manca Fulvio. Peccato. La gente sta applaudendo, grida il mio nome.  Assaporo tutto. Questi momenti acquisteranno ancor più valore con il passare del tempo perché le emozioni, più sono forti  più ti rimangono dentro".  


Le ultime dal Sentiero 4 Luglio

Domenica 7 luglio si correrà tra cielo, rocce e neve

Si correrà domenica 7 luglio 2013 su prati, sentieri, pietraie, roccia e nevai.  

IL PERCORSO LUNGO -
È la 18ª Sentiero 4 Luglio SkyMarathon, che partirà da Aprica (probabilmente sotto l'arco ligneo davanti al Centro Direzionale, non da Piazza Palabione) alle ore 06:45 per il drappello delle intrepide signore e alle 07:30 per gli un po' meno mattinieri maschietti alla loro caccia, lungo la panoramica Alta Via n. 7 (altro nome del Sentiero 4 Luglio).

L'arrivo, per chi supererà il severo cancelLo di Passo Sèllero inesorabilmente sbarrato alle 11.30, sarà come nel 2011 a Santìcolo di Corteno Golgi, 42 km e quasi 3000 metri di dislivello positivo più a est. Anche se le due località sono separate solo da 7-8 km di strada a fondovalle, coperti per il trasbordo di atleti e bagagli dal bus-navetta e dal camioncino della Protezione Civile predisposti dall'organizzazione.

...E QUELLO CORTO -
Stesso discorso vale per la 23 km (13ª edizione), solo che qui la neve sarà poca o del tutto assente. In ogni caso la 'corta' raggiunge circa i 2350 di quota alla Porta di Barbione, anch'essa bella zona panoramica.  

IL METEO SEMBRA REGGERE -
Riguardo al meteo, anche se per ora è un po' presto per le certezze, pare che la giornata di domenica 7 luglio   debba essere abbastanza bella e non troppo calda (http://www.apricaonline.com/it/utilita/meteo-aprica).  

PARTECIPAZIONE TOP LEVEL -
Fra i circa trecento iscritti ci sono diversi nomi noti, tra i quali i vincitori 2012 Tadei Pivk e Paolo Gotti (quest'anno è stato deciso che il primo posto in coppia non vale), Fulvio Dapit e certamente confermeranno la loro altri big che per tattica non si manifestano fino all'ultimo momento. Delle donne non mancheranno la pluri campionessa Emanuela Brizio e l'aprichese Lucia Moraschinelli.

Nella mezza ci sono Lisa Buzzoni, Lorenza Combi, Michela Benzoni (vincitrice della maratona nel lontano 2011), l'incredibile 84enne Antonio Gianola da Premana e altri.

Un bel gruppo di skyrunner arriverà dalla Spagna, mentre altri sono in arrivo dalla Cekia, dalla Slovacchia, dalla Svizzera, dalla Germania, dall'Ungheria e persino dagli USA.
Come sempre, molte le regioni italiche rappresentate, con iscritti dai più lontani lidi della penisola. Quasi una dcina anche i runner locali di Aprica e di Corteno Golgi, alcuni al primo cimento con la competizione.  

INFO -
Elenco iscritti, programma, premi, regolamento e ogni altra informazione sono disponibili su www.maratonadelcielo.it, in particolare alle voci 2013 e news del menu principale.
È ancora possibile iscriversi, eccezionalmente anche un po' dopo il 3 giugno, fissato come termine formale (e ideale) delle iscrizioni.    


Tanta neve sul tracciato de La Montagn’Hard

Solo venerdì si conoscerà il tracciato della 100 km

Sono 262 gli iscritti alla 107 km (e 8800m D+), 263 alla 60 km e 249 alla 38 km: questi i numeri de La Montagn’Hard 2013, ultratrail in programma nel prossimo fine settimana in Savoia. Il via della Montagn’hard 100 è previsto a Saint-Nicolas de Véroce sabato 6 luglio alle 5 del mattino, a seguire lo start delle altre due prove. C'è ancora neve sul percorso: il comitato organizzatore sta lavorando in questi giorni per mettere in sicurezza alcuni passaggi in quota come quelli sull'Enclaves o sulla Crête Croche-Joly. Solo venerdì, nel briefing pre-gara, si avrà un quadro più dettagliato del percorso della Montagn’hard 100. Confermati invece gli altri due percorsi, quello di 60 km e 5000m D+ e quello di 38 km e 3400m D+. Nell'ultima edizione, il vincitore, Cyril Cointre, ha chiuso in 18h 28' 56".
 


Sabato il World Trail Running Championships

Al via la nazionale italiana con 14 atleti

E’ iniziato il conto alla rovesca per il 4th World Trail Running Championships in programma sabato 6 luglio a Llanrwst, nel Nord del Galles. Dopo le prove di Serre Chevalier in Francia nel 2009 e di Connemara in Irlanda nel 2011, la Iau (International Association of Ultrarunners) ha optato per una nuova suggestiva location all’interno della Gwydyr Forest, ina delle zone turistiche più frequentate del Galles.

La partenza della gara è fissata per le ore 9:00 del mattino. Il percorso si svilupperà su un anello di 15 km da ripetere cinque volte più un tratto di 1 km su asfalto alla partenza e all’arrivo, per un totale di circa 77 km. L’organizzazione non ha rilasciato dati ufficiali sull’effettivo profilo altimetrico del percorso.  Sono previsti due punti di rifornimento in ogni giro.

Saranno presenti 19 nazioni per un totale di 129 atleti. L’Italia schiererà al via 14 atleti di cui 8 uomini (Silvano Fedel, Daniele Fornoni, Matteo Lucchese, Paolo Massarenti, Andrea Moretton, Matteo Pigoni, Massimo Tagliaferri e Marco Zanchi) e 6 donne (Cinzia Bertasa, Lisa Borzani, Francesca Canepa, Katia Fori, Lara Mustat e Maria Chiara Parigi).

Lo staff tecnico italiano è invece composto da Gregorio Antonio Zucchinali (Team leader), Stefano Scevaroli (Technical coach), Enrico Vedilei (Technical assistant), Aurelio Michelangeli (Technical assistant), Roberto Beretta (Technical assistant) e Stefano Punzo (Massaggiatore).

La Francia, campione del Mondo in carica come team e nell’individuale maschile (Erik Clavery) e Femminile (Maud Gobert), schiera 13 atleti 7 uomini (Fabien Antolinos, Thierry Breuil, Patrick Bringer, Erik Clavery, Nicolas Martin, Julien Rancon e Sylvain Court) e 6 donne (Stephanie Duc, Maud Gobert, Isabelle Iussaud, Sandra Martin, Nathalie Mauclair, Aurelia Truel).
 
La gara potrà essere seguita con aggiornamenti live sul sito internet e sulla pagina Facebook della IAU.