Gianola, Butti, Rossi e Sortini da record in Valtartano

280 atleti al via al classico rally estivo valtellinese

Saltano tutti i record al Rally Estivo della Valtartano. Una bellissima giornata di sole, con la temperatura ideale per correre, ha accolto oggi i 280 concorrenti, giunti in Valtartano per la tredicesima edizione del Rally Estivo. Il primo record a saltare è stato quelli dei partenti, 140 le coppie al via di questa classicissima gara a coppie. Pochi minuti dopo le 9, lo start della gara, con il gruppo compatto, partito al piccolo trotto lungo la strada della Vallunga. La bagarre si è scatenata alla casera di Porcile, con la coppia Mattia Gianola e Stefano Butti a rompere gli indugi, dietro hanno risposto Davide e Walter Trentin, seguiti dal duo Giovanni Tacchini e Christin Pizzatti. Il forcing del duo del Team Crazy Idea ha subito lasciato il segno, con il loro vantaggio che però restava contenuto. Passavano comunque per primi al Gpm di Cima Lemma con circa 15 secondi sui fratelli Trentin e 1’30” su un trio di coppie, Tacchini-Pizzatti, Sansi-Leoni e Bonfanti-Ratti. Al femminile la coppia del Team Crazy Idea Raffella Rossi ed Elisa Sortini, avvantaggiandosi subito sulle dirette avversarie, ha condotto la gara dal primo all’ultimo metro e transitando da subito nei punti di controllo in tempo record. Tornando alla cronaca della gara maschile, in discesa verso Gavedo la coppia Gianola-Butti volava verso il traguardo con il tempo record di 2h 27’ 33”, mentre hanno chiuso al secondo posto Davide e Walter Trentin (Rupe Magna) in 2h29’12”. Terza piazza dopo rimonta in discesa per Carlo Ratti e Fabio Bonfanti in 2h 30’42”. Quarta piazza per gli atleti del Team Valtellina Stefano Sansi e Marco Leoni, quinti invece Alberto Comazzi e Davide Invernizzi. Al femminile vittoria con record per Raffaella Rossi ed Elisa Sortini (Team Crazy Idea) con il tempo 2h55’53”, che precedono Carolina Tiraboschi e Daniela Rota, mentre terze chiudono Lara Martelletti e Fabiana Del Grosso. Nella categoria mista, successo per i fratelli Martina e Danilo Brambilla della Carvico Skyrunning.


Primi big gia' iscritti alla Sentiero 4 Luglio

Confermata la presenza di Silvia Serafini

Se normalmente i grossi calibri, per una sorta di pretattica, attendono gli ultimi giorni - quando non addirittura le ultime ore - per iscriversi, ad alcuni di loro non importa nulla di farsi notare da subito. Alla Sentiero 4 Luglio SkyMarathon è il caso di Silvia Serafini, vincitrice nel 2013, e di un piccolo drappello straniero, in particolare i britannici Sam Roberts e Ross Bannermann, già della partita. Dalla Valsesia ha del resto preannunciato informalmente la sua presenza la campionissima 'Manu' Brizio, che punta al settimo sigillo.
Si entra ora nelle ultime, febbrili due settimane precedenti l'evento italiano clou della stagione podistica d'alta quota nazionale, valido sia come campionato italiano assoluto e giovanile di skymarathon, sia come seconda tappa delle Skyrunner Italy Series.
Le quote d'iscrizione sono popolarissime: 35 euro per la maratona e 30 euro per la gara di 22,7 km, in entrambi i casi comprensivi di pettorale, maglietta, ristori sul percorso, buono pasto, buono massaggio. I premi ammontano a circa 15.000 euro e sono riservati ai primi venticinque uomini/dieci donne della maratona e quindici uomini/dieci donne della mezza, oltre ai primi passaggi su Cima Sèllero e all'abbassamento dei record. C'è tempo per iscriversi fino a giovedì 2 luglio sera o al raggiungimento dei 400 nominativi. Info e iscrizioni su www.maratonadelcielo.it


Emelie Forsberg sara' in gara alla Dolomites

Attesi oltre 1200 partecipanti in rappresentanza di ben 34 nazioni

La Dolomites Sky Race si conferma un evento senza frontiere. Alla competizione che si disputerà dal 17 al 19 luglio in Val di Fassa sono infatti attesi oltre 1200 partecipanti in rappresentanza di ben 34 nazioni e proprio in quest’ottica sono particolarmente significative le adesioni made in Japan giunte negli ultimi giorni, ovvero quella del forte skyrunner Dai Matsumoto, che è inserito nel team Salomon e quella di Kanako Hasegawa, che non è riuscita a resistere al richiamo di una delle gare simbolo al mondo per il corridori del cielo. Perché anche quest’anno l’evento ladino trentino, che raggiungerà la diciottesima edizione, avrà la più importante collocazione nel calendario visto che si tratta della prova d’apertura delle cinque in programma del circuito iridato Skyrunner World Series.
Oltre alle presenze di atleti del Sol Levante alla segreteria del comitato organizzatore è arrivata la chiamata e l’adesione di Emelie Forsberg, trionfatrice sul traguardo di Canazei nel 2013 e nel 2012 e seconda dodici mesi fa. La 28enne svedese che studia biologia a Tromsø (Norvegia) torna in Trentino con l’obiettivo di mettersi al collo il terzo alloro e per questo motivo si sta allenando con meticolosità in queste settimane. Per sapere quali saranno le sue rivali principali bisognerà però attendere i prossimi giorni, quando verranno ufficializzate da parte delle federazioni nazionali le ultime iscrizioni e si avrà dunque il quadro completo dei big in gara sia nella prova del Dolomites Vertical Kilometer, che andrà in scena il venerdì sul tradizionale tracciato che da Alba di Canazei porterà i concorrenti a Crepa Neigra, una competizione che rappresenta la verticalità assoluta, sia per quanto riguarda la sfida più attesa sulla gara lunga di 22 km della domenica, con i suggestivi passaggi ai 2829 metri di Forcella Pordoi e ai 3152 metri del Piz Boè.
Certe comunque le presenze dei forti atleti del Team La Sportiva, azienda di Ziano di Fiemme da sempre main sponsor della competizione fassana. In particolar modo gli occhi saranno puntati sul re delle sfide verticali Urban Zemmer, quindi ci saranno  Nejc Kuhar, Nadir Maguet, Marco Moletto, il francese William Bon Mardion e l'emergente trentino Nicola Pedergnana, mentre al femminile spicca al momento il nome di Francesca Rossi. Ed ancora Christian Varesco, Maite Maiora, Michele Tavernaro, Paolo Bert e i due spagnoli Cristobal Adel e Alfredo Gil, sempre del team di Ziano di Fiemme.
Le iscrizioni al Dolomites Vertical Kilometer sono ancora aperte ed effettuabili sul sito www.dolomiteskyrace.com, visto che è stata raggiunta finora quota 300 presenze, mentre per la gara lunga la procedura è stata bloccata già ad aprile con il raggiungimento della massima quota gestibile, ovvero 750 atleti.
Novità di quest’anno riguarda la presentazione ufficiale dell’evento alla stampa, al pubblico e ai turisti presenti in Val di Fassa, che è stata programmata per sabato 11 luglio alle ore 20 presso la Sala consigliare del Comune di Canazei ed inserita nel programma delle manifestazioni della suggestiva festa 'Te anter i tobié'. Per l’occasione verrà presentata la nuova brochure fresca di stampa ed un singolare video promozionale realizzato per presentare in maniera diversa questo evento che ha fatto la storia delle competizioni di skyrunning.
Conoscendo gli organizzatori capeggiati da Diego Salvador ci aspettiamo però anche altre interessanti novità dell’ultima ora.


Eletto il nuovo direttivo della ISMF

Quattro le gare in Italia di Coppa del Mondo

Eletto a Bratislava il nuovo direttivo della ISMF: Armando Mariotta - candidato unico - è stato riconfermato presidente. Nel consiglio anche altri due italiani: Roberto Cavallo segretario generale, e Marco Mosso, vicepresidente con delega al marketing. Gli altri vicepresidenti sono lo svizzero Leo Condrau, che avrà anche il ruolo di tesoriere, e lo spagnolo Luis Lopez che seguirà la parte sportiva. I quattro consiglieri sono la svizzera Anne Bochatay, il francese Pierre Dupont, l'andorrano Jaume Estere e il tedesco Johannes Schmid.

CALENDARI - Per quanto riguarda i calendari della Coppa del Mondo ISMF confermata la gara di Andorra; in Svizzera, l'Alpiniski alle Marécottes sarà valida anche come campionato europeo, mentre saranno tre le tappe in Italia ad Albosaggia, la Transcavallo con finali di nuovo a Prato Nevoso. Le quattro gare LGC saranno Pierra Menta, Altitoy, Patrouille des Glacier e il valdostano Tour di Rutor.


Il biotech: nuova frontiera per lo sport di resistenza

Cosi' si ricreano molecole native del nostro corpo

IL CONTENUTO E' STATO RIMOSSO PER VERIFICA DELL'ORIGINE DELLE INFORMAZIONI


Presentato l'Adamello Ultra Trail

A fine settembre, con tante novita'

Due regioni, due province, due parchi, otto comuni, tre gare per un unico grande spettacolo. Al Bianchi Café Bar & Cycles di Milano è stata presentata la seconda edizione dell’Adamello Ultra Trail. Al tavolo dei relatori il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Camonica Roberto Menici, il primo cittadino di Vezza d’Oglio Giovanni Maria Rizzi, il direttore dell’Adamello Ski Stefano Pizzi, il dottor Gabriele Rosa, Paolo Gregorini e Mario Sterli del comitato organizzatore.
L'Adamello Ultra Trail nasce dal desiderio di creare un evento importante in Alta Valle Camonica per promuovere un territorio ricchissimo dal punto di vista ambientale e storico. Il periodo scelto è l'ultima settimana di settembre, dal 25 al 27; per agevolare la partecipazione degli atleti, il percorso non sarà eccessivamente tecnico, ma lo spettacolo paesaggistico è comunque assicurato, sfruttando antichi sentieri e mulattiere militari. Un circuito ad anello, con partenza ed arrivo a Vezza D'Oglio, della lunghezza di 180 km e oltre 10mila metri di dislivello positivo e che coinvolge due regioni (Lombardia-Trentino), otto comuni (Pontedilegno-Temù-Vione-Vezza D'Oglio-Monno-Incudine-Edolo e Vermiglio) e due parchi naturali: il Parco dello Stelvio e il Parco dell’Adamello.
L'Adamello Ultra Trail quest'anno si arricchisce con l'Adamello Trail di 70 km e la Trenta Trail a fondo valle di 30 km. E il comitato organizzatore della gara avrà la fondamentale collaborazione di Rosa & Associati. L’azienda, fondata alla fine degli anni 90 dal dottor Gabriele Rosa, allenatore di fama mondiale, da molti anni si distingue nel campo dell’organizzazione degli eventi di running. A loro è affidata tecnicamente la sorella minore della grande kermesse della corsa, la Trenta Trail.


Sabato tempo di elezioni per la ISMF

A Bratislava sara' ufficializzato anche il calendario

Sabato a Bratislava assemblea della ISMF: le 33 nazioni affiliate eleggeranno il nuovo consiglio per il prossimo quadrienno. Si viaggia nel segno della continuità con la sola candidatura alla presidenza del numero uno uscente, Armando Mariotta. E saranno anche ufficializzati i calendari 2015-2016: nove le tappe in programma, cinque targate ISMF, quattro LGC.


Crazy Skialp Tour, si guarda alla prossima stagione

Tanti progetti dopo il debutto nel 2015

Tempo di bilanci e progetti per il Crazy Skialp Tour che, dopo il pieno di consensi 2015, guarda con entusiasmo alla seconda edizione. «L’idea di base rimane la stessa, ovvero proporre  una selezione di 'gare vere' che riavvicinino gli atleti alle origini del nostro sport, lo scialpinismo in fuori pista, uno scialpinismo fatto di creste e canali dove serva sapersi muovere in ambiente  – ha esordito così Luca Salini, deus machina di questo nuovo challenge -. Ciò che vogliamo è proporre una valida alternativa alle grandi gare, lunghe e massacranti. Agli eventi con nomi altisonanti o a effetto. A quelle competizioni, se vogliamo anche costose per i partecipanti, che stanno mettendo in ginocchio le storiche realtà di paese che hanno scritto la storia di questo sport e, a mio avviso, hanno ancora molto da dire e da dare».
Spiegandosi meglio, Salini ha continuato: «Vi sono regioni, come ad esempio il Piemonte o la Valle d’Aosta, che oggi sono quasi scomparse dai calendari federali. Questo è un peccato, perché procedendo su questa linea  verrà a mancare allo sport che amiamo la linfa, la materia prima. In questo mondo c’è spazio per tutti, basta però procedere per gradi e non bruciare le tappe. Le gare tecniche in ambiente sono necessarie. Sono lo step fondamentale per accedere alla grande classica. Gli atleti, invece, rischiano di passare dagli allenamenti in pista, spesso in notturna direttamente al Trofeo Mezzalama, si crea così una situazione anomala, ovvero persone che non sanno andare in montagna. Atleti che non hanno alcuna esperienza agonistica; spesso non autosufficienti, che si trovano a gareggiare per ore senza avere il minimo controllo ne di se stessi, ne tantomeno dei compagni perché affrontano una situazione simile se va bene una o due volte l’anno. A bordo gara si vede gente che non sa calzare i ramponi, che li perde dopo due passi, o che non sa mettere gli sci nello zaino. Gente che guarda terrorizzata un canalino…. Insomma gente senza background alpinistico. La seconda conseguenza, non meno importante, è che anche le gare che dovrebbero essere un riferimento (Coppa del Mondo o  Campionati Italiani e Continentali) non hanno più il giusto apporto di atleti. Rispetto a qualche anno fa, pochi professionisti di ancor meno nazioni primeggiano e tolgono stimoli a tutto il movimento. Ovvio che non è colpa degli atleti, anzi se mai questi hanno il merito di alzare il livello agonistico, però lo scalino tra il professionista e l’amatore diventa talmente elevato che non c’è più lo stimolo a provarci».
Da qui la 'crazy idea' di provare ancora una volta ad andare controcorrente:  «Uno degli scopi del Crazy Skialp Tour è ritornare a gareggiare per il gusto di farlo. E’ portare a termine una competizione entro le 2 ore previste, ovvero nel lasso di tempo nel quale si è ancora presenti fisicamente e psicologicamente. Il tutto creandosi un’ esperienza alpinistica ed agonistica. Ricordo quando negli anni ’90 si gareggiava in Coppa Dolomiti e Coppa Alpi Centrali. Gli atleti usciti da quei circuiti hanno reso celebri le prime edizioni della Pierra Menta e fatto grande il Mezzalama del nuovo ciclo. A pochi di quegli scialpinisti veniva in mente di controllare i cancelli orari, di verificare se i ramponi andavano bene. Partivano già sicuri di finire la gara in tempi onorevoli e di avere i materiali a posto; semplicemente perché era quello che facevano tutte le domeniche. Tutti o quasi erano sci alpinisti preparati».
La mission è quindi un ritorno al passato, con uno stile moderno: «Ciò che vogliamo è proporre gare scialpinistiche come intendevamo una volta, con al centro l’atleta e con iscrizioni a costi accettabili. Gare ben premiate, con un buon pasto e una ricca premiazione, doccia per tutti, fotografie e filmati che riassumono una domenica passata tra amici condividendo una passione. Da qui si può ripartire e rimettere nella giusta carreggiata anche circuiti più importanti. Se la strada dello scialpinismo è quella intrapresa, spero che non diventi sport olimpico. Verrebbe snaturato, ridotto a delle vertical in pista o a dei circuiti con bandierine, pali e fettucce, considerato da qualcuno una volta ogni quattro anni nel caso che un atleta della nostra nazione si avvicini ad una medaglia, per tornare prontamente nel dimenticatoio per i successivi quattro anni...». 


Andetrail, sport e solidarieta' in Peru'

Dal 15 e il 29 agosto

Andetrail è il nome dato ad una gara di corsa sulle cime della Cordillera Blanca, in Perù, che si svolgerà tra il 15 e il 29 agosto. L’idea è nata da alcuni appassionati che hanno vissuto un’esperienza alpinistica tra le montagne andine e colpiti dalla realtà di quelle terre e affascinate dall’intervento dell’Operazione Mato Grosso, hanno scelto di portare un contributo, un segno distintivo in quelle terre. Atleti, corridori e appassionati stanno raccogliendo le adesioni di quanti vorranno raggiungere il Perù per vivere un’esperienza sportiva unica nel suo genere. Lo scopo di Andetrail consiste nella raccolta fondi per la costruzione di sei asili nelle baraccopoli della città di Chimbote, che si trova sulla costa del Pacifico.
Il percorso della gara verrà preparato grazie all’organizzazione di diversi campi di lavoro realizzati dai ragazzi provenienti dalle parrocchie limitrofe. Il ricavato del finanziamento dato a questi volontari sarà interamente destinato alla realizzazione degli asili. La passione e l’agonismo, dunque, si mescolano ad un’esperienza non solo sportiva, ma anche di vita.

UNA GARA DI TRAIL UNICA AL MONDO - Andetrail si configura come una delle corse in alta quota più alte al mondo. Lo sviluppo completo è di circa 40 km complessivi, con dislivello positivo di 3.676 metri, e un dislivello negativo di 2060 metri. Il percorso si snoda sulle pendici del Monte Huascaran, fino a toccare il punto più alto della gara a quota 4.700 metri (rifugio Huascaran). La competizione prosegue verso il massiccio montuoso del Monte Pisco, fino a concludersi nel rifugio omonimo a quota 4.670 metri.
Info: rifugi-omg.org
 


Becca di Viou: 9 km che inaugurano il Defi Vertical

Domenica 21 il primo vertical della stagione: partenza da Valpelline

Primo giorno d’estate, prima gara assoluta del Défi Vertical, il nuovo circuito che gli organizzatori del Tour Trail della Valle d’Aosta hanno fortemente voluto per questa stagione. Domenica 21 giugno si partirà con il Vertical Becca di Viou, prova che assegnerà punti non solo per il circuito Défi ma anche per il TTVDA. Una gara nella gara da non perdere.
Sono 9 i chilometri di gara del Becca di Viou per un totale di quasi 2.000 metri di dislivello positivo. La partenza verrà data dal centro di Valpelline, comune che dista poco più di 10 km da Aosta, con arrivo in cima alla Becca di Viou, a quota 2.856 metri. Saranno 9 km di fatica ma anche di panorami da non perdere con tutti i 4.000 metri della Valle d’Aosta in mostra e una cartolina unica della città di Aosta.
Lo scorso anno il Vertical venne vinto a pari merito da Nadir Maguet - fresco vincitore della Coppa del Mondo Espoir di sci alpinismo - e dall’altro valdostano Henry Aymonod. Conclusero il percorso in 1h 27’42” a una andatura di poco superiore ai 6 km/h. La prova femminile andò invece a Catherine Bertone, quattordicesima assoluta e all’arrivo dopo 1h 40’59” di salita.
Alle 8.30 partirà il primo concorrente, poi a seguire tutti gli altri, distanziati di 20” uno dall’altro. Una nuova formula introdotta quest’anno. Il percorso è molto largo e anche i sorpassi saranno agevoli. Fino alle ore 24 del 18 giugno le iscrizioni possono essere effettuate online e costano 30 euro. Successivamente costeranno 35 euro. In entrambi i casi va aggiunto 1 euro che sarà devoluto in beneficenza.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, le premiazioni finali. Ad anticipare la cerimonia sarà il 'triangolo enogastronomico' con specialità di Valle d’Aosta (Valpelline), Emilia-Romagna (Mirandola) e Abruzzo (Luccoli), 3 comunità che si sono conosciute durante i catastrofici terremoti e che hanno costruito una amicizia indelebile.
Sole permettendo non mancherà 'Pellissier Helicopter' che dalle 9 sorvolerà la zona della competizione con voli turistici per chi volesse vivere il Vertical Becca di Viou da un’altra prospettiva.
Il Vertical Becca di Viou è organizzato dall’Asd Nordic Walking Grand Combin insieme ai Volontari del soccorso di Valpelline e ai Comuni di Doues, Ollomont, Roisan e ovviamente Valpelline. 
Ogni partecipante riceverà un pacco gara con la birra du Grand-St-Bernard, una maglietta dell’evento, integratori Kratos e il buono pasto per il 'triangolare enogastronomico'. Ricche anche le premiazioni finali. Saliranno sul podio e riceveranno un cesto di prodotti tipici i vincitori di ogni categoria, mentre i migliori 10 tempi riceveranno un antivento di Technosport.


Meno di due settimane alla tre giorni di Chamonix

Marathon du Mont-Blanc, 80 km e vertical

Tra meno di un mese appuntamento a Chamonix per una fra le gare più importanti del calendario francese e internazionale. Chi prenderà l'eredità di François d'Haene (vincitore della 80 km nel 2013) o dello spagnolo Luis Alberto Hernando e della svedese Emelie Forsberg saliti sul più alto gradino del podio nel 2014? Il tempo record fatto segnare da Kilian Jornet nel 2014 al Kilometro Verticale in 34'18'' sarà battuto nel 2015? E chi ci sarà per battere ancora Kilian alla Marathon du Mont-Blanc?
 
TERZA EDIZIONE DELLA 80 KM DU MONT-BLANC - Venerdì 26 giugno, partenza alle 4, i 1000 atleti ammessi si confronteranno sulla distanza di 82 km con un dislivello positivo e negativo di 6000 mt. Occhi puntati sugli americani Dakota Jones e Alex Nichols, i francesi Sébastien Chaigneau, Nicolas Pianet, il tedesco Philipp Reiter, lo svizzero Jules Henri Gabiou o ancora gli spagnoli Cristofer Clemente e Javier Rodriguez e l'azzurro Giancarlo Annovazzi. Anche tra le donne c'è un livello altissimo con la presenza dell'americana Rory Bosio, due volte vincitrice dell'UTMB (nel 2013 e nel 2014), della cinese Dong Li, vincitrice della TNF100 Australie 2015. Come outsiders, la francese Virginie Govignon e la nepalese Mira Rai potranno sorprendere. La 80 Km du Mont-Blanc è tappa  del circuito Ultra delle World Series
 
LA 42KM DU MONT-BLANC - Un formato di gara poco abituale (42 km) per Xavier Thévenard. Il vincitore del trittico CCC, UTMB e TDS si confronterà con degli abitudinari di questa distanza come il britannico Ricky Lightfoot, campione del mondo trail-running nel 2013, i francesi Michel Lanne, Sébastien Spehler, lo statunitense Max King, campione del mondo 100 km nel 2014 o lo svizzero Marc Lauenstein. Al via anche il premanese Erik Gianola Tra le donne ci sarà una bella battaglia con la presenza di Stephanie Jimenez e l'americana Ellie Greenwood. La Marathon du Mont-Blanc fa parte del circuito Salomon Skyrunner France Series 2015.
 
KILOMETRO VERTICALE - Una gran bagarre con 10 atleti con oltre 800 punti nella classifica ITRA: Max King, Aritz Egea Caceres, Thorbjorn Ludvigsen, Saul Antonio Padua Rodriguez, Eirik Haugsnes, Gregory Vollet, Guillaume Peretti, Stian Hovind-Angermund, Pascal Egli, Fabrice Arnaud, Christophe Malarde o Germain Grangier. Nella prova rosa presente Laura Orguè vincitrice nel 2014, che se la vedrà con le azzurre Antonella Confortola e Stephanie Jimenez. Il Kilomètre Vertical du Mont-Blanc vale per gli Skyrunning Continental Championships, nella categoria VK.


Stava Mountain Race sempre piu' internazionale

In gara anche il rumeno Szabolcs e lo svizzero Steiner

La Stava Mountain Race del prossimo 28 giugno assume sempre più un profilo internazionale. Sarà per la validità, visto che è la terza tappa dell’apprezzato circuito La Sportiva Mountain Running Cup, ma anche per la popolarità incrementata in dieci edizioni, fatto sta che quest’anno al via avremo un’importante presenza di corridori del cielo stranieri, a partire da due atleti che puntano senza mezzi termini al podio, ovvero il rumeno del Team Valetudo Gyorgy Istvan Szabolcs e lo svizzero Micha Steiner. Atleti di livello che vanno dunque ad aggiungersi alle iscrizioni già confermate del recordman altoatesino Urban Zemmer che parteciperà al Verticale del Cornon, del trentino Nicola Pedergnana, di Marco Moletto, di Francesca Rossi, Beatrice Deflorian e Serena Vittori nella sfida di apertura con un dislivello di 1080 metri.
Per la gara lunga gli occhi sono puntati sul vincitore dell’edizione dello scorso anno Paolo Bert, che dovrà guardarsi dal valdostano Nadir Maguet (che è fortemente orientato a cimentarsi nella sfida sui 24 km anziché nel vertical), da Michele Tavernaro e da Christian Varesco, anche se la starting list non è ancora definitiva e si aspettano anche ulteriori adesioni di rilievo.
Si avvicina dunque ad ampie falcate il prestigioso appuntamento dell’ultimo week-end di giugno, che inizierà già sabato 27 con la novità di un intenso pomeriggio dedicato ai più piccoli. Oltre alla tradizionale Mini Stava Mountain Race, giunta alla settima edizione e riservata ai ragazzi dai 6 ai 17 anni, gli organizzatori dell’Us Cornacci hanno proposto tante attività ludiche e collaterali per far divertire i più piccoli a partire dalle 15. Un momento che avrà anche un fine benefico a favore dell’Associazione Bambi e che prevede pure in chiave agonistica una combinata con la Mini Dolomites Skyrace di Canazei, con relativa graduatoria e premio speciale del calzaturificio La Sportiva. Lo start della sfida è alle 15.45. Seguirà poi l’aperitivo presso il Bar Dondio e il briefing tecnico alle 19 presso il tendone allestito alle Scuole Elementari di Tesero.
Il programma della domenica prevede invece lo start del Verticale del Cornon – Felicetti Cup alle ore 8 da Tesero e arrivo presso il Monte Cornon (i big concluderanno verso le 8.45), per uno sviluppo di 5 km e un dislivello in ascesa di 1080 metri. Per questa gara è poi prevista una combinata con la sfida già disputata qualche settimana fa nel bresciano, ovvero la Vertical Trentapassi. Inoltre, sempre per il Verticale del Cornon è previsto un premio speciale intitolato a Dario Zeni, un amico degli organizzatori e dell’Ana di Tesero, il cui Monte Cornon era per lui la sua seconda casa.
Lo start della Stava Mountain Race verrà invece dato alle ore 9, sempre da Tesero (1070 metri di altitudine), luogo dove è previsto pure l’arrivo. Una mezza maratona di 24,930 km particolarmente impegnativa con un dislivello in ascesa di 2125 metri, identico in discesa, per un dislivello complessivo di ben 4250 metri. Il primo tratto del percorso è lo stesso di quello del Verticale sino appunto ai 2150 metri del Monte Cornon, dopo aver affrontato il tecnico quanto suggestivo passaggio nei pressi di Sass Redon. Inizierà poi un tratto in discesa che porterà dal quinto all’ottavo chilometro fino alla località Casera Vecia, da dove inizierà la seconda impegnativa salita che transiterà per la Pala Dai Brenzi, a Malga Valbona e sul Monte Agnello circa a metà gara (13esimo chilometro), il punto più alto della competizione con i suoi 2358 metri. Seguirà poi un tratto nervoso di saliscendi sino al Doss de Branchi (2300 metri), quindi la discesa a capofitto verso il traguardo di Tesero, dove i primi arriveranno verso le 11.30, stando ai tempi delle ultime edizioni. Prestazioni e vincitori che sono impressi in un albo d’oro prestigioso, dove troviamo campioni del passato come Paolo Larger e Dennis Brunod, ma anche atleti di livello come Fulvio Dapit, Nicola Golinelli, Miguel Caballero Ortega, Ionut Zinca, Tadei Pivk, Paolo Bert, Emanuela Brizio e Antonella Confortola.
Mentre gli atleti di sfideranno in quota, dalle 9.30 alle 13 di domenica mattina nei pressi della zona arrivo i bambini potranno partecipare al concorso 'Disegna la tua Stava Mountain Race'. Il disegno che risulterà più inerente al tema comparirà all’interno della brochure della prossima edizione.


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