Veia Sky Race, il 1 maggio al via le iscrizioni

Due le gare in calendario dal 19 al 21 agosto

Il 1 maggio apriranno le iscrizioni della terza edizione della Veia Sky Race, Trofeo Giampiero Bragoni e del secondo Vertical Terme di Bognanco Trofeo Mario Ceschi, in programma dal 19 al 21 agosto  in Val Bognanco: gare assegneranno i titoli Italiani giovanili di specialità, sky marathon, skyrace e vertical. Confermati i percorsi di gara di 31 km e 2.600 di dislivello positivo, 22 km e 1.700 e il Vertical di 3,4 km 1.100 metri. «La macchina organizzativa non si è mai fermata - spiega il presidente del Team Race La Veia, organizzatore della manifestazione, Fabrizio Lorenzi -, tante idee e migliorie sono arrivate per crescere ulteriormente, prima fra tutte la riduzione dei costi di iscrizione e l'opzione ‘Pacco-Gara ON-OFF».
Cresce ulteriormente il montepremi della gara regina dell'evento, la Sky Marathon di 31 km, per il 2016 previsto un importo complessivo di oltre 7.000 euro, al vincitore maschile andranno 1.500 euro per poi seguire con premi fino al decimo classificato, la vincitrice femminile si aggiudicherà 1.200 euro premiando poi fino alla quinta. Le iscrizioni si potranno effettuare esclusivamente online utilizzando il sito internet: www.wedosport.net. Info su: www.laveiaskyrace.it


Aperte le iscrizioni per la SkyRace Alta Valtellina

La quarta edizione in programma domenica 12 giugno

Promossa da pro loco e amministrazione comunale di Valdidentro, in stretta sinergia con l’Atletica Alta Valtellina del presidente Adriano Greco, la SkyRace Alta Valtellina andrà in scena domenica 12 giugno nella formula vincente che nelle precedenti edizioni l’ha premiata e fatta costantemente crescere. Il tracciato è molto dinamico, veloce, non particolarmente tecnico, ma mai banale. Ha uno sviluppo di 20,8 km e un dislivello positivo di circa 850 metri; ben si presta quindi sia a chi volesse ‘fare ritmo’, sia a chi non se la sentisse ancora di mettersi in gioco su distanze proibitive. Disegnata tra boschi e prati in fiore, sfrutta strade bianche e single track per andare a toccare due punti simbolo della Valle quali Rifugio Viola (al km 10,5) e Rifugio Federico Valgoi. Unico cancello orario previsto, 1h50' al 6° chilometro. I tempi da battere sono quelli di Marco De Gasperi (1h38’28”) e Elisa Desco (1h51’55”), due fuoriclasse che hanno impreziosito l’albo d’oro di questa emergente manifestazione vincendola ben due volte. Le iscrizioni sono già aperte al costo di  25 euro fino a venerdì 10 giugno. Saliranno a quota 30 sino alla mattina della gara. Info: www.skyracealtavaltellina.it.


Debutta il Vertical del Mont Mary

La prima edizione domenica 16 ottobre a Saint-Christophe

Debutta un nuovo vertical. Domenica 16 ottobre si svolgerà la prima edizione del Vertical del Mont Mary. Partenza da Saint-Christophe su due distanze, da 1000 e da 2250 metri di dislivello.
Ci è voluto tempo per lanciare il Vertical del Mont Mary, per inserirlo all’interno del calendario, ma qualche settimana fa, Stefano Mottini e Massimo Martini, coordinatori della manifestazione, in accordo con il Comune di Saint-Christophe, hanno optato per domenica 16 ottobre. Il Mont Mary è situato alla destra della Becca di Viou, alla sinistra orografica della Dora Baltea, nel comune di Saint-Christophe, ai confini di Aosta.
La partenza sarà data dal campo sportivo di Saint-Christophe, la prova sui 1000 metri di dislivello si concluderà a Voltolan, mentre la gara più lunga (si potrà anche affrontare in squadra di due atleti) arriverà in vetta al Mont Mary, un arrivo panoramico con una vista che spazia dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Cervino al Mombarone, dominando dall’alto Aosta.
«E’ da qualche tempo - ha detto Stefano Mottini - che pensiamo di organizzare un vertical tra i sentieri del Mont Mary, è un percorso molto panoramico e impegnativo. L’elemento più interessante è che abbiamo potuto studiare due tracciati di gara per dare la possibilità a tutti gli appassionati di confrontarsi su due distanze: 1000 metri e 2250 metri di dislivello. Sono sicuro che il Vertical del Mont Mary ha tutte le carte in regola per diventare una classica di fine stagione».


Bilancio di fine stagione in casa Italia

Lo ski-alp azzurro festeggia ancora la Coppa del Mondo

Bilancio di fine stagione in casa Italia. Con il dt Stefano Bendetti facciamo il punto di quello che è successo nell’ultimo inverno.
«La coppa del mondo overall, due di specialità, le medaglie agli Europei: se tutti gli anni fossero così… Sicuramente non può che essere più che positivo. Abbiamo dimostrato di essere una squadra solida. Arrivavamo da due coppe con Lenzi, abbiamo fatto vedere con Boscacci e Antonioli che c’è qualità con tanti atleti. Senza dimenticare i risultati nella LGC dove abbiamo atleti come Eydallin in grado di competere ad altissimo livello quando ci sono le gare lunghe. Insomma grande soddisfazione».

Una bella iniezione di fiducia per il futuro.
«Atleti che possano competere un po’ dappertutto li abbiamo: solo nel vertical patiamo la forza di ‘gente’ come Kilian o Palzer. Se poi come sembra verrà confermata l’idea di sganciare le gare LGC dalla coppa del mondo (pur restando sotto il cappello della ISMF, ndr) allora sarà forse un po’ più complicato, ma bisognerà vedere quante prove saranno in calendario. Se più o meno vertical o sprint, quante individual».

Ci saranno novità nella squadra maschile per la prossima stagione?
«È ancora presto per fare un programma. Di sicuro abbiamo Espoir, penso a Maguet e Boffelli, che passano senior, lo zoccolo duro ovviamente resterà. Anche Reichegger o Lanfranchi non hanno ancora deciso se smetteranno. Insomma sarà una squadra numerosa e dovremo capire con il budget che avremo a disposizione quali saranno le possibili scelte in base alle trasferte che ci saranno. Il calendario non è ancora uscito: ci saranno i Mondiali in Italia alla Transcavallo, sicure anche le tappe di Andorra e Prato Nevoso, poi sembra certa un’altra gara nei Pirenei in Val d’Aran, una in Francia, ma potrebbero essercene altre che si candideranno: si parla anche della Turchia... Insomma solo quando sarà definitivo si potrà programmare un po’ meglio. Ma dovrò anche capire se ci sarò ancora, visto che sono in scadenza di contratto…».

La squadra femminile?
«Katia Tomatis ha ancora fatto un passo avanti, Martina Valmassoi ha dimostrato di essere sempre pronta, Elena Nicolini non ha avuto fortuna. La nota positiva è quella di Alba De Silvestro: ha ancora due anni Espoir davanti, il futuro è suo ma deve fare un passo alla volta. E lo stesso vale per Giulia Compagnoni e le altre junior. Se poi sarà confermato un bando dell’Esercito per l’arruolamento di una o due ragazze, allora il cammino sarà un po’ più facile».

Il settore giovanile?
«I ragazzi ci sono, forse manca qualche ragazza. Per loro servirebbero più raduni collegiali, anche se i comitati stanno facendo un bel lavoro. Resta sempre la questione budget per poter fare di più».

Infine, un grazie?
«Prima di tutto agli atleti, poi ai tecnici dei vari comitati che ci hanno aiutato nelle varie trasferte. La Fisi e gli sponsor storici come Karpos, Scarpa e Pomoca. E un grazie anche a Trentingrana, Bresaola Bordoni, Bosco Pastificio Valtellinese, i prodotti tipici di Bormio di Pedranzini che sono stati a nostro fianco nella trasferta degli Europei in Svizzera».


Buona la prima per il DiVinNosiola Trail Running

Christian Varesco e Simonetta Menestrina primi nella 35 km

Francesco Trenti, Anna Zambanini, Christian Varesco e Simonetta Menestrina: è questo il poker di nomi che inaugura l'albo d'oro del DiVinNosiola Trail Running nella Valle dei Laghi in Trentino.
LA GARA - I 210 partenti sono scattati dal teatro di Vezzano, una sessantina dei quali destinati a correre per 35 chilometri, gli altri per 21. Hanno subito affrontato il tratto nel bosco, che li ha portati a Castel Madruzzo, passaggio suggestivo dove ancora il gruppo si è mostrato abbastanza compatto. Poi sono scesi verso la Cantina Pravis, dentro la quale si sono inoltrati, per attraversare in seguito Lasino e salire verso il versante opposto della valle, in cima al quale le due carovane si sono divise: quelli che hanno preso parte alla gara più corta si sono tuffati verso Pergolese e la cantina Pisoni, gli altri hanno invece proseguito in quota, con la vista del Lago di Cavedine in basso alla propria destra. A questo punto nella gara trail Christian Varesco e Luca Miori erano ancora insieme. Lo stesso è accaduto nella gara femminile, dove Simonetta Menestrina e Lorenza Beatrici, continuavano a fare coppia fissa in testa. Fra gli atleti che si sono diretti verso Pergolese per contendersi il podio della “short” Francesco Trenti aveva già preso in via definitiva il sopravvento sugli avversari, in particolare su Enrico Cozzini ed Emiliano Mazzarini che avevano già realisticamente deciso di concentrarsi sulla sfida per l'argento. Fra le ragazze, già lanciata verso il successo appariva a questo punto Anna Zambanini, che vantava diversi minuti di vantaggio su Lucia Filippi, a sua volta in netto vantaggio su Francesca Setti.

SHORT TRAIL - Gli atleti della gara più corta hanno rapidamente raggiunto Ponte Oliveti, attraversando la verde piana lungo il Rimone, il canale che collega il Lago di Cavedine a quello di Toblino, poi hanno costeggiato questo secondo bacino, hanno raggiunto Padergnone e si sono inerpicati verso Fraveggio dopo aver costeggiato il lago di Santa Massenza e aver perlustrato la Cantina Poli. Infine si sono calati nuovamente verso il traguardo di Vezzano, dove Francesco Trenti si è presentato 1 ora e 31 minuti dopo il via, con un vantaggio di 4 minuti su Cozzini e di 5 su Mazzarini. Dietro questo terzetto ecco arrivare tre runner dell'Atletica Trento, quali Luca Ventura, Tommaso Caldonazzi e Jonathan Wyatt, padrino della manifestazione insieme ad Antonella Confortola, che ha preso il via ma senza correre per la classifica ufficiale, staccando il miglior tempo nella gara corta. Arrivo a braccia alzate senza patemi per Anna Zambanini, con il tempo di 1 ore e 59 minuti, 7 minuti e 46 secondi prima di Lucia Filippi e quasi 9 su Francesca Setti. Quarto posto per l'atleta di casa Maddalena Sartori.

35 KM - Gli atleti in gara nella 35 chilometri sono quindi scesi all'imboccatura del Lago di Cavedine e lo hanno costeggiato in quota dall'altra parte della valle fino all'imbocco del Rimone, per poi proseguire all'interno della cantina Pedrotti e riprendere il tracciato della gara ‘short trail’. Nel tratto poco prima di Pergolese Varesco ha lanciato l'attacco, costruendosi un vantaggio di una cinquantina di metri su Miori, rimasto tale fino a Maso Torresela, dove una piccola crisi del secondo ha definitivamente separato i due. Varesco è giunto al teatro di Vezzano 2 ore e 29 secondi dopo la partenza, distanziando Miori di 2 minuti e 18” e Fabrizio Frigerio di ben 12 minuti. Al quarto posto troviamo Emilio Pasqualini, al quinto Fabrizio Pouli. Fra le ragazze Simonetta Menestrina giunge sul traguardo in 2 ore e 59 minuti, gestendo un margine di 3 minuti e mezzo su Lorenza Beatrici, mentre la terza, Barbara Fava  paga 50 minuti di distacco.


Luca Carrara e Cristiana Follador ok al Mugello

Prima prova delle Skyrunning Italy Series

Luca Carrara e Cristiana Follador mettono il loro sigillo sulla Ultra Trail Mugello: gara bagnata la prima prova delle Skyrunning Italy Series e tappa del Trofeo BPER Banca - Agisko Appennino Trail Cup. Il portacolori del Team Mammut ha chiuso i 60 km del tracciato con 3200 metri di dislivello nel tempo di 6h13’51”, precedendo Fabio Di Giacomo in 6h14’28” e Roberto Beretta in 6h23’35”, ai piedi del Emanuele Ludovisi e Davide Ansaldo.
Nella gara rosa grande prestazione dell’atleta del Team Aldo Moro Paluzza, nona assoluta in 7h01’01”, seconda Lisa Borzani in 7h14’20”, terza Anna Gemma Biasin in 7h37’41”, quarta Giulia Tonini, quinta Michela Migliori.
Nella prova di 23 km successi di Giacomo Forconi (su Giacomo Buonomini e Jacopo Mantovani) e di Lara Mustat (davanti a Nadia Franzini e Rosa Cusello).


Marco De Gasperi vince il primo Val Bregaglia Trail

Debora Cardone prima nella gara rosa

Oltre 300 runner al via del primo Val Bregaglia Trail. Tre gare, tre differenti distanze, per la prima tappa del Fidal Mountain and Trail Running Gran Prix 2016, con partenza e arrivo in piazza Pestalozzi, nel centro storico di Chiavenna.

TRAIL - Il sei volte iridato della corsa in montagna Marco De Gasperi e la polivalente atleta piemontese Debora Cardone hanno griffato la prima edizione della maratona che prevedeva uno sviluppo di 41km con 2758m di dislivello positivo. Esito tutt’altro che scontato al maschile, visto l’elevato livello della concorrenza. Il campione della Forestale ha controllato i diretti avversari nella  prima parte di gara per poi allungare sulla salita verso Soglio e presentarsi in solitaria sotto la finish line con il tempo di 3h44’39”. Sul podio con lui anche il bresciano Alessandro Rambaldini in 3h50’05” e il comasco Fabio Ruga in 3h50’19”. Cavalcata solitaria al femminile con una super Debora Cardone vittoriosa in 4h32’00” sulla bresciana Barbara Bani in 4h40’41”- e la comasca Ilaria Bianchi in 4h57’43”.

HALF TRAIL - Il forestale Emanuele Manzi ha subito rotto gli indugi sui 21.9km della mezza maratona che in pratica ripercorreva la parte conclusiva della prova principe. Per lui successo di giornata in 1h38’44” sul locale Michele Penone in 1h49’22” e sul valtellinese di Ardenno Dario Songini in 1h52’24”. Al femminile bel sigillo che vale anche da conferma sul suo enorme potenziale per la lariana Arianna Oregioni in 2h08’16” che ha messo dietro l’altra lariana Elena Peracca -2h24’29” e la milanese Lara Silvestriin 2h25’22”.

STAFFETTA - Campioni e molti runner anche nella staffetta che ha visto il primo frazionista percorrere 19.2 km prima di dare il touch al proprio partner che, lanciandosi sui successivi 21.9km, ha puntato dritto la torcida di piazza Pestalozzi a Chiavenna. Qui applausi a scena aperta per le coppie vincitrici: i morbegnesi Marco Leoni – Stefano Sansi in 3h38’35” e l’equipe composta dall’ex azzurra Elisa Sortini e dalla vice campionessa mondiale di corsa in montagna Emmie Collinge in 4h17’24”. 


Orna Trail a Emanuela Brizio e Clemente Belingheri

Nella prova di 34 km

La 34 km dell'Orna Trail ha esordito con due vincitori di assoluto valore: sono Emanuela Brizio e Clemente Belingheri che si sono aggiudicati la prova lunga della terza edizione del trail con partenza e arrivo al Lago delle Rose di Ornavasso e intitolato a Carlo Buzzi.
Per la campionessa di Aurano la gara si è risolta come spesso accade in una cavalcata trionfale: basti pensare che la portacolori del Team Valetudo ha concluso in 3h52'45", staccando un'atleta di valore assoluto come Yulia Baykova di quasi 36 minuti (4h28'22”). Ottima terza l'ex biker Monica Brunati con il tempo di 4h41'13".
In campo maschile la gara è stata sicuramente più combattuta: Belingheri ha infatti dovuto lottare per buona parte della gara con Alberto Comazzi, in testa per diversi km e tradito dai crampi in uno degli ultimi tratti di salita; il bergamasco della Valetudo dopo la vittoria nell'Ossola Trail porta quindi a casa un nuovo successo nelle gare del circuito Top Race VCO. Belingheri ha chiuso con il tempo di 3h16'39", mentre Comazzi ha completato i 34 km con 2.400 m D+ in 3h19'34"; Al terzo posto Riccardo Borgialli in 3h25'36".
Terza vittoria consecutiva, per lui tutte sulla distanza di 17 km con 1200 m D+, anche per Rolando Piana; il portacolori della Valetudo, pur non essendo al massimo della forma, non ha avuto avversari: chiudendo con il tempo di 1h35'42", Piana ha infatti staccato di 6'4" Mauro Stoppini (1h41'46") e di quasi 10' Ennio Frassetti (1h45'05"). Tra le donne Daniela Bona si è confermata atleta difficile da battere su queste distanze, vincendo piuttosto agevolmente in 2h17'27", davanti alla giovane Marion Barbarit (2h23'02") e a Sara Marconi (2h25'31").
Alla 17 km ha partecipato anche Francesca Canepa che, come aveva annunciato, ha affrontato l'Orna Trail come 'recupero' dopo la vittoriosa 100 miglia dell'Istria, godendosi il percorso che ha trovato molto divertente; il prossimo anno, ha promesso, tornerà, ma questa volta con un occhio anche al cronometro...


MIUT, a segno lo statunitense Zach Miller

Sesto posto per Fulvio Dapit

La statunitense Zach Miller si aggiudica la Madeira Island Ultra Trail, tappa dell’Ultra Trail World Tour: 13h53’35” il suo tempo dopo 115 km e 7000 metri di dislivello. Piazza d’onore per lo spagnolo Tofol Castanyer con un ritardo di 20’28”, terzo il francese Sébastien Camus a 26’28”. Ai piedi del podio altri due francesi Fabien Antolinos a 41’56” e Cyril Cointre a 43’02” con sesto l’azzurro Fulvio Dapit  a 46’37”, settimo il portoghese Luís Fernandes, ottava la prima donna, la francese Caroline Chaverot in 15h02’13”. Vittoria netta la sua: al secondo posto lo svizzera Andrea Huser in 16h24’04”, con terza la portoghese Lucinda Sousa.


PdG, annullata la seconda gara

Viste le previsioni meteo per la notte

Alla fine niente PdG: dopo la decisione di posticipare la partenza, sabato mattina è arrivata quella di annullare la gara, quella della Z2 e della A2. Colpa delle condizioni meteo che non permettono una prova in sicurezza ai 2481 patrouilleurs in partenza da Zermatt e Arolla. Dunque appuntamento al 2018.
E restano così le classifiche dopo il Tour du Rutor con Michele Boscacci vincitore della coppa del mondo ISMF overall, di quella Long Distanza ISMF e della generale de La Grande Course davanti a Bon Mardion e Gachet. Il valtellinese è anche primo nel ranking con 684 punti davanti a Kilan Jornet a 646 e Anton Palzer a 517. 


PdG, partenza rinviata di un giorno

Neve e nebbia sul tracciato

Brutto tempo sulla PdG: la seconda gara è stata rinviata a sabato. Sul percorso tra Zermatt e Verbier ha iniziato a nevicare in serata, con visibilità limitata per la nebbia. «In queste condizioni - ha spiegato il comandante della PdG, Max Contesse - non era possibile partire. La sicurezza degli atleti e delle truppe sul percorso è la nostra priorità».
Tutte le squadre, le 444 in partenza da Zermatt e le 383 da Arolla restano in albergo. Sabato mattina il nuovo briefing. 


E' il giorno della Madeira Island Ultra Trail

Tappa dell’Ultra Trail World Tour

Sabato a mezzanotte scatta la Madeira Island Ultra Trail, tappa dell’Ultra Trail World Tour. Partenza sul mare a Porto Moniz, poi si attraversa il massiccio centrale dell’isola atlantica portoghese, un su e giù con sette salite, comprese quelle del Pico de Ruivo (1862m) e del Pico de Areeiro (1818m). Il tutto per 115 km e 7000 D+  in un parco naturale, patrimonio dell’UNESCO.

ISCRITTI - Gara sempre più internazionale - solo il 18% degli iscritti sono portoghesi - con tanti pretendenti al successo. Gli atleti di casa ci provano con Luís Fernandes e Armando Teixeira, ma la Spagna non scherza con Iker Karrera, Tofol Castanyer, Miguel Heras, Jordi Bes, Pau Capell Gil o David Coma. In tanti anche dalla Francia a caccia del podio: Antoine Guillon. Fabien Antolinos, Cyril Cointre, Benoît Girondel, Sébastien Camus, Christophe Le Saux, Clément Petitjean, Lionel Bonnel. Dagli Stati Uniti c’è il giovane Zach Miller, l’Italia punta tutto su Fulvio Dapit.
In campo femminile favorita numero uno Caroline Chaverot fresca vincitrice della Transgrancanaria: per la francese avversarie comunque temibili come la svizzera Andréa Huser e le connazionali Emilie Lecomte, Mélanie Rousset e Juliette Blanchet, oltre alle vincitrici delle ultime due edizioni le portoghesi Ester Alves e Lucinda Sousa.


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