2017, nuove scarpe trail Arc’Teryx e Mizuno

Suola bi-mescola Vibram per il brand americano e Michelin per i giapponesi

Si avvicina la fiera Outdoor di Friedrichshafen, in programma a metà luglio, e cominciano a filtrare le prime indiscrezioni sui nuovi modelli di scarpe da trail per la stagione 2017. Proprio in questi giorni sono arrivati i comunicati ufficiali di due importanti marchi. La prima novità riguarda Arc’Teryx (controllata da Amer Sports, la stessa di Salomon) che fa il suo ingresso nel mondo del trail con una scarpa che si prospetta abbastanza innovativa.

NON SOLO TRAIL - La Norvan VT (disponibile anche in versione Gore-Tex) infatti va oltre, almeno nelle intenzioni dell’azienda, il concetto di puro trail, per diventare un ibrido spinto anche verso l’approach e qualche tratto di arrampicata. Le caratteristiche che ci hanno colpito di più leggendo il comunicato ufficiale riguardano la suola, che è in bi-mescola Vibram. La parte posteriore e centrale nella tradizionale Megagrip, utilizzata dalle migliori scarpe da trail e da hiking, con valide caratteristiche di grip e trazione in particolare su roccia bagnata; la parte anteriore in Idrogrip che è la mescola in assoluto più aderente (a scapito di un maggiore consumo) su roccia e roccia bagnata, utilizzata sui modello da approach e da canyoning. In punta è stata disegnata anche una zona simile alla climbing zone. L’azienda segnala inoltre che l’allacciatura è stata progettata per passare velocemente da una fasciatura stretta della punta, per arrampicare, a una maggiore libertà davanti, per correre.

MIZUNO CON MICHELIN - Tante novità anche da Mizuno, che propone tre nuovi modelli, Wave Daichi, Wave Mujin e Wave Mujin 3 G-TX. Si tratta delle evoluzione, nel caso, della famosa scarpa giapponese ma con una novità sostanziale: tutte le scarpe utilizzeranno suole Michelin. Wave Daichi è una scarpa progettata per tracciati dalla lunghezza intermedia, pensata per una corsa veloce su superfici dure come roccia e pietrisco. Le sorelle Wave Mujin e Wave Mujin 3 G-TX nascono invece per i trail su distanze lunghe e su ogni tipo di superficie, adatte a corridori con appoggio neutro: trazione elevata anche sui terreni morbidi e fangosi. Una co-progettazione per lo sviluppo di due suole con un unico denominatore comune: la scanalatura a X di Mizuno posta all’altezza del mesopiede è perfettamente integrata nella tassellatura appositamente sviluppata da Michelin Technical Soles per permettere alla scarpa di adattarsi alla discontinuità del terreno, a tutto beneficio dell’aderenza.


Different spring

Su Skialper in edicola tre itinerari con bici e pelli in Centro Italia

«Ci abbiamo pensato un bel po’, i dubbi sull’innevamento, considerando che questo è stato un inverno con scarse precipitazioni nel Centro Italia, erano alti. Poi con Andrea, il mio amico fotografo, abbiamo deciso di andare ugualmente. Pronti, via, partiti per questo tour tra i Parchi Nazionali del Centro Italia. Dai Sibillini alla Laga e al Gran Sasso con bike, pelli e ovviamente Argo, il mio cagnone, incomparabile compagno di scorribande in montagna». Inizia così l’articolo di Lorenzo Alesi (con le belle foto di Andrea Tomassetti) intitolato 'Different Spring’ che celebra questa strana primavera a suon di powder sul numero in edicola di Skialper.

DAL VETTORE AL GRAN SASSO - Il Monte Vettore, da qualunque angolazione lo si guardi, emana sempre un fascino particolare. La salita da Forca di Presta a Cima Lago (900 metri di dislivello), con il panorama che si apre a ovest sulla Piana di Castelluccio e a est sul Mare Adriatico, è sempre spettacolare. Ed ecco perché è la prima meta di Lorenzo. Il giorno seguente Monti della Laga: la quota neve è alta e la salita in bici da Ceppo fino al Lago dell’Orso è abbastanza dura, ma ne vale la pena. Infine il Gran Sasso, con anche una breve parentesi in SUP (strano up padre su laghetto) e una nevicata che riporta l’inverno e la powder..

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.


La Sportiva Sunsets, bis di Nadia Re e Paolo Bert

Nella Salita a Pertusel a Villarpellice

A Villarpellice è andata in scena la quarta tappa del circuito La Sportiva Vertical Sunsets con la seconda edizione della Salita a Pertusel, impegnativo percorso di gara che dalla piazza del paese si sviluppa per 2,7 km con un dislivello positivo di quasi 500 metri, raggiungendo la borgata Pertusel.
Grande assente della serata Andrea Rostan, vincitore delle prime due prove del circuito, a Piossasco e a Portem e fresco di convocazione in maglia azzurra per i Campionati Europei di Corsa in Montagna il 2 luglio ad Arco. A darsi battaglia sul percorso di Villarpellice quindi Paolo Bert, fresco vincitore dell'ultima tappa a Pomaretto la scorsa settimana, i due fratelli Bonetto dell'Atletica Valpellice, il giovane Bosio e il rientrante Patrick Pascal.
Alla fine successo di Paolo Bert col tempo di 19'19'' seguito a una manciata di secondi da Giovanni Bosio in 19'25'', mentre sul gradino più basso sale Fabio Bonetto in 19'48''.
Al femminile bis della Nadia Re, che vince nettamente la gara in 24'02'' su Alma Rrika in 24'50'' e su Cinzia Chiri che per la prima volta quest'anno va a podio nel circuito fermando il cronometro a 25'28''.


Sci e snowboard sulla Nord dei Piz Palu’

Le ultime discese in primavera

La muraglia dei Piz Palù (3901 metri), composta dai tre famosi speroni (Kuffner-Bumiller-Zippert) e dalle tre rispettive cime (orientale 3882 metri, centrale 3901m e punta Spinas o occidentale 3823m) è finalmente tornata alla ribalta in campo sciistico in questi ultimi due anni grazie alla ripetizione di alcune discese intraprese negli anni pioneristici da personaggi come Heini Holzer, Franz Seeberger e Stefano De Benedetti.
Dopo le discese dello scorso anno dalla via Soresini al Palù Orientale da parte delle forti guide alpine Bordoni-Mottini (autunno 2014), Cardelli-Dalla Pozza insieme a Maurizio Davarda in snowboard (primavera 2015) e dalla via Corti-Comino alla Punta Spinas, eseguita sempre da Mottini (primavera 2015) quest’anno altri sciatori si sono cimentati col baratro delle Nord dei Palù.

PRIMAVERA 2016. NON SOLO SCI MA ANCHE SNOW - A fine maggio 2016 lo svizzero Michi Stampfli firma la probabile prima discesa in snowboard della via Corti-Comino insieme al connazionale Armin Beeli. Neve perfetta e nessuna doppia lungo la discesa anche nella parte più ripida di fianco al seracco. Nel maggio 2010 sempre lo stesso snowboarder aveva messo a segno insieme all’amico Stefan Buhlmann, la discesa della parete ovest sempre alla punta Spinas sciando così quel pendio che rimane a destra dello sperone Zippert. Sempre a maggio un'altra ripetizione da parte della Corti-Comino da parte di Adelin Favre e del forte Sebastian De Saint Marie, sciatore con un curriculum mostruoso di discese nelle Alpi ma non solo, e compagno di ‘scorribande’ di Pierre Tardivel in discese come la via Brenvitudes al Col de la Brenva. La via Corti-Comino (combinazione in discesa della via Corti e della variante dedicata a Gianni Comino e aperta da Benigno Balatti e Norberto Riva nel 1980) ha tutte le caratteristiche per essere inserita nella top list delle Nord più belle delle Alpi a livello sciistico.

GIUGNO 2016 - Approfittando del freddo e della nuova neve tre sciatori (Cristian Botta, Andrea Bormida e Davide Terraneo) e uno snowboarder (Pietro Marzorati) salgono con la prima funivia del Diavolezza, con l’intenzione di sciare la via Soresini, purtroppo rovinata dalle scariche di ghiaccio e sassi. Saliti quindi da quello che è chiamato ‘quarto sperone’, dopo aver attraversato in mezzo a seracchi hanno puntato dritti alla cima riprendendo la via Soresini. L’itinerario di discesa è stato poi il medesimo della salita. Si scia la pala iniziale della via Soresini per poi entrare tra seracchi, fare pochi metri su una aerea cresta e buttarsi nel pieno del quarto sperone dei Palù che presenta pendenze costanti tra i 45°-50° gradi sostenuti. Una discesa estetica e che ha tutte le caratteristiche per diventare una classica, anche a causa delle difficoltà ‘contenute’ rispetto alle altre citate.

Nella foto, da sinistra verso destra:
Piz Palù Orientale 3882 m - Via del quarto Sperone. 500 m 45°/50°
Piz Palù Orientale 3882 m - Via Soresini 500 m 45/50° sezioni 55°
Piz Palù Occidentale,Punta Spinas 3823 m - Via Corti-Comino 700 m 50/55°
Piz Palù Occidentale,Punta Spinas 3823 m – Parete Ovest 600 m 45/ 50°


Record di iscritti al Rally Estivo della Valtartano

In programma domenica 19 giugno

Il Rally Estivo della Valtartano si conferma gara che piace, a dimostrarlo è il nuovo record di partecipazione: 143 coppie accreditate per la 14esima edizione in programma domenica 19 giugno che si preannuncia la più incerta di sempre anche a livello agonistico. Sfogliando la lista iscritti figurano almeno quattro coppie maschili che sulla carta potranno aggiudicarsi questa edizione. Partirà con il pettorale numero uno, dopo la vittoria nel 2015, il premanese del Team Crazy Mattia Gianola che quest’anno correrà con Davide Invernizzi del Team Pasturo. Sicuro protagonista sarà l’inedito duo composto da Walter Trentin (Gp Rupe Magna), secondo nella passata edizione, e da Erik Gianola (As Premana) anche lui sempre protagonista in Valtartano; attenzione però alla collaudata coppia del Runners Bergamo con Fabio Bonfanti, ben quattro volte sul gradino più alto del podio e Michele Semperboni, anche lui due volte trionfatore, i due tornano a gareggiare in coppia in Valtartano dopo il successo insieme del 2014. Ruolo di outsider per l’equipe del Team Valtellina composta da Marco Leoni e Stefano Sansi che proveranno a portare a casa il trofeo messo anche quest'anno in palio da Crazy Idea. Incerto anche il risultato tra le coppie femminili, con due squadre su tutte favorite per il successo di giornata: l’equipe Carvico Skyrunning/Team Pasturo composta da Martina Brambilla (prima lo scorso anno tra le coppie miste) e Debora Benedetti, prima nel 2014, dovrà vedersela con il duo targato Team Valtellina Altitude Race di Raffaella Rossi, vincitrice ben quattro volte in Valtartano e Lisa Buzzoni, prima nel 2009. News importante degli ultimi giorni, è quella riguardante il tracciato di gara, con una variante voluta dal comitato organizzatore dopo aver ascoltato i consigli degli atleti, come spiega il direttore di percorso Fabio Fondrini: «Abbiamo deciso di eliminare il fastidioso asfalto della parte finale di gara, per farlo però abbiamo dovuto sistemare e mettere in sicurezza il sentiero che dall’alpeggio di Gavedo passa per la Fopa de l’urs e arriva nella contrada Biorca/Gavedo. Resta invece invariata l’ascesa finale dalla contrada Biorca al Corsuolo».


Défi Vertical, al via la stagione in Valle d'Aosta

Domenica il Vertical della Becca di Viou

A una settimana dall'inizio della terza edizione del Tour Trail della Valle d'Aosta, tocca al Défi Vertical inaugurare la stagione valdostana. Ad aprire la seconda edizione del circuito parallelo al TTVDA sarà il Vertical della Becca di Viou. Si corre domenica 19 giugno su due tracciati, una novità. Ancora in forse l’arrivo in cima alla Becca perché in quota c’è ancora neve. In caso contrario gli organizzatori stopperanno la gara lunga al lago di Arpisson, un tracciato che avrà un dislivello positivo di circa 1.600 metri. Confermato invece il K1000 che arriverà all’alpeggio “La Nouva” e che è maggiormente adatto ai trailers meno allenati. La decisione verrà presa solo nei prossimi giorni.
La partenza verrà data alle 9 da Valpelline, con arrivo in quota. Le iscrizioni sono ancora aperte sul sito wedosport.net. Gli indecisi potranno iscriversi anche domenica dalle 7 alle 8.45, poi la partenza. Quota di 25 euro per il 1000D+ e di 30€ per il 1900D+.
Le premiazioni dei vincitori assoluti e dei migliori atleti di ogni categoria è in programma alle 15. Prima spazio alla buona cucina e alle specialità enogastronomiche di Valle d'Aosta, Abruzzo ed Emilia-Romagna. Il "triangolo enogastronomiche" - che lo scorso anno riscosse un grande successo - è aperto a tutti i partecipanti, ma anche ad amici e simpatizzanti. Gli organizzatori anche quest'anno hanno voluto unire lo sport alla buona cucina e alle tradizioni. Il piatto forte valdostano sarà ovviamente la Valpellinentze, accostata agli arrosticini e al gnocco fritto con il prosciutto crudo. In tavola anche i vini valdostani.
Lo scorso anno Dennis Brunod - vincitore anche sabato al Licony Trail - vinse in 1h 21 minuti, davanti ad Andrea Cairoli e Nadir Vuillermoz. La gara femminile venne invece vinta da Catherine Bertone in 1h 41 minuti, su Katrzyna Kuzminska e Christiane Nex. Anche quest’anno al via della prova di Valpelline ci sarà Lisa Borzani, padovana che corre per il Team Tecnica. Il Vertical della Becca di Viou è solo il primo appuntamento stagionale. Una settimana dopo, sabato 25 giugno, si tornerà sui sentieri dei Comuni della Comunità Montana Grand Combin per il Trail della Becca di Viou. Gli organizzatori proporranno una 21 km, una 47 km e una prova riservata ai bambini, grande novità del 2016. Partenza da Valpelline e arrivo a Roisan. Le iscrizioni alle gare sono ancora aperte, sempre sul sito internet dell’official timing wedosport.net.


Tutto pronto per il Vertical Scalacia

La gara del 10 luglio organizzata da Davide Magnini

Appuntamento per il 10 luglio, a Vermiglio, nel cuore del gruppo Adamello-Presanella, per la terza edizione del Vertical Scalacia, uno degli
appuntamenti da non perdere nel calendario estivo delle sfide vertical. Dopo il successo riscontrato la scorsa edizione, che nonostante il brutto tempo ha visto salire fino al rifugio Denza più di 200 atleti, tutto pronto per la prova organizzata dall'atleta di casa Davide Magnini assieme al papà Lodovico e al presidente della S.A.T. Manuel Daldoss. Il percorso rimane dunque lo stesso delle precedenti edizioni: 1100 metri di dislivello con uno sviluppo di 4,8 km. Si salirà lungo il sentiero S.A.T. N° 206, che dalla località Stavel porta fino ai 2298 metri del rifugio Denza, proprio ai piedi della Presanella. Il percorso è contraddistinto nella prima parte da un sentiero ripido che si arrampica nel bosco, col suggestivo passaggio della Scalacia, e da una seconda parte, di più gradevole percorrenza, che passa su una mulattiera risalente alla prima guerra mondiale. Il tracciato non troppo ripido e senza difficoltà tecniche elevate, si adatta a tutti e il panorama sulla Val di Sole vista dall'alto, non mancherà.
Ritrovo fissato per le ore 9 a Vermiglio, in località Stavel per ritiro pettorali e pacco gara; partenza della gara ad ore 10, pranzo presso il rifugio e a seguire premiazioni. Il costo dell'iscrizione alla gara è di 20 euro e comprende pacco gara marchiato Salomon e pastificio Felicetti, oltre al pranzo al rifugio. Info e iscrizioni: davide.magnini@gmail.com


Presentate le tappe World Series in Valtellina

Oltre al Valtellina Wine Trail Scott Circuit

Nella sede sondriese del BIM, il comitato organizzatore dell’Alta Valtellina Skyrunning Experience ha presentato il duplice appuntamento del circuito di Skyrunner World Series 2016, cui sarà abbinato anche l’inedito Livigno Trail. Una tre giorni di corse, in programma da venerdì 24 a domenica 26 giugno, che per il momento hanno richiamato oltre 350 atleti iscritti al Santa Caterina Valfurva Vertical Kilometer e alla Livigno Skymarathon. Di questi, il 36% sono stranieri con concorrenti provenienti da ben 26 differenti nazioni. Al tavolo dei relatori, il vicepresidente del BIM Fernando Baruffi, il presidente dell’APT Livigno Luca Moretti, Nicola Gavardi a rappresentanza dello sponsor tecnico Scott e Dante Milani titolare dell’azienda Galletto Vallespluga hanno manifestato il loro supporto a un comitato organizzatore che in questi anni è stata una vera e propria fucina di idee.  
Dietro le quinte uno staff giovane guidato dal sei volte iridato della corsa in montagna Marco De Gasperi:«L’idea che sta alla base del progetto Alta Valtellina Skyrunning Experience è il volere riportare il gotha della specialità e il popolo dello sky nelle valli e sulle montagne dove negli anni ’90 grandi campioni del calibro di Adriano Greco e Fabio Meraldi  si sono allenati e posto le basi dei loro successi. Oggi entrambi questi campioni sono al nostro fianco nel ruolo di guide alpina e responsabili dei tracciati. Una garanzia di qualità per un evento tanto atteso che per noi sarà un vero e proprio banco di prova».
Il Valtellina Wine Trail Scott Circuit, il circuito di gare nato sulla scia del successo ottenuto dal trail autunnale disegnato tra cantine e vigneti, si arricchisce quindi di altri tre eventi di sicuro appeal: «Le location sono uniche, le gare di sicuro impatto – ha continuato Marco De Gasperi -. Partiremo venerdì 24 giugno con il Santa Caterina Vertical  Kilometer, una salita tecnica e spettacolare al cospetto di imponenti cime quali Ortles e Cevedale con start in linea nel centro di Valfurva e finish line sulla Cresta Sobretta dopo 3 km e 1000 metri di dislivello. Domenica, nella capitale degli sport outdoor avremo invece la Livigno Skymarathon: una prova da 34.5  km con 2700 metri di dislivello positivo che affronta un percorso inedito.  Una vera maratona alpina con tratti tecnici su cresta e passaggi a oltre 3000 metri di quota». Sempre domenica 26 giugno in programma anche il Livigno Trail, nato in collaborazione con il gruppo podistico Marathon Club Livigno, Carosello 3000 e APT Livigno (17.9 km con circa 1000m). «E’ disegnato in una delle valli più belle del comprensorio: la Val Federia – ha concluso De Gasperi -. La cosa bella è che nella discesa finale si potrà intercettare il tracciato dove si misureranno i big mondiali dello Skyrunner World Series e tagliare il traguardo nel centro di Livigno insieme al gotha mondiale della specialità».


Si avvicina il giorno del Trofeo Monte Chaberton

La gara di Cesana in programma domenica 26 giugno

Si avvicina il giorno del Trofeo Monte Chaberton, la gara organizzata per il secondo anno dall’Associazione Bousson di Corsa con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese e la collaborazione dei comuni di Claviere e Monginevro.
Quando alle 9 di domenica 26 giugno gli atleti saranno al via basterà alzare lo sguardo per vedere la vetta dello Chaberton (con i suoi 3130 metri): il percorso sale passando da Fenils, a 2700 metri si transita dal colle Chaberton dove ci sarà un grande ristoro per poi affrontare l’ultima salita di circa un chilometro e 400 mt di dislivello che porta in vetta. Da qui si scende ripassando dal colle Chaberton e proseguendo dal versante che porta a Claviere per poi tornare a Cesana attraverso le caratteristiche Gorge di San Gervasio, passando sotto il ponte tibetano più lungo del mondo.
Lo sviluppo complessivo sarà di 25,5 km, con un dislivello positivo di 2000 metri, gara tosta soprattutto quest’anno a causa della parecchia neve che al momento è ancora presente sul percorso oltre i 2300 metrie che impegnerà ulteriormente gli atleti e l’organizzazione.
Grazie alla partnership con la Federazione Italiana Skyrunning (Fisky), quest’anno la manifestazione sarà gara qualificativa per le selezioni Mondiali giovanili 2016 (per ragazzi dai 18 ai 23 anni), oltre ad essere gara unica per l’attribuzione del titolo Skyrace 2016 per il Piemonte.
Iscrizioni sempre aperte e sempre a 45 euro, on-line sul sito www.trofeomontechaberton.it fino a venerdì 24 giugno, sabato 25 giugno dalle 13 alle 19 e domenica 26 giugno dalle 6.30 alle 8.30 iscrizioni e ritiro pettorali solo a Cesana in piazza Vittorio Amedeo nella saletta sopra l’ufficio del turismo.
Pacco gara ricco, con gilet tecnico Mizuno e altri omaggi offerti dagli sponsor, e in più quest’anno per tutti gli atleti un grande pasta party con birra a fiumi dopo la gara, tutti insieme grazie all’aiuto dell’Associazione Nazionale Alpini di Cesana Torinese e del supermercato Gria sempre di Cesana Torinese (pasta party per gli accompagnatori 10 euro). Enorme impegno come di consueto viene dedicato agli atleti con la messa in campo di circa 100 volontari tra generici, paramedici e infermieri CRI, Soccorso Alpino, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, 3 medici, 4 ambulanze di cui una su Defender 4x4, 9 defibrillatori sul percorso, un elicottero a disposizione, 6 punti di ristoro, il tutto per garantire lo svolgimento in totale sicurezza della manifestazione.


Belladormiente, buona la prima

Domenica vittoria di Carrara e Miravalle

Finalmente è andata in scena. La Belladormiente Skyrace (29 km, 2.200 m D+), che si è corsa su questa montagna dal profilo femminile visibile molto chiaramente anche dalla redazione di Skialper, con partenza da Castelnuovo Nigra, in Piemonte, è entrata negli annali della corsa tra i monti domenica mattina. Inizialmente prevista per sabato, era stata posticipata a causa delle condizioni meteo, mentre l’anno scorso era stata programmata e annullata due volte tra settembre e ottobre. Prima di edizione di una prova tecnica, seppure con affaccio sulla pianura, che ha visto al via alcuni atleti top. La vittoria infatti è andata a Luca Carrara in 3h17’02’’su Stefano Giaccoli e Diego Vuillermoz. Al quarto posto Luigi Papiro e al quinto Daniele Fornoni. Tra le donne, decima assoluta, ha vinto Raffaella Miravalle (3h55’39’’) su Maria Rosa Erario e Alessandra Bresciani.


Gran Sasso Adventure

Su Skialper di giugno-luglio due itinerari in bici e a piedi

Dall’Adriatico alla vetta del Gran Sasso, dal mare alla cima più alta dell’Appennino, da o a 2.912 metri. In poco più di tre ore. Ecco una delle proposte che troverete sul numero in edicola di Skialper, disponibile su app iOS e Android e nelle migliori edicole. Una proposta per unire mare e montagna, per chi, in vacanza, non riesce proprio a non fare dislivello, sulle due ruote o… sui due piedi. Nella mia continua ricerca di nuovi spunti per realizzare servizi interessanti per Skialper ho trovato finalmente qualcosa di diverso. La storia è andata proprio così!

PAZZA IDEA - «Tra i partecipanti dell’Eco Trail del Gran Sasso, storica gara di corsa off-road che si svolge ogni anno ad agosto a Campo Imperatore e dintorni, incontro Armando Coccia, amico che sapevo avere un trascorso da forte ciclista e, parlando, mi viene in mente di organizzare un itinerario che sia un mix perfetto di corsa a piedi e bike da strada». Inizia così l’articolo di Luca Parisse, autore anche delle bellissime foto. Detto, fatto. Ecco che poco dopo Coccia insieme a Giovanni Vespa e ad Antonio Carfagnini si danno appuntamento a Roseto degli Abruzzi per raggiungere in bici Prati di Tivo e poi salire in vetta di corsa. 

ROADBOOK - Il percorso affrontato per raggiungere il Gran Sasso dall’Adriatico parte da Roseto degli Abruzzi, sulla costa teramana e in poco più di 60 chilometri porta ai Prati di Tivo, da dove in circa 6 chilometri si può raggiungere la vetta dell’Appennino. Il tempo totale, andata e ritorno, impiegato dai tre compagni di avventura è stato inferiore alle sette ore…

FIAMME DI PIETRA -  Per chi preferisce usare solo gambe e piedi per andare alla scoperta del Gran Sasso d’Italia, ecco invece un circuito molto interessante, con partenza e arrivo a Campo Imperatore e uno sviluppo di una ventina di chilometri. Luca Parisse lo conosce bene e, insieme al runner Alessandro Novaria, ha voluto percorrerne solo una parte, per immortalare le pietre rese rosse del tramonto, le caratteristiche Fiamme di Pietra.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.


Presentato l'Adamello Ultra Trail

Novita' su tutti i percorsi

Presentazione in pompa magna questa mattina per la terza edizione dell’Adamello Ultra Trail che ha voluto idealmente creare un trait d’union con il Lago d’Iseo dove sta per essere aperta l’opera ‘The floating piers’ dell’artista Christo. La sede dell’evento era proprio a pochi passi dalla passerella galleggiante e tra gli ospiti c’era anche il presidente della provincia di Brescia Pierluigi Mottinelli. Tra gli altri ospiti, oltre ai sindaci dell’alta valle e numerosi amministratori locali, da segnalare anche la runner Rossana Pé e la presidentessa del Tor des Geants Alessandra Nicoletti. Tante le novità della gara in programma dal 23 al 25 settembre alla quale è già iscritto Pablo Toca Criado.

PERCORSI -  180 km e 11.500 metri D+ per la prova più lunga, modificata sulla base delle segnalazioni dei runner e dell’esperienza delle passate edizioni. La media misura ora 80 km contro i 70 della scorsa edizione, con 5.700 m D+. Anche in questo caso diverse novità. Da segnalare la bella salita da Ponte di Legno alla Conca di Pozzuolo e alla Bocchetta di Casola e il passaggio al Lago d’Aviolo. In calendario anche quest’anno la 30 km, gara veloce e meno tecnica, ideale per chi prepara una maratona autunnale, che graviterà interamente su Ponte di Legno.

LE NOVITÀ DELLA 180 KM - Passate le baite di Pirli si percorre il sentiero/mulattiera militare e si guadagna quota fino al Dosso delle Graole; con un lungo e agevole traverso, su sentiero si perviene alla Malga di Forgnuncolo. Scesi in breve all’alpeggio di Case di Viso, il percorso ricalca i numerosi tornanti della strada militare sterrata che sale al Rifugio Bozzi. Su un tratto dell’Alta Via Camuna n. 2, con un lungo traverso, il tracciato segue la vecchia mulattiera e, aggirata Cima le Sorti, degrada fino al Passo del Tonale. I Forti Zaccarana, Mero e Strino, un tempo  Austro-Ungarici, ormai sono a un passo e il percorso li tocca, passando da Cima Biolca e dalla Città Morta. Tornati al Passo del Tonale, su comoda strada sterrata, si oltrepassano le baite e i pascoli di Vescasa per poi scendere su largo sentiero alla località Talas e in breve a Ponte di Legno. Ora nel Parco dell’Adamello, il tragitto prevede la salita al campo da Golf di Valbione e, su mulattiera erbosa, alla Conca di Pozzuolo. Da qui, in un ambiente veramente selvaggio, si continua in salita su un sentierino che a tornanti calca il ripido pendio finale fino alla Bocchetta di Casola. Si scende sul versante opposto, da prima su traccia ripida e stretta e successivamente, dopo un lungo diagonale, su comoda mulattiera militare. Passata un’area di picnic, la traccia rimonta nuovamente, ora nel bosco e in traverso raggiunge la chiesetta di Santa Giulia. Superate le baite di Mezzullo, su strada sterrata, ci si abbassa a Temù. Un breve tratto di asfalto porta a Stadolina per poi continuare in salita con un buon dislivello, su mulattiera e in fine sentiero, fino ai resti militari della Piana dei Morei e della Cresta Salì. Persa quota comodamente in Val Paghera fino al Rifugio La Cascata, riprende a salire su sentiero sassoso e ripido fino al Rifugio S. Occhi all’Aviolo. Costeggiato il grande Lago Aviolo sulla sinistra e superata la piana paludosa, il sentiero sale a tornati il canalone che dà accesso alla Val Galinera, tramite il passo omonimo. Lasciato il Bivacco V. Festa alle spalle, si perde ora quota, inizialmente zigzagando, sul primo tratto un po’ ripido e successivamente più comodamente in una vallata severa e incontaminata. In traverso con diversi saliscendi, sul versante orografico destro della valle, si perviene al Rifugio Malga Stain. Da qui la vecchia e lunga mulattiera si abbassa e con tratti un po’ ripidi raggiunge l’abitato di Edolo. Un’altra lunga strada, a tratti cementata, rimonta la Costa e successivamente, aggirato il Dosso di Turicla, attraversa i pascoli di Mola. Su sentiero si rimonta costeggiando la grossa frana della Dorena per poi superarla e degradare sulla Costa Bella, con un lungo diagonale, fino al Rifugio al Lago del Mortirolo nel comune di Monno. Con l’ascesa al Monte Pagano e al complesso di opere difensive che lo circondano, il trail lungo esaurisce il dislivello in salita e chiudendo il giro consuma quello in discesa in Val Bighera e in Val Grande, tagliando il traguardo nuovamente in piazza a Vezza d’Oglio.

ISCRIZIONI - Sul sito adamelloultratrail.it. Il costo per la 180 km + di 170 euro e per la 80 km di 70 euro. Per la 30 km la quota è di 30 euro.


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