Buona la prima per lo Sciacchetrail Vertical Race
Vittorie di Alessandro Colo' e Elisa Sortini
Prima edizione dello Sciacchetrail Vertical Race. Siamo a Manarola nelle Cinque Terre, su un tracciato di 700 metri con 165 metri di dislivello, ma ben 300 gradini.
Stoccata vincente di Alessandro Colò che ha chiuso in 3’34”, davanti a Luca Capellini in 3’47” con terzo Fabrizio Vivaldi in 3’55”, ai piedi del podio Davide Marcucci e Fabrizio Duca, quindi Francesco Pedrazzoli, Giuseppe Canale e Nicholas Vergassola, Diego Denevi, Massimiliano Donati a completare la top ten.
Nella gara femminile a segno Elisa Sortini in 4’34" su Giulia Amadori in 5’04” e Michela Della Maddalena in 5’13”. Nelle prime dieci Eleonora Armegna, Valentina Pippo, Christine Godfrey, Ginevra Dal Cielo, Diana Mostachetti, Sandra Paganoni, Nina Rebecchi.
Italiani, Esercito pigliatutto nella staffetta
Due medaglie d'oro nelle gare assolute
Pronostici rispettati nella seconda giornata dei campionati italiani di Madonna di Campiglio, con l’assegnazioni degli scudetti nella staffette, sempre nel Canalone Miramonti, e sempre in notturna. Il Centro Sportivo Esercito ha conquistato la medaglia d'oro sia nella gara senior maschile che nella senior femminile, mentre tra i Giovani l'hanno fatta da padroni gli ski-alper delle Alpi Centrali, saliti sul primo e secondo gradino del podio.
LA GARA - Il percorso di gara, prevedeva uno sviluppo di 1,2 km e 120 metri di dislivello per ogni frazione, ha ricalcato in gran parte quello della sprint di venerdì sera, con l'aggiunta di un tratto iniziale nel bosco di 300 metri (breve salita e successiva discesa), seguito da un tratto da affrontare sci ai piedi e da una parte in salita da percorrere con gli sci sullo zaino, a precedere l'ultima breve rampa e la picchiata conclusiva sul pendio del Canalone Miramonti.
Nella gara senior maschile, il titolo è andato ai favoriti della vigilia, il terzetto dell'Esercito composto da Nadir Maguet, Michele Boscacci e Robert Antonioli, quest'ultimo già vincitore della sprint che ha inaugurato la rassegna tricolore. Il primo frazionista Maguet, però, ha dovuto fare i conti con la ‘verve’ del trentino Federico Nicolini, che tra gli applausi del pubblico di casa ha staccato i più quotati avversari nella parte più impegnativa del percorso e ha passato il testimone al compagno di squadra Gabriele Fedrizzi con una decina di secondi di vantaggio. A sistemare le cose ci ha pensato Miky Boscacci, che ha ripreso e staccato Fedrizzi, lasciando ad Antonioli il compito di finalizzare. Fedrizzi ha dovuto cedere il passo anche alla seconda squadra dell'Esercito, nell'occasione con Manfred Reichegger, ma è riuscito a tenersi in scia di William Boffelli, secondo frazionista della squadra delle Alpi Centrali, che schierava Luca Faifer al lancio e Pietro Canclini in ultima frazione.
Antonioli ha chiuso in trionfo in 21'08”88, facendo segnare anche il miglior tempo di frazione e conquistando la medaglia d'oro insieme ai compagni di squadra Maguet e Boscacci, con l'altro team dell'Esercito composto da Matteo Eydallin, Manfred Reichegger e Damiano Lenzi secondo classificato a 23”.
Decise le prime due posizioni, l'attenzione si è concentrata sulla lotta per il bronzo tra gli ultimi frazionisti del team Trentino e delle Alpi Centrali, con Filippo Beccari e Pietro Canclini che hanno dato vita a una entusiasmante sfida. Beccari ha provato a forzare il passo, ma nel tratto a piedi sulla gradinata Canclini è riuscito a riportarsi al comando: il braccio di ferro per il terzo posto si è deciso in discesa, sul pendio del “Miramonti”, con Beccari con una staccata in curva nel finale ha superato il valtellinese proprio nei metri conclusivi, battendolo al fotofinish per soli 30 centesimi di secondo.
GARA ROSA - Nessuna sorpresa nella staffetta senior femminile, che prevedeva due sole frazioni, con la trentina Elena Nicolini che ha provato a mescolare le carte in tavola. La portacolori del Brenta Team, la società organizzatrice della rassegna tricolore, è partita a razzo, con la campionessa italiana della sprint Alba De Silvestro francobollata alle sue code. La Nicolini è riuscita a mantenere il contatto visivo con la rivale e ha chiuso la propria frazione con soli 2 secondi di distacco. A lanciare l'Esercito verso il pronosticato titolo tricolore ci ha pensato la ventenne valtellinese Giulia Compagnoni, che si è scrollata di dosso Elisa Dei Cas, seconda frazionista del Brenta Team, medaglia d'argento con un distacco di 2'27". Sul terzo gradino del podio, invece, sono salite le due atlete della Corrado Gex Alessandra Cazzanelli e Natalia Mastrota, a 2'55" dalle vincitrici.
GIOVANI - Nella staffetta Giovani, con tre frazionisti al via per ogni squadra di cui una donna e due maschi (un cadetto e uno junior), il titolo è andato alle Alpi Centrali, che hanno addirittura centrato una splendida doppietta, confermando i valori emersi nelle sprint di venerdì sera.
Il titolo tricolore è andato al terzetto composto dalla junior Giulia Murada, dal cadetto Simone Antonioli e dallo junior Nicolò Canclini, che si sono infilati al collo il secondo oro in due giorni. La Murada (Polisportiva Albosaggia) è riuscita ad avvantaggiarsi nella seconda parte della propria frazione, seguita a una trentina di secondi di distanza dalle prime frazioniste del team Alpi Centrali 2 e Veneto 1, ovvero Samantha Bertolina e Melanie Ploner.
La gara ha preso una piega decisiva durante la seconda frazione, quando Simone Antonioli (Alpi Centrali 1) ha consolidato il vantaggio e ha poi passato il testimone a Nicolò Canclini con un buon margine di vantaggio su Mirko Sanelli delle Alpi Centrali 2, seguito a propria volta da Mattia Tanara (Veneto 1) e Matteo Sostizzo (Veneto 2), in corsa per la medaglia di bronzo.
Canclini ha finalizzato il lavoro dei due compagni di squadra andando ulteriormente a incrementare il margine di vantaggio. L'argento è andato ancora alle Alpi Centrali, che in terza frazione hanno schierato Daniele Carobbio, staccato all'arrivo di 1'03”, mentre sul terzo gradino del podio è salito il team Veneto 1, grazie alla bella azione del primierotto tesserato per la Ski Alp Valdobbiadene Enrico Loss, a 1'18” dai vincitori.
Tra i master, infine, vittoria e titolo tricolore per il Brenta Team di Ivan Antiga, Franco Hofer e Ivan Micheli al maschile (tempo finale 29'08”02) e per il Trentino di Claudia Pontirolli e Sabrina Valenti al femminile (in 25'38”07).
VERTICAL - Domenica mattina verranno assegnati gli ultimi titoli del lungo weekend dei campionati italiani di Madonna di Campiglio, quelli della Vertical Race. Quest'ultima verrà disputata sul versante dello Spinale, con partenze differenziate a seconda della categoria a partire dalle 8 e arrivo per tutti al rifugio Dosson, a quota 2.100 metri, raggiungibile dal pubblico grazie all'apposita telecabina.
Classifiche
STAFFETTA GIOVANI: 1. Alpi Centrali 1 (Giulia Murada, Simone Antonioli, Nicolò Canclini) 25'15”17; 2. Alpi Centrali 2 (Samantha Bertolina, Mirko Sanelli, Daniele Carobbio) 26'19”10; 3. Veneto 1 (Melanie Ploner, Mattia Tanara, Enrico Loss) 26'34”31; 4. Alpi Centrali 4 (Elisa Pedrolini, Davide Lucchini, Andrea Prandi) 27'05”88; 5. Alpi Centrali 3 (Francesca Cattaneo, Alessandro Rossi, Stefano Confortola) 27'30”36; 6. Veneto 2 (Giorgia Felicetti, Matteo Sostizzo, Matteo Cuel) 27'54”88; 7. Valle d'Aosta 1 (Alessia Re, Alberto Gontier, Fabein Guichardaz) 28'26”14; 8. Alpi Centrali 9 (Giulia Gherardi, Nicolas Bertolina, Matteo Moltoni) 28'38”39; 9. Alpi Centrali 7 (Anna Folini, Luca Albareda, Giovanni Rossi) 28'47”89; 10. Trentino 4 (Valeria Pasquazzo, Nicolò Corradi, Marco Cunaccia) 28'50”27.
STAFFETTA SENIOR MASCHILE: 1. Esercito 1 (Nadir Maguet, Michele Boscacci, Robert Antonioli) 21'08”88; 2. Esercito 2 (Matteo Eydallin, Manfred Reichegger, Damiano Lenzi) 21'32”86; 3. Trentino 1 (Federico Nicolini, Gabriele Fedrizzi, Filippo Beccari) 22'11”05; 4. Alpi Centrali 1 (Luca Faifer, William Boffelli, Pietro Canclini) 22'11”35; 5. Alpi Centrali 2 (Simone Puricelli, Giovanni Gelmi, Francesco Leoni) 24'45”99.
STAFFETTA SENIOR FEMMINILE: 1. Cs Esercito (Alba De Silvestro, Giulia Compagnoni) 17'52”27; 2. Brenta Team (Elena Nicolini, Elisa Dei Cas) 20'19”61; 3. Corrado Gex (Alessandra Cazzanelli, Natalia Mastrota) 20'47”68.
STAFFETTA MASTER MASCHILE: 1. Brenta Team (Ivan Antiga, Franco Hofer, Ivan Micheli) 29'08”02; 2. Alpi Centrali (Fabrizio Franzini, Paolo Carlo Bordoni, Luca Bertolina) 31'06”69; 3. Adamello Ski Team (Lino Balzarini, Fulvio Gazzoli, Fausto Luciano Moia) 38'47”47.
STAFFETTA MASTER FEMMINILE: 1. Trentino 3 (Claudia Pontirolli, Sabrina Valenti) 25'38”07; 2. Trentino 2 (Paola Vedovelli, Giovanna Cunaccia) 39'12”86.
Italiani, il video della staffetta
Doppio oro per il Centro Sportivo Esercito
Ecco il video delle staffette dei campionati italiani andati in scena a Madonna di Campiglio. Doppia vittoria dell’Esercito: oro in campo maschile. «La staffetta - spiega il primo frazionista Nadir Maguet – è sempre una roulette. Avevamo i favori del pronostico ma può succedere sempre di tutto. Ognuno ha dato il meglio di sé e con un pizzico di fortuna e bravura abbiamo vinto. Io ho cambiato per secondo vicinissimo a Nicolini». Soddisfatto anche Michele Boscacci: «Nadir mi ha dato il cambio assieme al gruppetto di testa, poi ho cercato di prendere un po’ di vantaggio per dare il cambio a Robert con un certo margine e ci sono riuscito. Vincere in un contesto come questo è piacevole». Onora i compagni Robert Antonioli: «Michele mi ha passato il testimone che eravamo già ampiamente in vantaggio e quindi ho gestito al meglio le energie, cercando di impegnarmi al massimo per onorare il loro impegno ed è giunto un altro oro».
Stesso copione al femminile con le due neo-arruolate. «Non era una gara adrenalinica come altre -racconta Alba De Silvestro – perché c’erano poche squadre al via. L’abbiamo gestita bene ed è arrivata vittoria e medaglia d’oro. Nella prima frazione avevo un’avversaria forte come Elena Nicolini, siamo state praticamente sempre assieme. Me la sono giocata riuscendo a dare il cambio per prima». Sorridente anche Giulia Compagnoni: «Alba è andata davvero forte e ho cercato di mantenere quello che aveva fatto nella prima frazione. L’importante era non commettere errori, perché con questi cambi repentini può succedere di tutto».
Antonioli-De Silvestro, coppia d'oro agli Italiani
Nella sprint sul Canalone Miramonti
Robert Antonioli ha concesso il bis e per il secondo anno consecutivo ha conquistato il titolo tricolore nella gara sprint che ha aperto il lungo weekend dei campionati italiani di Madonna di Campiglio e che è stata disputata sul pendio del Canalone Miramonti. Medaglia d'oro al femminile ancora per l'Esercito con Alba De Silvestro, tra gli Espoir a segno trentino Federico Nicolini, mentre nelle categorie giovanili è arrivato un poker tutto valtellinese, grazie alle affermazioni di Nicolò Canclini e Giulia Murada tra gli Junior, di Simone Antonioli e Samantha Bertolina tra i Cadetti. Tra i Master oro per Monica Sartogo dell'Us Aldo Moro e per Ivan Antiga del Brenta Team.
LA GARA - La prima giornata della rassegna tricolore organizzata dal Brenta Team, premiato con ben oltre 450 atleti iscritti, ha visto i miglior ski-alper sfidarsi su un percorso di 600 metri e 60 metri di dislivello, con qualificazioni e successive semifinali e finali. Vario e impegnativo il tracciato, caratterizzato da un primo tratto da affrontare sci ai piedi con alcune inversioni, seguito da una lunga e ripida erta da coprire con gli sci in spalla, a precedere l'ultimo cambio di assetto e la picchiata verso il traguardo, allestito nel parterre del Canalone Miramonti.
Nella gara regina, la senior maschile, il 26enne di Valfurva Robert Antonioli ha confermato i pronostici della vigilia e in finale ha tagliato per primo il traguardo in 3'30”81, vincendo la sfida in famiglia con i compagni di squadra del Cs Esercito Michele Boscacci e Nadir Maguet. Antonioli ha allungato il passo nel tratto da affrontare a piedi e all'arrivo ha preceduto di poco meno di quattro secondi Boscacci (argento) e di 10 secondi Maguet (bronzo), seguito in scia appena un secondo più dietro dal trentino portacolori della società organizzatrice Federico Nicolini, quarto e nuovo campione italiano categoria espoir. Da segnalare la squalifica di Damiano Lenzi, che aveva chiuso al quinto posto la finale ma è stato estromesso dalla classifica dalla giuria per il casco slacciato.
Successo dell'Esercito anche nella gara senior femminile, che ha avuto nella giovane Alba De Silvestro la propria dominatrice. La bellunese classe 1995, ancora Espoir, è riuscita ad avvantaggiarsi già nella parte iniziale del percorso ed è poi riuscita ad amministrare il vantaggio, andando a chiudere braccia al cielo con il tempo finale di 4'05”32. Medaglia d'argento per la campionessa in carica Elena Nicolini, trentina del Brenta Team, che ha pagato 16 secondi di ritardo, mentre sul terzo gradino del podio è salita la ventenne Giulia Compagnoni, lo scorso anno vittoriosa tra le junior.
GIOVANILI - Tra gli Junior gli occhi erano puntati sulla sfida tra il trentino dell'Esercito Davide Magnini e il valtellinese campione in carica della specialità Nicolò Canclini, che grazie a un avvio bruciante è riuscito a confermare il titolo conquistato dodici mesi fa, sempre a Madonna di Campiglio, chiudendo con il tempo di 3'21”42, il migliore in assoluto tra quelli fatti segnare in giornata. Canclini ha sfruttato la propria potenza per prendere subito il largo ed è riuscito nell'impegnativo tratto a piedi a resistere al tentativo di rimonta di Magnini, costretto al pari dello scorso anno ad accontentarsi della medaglia d'argento, staccato di 10” dal vincitore. Poco più dietro un altro atleta trentino, Enrico Loss, ski-alper che difende i colori dello Ski Alp Valdobbiadene e che aveva fatto registrare il miglior tempo in qualifica (3'26”80).
Nella gara junior femminile, Giulia Murada non ha conosciuto avversarie e ha portato i colori della Polisportiva Albosaggia sul gradino più alto del podio. La valtellinese, dominatrice delle qualificazioni, non ha conosciuto avversarie e ha preso il largo fin dalle battute iniziali di gara, per poi andare a incrementare progressivamente il proprio vantaggio: 4'25”76 il tempo che le è valso la medaglia d'oro e il titolo tricolore, con l'altoatesina del Bogn da Nia Melanie Ploner argento in 4'52”35 e la friulana Mara Martini (Bachmann) terza in 5'01”06.
Pronostici rispettati, infine, anche tra i cadetti, con i successi dei due portacolori dello sci club Alta Valtellina Simone Antonioli e Samantha Bertolina, entrambi autori di uno splendido percorso netto. La giovane Bertolina ha chiuso la finale per le medaglie con il tempo di 5'01”96, di oltre 7 secondi più basso rispetto a quello dell'altoatesina dell'Asc Olang Sophie Poernbacher (argento), con Anna Folini della Polisportiva Albosaggia a completare il podio, terza in 5'44”21.
Ancora più marcato il dominio di Simone Antonioli nella gara maschile. Il giovane skialper valtellinese, primo nelle qualificazioni con il crono di 4'02”, è riuscito in finale a scendere sotto il muro dei 4 minuti e a tagliare il traguardo in solitaria dopo 3'57”79 di gara. Medaglia d'argento per Alberto Gontier della Corrado Gex (4'18”), bronzo per Mirko Sanelli dell'As Premana (4'27”).
Domani seconda giornata di gare, con le staffette in programma sempre sul Canalone Miramonti a partire dalle 16. Domenica si chiuderà con il vertical race, che assegnerà gli ultimi titoli tricolori del lungo weekend tricolore.
Classifiche
SENIOR MASCHILE: 1. Robert Antonioli (Cs Esercito) 3'30"81; 2. Michele Boscacci (Cs Esercito) 3'34"64; 3. Nadir Maguet (Cs Esercito) 3'41"35; 4. Federico Nicolini (Brenta Team) 3'42"42; 5. Luca Faifer (Alta Valtellina) 4'10"09.
SENIOR FEMMINILE: 1. Alba De Silvestro (Cs Esercito) 4'05"32; 2. Elena Nicolini (Brenta Team) 4'21"54; 3. Giulia Compagnoni (Cs Esercito) 4'24"29; 4. Bianca Balzarini (Adamello Ski Team) 4'26"34; 5. Gloriana Pellissier (Cs Esercito) 4'45"34; 6. Maria Dimitra Theocharis (Us Aldo Moro) 4'54"01.
ESPOIR MASCHILE: 1. Federico Nicolini (Brenta Team) 3'42"42; 2. Luca Faifer (Alta Valtellina) 4'10"09; 3. Pietro Canclini (Alta Valtellina).
ESPOIR FEMMINILE: 1. Alba De Silvestro (Cs Esercito) 4'05"32; 2. Giulia Compagnoni (Cs Esercito) 4'24"29; 3. Natalia Mastrota (Corrado Gex).
JUNIOR MASCHILE: 1. Nicolò Canclini (Alta Valtellina) 3’21”42; 2. Davide Magnini (Cs Esercito) 3’31”89; 3. Enrico Loss (Ski Alp Valdobbiadene) 3’39”29; 4. Daniele Carobbio (Clusone) 3’45”12; 5. Stefano Confortola (Alta Valtellina) 3’45”60; 6. Andrea Prandi (Alta Valtellina) 3’48”65.
JUNIOR FEMMINILE: 1. Giulia Murada (Polisportiva Albosaggia) 4’25”76; 2. Melanie Ploner (Bogn da Nia) 4’52”35; 3. Mara Martini (Asd Bachmann) 5’01”06; 4. Giorgia Felicetti (Bogn da Nia) 5’12”18; 5. Francesca Cattaneo (Alta Valtellina) 5’27”62; 6. Olesia Ronzon (Ski Alp Valdobbiadene) 7’18”42.
CADETTI MASCHILE: 1. Simone Antonioli (Alta Valtellina) 3’57”79; 2. Alberto Gontier (Corrado Gex) 4’18”51; 3. Mirko Sanelli (As Premana) 4’27”31; 4. Alessandro Rossi (Asd Lanzada) 4’37”79; 5. Davide Lucchini (Sc Sondalo) 4’40”70; 6. Mattia Tanara (Cai Schio) 4’41”65.
CADETTI FEMMINILE: 1. Samantha Bertolina (Alta Valtellina) 5’01”96; 2. Sophie Poernbacher (Asc Olang) 5’09”40; 3. Anna Folini (Polisportiva Albosaggia) 5’44”21; 4. Giulia Giudici (Sc Sondalo) 6’18”98; 5. Margherita Hofer (Sc Brenta Team) 6’44”90; 6. Sara Zanardelli (Brenta Team) 6’54”17.
Italiani, la parola ai protagonisti
Dopo la sprint di Madonna di Campiglio
Robert Antonioli precede ancora una volta i compagni del Centro Sportivo Esercito, mentre per Alba De Silvestro arriva il primo titolo assoluto nella sprint. Ecco le parole dei protagonisti della sprint dei campionati italiani sprint di Madonna di Campiglio: «Che bello gareggiare in uno stadio dello sci come questo - spiega il valtellinese -. E' particolarmente emozionante, anche se in una sprint come questa devi dare il tutto per tutto. Avevo vinto dodici mesi fa e mi sono ripetuto oggi, diciamo che questa location mi porta bene. Non è stata una vittoria facile, perché i miei compagni dell’Esercito hanno provato in tutte le maniere a farmi la pelle, ma sono riuscito ancora una volta a precederli. Una prova davvero combattuta ed io non ero così in forma rispetto allo scorso anno e proprio per questo motivo sono doppiamente soddisfatto. Ci aspettano altri due giorni di gare e sono proprio curioso di vedere come andrà».
Emozionata Alba De Silvestro: »Il mio primo titolo assoluto nella sprint. Sono davvero felice per aver centrato due vittorie in un colpo solo, essendo ancora una under 23. Le avversarie mi hanno dato parecchio filo da torcere. Nella parte iniziale c’è stata molta bagarre ed ho faticato un pochino. Dove ho vinto? Sicuramente nei cambi assetto, è li che ho fatto la differenza grazie ad una maggiore rapidità, soprattutto nell’ultimo. Sono riuscita a prendere un leggero vantaggio sulle rivali, gestendo in discesa fino al traguardo».
GIOVANI - Tra gli Junior titolo a Nicolò Canclini: «Il Canalone Miramonti mi porta fortuna e sono riuscito a bissare il successo dello scorso anno. Da piccolo sognavo di fare il discesista e magari di fare come Hirscher e vincere la 3Tre qui a Madonna di Campiglio. Poi ho cambiato e ho scelto lo sci alpinismo e le soddisfazioni non stanno mancando. Nelle qualifiche e in semifinale ho cercato di risparmiarmi un po', per poi dare tutto in finale. La scelta ha pagato ed è arrivata questa bella vittoria. A dire il vero, sono un po' indietro con l'allenamento, visto che quest'estate sono dovuto rimanere fermo per due mesi, ma la velocità non mi manca e nelle sprint riesco a esprimermi bene». Lo scudetto Junior femminile è andata a Giulia Murada: «Ho cercato di gestirmi al meglio e di rimanere concentrata e sono davvero contenta della mia prova. Non sono velocissima in partenza, ma sono riuscita a guadagnare progressivamente in progressione, per poi amministrare nel tratto conclusivo in discesa. La formula di gara è molto bella, così come lo scenario del Canalone Miramonti e il fatto che si gareggia in notturna».
Infine i Cadetti. Ecco le parole di Simone Antonioli: «Sinceramente non pensavo di iniziare così bene la stagione e per questo sono doppiamente contento del risultato finale. La sprint è una gara breve, ma correre qualifiche, semifinali e finale a distanza ravvicinata non è facile. Il tratto più duro è stato sicuramente quello a piedi e l'ultimo tratto mi sembrava non finisse più. Non sono stato impeccabile nei cambi, ma sono riuscito a tenere un buon ritmo ed è arrivata questa bella vittoria. Voglio dedicare questo titolo di campione italiano al nostro ex allenatore Luca Dei Cas, che purtroppo è scomparso lo scorso anno».
Felice Samantha Bertolina: «Ho fatto una bella gara e non posso che essere soddisfatta. Mi piace correre e penso che proprio la parte a piedi mi abbia favorito. Non sono ancora al top della forma, ma sono partita subito bene e sono riuscita a mantenermi davanti. Nell'ultimo cambio ho impiegato forse un attimo di troppo a mettere via le pelli, ma in discesa mi sono rifatta».
Save the date per il 2017
Aperte le iscrizioni a molte gare della nuova stagione
È già tempo di organizzare la stagione running 2017.
Per tutte le gare UTMB, in programma dal 28 agosto al 3 settembre 2017, la data da mettere in calendario è quella del 15 dicembre: sino al 4 gennaio, ci sarà un periodo di pre-iscrizione per presentare la candidatura per la corsa scelta.
Restando a Chamonix, già aperte le iscrizioni alle prove dalla Marathon du Mont Blanc che andranno in scena dal 22 al 25 giugno.
Chiuse invece quelle della Hardrock 100: nessun italiano sorteggiato, nella gara maschile si rinnova la sfida tra Kilian Jornet e Jason Schlarb, mentre nella gara rosa a contrastare la pattuglia statunitense ecco le francesi Caroline Chaverot e Nathalie Mauclair e la neozelandese Anna Frost.
Tornando alla gare del ricco calendario dell’Ultra Trail World Tour già on line le scirizioni alla TransGranCanaria di fine febbraio, mentre passando al circuito Ultra delle World Series della ISF già sold out le iscrizioni per la UltraMarathon della Transvulcania.
IN ITALIA - La novità più importante arriva dalla Valle d’Aosta: trovato l’accordo tra Tor e 4K. Si legge sul sito della 4K: ‘Coerentemente con la volontà manifestata dal Consiglio regionale di lavorare dal prossimo anno per l’organizzazione di una gara unica sulle Alte Vie, la Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste ha deciso che non ci sarà una seconda edizione del 4k Alpine Endurance Trail’. Dunque appuntamento con il Tor des Geants che resta in calendario dal da 10 al 17 settembre.
Passando in Trentino la Dolomites Skyrace è sempre prova delle Skyrunner World Series: le iscrizioni dell’edizione del ventennale verranno aperte il 9 gennaio, con 700 pettorali a disposizione.
Già chiuse invece le iscrizioni per la North Face Lavaredo Ultra Trail, tappa italiana dell’UTWT che partirà da Cortina d’Ampezzo alle 23 di venerdì 23 giugno: 2942 richieste, 1.500 i pettorali sorteggiati. Sino al 10 dicembre restano invece aperte le pre-iscrizioni alla Cortina Trail.
Aperte, infine, le iscrizioni anche alla OUT che per la terza edizione, che avrà luogo dal 28 al 30 luglio, si arricchisce di una nuova gara: oltre alla Orobie Ultra-Trail e al Gran Trail Orobie ci sarà la Bergamo Urban Trail, di 20 km di sviluppo e 700 metri di dislivello.
E' tempo di assegnare i primi scudetti
Da venerdi’ a domenica i Tricolori a Madonna di Campiglio
In attesa di ospitare la 3Tre di Coppa del Mondo di slalom del prossimo 22 dicembre, Madonna di Campiglio, e in particolar modo il Canalone Miramonti, accenderanno i riflettori da venerdì 9 a domenica 11 dicembre, in occasione dei campionati italiani assoluti e giovani di sci alpinismo. Un evento che solo Campiglio, grazie all’organizzazione del sci club Brenta Team, riesce a mettere in cantiere per un appuntamento tricolore di questa disciplina, fra l’altro in versione notturna, con il fascino di gareggiare in un vero e proprio stadio dello sci. Ci sarà il pienone a Campiglio, con iscrizioni che hanno superato quota 400 con la Nazionale al completo e i tanti giovani in arrivo da tutti i comitati regionali.
PROGRAMMA - Le prime due sfide saranno in versione notturna. Venerdì pomeriggio si terrà la gara sprint, con qualificazioni alle 16 e batterie ad eliminazione a seguire (quarti di finale, semifinali e finale). Sabato 10 dicembre, invece, sempre a partire dalle 16 e sempre sul Canalone Miramonti, sarà la volta delle spettacolari staffette, mentre domenica 11 dicembre la chiusura spetterà alla vertical race. Quest'ultima verrà disputata sul versante dello Spinale, con partenze differenziate a seconda della categoria e arrivo per tutti al rifugio Dosson, a quota 2.100 metri, raggiungibile dal pubblico grazie all'apposita telecabina. Senior e master maschili prenderanno il via alle 8 dal paese di Madonna di Campiglio, in località Belvedere (a quota 1.520 metri), mentre lo start delle gare Junior maschili, Senior e Master femminili verrà dato alle 8.30 da località Fortini. La partenza delle gare Cadetti e Junior femminili, infine, è in programma alle 9 dal Lago Montagnoli.
Vialatteatrail, ultimi giorni per iscriversi
La gara in programma sabato 17 dicembre
Si avvicina il giorno del Vialatteatrail: la quinta edizione andrà in scena sabato 17 dicembre. Gara sulla neve in notturna sulle piste da sci della Vialattea con partenza 18 da Sauze d’Oulx. Tre i tracciati: il trail da 25 km e 1700 metri di dislivello, il Vialattearun di 12 km e 900 metri di dislivello e il VialatteaNordicWalking. La scadenza delle iscrizioni è fissata all’11 dicembre sul sito vialatteatrail.it; un numero limitato di pettorali sarà inoltre disponibile la mattina della gara, direttamente sul posto, al prezzo di 50 euro. Come in ogni edizione, la corsa sarà anche occasione per una grande festa sulla piazza di Sauze d’Oulx: pasta party, vin brulè, musica, accompagneranno una lunga notte di sport sulla neve.
Elena Nicolini pronta per la nuova stagione
La trentina in gara ai Tricolori di Madonna di Campiglio
L’anno scorso ha iniziato la stagione con la vittoria dello ‘scudetto’ nella sprint, poi per Elena Nicolini una annata in salita con un infortunio che l’ha costretta a un lungo stop. «Ma alla fine ce l’ho fatta a salvarla - spiega la trentina - con il successo della Coppa Italia e il podio al Tour du Rutor. Ma adesso è tempo di pensare al futuro».
Obiettivi?
«La testa c’è, speriamo anche le gambe… Avremo una stagione impegnativa: lunghe trasferte di Coppa del Mondo, tanti giorni ai Mondiali, senza dimenticare le classiche della LGC. Vedremo: con Katia Tomatis siamo una coppia affiatata, salire sul podio nella gara a squadre ai Mondiali sarebbe il massimo. Anche le lunghe distanze mi piacciono: le due gare in Italia le farò, l’Adamello è in casa, il Mezzalama è sempre una prova che amo, vedrò per la Pierra Menta, soprattutto vedrò come sarà la condizione».
Come arrivi a questi Italiani?
«In settimana sono andata a correre… La neve è quella che è: a inizio stagione era Katia che veniva da me per mettere gli sci ai piedi, adesso mi toccherà andare a trovarla, visto che è arrivata sulle sue montagne. Mi sono allenata, questo sì, ma partire con il botto, con una gara tricolore all’inizio è sempre un’incognita. La mia preparazione è finalizzata alle prime gare di Coppa del Mondo, ma come sempre cercherò di dare il massimo».
Gia' disponibile su app Skialper 109 di dicembre
Un numero all’insegna della neve, dagli sci artigianali agli itinerari
È già scaricabile in versione app iOS e Android il numero 109 di Skialper (6 euro, 176 pagine) di dicembre-gennaio e sarà in vendita nelle migliori edicole a partire dai prossimi giorni. Un numero con in copertina - e non poteva essere altrimenti - la neve, la polvere che ha già imbiancato tante cime. Uno scatto del fotografo svedese Mattias Fredriksson, con uno sciatore che disegna curve nel bosco tra gli sbuffi. Un numero tutto da leggere, con tante proposte di inizio stagione.
MI FACCIO LO SCI - Facile a dirsi, ma non sempre semplice nella pratica. Eppure sono in tanti a costruirsi gli sci in garage. E vengono pure bene… Siamo stati ’on the road’ tra Veneto, Trentino, Alto-Adige, Austria e Piemonte per raccontarvi le storie di sette appassionati che ce l’hanno fatta. E poi abbiamo varcato la soglia di una vecchia macelleria di Innsbruck dove ogni anno 200 persone imparano a costruire con le proprie mani lo sci dei loro sogni. E… non contenti, gli sci home made li abbiamo anche messi sulla neve. Un dossier da leggere tutto d’un fiato e da conservare.
SORPRESE D’INIZIO STAGIONE - Prime pellate, ma dove? Per esempio nel settore sopra il Col San Carlo, con vista Monte Bianco, in Valle d’Aosta, dove ci conduce Denis Trento. Un ‘parco giochi’ molto panoramico con discese e salite per tutti i gusti, perfetto alle prime nevicate. E non è neanche troppo conosciuto…
FANTASTICO CARESER - 13 cime da concatenare, accanto al ghiacciaio del Careser, nelle in Alta Val di Peio, con un tour scialpinistico di estrema eleganza e di grande respiro consigliato da Omar Oprandi. Magari è meglio farlo in primavera, con la neve trasformata e senza dovere battere traccia nella powder, altrimenti diventa lunga… però è meglio programmarlo già da ora, in versione turistica o fast & light. E anche per le due opzioni vi proponiamo i consigli di Omar sull’attrezzatura da portare.
INTO THE WOOD - I bollettini per sono chiari: non sarà una spruzzata, si parla di punte di più di 50 ghelli. Quota neve sui 900-1.000 metri. Vento sul finire dell'episodio. Antenne dritte di rigore, non si può scherzare cercando pendii aperti e troppo esposti all'azione di eolo. La risposta è semplice: domani si va per boschi! E noi vi consigliamo sei itinerari sulle Alpi Occidentali.
BIRRA E SAI COSA BEVI - Era lo slogan di una famosa pubblicità di qualche tempo fa. Ma anche skialper e runner sanno cosa bevono, perché la birretta è una delle bevande più amate per il dopo gita (o dopo gara). Allora noi che testiamo tutto, abbiamo pensato di provare anche le migliore etichette alpine. Facendo coordinare i nostri testatori da Luca Giaccone (no, non è il ‘nostro’ Luca, ma un omonimo), uno dei massimi esperti italiani in materia. E abbiamo provato anche la birra fatta in casa da Pippo Barazzuol…
115 E NON SENTIRLI - Sì, 115 millimetri di larghezza al centro dello sci. Uno scialpinismo che strizza l’occhio al freeride. Bello, ma da praticare con qualche accorgimento. A partire dall’utilizzo delle pelli. Per novelli Bruno Compagnet, ecco i consigli della redazione tecnica di Skialper e di Danilo Noro di XL Mountain. Un pratico abc per salire e scendere in sicurezza con due bestie sotto i piedi.
KING PTOR - Ptor Spricenieks rappresenta tutto ciò che si può definire avventura estrema. In 30 anni ha girato il globo con i suoi sci, collezionando un sacco di discese nuove in posti remoti e sperduti. Quasi sempre da solo, quasi sempre in autosufficienza. Vive a La Grave, utilizza degli strani sci che sembrano una via mezzo tra lo snowboard e il surf da onda e ha sciato per primo la nord del Mount Robson (3.954 m) in British Columbia: mille metri con pendenze fino a 57 gradi e una cattiva reputazione. Abbiamo intervistato il protagonista del film Dream Line. Decisamente un anticonformista delle nevi.
PICCOLE GRANDI MONTAGNE - Una neve imprevedibile, che può presentarsi in tutte le sue consistenze anche durante un'unica giornata. Un vento che può superare i 200 chilometri all’ora e modellare creste e pendii con forza ed eleganza. Un panorama sconfinato che, nelle giornate più limpide, abbraccia a sud la superficie luccicante del Mar Ligure da dove emergono le sagome della Corsica e delle isole dell’Arcipelago Toscano e a nord, oltre la Pianura Padana, la quasi totalità del lontano arco alpino dal Monte Rosa alle Prealpi Venete. Le piccole cime del crinale che divide Emilia e Toscana formano un confine e un diaframma geografico, culturale e climatico tra Europa e Mediterraneo. E propongono salite e discese corte ma ripide, da provare con piccozza e sci.
TAVIELA: RIPIDO PER TUTTI I GUSTI - Si parte da quota 3.600, ma si può arrivare a 3.000 con la funivia. Stiamo parlando di Punta Taviela, sopra Peio, in Trentino. Una piramide che apre le porte su diversi canali che si tuffano ripidi verso valle. È la nostra proposta splitboard del mese, ma naturalmente anche gli sci sono benvenuti…
PHILIPPE TRAYNARD - Le sue guide agli itinerari scialpinistici e ai grandi raid sono un must tra gli appassionati. Ma anche la vita di questo ingegnere francese, morto a 93 anni quasi con gli sci ai piedi, è un racconto entusiasmante. Giorgio Daidola ci guida alla scoperta di uno dei padri dello skialp.
MAI PIÙ SENZA AIRBAG - Sono l’accessorio del momento e le novità non sono poche, con l’introduzione sul mercato del secondo sistema a ventola dopo quello di Black Diamond, firmato Arc’teryx. Vi proponiamo una panoramica sui principali highlight nel mondo degli airbag.
SOTTO - Spesso si dà più importanza a quello che appare, ma l’underwear tecnico è fondamentale per la riuscita di un’escursione. Vi presentiamo le principali novità in un servizio fotografico per il quale si sono prestate anche due modelle d’eccezione, le campioncine dello sci club Bogn da Nia Giorgia Felicetti e Melanie Ploner.
NEW BALANCE FRESH FOAM HIERRO - La versione 2 della famosa scarpa da trail è profondamente diversa dalla prima. Siamo tra le prime riviste al mondo ad avere avuto tra le mani un esemplare del modello che sarà in vendita a gennaio e ve la presentiamo accuratamente, in attesa di testarla.
LOG IN - Tante storie, gli appuntamenti da non perdere, il rifugio del mese, i libri da mettere sulla mensola, il viaggio, le gite di stagione, la vetrina con le idee per i regali di Natale. La sezione iniziale della rivista è stata completamente rivisitata!
BIZZARO E ‘ROUGE’ - Ritorna l’opinione ‘Pensieri Bizzarri’, curata da Leonardo Bizzaro ed entra un nuovo opinionista, Roberto ‘rouge’ Rossi.
TLT7 CARBONIO & MYTHIC VERTICAL 87 - Due degli attrezzi più attesi, lo scarpone TLT7 Carbonio di Dynafit e lo sci Mythic Vertical 87 di Dynastar al banco e in prova sulla neve.
UP & DOWN - Un’ampia intervista a Nadir Maguet, tutti gli atleti più promettenti delle categorie giovanili, visti in azione all’Adamello Ski Raid Junior, le novità dalle gare FISI e dai circuiti locali, ma anche le ultime dal mondo dello skyrunning e del trail: interviste, notizie, anticipazioni nella sezione dedicata al mondo delle gare.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di dicembre-gennaio sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Correre in inverno: l'importanza del micro-rampone
Come si usa e a cosa serve. Lo utilizza anche Tadei Pivk
Correre in inverno, magari su fondi duri o innevati. Come cambia la tecnica? Quali accorgimenti adottare? Quando si parla di corsa su fondi innevati o ghiacciati, soprattutto in gara, viene naturale pensare a un accessorio che negli ultimi anni è sempre più entrato nel set-up dei trail runner, il micro rampone, obbligatorio anche al Tor des Geants e al 4K.
MISTO OK - Però il micro rampone pensato per la corsa non è solo per la neve. Anzi, è proprio il misto il terreno d’elezione perché lì si può nascondere l’insidia di un velo di ghiaccio invisibile e la soglia di attenzione del runner è inferiore a quando sta correndo sul bianco… In inverno poi, come avviene per i pneumatici delle auto, che perdono molta aderenza sotto i sette gradi centigradi, la trazione soffre e fondi duri e insidie del gelo sono sempre in agguato: anche un prato bagnato può diventare un campo di pattinaggio. «In autunno sono stato in Slovenia a correre un vertical su un trampolino per il salto con gli sci, su quel mix di erba bagnata e terreno garzato i ramponcini sono perfetti» dice il campione di corsa in montagna Emanuele Manzi.
COME USARLI - È sempre importante calzare ramponi della giusta taglia e indossarli a partire dalla punta, allungando l’elastomero fino a farlo entrare anche nel tallone e controllando che catene o microfuni e punte siano ben posizionate. Per togliere il ramponcino si parte invece dal tallone ed entrambe le operazioni sono molto veloci. Terminato l’utilizzo l’ingombro è minimo perché possono venire ripiegati. Ma come si corre con un micro rampone? Ecco un video appena realizzato da Nortec, azienda produttrice di due modelli utilizzabili per trail e sky, nel quale Tadei Pivk, per la seconda volta vincitore della classifica Sky delle Skyrunner World Series, mostra come si allena e cosa fa con i ramponcini ai piedi.
Robert Antonioli: 'Voglio andare forte dappertutto'
Gli obiettivi stagionali del campione valtellinese
Robert Antonioli è tra i più attesi ai campionati italiani, in programma da venerdì a domenica a Madonna di Campiglio: il re della sprint è pronto a riconfermarsi leader della specialità? Sì, ma non solo. «La sprint mi piace, riesco sempre ad essere veloce, ma voglio un po’ scrollarmi di dosso questa etichetta di specialista e far vedere che posso dire la mia anche nelle individuali. Quest’estate ho caricato di più rispetto agli anni passati, adesso è periodo di velocizzazione: non sono al massimo della forma per i Tricolori di Campiglio, ma gli obiettivi restano altri».
Quali, allora?
«Beh, la Coppa del Mondo prima di tutto e poi ci sono i Mondiali, ma anche per la rassegna iridata non solo sprint, ma anche l’individuale. Per questo cerco di essere al top della condizione nei prossimi mesi».
E la LGC?
«Quasi sicuramente quest’anno salto la Pierra Menta: troppo intensa, soprattutto a livello mentale. A marzo voglio concentrarmi sulla stagione di Coppa».












