Licony Trail a Dennis Brunod e Roberta Jacquin

Nella 70 km primi Erik Pinet e Emanuela Scilla Tonetti

La quinta edizione del Licony Trail fa il pieno di iscritti: oltre 550 atleti impegnati sulla 70 chilometri e sulla classica da 25. A brindare nella piazza centrale di Morgex sono stati Dennis Brunod e Roberta Jacquin, vincitori della 25 ed Erik Pinet e Emanuela Scilla Tonetti nella 70. Salite e discese, due percorsi che hanno entusiasmato i partecipanti, giunti all’arrivo stremati per il grande caldo delle ore centrali della giornata. Nella 25 chilometri grande bagarre in avvio di gara tra Dennis Brunod, passato in testa a Planaval pochi secondi davanti a Mathieu Brunod e Davide Cheraz, con un gruppetto di inseguitori subito dietro. Brunod poi ha allungato e sul traguardo di Morgex ha vinto in solitaria con il crono di 2h15’33”, tempo che vale il terzo successo consecutivo al Licony Trail dopo quelli fatti registrare nel 2015 e 2016. Nel finale allunga anche Davide Cheraz che alla fine chiude secondo in 2h 17’42”, a precedere Mathieu Brunod, figlio di Bruno, arrivato in 2h19’44”.
La gara femminile è stata vinta dalla valdostana di Brusson Roberta Jacquin, nelle prime fasi di gara tallonata da Stefania Canale e Jessica Gerard. Jacquin, trentunesima assoluta, ha tagliato il traguardo dopo 2h59’16”, precedendo proprio Canale e Gerard, appaiate al secondo posto con il crono di 3h01’32”.
Senza rivali Erik Pinet nella 70 chilometri. È passato in testa al primo passaggio nella piazza di Morgex ed è salito per primo sulla pedana rossa finale. Ha vinto in 8h34’01”, davanti al francese Gregoire Curmer (8h56’54”) e Loris Vuillen (9h03’18”). Testa a testa nella gara femminile con le due favorite distanziate di circa quattro minuti. Ha vinto la lombarda Emanuela Scilla Tonetti in 10h 40’17”, (16esima assoluta) davanti a Marina Plavan, diciassettesima in 10h 44’59”. Terza posizione per Chiara Tallia in 11h 31’56”.


Grignetta Vertical da record

Vittoria e best crono per Michele Boscacci e Silvia Cuminetti

Edizione da record per il Grignetta Vertical. Dopo quello delle presenze, Michele Boscacci e Silvia Cuminetti hanno fatto saltare anche quelli cronometrici. In una giornata baciata dal sole oltre 270 atleti si sono dati appuntamento ai Piani Resinelli per sfidarsi sul percorso di 3.5 km di sviluppo e un dislivello positivo di 900 metri. Protagonista assoluto l’atleta del Centro Sportivo Esercito Michele Boscacci, che sul sentiero Cermenati, ha impresso un forcing incredibile frantumando così il record della corsa, siglato anni addietro dallo skyrunner di casa Nicola Golinelli e mai avvicinato da nessuno.
Michele Boscacci ha fatto registrare il tempo stratosferico di 32’33”15 regolando tutti gli avversari. Ottima seconda piazza per Vincenzo Milesi e terza posizione per il giovane atleta di casa Paolo Bonanomi. Quarta piazza invece per il capitano dei Falchi Lecco Carlo Ratti. Da segnalare la bella prestazione del giovane Danilo Brambilla che si è classificato sesto alle spalle di Fabio Bazzana. Record demoliti anche al femminile dove è andata in scena una bella sfida tra la giovane portacolori del Team La Sportiva Arianna Oregioni e Silvia Cuminetti. Quest’ultima è riuscita a spuntarla per pochi secondi chiudendo con un tempo di 41’20”70 che le ha così permesso di diventare la nuova regina della Grignetta. Kuzminska Katarzyna, vincitrice dell’edizione 2016, ha terminato la corsa in terza posizione.


Rampazzo terza, azzurre seconde, e' grande Italia!

La cronaca dei Mondiali di Trail di Badia Prataglia

Luis Alberto Hernando bi-campeon! Lo spagnolo vince con il cuore per la seconda volta consecutiva il titolo mondiale di trail running. Questa mattina a Badia Prataglia 266 (153 uomini, 113 donne) atleti in rappresentanza di 38 differenti Paesi sono andati caccia di un titolo iridato tra i sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

PERCORSO - Alle 8 come da programma, dal centro di Badia Prataglia, il via.  Ad attendere gli atleti un percorso difficile da interpretare, 49 chilometri con quasi 6.000 metri di dislivello totale. Un tracciato molto veloce nella sua prima parte e muscolare nella seconda, quando le gambe dei concorrenti cominciano a dare segni di cedimento. Un anello disegnato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che ha toccato località di incredibile fascino come l’Eremo di Camaldoli, la diga di Ridracoli, La Lama e la chiesetta di Pietrapazza, coinvolgendo sette comuni del Casentino.

CRONACA - Pronti, via e dopo 9 chilometri il primo a passare all’Eremo di Camaldoli è stato l'americano Andy Wacker davanti al francese Cedric Fleuerton e al campione del mondo in carica Luis Alberto Hernando. Nelle posizioni che contano un altro americano, Cody Red, e lo spagnolo Miguel Caballero. Al femminile l'americana Ladia Albertson conduce sulle francesi Adeline Roche e Amandine Ferrato. In casa Italia quinta posizione temporanea per Silvia Rampazzo, decima Gloria GIudici, undicesima Barbara Bani. Dopo 25 chilometri, alla diga di Ridracoli, il transalpino Cedric Fleureton si è messo davanti dando il cambio all'americano Andy Wacker. Terzo assoluto sempre lo spagnolo Luis Alberto Hernando. In quarta e quinta posizione ancora due francesi, Nicolas Martin e Ludovic Pommeret. Anche al femminile cambio al vertice con la francese Adeline Roche e la compagna di nazionale Amandine Ferrato che provano a mettere la freccia sull'americana Ladia Albertson. Sempre quinta  una super Silvia Rampazzo. In località Prato ai Grilli, archiviata la parte più muscolare di questo Mondiale, è passato in solitaria il transalpino Fedric Fluereton. Nonostante un evidente problema alla gamba, secondo uno stoico Luis Alberto Hernando a meno di 2'. In terza posizione il finlandese Henri Ansio. Segue un altro francese, Ludovic Pommeret. In lizza per un piazzamento di alta classifica anche lo spagnolo Miguel Cabalero Ortega. Decimo l’azzurro Christian Pizzatti. Al traguardo sorprese a non finire, con Heranndo che vince e si riconferma campione in 4h23'31". Secondo posto per il suo connazionale Cristofer Clemente in 4h 24'31". Terza piazza per un provato Cedric Fluereton in 4h28'03". Migliore degli italiani Christian Pizzatti dodicesimo.  Buon gara anche  per Stefano Fantuz, sedicesimo, Luca Carrara, ventiquattresimo e Massimo Mei, trentaduesimo. Per loro un posto ai piedi del podio nel ranking per nazioni.  Al femminile successo per Adeline Roche (5h00'44") seguita a pochissimo dalla connazionale Amandine Ferrato (5h00'47"). Terza una stratosferica Silvia Rampazzo in 5h11'07".  Le altre azzurre Giudici e Bani hanno portato punti pesanti con il loro dodicesimo e quindicesimo posto. Bene pure Mongelli 21, Borzani, posizione 24 e Lara Mustat, novantacinquesima. Nella classifica per nazioni vince la Francia su una grande Italie e Spagna.

LE ALTRE GARE - Oltre alla gara che assegnava i titoli iridati, questa mattina alle ore 5 è partita la prova lungo gli 80 chilometri, mentre nel pomeriggio sono partite le due gare più brevi, 24 chilometri e 13 chilometri, con rispettivamente 1.500 metri e 700 metri di dislivello positivo. A Badia Prataglia in questo weekend iridato sono arrivate oltre 2.000 persone tra i partecipanti alle gare e gli accompagnatori. La soddisfazione del Comitato Organizzatore è enorme. «Oggi, per me e per tutti i volontari - ha detto Dimitri Bonucci - che sono stati impegnati in questa bellissima impresa si è realizzato un sogno. Un sogno iniziato quasi per caso, ma che ha dato a Badia Prataglia, a tutto il territorio del Parco Nazionale e alla vallata del Casentino una visibilità mondiale».


Bronzo iridato per Silvia Rampazzo

Luis Alberto Hernando si conferma campione del mondo

Luis Alberto Hernando si conferma campione del mondo, vincendo il Trail Sacred Forest, il Mondiale di trail della IAU-ITRA a Badia Prataglia. Tanta Spagna nella classifica maschile: alle spalle di Hernando, primo in 4h23’31”, dopo 48,7 km e 2.990 metri di dislivello, si è piazzato Cristofer Clemente in 4h24’31”, con terzo il francese Cedric Fleureton in 4h28’03”, quarto il finlandese Henri Ansio, quinto un altro spagnolo Daniel Garcia, quindi il francese Ludovic Pommeret, lo spagnolo Miguel Caballero, il ceco Jiri Cipa, lo statunitense Mario Mendoza e lo spagnolo Manuel Villa Pablo a completare la top ten. Dodicesimo il primo azzurro Christian Pizzatti, sedicesimo Stefano Fantuz. Spagna dunque anche oro nella classifica per nazioni. Italia a medaglia al femminile con il bronzo di Silvia Rampazzo in 5h11’07, alle spalle delle francesi Adeline Roche in 5h00’44” e Amandine Ferrato in 5h00’47”; quarta l’olandese Ragna Debats, quinta Nathalie Mauclair posizione che vale il primo posto a squadre per la nazionale transalpina.


Tutto pronto per il Scenic Trail

La gara ticinese entra nelle World Series

Alla sua quarta edizione, Scenic Trail, è già diventato appuntamento di richiamo: e lo attestano sia il premio come migliore gara di trail running 2016 nell’ambito degli Swiss Trail Awards, vinto già nel 2015, che le cifre, che quest’anno prevedono circa 1200-1400 atleti da 30 paesi fra i quali figurano degli specialisti di livello nazionale e internazionale, visto l’ingresso della prova ticinese nelle World Series. La novità di quest’anno è proprio la gara di 113 km del circuito mondiale ultra, che prevede un dislivello positivo complessivo di circa 7000 metri, e partirà a mezzanotte di venerdì. Toccherà la valle del Vedeggio in zona Mezzovico-Vira-Sigirino, per poi salire ad Arosio, continuare sul Monte Ferraro, il Gradiccioli, Monte Tamaro, Monte Ceneri, Cima di Medeglia, Val Caneggio ed Isone per poi inserirsi a Gola di Lago sul tracciato originale creato dalla gara classica, terminando a Tesserete, con un tempo minimo di percorrenza stimato in 14 ore.
Sabato 10 giugno Scenic Trail prevede la prova classica per eccellenza, la 54 km, con partenza e arrivo a Tesserete. Con un dislivello di 3800 metri si sviluppa su un percorso panoramico che segue le creste dei rilievi montani della Capriasca, della Val Colla e della sponda sinistra del Cassarate. Verranno affrontati il Monte di Bigorio, Cavaldrossa, Monte Bar (con la sua nuovissima capanna), Gazzirola, Fojorina, Denti della Vecchia e Monte Boglia. La vista per i concorrenti è spettacolare, spazia a 360 gradi, con vedute panoramiche sui laghi del Verbano, Ceresio e Lario, sulle Alpi e le Prealpi. I corridori della 27 km si sfideranno su salite altrettanto impegnative fino al Monte Bar e successivamente al Gazzirola, punto culminante di tutte le gare, a quota 2116 metri per poi scendere al passo del San Lucio e terminare la gara a Bogno, dove è posizionato l’arrivo, con un dislivello complessivo di 2200 metri.
E ci sarà anche il Vertical della Croce, in programma domenica 11 giugno, su una distanza di 4 km e 900 metri di dislivello, con partenza da Tesserete. Dopo un falso piano viene poi affrontato il percorso ripidissimo che transita dalla Capanna della Ginestra e si inerpica verso il Motto della Croce. All’altezza degli intervalli rocciosi sono stati installati 100 metri di catene.


Domenica la Ledro SkyRace

Tappa del La Sportiva Mountain Running Cup

Tutto pronto alla Ledro SkyRace: la gara, seconda tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, che domenica 11 giugno vedrà al via 500 atleti sui 19 km e 1.610 metri di dislivello. Prova tecnica sul Senter dele Greste che collega le tre vette del tracciato di gara, Cima Caret (a quota 1793), Cima Parì (1988) e Cima d'Oro, con partenza e arrivo a Mezzolago. Si annuncia una grande sfida sportiva: al via campione uscente Andrea Debiasi (Team Crazy) che dodici mesi fa impiegò 1h56'37" per presentarsi al traguardo di Mezzolago, imitato al femminile dall'altra trentina Simonetta Menestrina (2h32'18"). Ma i pretendenti al titolo non mancano: Paolo Bert, Patrick Facchini e Christian Varesco del Team LaSportiva, ma anche Daniel Antonioli (Cs Esercito), Gil Pintarelli e Mattia Gianola del Team Crazy, Filippo Bianchi (Montura Running Team), Marco Filosi (Atletica Valchiese), Christian Modena (Team New Balance) o Luca Miori (Team Noene). In campo femminile occhi puntati soprattutto sul Team LaSportiva con Lisa Buzzoni e Chiara Gianola, oltre alla rumena del Valetudo Ingrid Mutter.


In edicola Skialper 112

Tante proposte per le vacanze sul numero di giugno-luglio

L’estate è periodo di esplorazioni e scoperte, all’insegna dell’outdoor con la o maiuscola. E il numero di giugno-luglio di Skialper è proprio un invito a partire per località e territori magari meno conosciuti di altri ma, proprio per questo, ancora più suggestivi. Skialper 112 (6 euro, 160 pagine) è già disponibile su app per dispositivi iOS e Android e a breve arriverà nelle migliori edicole.

UN VIAGGIO DI 430 KM - Tanti, metro più, metro meno, sono i chilometri dell’Alta Via del Monti Liguri, un percorso a tappe che parte dall’estremo occidentale della regione per arrivare al confine con la Toscana, a oriente. Sempre che si decida di percorrerla in questo senso e non al contrario, perché il bello di questa alta via creata negli anni ’80 è che non esistono troppe regole e si può decidere di farla di corsa, a ritmo di trekking, in mountain bike o addirittura a cavallo. Si può farla tutta d’un fiato, in un paio di settimane o poco più di una settimana, ma si può anche spezzarla in più week-end, magari in stagioni diverse. Un viaggio da non perdere, tra monti e mare.

CON LE GOMME LARGHE -
Magari qualche purista storcerà il naso, ma usare la fat E-bike per gli avvicinamenti scialpinistici non è affatto un’idea stupida. Stiamo parlando delle mountain bike a pedalata assistita con gomme larghe, ideali sulla neve. Una proposta per arrivare più velocemente all’attacco della salita a fine stagione o per condividere le gioie della montagna con amici e fidanzate che non praticano skialp. E non è vero che non si pedala…

OROBIE MON AMOUR -
Le montagne di Bergamo, così vicine alla pianura della regione più industrializzata d’Italia, sono in realtà una grande area di wilderness. Un sentiero, il Sentiero delle Orobie, appunto, le percorre tutte, o quasi. Un itinerario suggestivo dove nel 2005 Mario Poletti ha fatto registrare uno stratosferico 8h52’ da Valcanale al Passo della Presolana. Un record ancora imbattuto. Un altro grande bergamasco, Emilio Previtali, ha ricostruito quei giorni con Poletti, che abbiamo riportato sul percorso per qualche scatto realizzato da Matteo Zanga. E poi ci sono anche le indicazioni pratiche per chi volesse scoprire i punti più belli del percorso dell’Orobie Ultra Trail, con tre anelli più corti, in versione trekking.

OUTDOOR DESTINATION - Baunei, Supramonte, Sardegna. La natura, selvaggia, non manca certo. Ne sanno qualcosa i trekker che sempre più numerosi affrontano il Selvaggio Blu. Luca Parisse, subito dopo le Olimpiadi di Rio della scorsa estate, è partito alla scoperta di questo incredibile angolo di Sardegna correndo e in mountain bike. Una perfetta outdoor destination, aperta praticamente tutto l’anno, da scoprire scegliendo il proprio sport e ritmo. Dimenticavamo… se vi piace arrampicare qui troverete molto pane per i vostri denti e ogni mese vengono chiodate nuove pareti!

ATTENTI AL LUPO -
Il ritornello della canzone di Lucio Dalla non sembra in realtà il motto più adatto per descrivere il trekking del lupo, nella Provincia Granda di Cuneo, con qualche passaggio nella vicina Francia, tra il Parco Naturale delle Alpi Marittime e quello francese del Mercantour. Qui infatti da anni vive una delle più grandi colonie di lupi ma non c’è nessun pericolo per l’uomo e non è neppure così facile vederli perché sono animali schivi. Tutte le informazioni per programmare qualche giorno di cammino sulle antiche strade di caccia dei Savoia, a tu per tu con gli stambecchi e tutte le curiosità sul lupo spiegate da una delle massime esperte in materia.

MONTI ALTAI -
È un nome che ricorre ben due volte quello della lunghissima catena montuosa tra Siberia, Mongolia e Cina. Infatti da quelle parti l’anno prossimo si correrà una gara di scialpinismo inserita nel calendario de La Grande Course ed è la meta di un insolito viaggio alla scoperta del cristallo perfetto organizzato dalla Guida alpina Paolo Tassi lo scorso mese di novembre. Il freddo pungente non sempre consente di godere in pieno della bellezza della neve ma, se non proprio una vacanza, i monti Altai valgono sicuramente la lettura…

IL B-SIDE DI COGNE - Ovest della Roccia Viva, nord-est dell’Herbetet e nord della Becca della Pazienza: tre pareti nascoste e dal difficile accesso nel gruppo del Gran Paradiso che sapranno ripagare gli intenditori dello sci ripido.

MARCEL KURZ - Lo svizzero Marcel Kurz non è stato fra i primi a introdurre lo scialpinismo sulle Alpi a fine ottocento, ma ne ha influenzato più di ogni altro lo sviluppo a partire dagli anni Venti in Svizzera, Francia e Italia, soprattutto grazie al suo libro Alpinisme Hivernal del 1925. Pubblicato in Italia nel 1928, questo poderoso volume è stato l'indiscusso punto di riferimento per più generazioni di sciatori alpinisti, compresa quella dell’autore dell’articolo di Skialper, Giorgio Daidola, che a breve pubblicherà con la nostra Casa Editrice proprio un libro sui grandi padri dello skialp. Kurz è stato, anzi è, il grande ispiratore dell'attuale scialpinismo classico.

LEO SLEMETT - Un ragazzo francese minuto e timido. Uno che ha capito in pochissimo tempo come si deve sciare per arrivare al top del freeride. Leo Slemett ha vinto l’ultima edizione del Freeride World Tour: il ritratto senza veli di Emilio Previtali.

SPECIALE LA GRANDE COURSE - La stagione è appena finita e le gare del classico circuito sono l’essenza stessa dello scialpinismo e tra quelle che appassionano di più gli atleti, che siano top o della pancia del gruppo. La sezione Up & Down è quasi interamente dedicata ad Adamello Ski Raid, Pierra Menta e Mezzalama, le tre grandi classiche della stagione: dietro le quinte, protagonisti, outsider e uno sguardo alla prossima edizione del Tour du Rutor e allo sbarco in Cina del circuito.

SCARPE, ABBIGLIAMENTO & CO - Ricca la parte riservata ai materiali con le ultime novità Dynafit per la corsa tra i monti, le proposte Gore-Tex per il trekking, gli highlight Mizuno per trail e skyrunning, tutto sulle suole Michelin, il nuovissimo Garmin fÄ“nix 5 alla frusta e tanto altro.

RIP UELI - Avevamo anche pensato di dedicargli la copertina, che pubblichiamo all’interno della rivista, nella sezione riservata all’indice, ma i ‘santini’ non sono nel nostro stile. È però indubbio che la scomparsa di Ueli Steck lascia un grande vuoto. Al grande ‘fuoriclasse’ svizzero è dedicato l’editoriale a firma di Emilio Previtali.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051 (per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!


Belladormiente Skyrace verso il tutto esaurito

Sabato previsto bel tempo, in arrivo Fanaroli e Miravalle

Tutto pronto per la Belladormiente Skyrace, in programma sabato prossimo, 10 giugno, a Castelnuovo Nigra, in Piemonte. La gara, inserita nel calendario delle Skyrunner Italy Series, si svolgerà su un anello di 29 km e 2.100 m di dislivello positivo, toccando la quota massima di 2.406 metri della Punta Verzel. Si corre sul profilo della Quinzeina, catena molto panoramica che si affaccia sulla pianura e che disegna il profilo di una donna dormiente. Si annuncia bel tempo e caldo e gli organizzatori si aspettano di superare i numeri dello scorso anno, quando su questo percorso tecnico arrivarono 120 persone. Darà forfait il vincitore del 2016 Luca Carrara, impegnato ai Mondiali ITRA, ma ci sarà un altro atleta top del calibro di Maurizio Fenaroli, mentre tra le donne ha confermato la presenza Raffaella Miravalle, vincitrice nel 2016. Le iscrizioni sono ancora aperte, per informazioni belladormienteskyrace.com


Grande attesa per i Mondiali delle Foreste Sacre

Sabato la gara in Toscana, a Badia Prataglia

Sabato è il giorno dei Mondiali di trail della IAU-ITRA in Italia, in Toscana, a Badia Prataglia con la Trail Sacred Forest. Percorso di 48,7 km e 2.990 metri di dislivello. «Sarà un Mondiale particolare - spiega il coach azzurro Paolo Germanetto -, guardando anche le convocazioni delle altre nazioni. Su questa distanza in tanti possono dire la loro: un Mondiali delle ‘contaminazioni’, non ci sono solo gli specialisti, ma anche atleti della corsa in montagna, maratoneti, pure mezzofondisti o triathleti. E di conseguenza si abbassa anche l’età dei concorrenti. Prevedo una gara veloce, soprattutto all’inizio, anche se la fase cruciale sarà il finale, la parte dopo il passaggio dalla diga. Con tanti favoriti. Non guarderei il ranking ITRA assoluto, in questa gara possono ‘uscire’ atleti e atlete che hanno fatto grandi prestazioni singole, con alti punteggi ITRA in prove con le stesse caratteristiche di questo Mondiale. Cosa farà l’Italia? Beh, speriamo meglio degli ultimi Mondiali, direi che dopo Spagna e Francia, siamo nella ‘mischia’, con la speranza di trovare un posto sul podio».

FAVORITI - Guardando la lista ITRA il favorito d’obbligo al maschile è il campione in carica Luis Alberto Hernando, ma tutta la squadra spagnola può dire la sua con Cristofer Clemente, Dani Garcia, Pablo Manuel Villa e Miguel Heras. La Francia risponde con Sylvain Court, Nicolas Martin, Ludo Pommeret e Benoit Cori, ma attenzione anche a Cédric Fleureton. E poi occhi puntati sugli atleti a stelle e strisce Hayden Hawks e Andy Wacker. Al femminile ancora Spagna? Azara Garcia, seconda nell’ultima edizione potrebbe fare un passo avanti, vista anche l’assenza di Caroline Chaverot, e nella gara a squadre con Gemma Arena e Anna Comet potrebbe la nazione da battere. In casa Francia aria di rinnovamento: le ‘punte’ sembrano essere Anne Lise Rousset e Adeline Roche. E ancora, la statunitense Megan Roche, l’olandese Ragna Debats o la britannica Joanna Meek

CASA ITALIA - Squadra decisa da tempo, anche considerando le scelte di alcuni azzurri di puntare su Premana, sul World Mountain Running Championships del 30 luglio, ma soprattutto sulla prova iridata Long Distance abbinata al Giir di Mont il 6 agosto. La nazionale ha provato il tracciato, lo conosce e punta sul tifo di casa per migliore il quinto (al maschile) e ottavo posto (al femminile) dell’ultimo Mondiale. In casa Italia occhi puntati su Marco De Gasperi e Silvia Rampazzo anche a livello individuale, anche se resta ancora qualche dubbio sulla presenza al via del Dega, al momento comunque confermato nella lista partenti. La squadra maschile può contare su specialisti come Luca Carrara e Georg Piazza; Massimo Mei, toscano, vorrà fare bene sui sentieri di casa, ma ci proveranno anche Stefano Fantuz, Fabio Ruga e Christian Pizzatti. Al femminile l’altra punta di diamante è Lisa Borzani, ma attenzione anche a Gloria Giudici, oltre a Lara Mustat, Barbara Bani e Lindia Mongelli.

PROGRAMMA - 300 atleti, 35 nazioni (comprese San Marino, India o Sierra Leone), partenza alle ore 10 e 30. In programma anche le prove open: quella da 84 km e 4.450 metri di dislivello (con start alle 5), oltre a quelle di 24 e 13 km che partiranno nel pomeriggio. Cerimonia d’apertura venerdì alle 17 al Castello Conti Guidi a Poppi.
 


Licony Trail, sabato la quinta edizione

Prova del Tour Trail della Valle d’Aosta

Il Tour Trail della Valle d’Aosta entra nel vivo: sabato 10 giugno si corre la quinta edizione del Licony Trail che si presenta con una 70 chilometri nuova e la classica 25 chilometri. Grande lavoro da parte degli organizzatori che hanno dovuto pulire i sentieri e rimuovere la neve ancora presente in quota. Il percorso della gara lunga è tutto confermato, fatta eccezione per il Col Croce che verrà tagliato: si passerà dalla strada alternativa già prevista. I primi atleti di rilievo hanno già confermato la loro presenza. Su tutti sarà in griglia anche Franco Collé che lo scorso anno fu costretto al ritiro. Sarà certamente l’atleta da battere al maschile; al femminile, invece, confermata la presenza di Marina Plavan. Start alle ore 4. Tutto ‘da copione’ invece per la prova corta che scatterà alle 9 di mattina dalla piazza di Morgex. Su questa distanza, tra gli altri, troviamo al via Gloriana Pellissier del Centro Sportivo Esercito, la lombarda Sara Longoni, mentre al maschile occhi puntati su Cristian Chuc e Davide Sapinet. Ormai affezionato al Tour Trail della Valle d’Aosta e al Licony Trail anche l’attore e conduttore televisivo Giorgio Mastrota, presente sempre con la figlia Natalia. Le iscrizioni (superati i 450 atleti) per la 70 km chiuderanno alle ore 20 di mercoledì 7 giugno. Gli atleti della 25 km avranno la possibilità di iscriversi anche la mattina del 10 giugno, versando la somma di 40 euro.
Il Licony Trail è un appuntamento agonistico, ma anche un momento di ritrovo e di grande festa. Pasta party, musica, divertimento, oltre alle ricche premiazioni. E poi il grande evento riservato ai bambini in programma venerdì 9 giugno. Alle 17 scatterà il Baby Licony Trail, due categorie: 6-10 anni e 11-14 anni.un


Sabato e' il giorno del Grignetta Vertical

Nel ricordo di Matteo Tagliabue

Grignetta Vertical atto quarto. Sabato torna la gara nata per tenere vivo il sogno di Matteo Tagliabue che tanto si era impegnato per riportare in auge una delle più belle vertical lecchesi di sempre. Per il quarto anno consecutivo, quindi, appuntamento da non perdere sui sentieri della Grigna Meridionale. Il format sarà lo stesso delle edizioni precedenti con un massimo di 300 pettorali a disposizione, start a cronometro dai 1.278 metri dei Pian dei Resinelli e arrivo, dopo circa 3,5 km di salita lungo la ripida serpentina della Cresta Cermenati, ai 2.184 metri del bivacco Ferrario. Il primo concorrente partirà alle 14. Importante ricordare che, chi non dovesse presentarsi in griglia almeno 5 minuti prima dell’orario stabilito, slitterà in ultima posizione. Da ricordare inoltre che è obbligatoria la k-way, non è consentito l’utilizzo di bastoncini e che il tempo massimo consentito per tagliare il traguardo è 1h30’. Il record assoluto da battere resta quello siglato prima dell’interruzione della competizione nel 2009 da Nicola Golinelli. Un 32'45" che in molti hanno già provato ad attaccare, ma che sin ora resta imbattuto. Al femminile il migliore crono di sempre appartiene invece alla scalatrice bergamasca del Carvico Skyrunning Martina Brambilla che è riuscita a stoppare il cronometro sul tempo di 42’41”. Tolto il pettorale, tutti al Forno della Grigna per il terzo tempo. Per maggiori informazioni e iscrizioni: grignettavertical.it


Maratona della Valle Intrasca: super Minoggio-Piana

Vittoria con record. Al femminile prime Michela Piana e Daniela Bona

Solitamente il tratto saliente della Maratona della Valle Intrasca è il clima di festa che si respira attorno alla corsa e lo spirito di condivisione che caratterizza questa gara a coppie: anche quest’anno è stato così, ma il lato agonistico per una volta ha preso il sopravvento, grazie allo straordinario record stabilito dalla coppia vincitrice, quella composta da Rolando Piana e Cristian Minoggio: 2h53’35” il tempo stabilito dai due atleti per completare il percorso da 35,040 km per 1.634 metri di dislivello, in una giornata torrida che ha causato anche svariati problemi di crampi a molti atleti. Un riferimento cronometrico di oltre 4’ inferiore al vecchio record, stabilito dallo stesso Minoggio e da Alberto Comazzi nel 2016 (2h57’53”). Piana e Minoggio si sono involati sin dalle prime battute di gara, e per gli avversari non c’è stato nulla da fare. Secondi si sono classificati Riccardo Borgialli e Davide Cheraz in 3h02’39”, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Ennio Frassetti e Luca Valenti, con il tempo 3h11’41”. In campo femminile tutto secondo pronostico con la vittoria di Michela Piana e Daniela Bona in 4h11’22”, davanti a Gabriella Boi e Gabriela Baccan, ancora seconde dopo la piazza d’onore del 2016, in 4h25’50”; terza la coppia Marilena Fall-Elena Colonna in 4h28’55”.
Tra le coppie miste, cambiano i vincitori ma lei non cambia mai: Emanuela Brizio ha trionfato anche quest’anno, per la terza edizione di fila, nella categoria mista, questa volta in compagnia di Mauro Toniolo in 3h40’16”. Piazza d’onore per Elisa Giordano e Fabio Cavallo (3h57’09”) e la coppia Marina Plavan ePaolo Costantin (4h06’19”). Le coppie vincitrici hanno conquistato anche il titolo tricolore a coppie FISKY. Da sottolineare anche, a proposito di record, il nuovo primato di iscrizioni: sono state ben 329 le coppie (302 quelle effettivamente arrivate), 6 in più del precedente record, stabilito giusto un anno fa. La Maratonina ha visto, in campo femminile la vittoria di Arianna Matli (1h25’33”) davanti a Stefania Imperato (1h27’21”) e Martina Gioco (1h28’15”); tra gli uomini vittoria per Marco Ernesto Frigerio (1h13’57”), davanti a Paolo Matli (1h14’24”) e Simone De Francesco (1h16’05”).


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