Trail Stations Salomon anche in Italia

Le tracce dei tracciati, ma anche incontri con ambassador e test prodotto

Sono già operative le Trail Station Salomon in Italia e in tutto il mondo che all’interno del progetto Salomon How to Trail Run offrono agli appassionati iniziative locali e tante opportunità per divertirsi e vivere la libertà della corsa in natura. Il ricco calendario di appuntamenti e le segnalazioni dell’attività formativa sono proposti dalla piattaforma internazionale http://trailstations.salomon.com/, continuamente aggiornata e alimentata dagli ambassador, che con passione e competenza animano il programma e in particolare suggeriscono e segnalano i migliori percorsi trail della propria area di competenza.
Selezionati e accuratamente individuati, i percorsi si articolano su tre livelli per ospitare le community run e i test di prodotto organizzati periodicamente in collaborazione con i negozi specializzati, ai quali è possibile aderire dopo essersi registrati sulla piattaforma compilando l’apposito form.
In Italia il programma è in continua evoluzione e al momento viene proposto in diverse regioni e località tra cui Milano, Genova, Lecco, Como, Modena, Padova, Arco di Trento, Bassano del Grappa sia per principianti che per runner avanzati. Per scoprire i trail perfetti nelle varie zone è possibile scaricare le tracce in formato .gpx.  Da non perdere inoltre sulla piattaforma http://trailstations.salomon.com/it, le occasioni di formazione sulla corsa  e sui prodotti trail running svolti dagli Sport Tech Rep Salomon, in cui i partecipanti possono approfondire  le esigenze tecniche personali e le scelte relative all’equipaggiamento sportivo più indicato.


Cogne, ski hard in the B-side

Su Skialper in edicola tre discese ripide nel gruppo del Gran Paradiso

Pensando al massiccio del Gran Paradiso con l'arrivo delle condizioni primaverili, lo skialper più esigente spesso si concentra sulle discese che si affacciano sulla Valsavarenche. Tra queste la parete nord del 4000 italiano è la più ambita, mentre versanti settentrionali come la Becca di Monciair sono percorsi con una certa regolarità, sia per l'evidenza e la comodità della linea, sia sopratutto per il fatto che è facile monitorarne le condizioni. Valnontey, paradiso del cascatismo nei mesi invernali, rappresenta invece il lato B per lo skialp nel Parco del Gran Paradiso. Eppure propone montagne bellissime. Basta percorrere il fondovalle e aprire gli occhi guardandosi tutto intorno. Il fondo della valle, per lo più pianeggiante, è sbarrato dalla accecante mole bianca delle seraccate del ghiacciaio della Tribolazione che sorregge la pareti est del Grande e Piccolo Paradiso. Qui si concentrano tre itinerari sopra i 3.500 metri - dei quali Andrea Bormida scrive su Skialper di giugno-luglio - che conservano un certo impegno sia per quanto riguarda la salita, che la discesa e la gestione della logistica, ma che sanno regalare a chi saprà attendere pazientemente le condizioni viaggi assolutamente indimenticabili.

LE DISCESE -
Herbetet per la parete nord-est, Roccia Viva per la parete nord-ovest e il suo Canale ad Arco, Becca della Pazienza per la sua parete nord: versanti che avevano attirato le attenzioni di Ugo Pognante e Federico Negri già agli inizi degli anni '90, per poi essere amatissimi più recentemente da Remy Lecluse. Si tratta di pendii tra i 45 e 50 gradi di pendenza, per uno skialp ripido e impegnativo ma di grande soddisfazioni. Su Skialper 112 di giugno-luglio tutti i dettagli. 

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!


Sfida De Gasperi-Pivk alla Maratona del Cielo

Tutto pronto per la gara del 2 luglio

Tutto pronto a Corteno Golgi per la ventiduesima Maratona del Cielo. Quando mancano pochi giorni al via, previsto il 2 luglio, e ancora pochissimi pettorali da assegnare, presso la segreteria camuna sono giunte due iscrizioni doc: nella starting list figurano il più volte trionfatore di questa gara Tadei Pivk e un esordiente di lusso del calibro di Marco De Gasperi. Due grandissimi campioni con un obiettivo comune: il primato cronometrico della manifestazione che resiste dal 2003 e che appartiene a un’icona delle corse a fil di cielo come Mario Poletti. Entrambi hanno le carte in regola per vincere e provare ad abbassare quel 4h08’24”. Ma la Maratona del Cielo non sarà solo Pivk e De Gasperi, la gara lunga è campionato italiano master Fisky e varrà come prova di selezione per le squadre nazionali.  La mezza, invece, è inserita nel circuito Lombardia Running 2017. Sfogliando la lista partenti una menzione d’obbligo la meritano lo spagnolo Marc Pinsach e la rumena Denisa Dragomir. Il favorito d’obbligo della mezza sarà invece il lariano Emanuele Manzi.

ISCRIZIONI - Dei 400 pettorali previsti sulle due gare, ne restano ancora pochissimi da assegnare. Per gli indecisi dell’ultima ora Tom Bernardi e il suo staff hanno deciso di concedere un extra time fino a giovedì sera o al raggiungimento del numero massimo di concorrenti. Maggiori informazioni su: www.maratonadelcielo.it


Torna il Super Vertical della Marmolada

Appuntamento il 9 luglio, sabato e domenica prossima altre due gare

Partenza a quota 1.770 metri e arrivo ai 3.265 metri di Punta Rocca per un dislivello che sfiderà la forza di gravità: 1.500 metri in 6 chilometri di gara. E, prima dell’ingresso sul ghiacciaio, ramponcini obbligatori per tutti. Il 9 luglio è tempo di Mamolada Super Vertical. Il primo tratto di gara sarà sulla pista di sci, ma correndo in salita. Poi sosta obbligata per mettere i ramponcini alle scarpe. A quel punto, la corsa entrerà sul ghiacciaio e la Marmolada si svelerà ai concorrenti in tutta la sua maestosa bellezza. Intanto però inizia intanto il conto alla rovescia per i primi due appuntamenti che, il prossimo weekend, attendono gli appassionati sulla Regina delle Dolomiti: il secondo Giro del Lago di Fedaia e il quarto Marmolada Historic Trail.

LAGO DI FEDAIA - Il Giro del Lago di Fedaia, sabato primo luglio, è una corsa in quota, aperta a tutti, sulla distanza di 4,5 chilometri. Partenza da Passo Fedaia, nelle vicinanze dell’omonimo rifugio. Il percorso, praticamente in piano, si svilupperà attorno al lago, alternando tratti di asfalto e sterrato.

HISTORIC TRAIL - Il Marmolada Historic Trail, domenica 2 luglio, prevede invece una gara sui 21 chilometri, con 1.300 di dislivello positivo e 1.000 metri di dislivello negativo, che scatterà dal Rifugio Fedaia per andare a concludersi al Rifugio Padon. Di contorno, due prove aperte a tutti sulla distanza di 11 chilometri, la Marmolada Historic Excursion e la Marmolada Nordic Walking Excursion, dedicata agli appassionati della camminata nordica. Per saperne di più: www.marmoladasportevents.com


Il team Salomon protagonista del week end

I podi di Chamonix e della WS monopolizzati dalla casa di Annecy

Nella selva di gare di quello che è stato uno dei fine settimana più importanti in assoluto del calendario agonistico della corsa in natura, mettendo insieme i risultati, il team Salomon ha fatto segnare un risultato difficilmente pronosticabile alla viglia, anche se stiamo parlando di quello che è probabilmente il team più forte in assoluto. Rileggendo i risultati a distanza di due giorni spiccano le vittorie in tutte le gare più importanti e spesso doppiette o triplette. A Chamonix, nella Marathon, tutto il podio era bianco e rosso, con il ritorno al successo di Kilian, seguito dal norvegese Stian Angermund-Vik e dall’americano Max King. Ma c’erano anche lo svizzero Marc Lauenstein, quarto, il sudafricano Kane Railly, quinto, il francese Thibaut Baroian settimo, e gli italiani Riccardo Borgialli e Davide Cheraz, decimo e undicesimo. Podio tutto Salomon anche tra le donne, con la statunitense Megan Kimmel, la svedese Ida Nilsson seconda e terza la canadese Annie Jean. Nella 80 km ai piedi del Monte, altra doppietta al femminile con il primo posto della svedese Mimmi Kotka e il secondo posto dell’australiana Lucy Bartholomew, mentre tra gli uomini si segnalano il quinto posto di Greg Vollet e l’ottavo di Giuliano Cavallo. Ma è dagli States che arrivano le notizie forse più belle, perché il sudafricano Ryan Sandes e la venticinquenne di Boulder Cat Bradley non era i favoritissimi per la vittorie della gara mito dell’ultra-trail. «Vincere la Western States è sempre stato il mio grande sogno - ha detto Sandes dopo la vittoria. - Ero insieme alla mia famiglia, mia moglie, i miei genitori e qualche amico e non poteva essere più bello. Uno dei giorni più belli della mia vita». «Non mi rendo ancora conto di quello che sono riuscita a fare - ha detto Cat Bradley, alla prima WS -. All’inizio quando c’era la neve, non mi sono sentita troppo bene e così mi sono detta che dovevo assolutamente recuperare. Durante la gara non sapevo quale era la mia posizione. Sono talmente tanti gli elementi che influiscono durante il percorso e che lo rendono da un lato folle ma sicuramente unico».


Fat E-Bike per l'approach

Su Skialper di giugno-luglio bici e scialpinismo

«Una domenica di questo strambo inverno avevo promesso a Robi, la mia intelligentissima e bellissima dolce metà di passare il tempo con lei e contemporaneamente di trovare il modo di fare una scampagnata scialpinistica con il mio amico Tito il quale, a sua volta, aveva promesso alla propria moglie e a una amica di nozze di star con loro. Che funamboli che siamo noi maschi! Dovevo trovare un modo per mantenere tutte le mie e altrui promesse facendole combaciare anche con le domenicali ambizioni. Strano ma vero, ecco accendersi la lampadina del genio che nove volte su dieci è defunto o mummificato in me! Chiamo il mio amico Andrea Panizza e prenoto una gita guidata sulla neve e il noleggio delle sue Fat E-Bike in Valle dei Forni, vicino a Santa Caterina Valfurva, in Valtellina». Inizia così l’articolo sulle fat E-Bike come mezzo di avvicinamento alle lunghe scialpinistiche che Giuliano Bordoni ha scritto per Skialper di giugno-luglio.

PER TUTTI O QUASI - Le bici a pedalata assistita con gomme larghe possono diventare un ottimo mezzo di avvicinamento per le gite più lunghe, magari in compagnia di fidanzate o amici che non praticano lo scialpinismo. Chi deve mettere le pelli lo può fare veramente dove serve, senza magari percorrere lunghi e noiosi fondovalle, spesso pianeggianti, mentre chi non sci ha la possibilità di divertirsi facendo la giusta fatica. Le fat E-bike, infatti, oltre ad avere ruote larghe, hanno un motorino elettrico che aiuta la pedalata. Si dovrebbero chiamare, più correttamente, a pedalata assistita. Infatti non è vero che non si fa fatica… «Vi sfido - conclude Giuliano Bordoni - a provare una di queste due ruote, mettervi una fascia cardio, prendere un percorso con delle salite, anche sostenute, e provare a spingere sui pedali a tutta, utilizzando pure l’aiuto massimo del motore. Poi, ditemi se non vi sono salite le pulsazioni sopra i 170 bpm e non avete sudato anche voi…».

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! 


Gediminas Grinius tentera' il Grand Slam

Il lituano provera’ anche a battere il record di Kilian sul Tahoe Rim

Un 2018 molto intenso per l’ultra-runner lituano Gediminas Grinius. All’evento organizzato a Cortina in occasione della LUT da Buff e Camelbak, ha annunciato che l’obiettivo è quello di cercare di chiudere il Grand Slam of Ultrarunning, che consistere nel portare a termine in una sola stagione quattro grandi classiche 100 miglia in Nord America: Western States 100 Mile Endurance Run, Vermont 100 Mile Endurance Run, Wasatch Front 100 Mile Endurance Run, Leadville Trail 100. Grinius ha intenzione anche di cercare di stabilire entro due anni un nuovo fastest known time sul Tahoe Rim, l’itinerario di 165 miglia nei pressi del Lago Tahoe, sempre negli Stai Uniti, dove il tempo di riferimento è stato fatto registrare da Kilian Jornet nel 2009 in 38 ore e 32 minuti. Insieme a Grinius all’evento c’erano il norvegese Didrik Hermansen e Michele Evangelisti che, dopo avere attraversato l’Australia di corsa per raccogliere fondi per le persone con lesione al midollo spinale, in autunno annuncerà un altro exploit con le scarpe da corsa. Nell’occasione è stato anche presentato il nuovo Camelbak Nano Vest, uno zaino da trail minimalista (2 litri di capienza) dal peso di soli 150 grammi. Il nano Vest è stato già utilizzato da Grinius proprio alla LUT.


Doppietta dell'Esercito al vertical di Selva dei Molini

Vittoria di Alba De Silvestro e Manfred Reichegger

Nel Km Verticale di Selva dei Molini, prima tappa del Vertical Tour Alto Adige, a segno Alba De Silvestro e Manfred Reichegger. Doppietta dunque del CS Esercito: nella gara rosa l’atleta di Padola è andata all’attacco, chiudendo in 46’45”; con lei sul podio anche Dimitra Theocharis e Claudia Stauder. In campo maschile Manfred Reichegger ai aggiudica la gara di casa in 36’14” davanti a Henry Hofer e Andreas Niederbrunner. Prossima tappa del circuito il 23 luglio con il Vertical km Col de Lana, con finale a Colle isarco il 3 settembre.


Francesco Puppi e Stephanie Jimenez, ok alla Stava

Percorso ridotto per il maltempo

Francesco Puppi è il rain man della Stava Mountain Race, ridotta dagli organizzatori della Cornacci a 15 km e 1200 metri di dislivello a causa di un forte temporale in quota, mentre al femminile ha trionfato la sempre fortissima Stephanie Jimenez. Così, dopo il caldo africano del sabato nel Verticale del Cornon, i 150 partecipanti alla prova valida come tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup e come selezione del team Italia per i mondiali su lunga distanza di corsa in montagna si sono dovuti confrontare con un'incessante pioggia che non ha dato tregua per tutto lo svolgimento della competizione. Una Stava Mountain Race di assoluto livello in quanto a starting list, che ha comunque rispettato i valori in campo, in particolar modo con Francesco Puppi che ha subito forzato il ritmo, staccando tutti, gestendo poi il recupero e il sorpasso di Nadir Maguet nell’ultimo tratto in salita, ed infine sferrando l’attacco definitivo proprio nell’ultimo fase in discesa e transitando così per primo sul traguardo posto a Tesero. Il giovane alfiere dell’Atletica Valle Brembana ha così chiuso la sua fatica con il tempo di 1h22’05”, precedendo di 37 secondi Nadir Maguet e di 40 Luca Cagnati che nel finale per poco non riusciva a superare il valdostano di Torgnon. Quarto, a 57 secondi, Nicola Spada, che ha perso nel finale a causa dei crampi dopo essere stato addirittura secondo nella prima parte della gara. Proprio Spada, assieme a Puppi e a Cagnati hanno provato ad alzare il ritmo sin dai primi metri di gara in località Bossedel, con il comasco che se ne è andato in solitaria e con il feltrino e il valdostano appaiati nei pressi del Corozo de la Roca. Quando però la verticalità è aumentata sui pendii di Sas Redon ecco che il nazionale di sci alpinismo ha fatto la differenza, staccando gli avversari e giungendo in località La Bassa con 40 secondi di vantaggio su Puppi e un minuto su Cagnati e Spada. Nella discesa si è poi decisa la classifica, con Puppi che ha sfoderato tutta l’esuberanza e la grinta, riuscendo a riprendere e superare Maguet, e con Cagnati che si è sbarazzato di uno Spada in difficoltà per i crampi, tentando il tutto per tutto per centrare l’argento, sfuggitogli per soli 3 secondi.
Sul traguardo di Tesero ha poi concluso in quinta posizione Martin Stofner, a 1’45” dal trionfatore, quindi il primo trentino in gara Gil Pintarelli, a 3’41”, ed ancora Marco Zanoni e il sorprendente atleta di casa Stefano Gardener, ottavo a 5’07”. Completano la top tem Paolo Bert e Marco Filosi.
Giornata straordinaria per Stephanie Jimenez, che ha lasciato sfogare le avversarie nel primo tratto percorribile, per poi recuperare posizione su posizione e conquistare la leadership nell’ascesa conclusiva nei pressi di Croce Cornon. Nella lunga e impegnativa discesa dopo il Baito de Val Sossoi poi non si è certo risparmiata ed ha dato il tutto per tutto, con l’obiettivo di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di questa gara, riuscendosi. Nella prima fase di gara però davanti a tutti c’era Gloria Giudici con Lisa Buzzoni poco distante assieme alla Jimenez, e leggermente dietro Ivana Iozzia e Antonella Confortola. Ma poi è iniziato il forcing della Jimenez e per le avversarie non c’è stato nulla da fare. Le posizioni dietro sono cambiate di poco, tranne il terzo gradino del podio che è stato conquistato da Barbara Bani del Free Zone, capace di sfruttare le doti da discesista che le hanno consentito di recuperare posizioni su posizioni. Sul traguardo la Jimenez ha preceduto di 52 secondi Lisa Buzzoni, quindi di 1’01” Barbara Bani, di 1’47” Ivana Iozza, di 1’48” Gloria Rita Antonia Giudici, di 2’51” Nadia Re e di 5’27” lAntonella Confortola con un ginocchio ko dopo la caduta in allenamento.
Nella classifica per categoria successi per Marco Filosi nella under 23, quindi Roberto Maguet e Ida Parisi nella over 50.
Dopo la terza tappa fiemmese si sta delineando anche la graduatoria del circuito La Sportiva Mountain Running Cup che vede al comando Paolo Bert con 242 punti, seguito da Andrea Debiasi con 186 e da Martin Stofner con 178 punti. Al femminile al comando troviamo Antonella Confortola con 142 punti, seguita da Francesca Rusconi con 136 e Ida Parisi con 130.


Skyrace Alta Valtellina a Krupicka e Compagnoni

Oltre trecento gli atleti in gara in Val Viola

In tanti alla quinta edizione della Skyrace Alta Valtellina: oltre trecento atleti al via. Lo start, inizialmente previsto per le 9.15 sulla strada della Decauville, è stato posticipato alle 10,  visto il forte temporale che stava imperversando da alcune ore ad Arnoga. Decisione più che azzeccata, in quanto proprio in linea di partenza start le ultime gocce di pioggia hanno lasciato spazio a un clima gradevole in cui anche il sole è riuscito a fare capolino nella seconda parte di gara. Subito dalle prime battute si è messo in luce un drappello di atleti, guidati da Daniel Antonioli e Stefano Scaini. Al loro inseguimento il ceco Robert Krupicka e Marco De Gasperi. Al punto di ristoro di Altumeira, Antonioli si produceva in un forcing in salita a cui il solo Krupicka riusciva a rispondere. Al passaggio di metà gara nei pressi del Rifugio Viola, Antonioli e Krupicka procedevano appaiati, con De Gasperi a 1’15” e Scaini a 2’20” tallonato dai fratelli Walter e Davide Trentin. Nell’ultimo chilometro Krupicka riusciva ad inserire il turbo e a tagliare vittorioso il traguardo in 1h33’13”, con 27” di margine su Daniel Antonioli, e con 2’01” su Marco De Gasperi, nel doppio ruolo di responsabile di percorso e atleta. Quarto Walter Trentin e il fratello Davide a chiudere la top five di giornata.
Gara femminile con la favorita Elisa Sortini al comando al ristoro di metà gara, con la compagna di società Elisa Compagnoni al suo inseguimento con un distacco di circa 40”. Elisa Sortini, vittima di una distorsione a una caviglia durante la discesa, lasciava via libera all’amica-rivale Elisa Compagnoni al traguardo in 1h57’48” , con 1’06” di vantaggio sulla sfortunata Sortini. Terza classificata Giulia Compagnoni per un podio tutto targato Atletica Alta Valtellina, in 2h04’12”. Quarta Lorenza Combi e Michela Acquistapace al quinto posto.

 


Monte Olimpo da record

Vittorie di Egea e Debats, quinta Cecilia Pedroni

Tappa in Grecia ieri per le Skyrunner World Series. La vittoria della Olympus Marathon è andata allo spagnolo Aritz Egea in 4h24'26’’, nuovo record della gara. Primato crollato anche tra le donne con il successo dell’olandese Ragna Debats in 5h18’20’’. Podio maschile completato dallo spagnolo Jessed Nernandez e dal bulgaro del team Scarpa Kiril Nikolov, al femminile dalla spagnola Laura Sola e dalla statunitense Hillary Allen. Quinta l’italiana Cecilia Pedroni.


Kilian vince la Marathon du Mont Blanc

Nella top ten Riccardo Borgialli

E’ stato sull’Everest ben due volte, è tornato da poco, eppure Kilian è sempre Kilian. E infatti oggi, a Chamonix, con un parterre di atleti al via di altissimo livello, ha vinto la prestigiosa Marathon du Mont Blanc. 3h45’45’’ il tempo del catalano, 3h47’05’’ quello del norvegese Stian-Angermund Vik e 3h50’49’’ quello dello statunitense Max King. La top ten nell’ordine: Marc Lauenstein, Kane Relly, Thibaut Garrivier, Thibaut Baronian, Sage Canaday, Tony Moulai, Riccardo Borgiali. All’undicesimo posto un altro italiano, Davide Cheraz. Al femminile successo di Megan Kimmel su Ida Nilsson e Annie Jean. 4h40’36’’ il tempo della statunitense, quasi 9 minuti il vantaggio sulla svedese del team Salomon.

VERTICAL - Nel Km vertical di ieri successo del francese Yoann Sert in 36’25’’ e della spagnola Laura Orgue in 42’48’’.