Moonlight Trail chiude il Tour Trail VdA
Sabato al via anche Xavier Chevrier
Il Moonlight Trail è già un successo perché a 24 ore dalla seconda edizione gli iscritti sono raddoppiati. All’ultimo trail valido per il circuito valdostano sono attesi oltre 200 concorrenti, 100 in più rispetto allo scorso anno. E sono ancora tante le richieste per poter partecipare all’evento di sabato 26 agosto. Le iscrizioni online sono chiuse ma ci sarà ancora la possibilità di pagare la quota e ritirare un pettorale al rifugio Magià, fino a un’ora prima della partenza e fino al raggiungimento della quota massima prevista dall’organizzazione (300 partenti).
CHEVRIER AL VIA - Tra i tanti atleti presenti in griglia di partenza non mancheranno i big della disciplina. Sui sentieri di Saint-Barthélemy (Nus) ci sarà anche l’atleta di casa Xavier Chevrier, fresco vincitore del titolo italiano di corsa in montagna. Correrà la prova corta di 11 chilometri con un dislivello positivo di 450 metri. Sulla 25 chilometri occhi puntati su Lisa Borzani, la padovana che si è trasferita in Valle d’Aosta e che tra poche settimane tenterà una nuova impresa al Tor des Géants.
Al via anche Ioan Maxim, protagonista negli anni passati e da poco tornato alle gare dopo un lungo stop. Potrebbe essere uno dei favoriti insieme a Diego Vuillermoz e a Hervé Domenighini che sta preparando la prima edizione del Tot Dret.
TOUR TRAIL VDA - Per quanto riguarda il Tour Trail della Valle d’Aosta, già iscritta alla gara lunga Denise Avalle, la cuneese che comanda la classifica generale, mentre al maschile è presente Marco Béthaz (secondo) e attualmente assente il leader Mathieu Brunod. Il ritiro pettorali, la partenza, l’arrivo e tutte le operazioni sono in programma al rifugio Magià. In occasione della gara di sabato 26 agosto il rifugio potrà essere raggiunto con le proprie auto, senza avere particolari permessi per il transito.
La 25 chilometri scatterà alle 16, mentre un’ora dopo toccherà ai concorrenti della prova corta. Le premiazioni sono in programma alle ore 21, sempre al rifugio Magià. Per concludere la gara lunga è stato fissato un tempo massimo di 6 ore.
Duello Egea - De Gasperi alla Matterhorn Ultraks
La gara svizzera e' valida per le Skyrunner World Series Sky Classic
Tutto pronto per la Matterhorn Ultraks 49K in programma sabato a Zermatt nel calendario Migu Skyrunner World Series Sky Classic. Al via della classica con 3.600 metri di dislivello anche i leader della classifica. Occhi puntati sullo spagnolo Aritz Egea, primo, e su Marco De Gasperi, al secondo posto del ranking. L'atleta del team Hoka prova per la prima volta la gara svizzera: «Debuttare qui a 40 anni è senza dubbio un grande incentivo a fare bene, sono alla fine della stagione, dopo tante gare medie e lunghe sulle Alpi e inizio a essere stanco, ma farò del mio meglio». Tra gli uomini anche Martin Anthamatten, Marc Casal Mir, Hassan Chaou, André Jonsson, Jonathan Albon, Pere Aurell. Tra le donne occhi puntati su Ragna Debats, Sheila Aviles, Michaela Mertova, mentre hanno dato forfait alcune big come Megan Kimmel. La Matterhorn Ultraks garantisce un bonus del 20% di punti in più. Partenza prevista alle 7,30 con 700 runner in arrivo da 39 Paesi.
In vacanza per sport
Sette gare per unire la propria passione e la vacanza, magari con la famiglia. Dalla Bassa California a Città del Capo, dalla Malesia al Ciad, dal Perù al Quebec e ai Pirenei. È questo l’argomento principale di Up & Down, l’inserto dedicato al mondo delle gare e agli atleti di Skialper 113 di agosto-settembre.
GARE E ATLETI - Parliamo di Carrera de Baja, Le Treg, Inca Trail Marathon, Ultra Trail Cape Town, Penang Eco, Harricana e Ultra Pireneu. Le gare raccontate da chi le ha fatte, con tutte le indicazioni pratiche, anche turistiche. Sette italiani giramondo, da Silvia Bonelli a Tommaso de Mottoni, da Ernesto Ciravegna a Andrea Biffi, originario della Valchiusella ma residente a Città del Capo, a Carlo Comino, pasticciere di Mondovì, Simona Morbelli e Adeodato Ceci. Gare in posti da sogno, proprio perfette per correre e andare alla scoperta di luoghi e monumenti unici al mondo, dalla foresta malese alle panoramiche alture sopra Città del Capo, dal mare corallino del Messico alle foreste del Quebec. «Non ho mai faticato tanto per fare una maratona e per dare un’idea di costa sto parlando posso dire che con 2h48’ di personale sulla maratona classica, pur arrivando terzo, ho percorso l’Inca Trail Marathon in 8 ore! Quando si arriva alla sommità dell’ultimo passo, il Sun Gate, la vista su Machu Picchu è da togliere il fiato» scrive Ernesto Ciravegna. Un inserto tutto da leggere…
Al via le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers
Dal 31 agosto al 30 settembre
Dopo l’annullamento per il maltempo dell’ultima edizione (almeno per la gara dei big) e qualche dubbio sull’organizzazione, vista la riforma dell’esercito svizzero, nel 2018 confermatissima la Patrouille des Glaciers. La ventunesima edizione, tappa LGC, sempre organizzata dall’esercito svizzero, avrà come sempre due partenze, martedì 17 e venerdì 20 aprile da Zermatt, mercoledì 18 e sabato 21 aprile da Arolla. Le iscrizioni si apriranno sul sito www.pdg.ch il 31 agosto e si chiuderanno il 30 settembre. Da tradizione le pattuglie militari avranno la priorità su quelle civili nell’assegnazione dei pettorali, poi ci sarà un sorteggio. La novità è quella che si potranno iscrivere quattro atleti: la gara sarà sempre a tre, ma in caso di forfait di un componente della squadra il giorno della gara, ci sarà comunque la pattuglia regolarmente al via. Il nuovo regolamento si può consultare sempre su www.pdg.ch. Per quanto riguarda il percorso confermato quello del 2016 con le modifiche adottate che prevedevano alcune cambi per evitare le code sul Col die Riedmatten.
Valmalenco Ultradistance Trail, ci siamo
Venerdi' la partenza della 87 km
Tutto pronto per la prima edizione della VUT, la Valmalenco Ultradistance Trail. Tre gare, tre differenti distanze: venerdì, ad alzare il sipario su questo lungo week end sarà la prova principe da 87 km (6900 m D+), corribile anche nella formula staffetta a 3 elementi (31 km - 39 km - 17 km). Domenica, gran finale con PerCorri la Valmalenco, con partenza dal capoluogo sondriese e arrivo al village race di Caspoggio. Per quest’ultima prova le iscrizioni sono ancora aperte e verranno raccolte la mattina in zona partenza.
LA GARA - La prova lunga, che andrà a toccare ben 15 rifugi e prevede 4 scollinamenti oltre quota 2.600 metri, varrà ben 4 punti ITRA. Le iscrizioni sulle due prove lunghe hanno raccolto 324 adesioni (168 ultra runner e 52 staffette). Numeri importanti che lasciano soddisfatti il comitato organizzatore: «Avremmo potuto avere ai nastri di partenza molti più atleti, ma abbiamo preferito mettere un limite per garantire un ottimo servizio ai concorrenti – ha confermato l’ideatore dell’evento Fabio Cometti -. Per noi sarà un importante test anche per rodare una macchina organizzativa con esperienza in altre tipologie di gare, ma al suo esordio in un evento di questa portata. I numeri li avremo nella prova domenicale, quella per tutti. VUT, infatti vuole essere una grande festa dello sport, con eventi collaterali e momenti conviviali da non perdere».
«Avremo 150 volontari disposti sul percorso, 30 del soccorso alpino lombardo e del soccorso alpino della guardia di finanza - ha continuato il responsabile del percorso Paolo Moriondo -. I giorni della gara saranno inoltre presenti 9 medici e diversi operatori della Croce Rossa Italiana, coordinati da una sede operativa con base a Caspoggio. Non solo, a ogni singolo concorrente sarà fornito un rilevatore gps per monitorare la sua posizione in ogni momento della gara».
I PROTAGONISTI - Molti runner locali, concorrenti da tutto il Nord Italia e alcuni nomi di spicco quali Franco Collé, vincitore del Tor de Géants 2015, Nico Valsesia, l’uomo dei record, e gli ambassador Scott Antonio Armuzzi e Micheal Dola. Gara vera anche al femminile con Laura Besseghini e Cristiana Follador.
Veia Sky Race, domenica la gara
Venerdi’ il Vertical Terme di Bognanco
Grande attesa in Valle Bognanco per le gare del fine settimana. Si parte venerdì 25 agosto con il Vertical Terme di Bognanco Trofeo Mario Ceschi: 1.100 metri di dislivello in poco più di 3,5 km, un percorso impegnativo che si snoda con partenza dalle Fonti di Bognanco per poi inerpicarsi lungo un ripido sentiero che tocca le frazioni sulla dorsale della vallata, sale all'Alpe Gomba, sino all'ultimo, impegnativo tratto in pineta che porta all'arrivo all'Alpe Dente. Partenza in linea alle 17. Sabato 26 largo ai giovani: dalle ore 14 presso il Villaggio La Veia all'Alpe Gomba andrà in scena la prima Mini Veia Sky Race aperta ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, iscrizione gratuita, previsti due percorsi. Domenica si inizierà presto per la International Veia Sky Race Trofeo Giampiero Bragoni: apertura ufficio gara alle ore 6, start della 31 km alle 7.40 a seguire la 22 km. Non mancheranno come da tradizione i premi per i tifosi: in regalo 100 cappellini all'arrivo del Vertical il venerdì, la domenica altri 100 cappellini sulla cima Verosso oltre la consegna a tutti i presenti alla cima di un biglietto per l'estrazione di una fede ossolana, mentre al rifugio Gattascosa verrà invece consegnato un biglietto per l'estrazione di un orologio da polso. Durante gli eventi verranno ricordati Camilla ed Alessio i due giovani ragazzi che hanno tragicamente perso la vita in un incidente stradale: entrambi appassionati di sport, amavano molto le montagne della valle, erano legati alle associazioni sportive del luogo e partecipavano attivamente a tutti gli eventi organizzati dalla comunità.
Anteprima estate 2018
Scarponcini da trekking termoformabili, running shoes ultraleggere grazie a battistrada sottilissimi e con intersuole eterne, scarpe multisport valide anche in città, robot che costruiscono una calzatura in pochi minuti. L’estate 2018 porterà alcuni cambiamenti probabilmente senza ritorno. Su Skialper 113 di agosto-settembre, un ampio reportage con tutte le novità presentate alla fiera Outdoor di Friedrichshafen.
TREND - Sono cinque le tendenze che emergono in modo netto guardando al 2018. La prima voce è multisport: scarpe adatte per più attività outdoor, dall’hiking alla mountain bike e al parapendio. Salewa, Adidas, Salomon, per citare solo alcuni marchi, sono sul pezzo. Poi Taylor made: prodotti su misura per il proprio piede, come la nuova scarpa da trekking Tecnica Forge. Un’altra tendenza riguarda i più piccoli: sempre di più i prodotti per i bambini, tutti hanno in catalogo le scarpe (bella la serie La Sportiva con sticker per personalizzare i prodotti), ora arriva anche la lampada frontale Petzl per i baby outdoor. L’imperativo nelle scarpe è la leggerezza. Qualche esempio? la tecnologia Litebase di Vibram e quella Fiber Lite di Michelin per le suole, il modello VK di La Sportiva, da meno di 200 grammi, la nuova Spin RS di Scarpa che pesa solo 15 grammi in più della più prestazionale (e minimalista) Spin. Infine, last but not least, ci sarà sempre più spazio per la tecnologia ibrida, con giacche con le parti più soggette a sudore e perdita di calore in materiali isolanti e traspiranti, come Polartec Alpha. Sono prodotti che ormai quasi tutti i marchi hanno in catalogo.
QUALCHE ANTICIPAZIONE - Dopo la prima scarpa da trail - che è anche un po’ un modello da avvicinamento -, ecco il primo ‘vero’ modello per la corsa in natura di Arc’teryx, Norvan LD: 310 grammi nella numerazione maschile, drop 9. Unika e VK sono le due principali novità La Sportiva nel trail. La prima è un modello da distanze lunghe-ultra dai presupposti rivoluzionari perché utilizza un’intersuola in poliuretano che, a differenza dell’EVA, mantiene inalterate nel tempo le caratteristiche elastiche originali. Peso record per la VK, la nuova scarpa vertical progettata con la collaborazione di Urban Zemmer: 190 gr e drop 4 mm. Meindl ha presentato la nuova Tremalzo, scarpa da hiking con fodera Gore-tex, suola Vibram e un peso di soli 410 grammi. Montura amplia la già vasta collezione approach con Dual Trek che si inserisce nella nouvelle vague delle scarpe da avvicinamento mid cut versatili, indicata non solo per avvicinamento ma anche per speed hiking. Salomon, a solo un anno dall’arrivo di S/Lab Sense Ultra, annuncia la versione 2, studiata insieme a François d’Haene: drop 8 mm e peso 300 gr. Multifunction è la nuova parola d’ordine in ambito hiking, con scarpe pensate per camminare, qualche passo di corsa, bici, parapendio e mille altre attività, come Outhpath Pro GTX. Il 2018 di Scarpa, oltre che l’anno delle 80 candeline, sarà una stagione di grandi novità. L’azienda di Asolo, dopo avere lanciato in questa stagione Ribelle Tech OD (Selection della nostra Outdoor Guide, in vendita dall’autunno a 429 euro), ha creato una intera famiglia Ribelle, con il nuovo Ribelle S OD (440 gr) che è un modello molto speed, per alpinisti evoluti, ma anche il più conformista Ribelle OD (695 gr) e Ribelle Lite OD (650 gr). Tutta la famiglia utilizza il laminato Outdry per l’impermeabilizzazione. lI segmento running si amplia con la Spin RS8, sorella diversa della scarpa cattiva e pluripremiata quest’anno perché ha un drop doppio (8 mm) e tanta ammortizzazione per le lunghe distanze. È difficile cambiare un prodotto di successo, ma nel 2018 Scott lancerà il nuovo modello della Kinabalu, disponibile in due versioni, Kinabalu e Kinabalu Power. La seconda ha un rinforzo esterno stabilizzante in struttura plastica all’altezza del malleolo e drop ridotto rispetto all’antenata, da 11 a 8 mm. Il peso è di 350 gr. Litebase è la parola magica di Vibram che ha presentato la nuova tecnologia che consente di ridurre lo spessore del battistrada di circa il 40-50% da 1.7 mm a 0.5 /0.9 mm a seconda della tipologia di suola. Tecnica invece proporrà dal 2018 il modello da hiking e trekking Forge, il primo a essere termoformabile, come uno scarpone da sci. Una piccola rivoluzione nel mondo outdoor. A un paio di stagioni dall’ingresso sul mercato delle suole tecniche, aumentano le scarpe da outdoor con battistrada Michelin. Oltre a Mizuno e Mammut (che è stato anche il primo marchio a utilizzare la tecnologia Fiber Lite per alleggerire la suola sulle scarpe da mountaineering), ad Outdoor c’erano anche i prodotti del marchio norvegese Viking, dello spagnolo Boreal e di Garmont, mentre Wild Country lancia sul mercato Parthian e Meshuga, le prime scarpette da climbing con la suola marchiata Bib Gourmand. Si tratta di un progetto molto impegnativo che ha richiesto diversi anni di studio e la suola viene presentata come rivoluzionaria per le doti di grip in ogni condizioni meteo e di temperatura e indeformabilità. Il futuro è iniziato e non sarà più possibile tornare indietro… e le novità sono molte di più di quelle presentate qui, tutto il resto su Skialper 113.
Scudetto a Xavier Chevrier e Alice Gaggi
Dopo la seconda prova tricolore a Pian delle Betulle
A Pian delle Betulle, in Valsassina secondo atto dei campionati italiani individuali di corsa in montagna: i nuovi campioni sono Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Alice Gaggi (La Recastello Radici Group). Già a segno della prima prova ad Arco, il valdostano Chevrier si aggiudica la gara lecchese battendo Bernard Dematteis (Corrintime), con terzo Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana). Nella classifica generale sul podio con Chevrier salgono Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Puppi. Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana) è campione italiano Promesse. Al femminile Alice Gaggi è la prima italiana a tagliare il traguardo a Pian delle Betulle, preceduta solo dalla ruandese Celine Iranzi (Gs Orecchiella Garfagnana): suo è il tricolore individuale davanti a Sara Bottarelli (Freezone) e Samantha Galassi (La Recastello Radici Group). Terza di giornata Roberta Ciappini (Csi Morbegno) che si prende il titolo under 23. A livello Juniores, al maschile scudetto a Daniel Pattis (Suedtirol Team Club) primo anche nella seconda prova, mentre nella gara rosa affermazione di Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) con un solo punto sulla vincitrice di Pian delle Betulle, Paola Varano (Bognanco). La gara tricolore lecchese era anche l’ultima prova della Eolo FIDAL Mountain Classic Cup. Tra le donne Alice Gaggi, già certa del successo, chiude con 380 punti precedendo Samantha Galassi (265 punti) e Camilla Magliano (220). Al maschile grazie al gioco degli scarti vittoria di Cesare Maestri con 305 punti su Francesco Puppi (270) e Bernard Dematteis (264).
Vertical Vioz a Davide Magnini e Paola Gelpi
Tappa del Trentino Vertical Circuit
Il Vertical Vioz, tornato in calendario dopo sette anni di letargo e valido come terza delle quattro prove del neonato Trentino Vertical Circuit, non poteva che avere un trionfatore under 20, Davide Magnini. Un volto nuovo troviamo anche sul gradino più alto del podio nella gara femminile, quello di Paola Gelpi, ventitreenne comasca trapiantata in Trentino. Entrambi hanno ritoccato di circa due minuti il precedente primato di questa gara. L’atleta di Vermiglio ha concluso la prova con l’eccellente tempo di soli 52 minuti e 51 secondi, prendendosi il lusso di lasciarsi alle spalle due specialisti delle competizioni di sola ascesa, ovvero il leader del circuito Patrick Facchini del team La Sportiva, giunto sul traguardo al rifugio Mantova al Vioz con un ritardo di 1'56", e Nicola Pedergnana, che ha chiuso a 3'53" dal vincitore, dopo aver duellato a lungo conDaniele Felicetti.
Vertical Vioz, dunque, nel segno di Davide Magnini, che ha preso la testa sin dai primi metri dopo il via dato a quota 2.300 metri, nei pressi del rifugio Doss dei Gembri. Sul costone sopra il pian del Vioz, ha provato a reggere il suo ritmo Patrick Facchini, dando vita ad una coppia che è riuscita subito staccare il gruppo. La gara si è decisa dopo la forcellina del Rastrel, quando Magnini ha aumentato ancora la propria cadenza e a Facchini non è rimasto che gestire le energie e il vantaggio sugli avversari. Per il vermigliano è iniziata la marcia trionfale lungo il sentiero Sat Cai 105, fino al traguardo del rifugio Mantova al Vioz (3.535 metri di quota), coperto da uno strato di neve, che ha costretto il direttore di gara Massimo Faletti a ritardare la partenza di un’ora per garantire la sicurezza ai 162 runner.
Nonostante i rallentamenti per neve nell’ultimo tratto, è risultato eccellente il tempo di gara di Magnini (che compirà 21 anni il prossimo 31 agosto), capace di abbassare di quasi 3 minuti il record della competizione, che aveva stabilito nella precedente versione Gianfranco Marini nel 2007 con il tempo di 55'47". Sul podio assieme a Magnini troviamo, come accennato, Patrick Facchini e Nicola Pedergnana, quindi in quarta piazza ecco Daniele Felicetti a 4'14", seguito da Filippo Beccari a 6'49" e da Gabriele Fedrizzi a 7'12" e Roberto Dallavalle a 7'20".
Giovani protagonisti anche nella gara femminile. A vincere è infatti stata Paola Gelpi, fisioterapista e maestra di sci di 23 anni, che vive a Folgarida. Subito dopo lo start era leggermente dietro all’esperta emiliana Isabella Morlini, ma poi ha aumentato il ritmo, guadagnando la testa della corsa e mantenendo il vantaggio sulle inseguitrici sino al traguardo, dove ha tagliato con il tempo di 1h07'20", migliore di 2 minuti rispetto al precedente primato, che fece registrare nel 2008 Ljudmila Di Bert. La Morlini, conosciuta anche per le sue vittorie invernali alla Ciaspolada e per aver fatto propria l’ultima edizione del Vertical Vioz del 2010, ha chiuso con un ritardo di 4'02", mentre in terza piazza troviamo Giulia Murada, con un distacco di 6'00". Seguono la leader del Trentino Vertical Circuit Michela Cozzini a 6'16", Veronica Bello a 6'39" e Federica Iachelini a 9'37".
Ad una sola prova dalla conclusione, prevista il 23 settembre a San Martino di Castrozza con la prima edizione della Rosetta Verticale, la classifica generale di Trentino Vertical Circuit vede saldamente al comando Patrick Facchini con 276 punti, seguito da Nicola Pedergnana con 244 e Daniele Felicetti con 216. Nella graduatoria femminile comanda Michela Cozzini con 244 punti, davanti a Federica Iachelini con 212 e Veronica Bello con 156.
Martin Stofner da record al San Fermo Trail
Lisa Buzzoni detta legge al femminile
Sono in tre a battere il record firmato lo scorso anno dal vice campione del mondo di corsa in montagna Francesco Puppi sui 23 chilometri della quinta edizione del San Fermo Trail (1h57’03”). Il nuovo best-time è firmato dall’altoatesino Martin Stofner che taglia il traguardo, dopo aver dominato tutta la gara, in 1h54’40” e si conferma nuovo leader del circuito La Sportiva Mountain Running Cup. Dietro a lui Daniel Antonioli della R.S.A. Courmayeur che chiude in 1h55’23” e Gil Pintarelli in 1h56’02”.
Il podio rosa, mai in discussione, è dominato da Lisa Buzzoni che si conferma al top della classifica femminile del circuito: per lei la gara si chiude a 2h26’31”. In fila Francesca Rusconi (seconda nella classifica generale del circuito) con 2h29’29” e la locale Nadia Franzini (2h32’39”). Il cielo azzurro e l’aria frizzante portata dal temporale della notte hanno regalato lo scenario ideale per i 250 atleti al via: «Siamo soddisfatti - il commento a caldo dell’Evolution team che ha organizzato l’evento -. È andato tutto bene, la manifestazione, lo dicono i numeri e il nuovo record, sta crescendo e questo è il nostro obiettivo».
Dopo aver assegnato i titoli italiani di trail corto lo scorso anno la gara è entrata nel circuito La Sportiva Mountain Running Cup: «Vogliamo portare a Borno il grande sport, il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per puntare in alto e anche il pubblico ci ha dimostrato di gradire». In tanti in piazza Giovanni Paolo II che ancora una volta si è dimostrata il teatro ideale per accogliere partenza e arrivo della gara. «Grazie a questi ragazzi - ha detto il primo cittadino Vera Magnolini -, stanno facendo grandi cose e Borno deve essergli riconoscente perché abbiamo bisogno di giovani volenterosi e coraggiosi». Dopo la tappa di Borno il circuito La Sportiva Mountain Running Cup vivrà il suo finale a Rasura in Valgerola il 3 settembre con l’International Rosetta Skyrace.
Simona Morbelli seconda alla Leadville 100
Risultato storico per la valdostana del Team Salomon
Grande risultato di Simona Morbelli: la valdostana del Team Salomon ha chiuso al secondo posto la Leadville 100. 21h16’22” il suo crono in una della classiche 100 miglia statunitensi, alle spalle della californiana Devon Yanko (2h’46’29”). La gara è stata vinta da Ian Sharman in 17h34’51”, davanti a David Teirney (18h32’34”) e Michael Hewitt (18h59’45”)
Tutto esaurito per il Vertical Vioz
Domenica terza tappa di Trentino Vertical Circuit
Tutto esaurito per il Vertical Vioz, terza tappa di Trentino Vertical Circuit, in programma domenica 20 agosto sulle pendenze della montagna che domina la Val di Pejo. Piace particolarmente questa prova che rientra dopo 11 anni di stop: dai big in lotta per la vittoria e per i punti del circuito ai tanti appassionati di corsa in montagna, curiosi di provare il tracciato di gara predisposto, che si sviluppa sulla distanza dei 1200 metri, con lo start previsto ai 2.300 metri del rifugio Doss dei Gembri e arrivo ai 3.550 metri nei pressi del rifugio Mantova, percorrendo il sentiero Sat Cai 105. Fra i partenti ci sarà Davide Magnini, sci alpinista della nazionale e specialista della corsa in montagna, ma a giocarsi la vittoria nella sfida di sola verticalità non mancheranno i più forti interpreti italiani, vale a dire Patrick Facchini, che guida la classifica generale del circuito, e il rivale Nicola Pedergnana, che in questi giorni ha testato più volte il tracciato. Fra i partenti anche gli altri protagonisti della graduatoria di Trentino Vertical Circuit, ovvero Daniele Felicetti, terzo con 144 punti, quindi Luca Binelli e Giacomo Calufetti. Ma occhio pure a Marco Facchinelli, esperto di questa tipologia di competizioni.Al femminile sarà in gara Francesca Rossi, che dovrà guardarsi dalla leader della classifica provvisoria Michela Cozzini, da Federica Iachelini, da Elena Tomè, da Barbara Testa e da Veronica Bello. Il programma del Vertical Vioz prevede il ritiro pettorali, in località Peio Fonti, presso la partenza degli impianti di risalita dalle 6,30 fino alle 7,30 di domenica 20 agosto. Seguirà il briefing tecnico, quindi si salirà al rifugio Doss dei Gembri dove è fissato lo start alle ore 9. Località raggiungibile anche utilizzando la cabinovia Tarlenta e la seggiovia quadriposto, che per l'occasione apriranno al pubblico già alle 6.30, per permettere l'accesso in quota anche di tifosi e simpatizzanti. Impianto che chiuderà alle 18.30. In caso di maltempo è previsto un percorso alternativo. Il pranzo è previsto dalle ore 12.00 alle 14.30 presso il Rifugio Doss dei Cembri, a seguire la premiazione.