Stop per la Sudtirol Drei Zinnen Alpine Run

Gara fermata per il maltempo

Tutto era pronto per celebrare i vent'anni della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run. Invece, il tempo ha mandato a monte tutti i progetti del comitato organizzatore dell'associazione Sextner Dolomiten capitanatA da Gottfried Hofer. Dopo una partenza regolare, alle 11 davanti alla Casa Sesto, la gara ha dovuto essere interrotta dopo 7 km per motivi di sicurezza. Tutti hanno gioito quando, alle 10:29, gli speaker hanno annunciato che la ventesima Südtirol Drei Zinnen Alpine Run sarebbe partita, come da programma, alle 11 e che i 1000 corridori iscritti sarebbero corsi fino al Rifugio Locatelli nonostante la pioggia battente. La gara si sarebbe svolta su un percorso alternativo abbreviato che, dal Rifugio Fondo Valle avrebbe condotto attraverso la Val Sasso Vecchio (13,4 km/1105 N D+), ma l'importante era raggiungere le tre steli di roccia famose in tutto il mondo.
Pochi minuti dopo il via, invece, per il direttore Gottfried Hofer e per i suoi collaboratori è arrivata la delusione. A causa della fitta nebbia, l'elicottero, assolutamente necessario per trasportare gli indumenti dei concorrenti al traguardo davanti al Rifugio Locatelli, non avrebbe potuto volare. Inoltre, i sacchi che erano già arrivati a 2500 metri di altitudine erano in cattive condizioni (bagnati, senza numero di pettorale). «Sarebbe stato irresponsabile - spiega Hofer - mandare i concorrenti lassù con questi presupposti. Sarebbero arrivati completamente bagnati e, a 2500 metri di altitudine e con una temperatura di pochi gradi sopra lo zero, non avrebbero avuto indumenti asciutti per cambiarsi oppure non sarebbero stati in grado di trovare i loro sacchi. Inoltre, se un concorrente fosse caduto e si fosse ferito gravemente, l'elisoccorso non sarebbe potuto volare a prenderlo. Certo, la delusione è grande, anche perché abbiamo dovuto interrompere la nostra corsa delle Tre Cime proprio quest'anno, nell'edizione del ventesimo anniversario. Soprattutto per tutti i miei collaboratori, che negli ultimi mesi e nelle ultime settimane hanno lavorato davvero duro per organizzare questa edizione, è davvero un brutto colpo. Mi dispiace infinitamente anche per gli atleti che sono arrivati qui da oltre 20 nazioni diverse. Abbiamo fatto davvero di tutto per riuscire a effettuare la gara anche con queste condizioni avverse, ma la sicurezza e la salute degli atleti viene prima di tutto».

 


World Series, fine settimana intenso in Scozia

Quattro le gare in programma al Salomon Glen Coe

Fine settimana intenso in Scozia per le Migu Run Skyrunner World Series con oltre 1.500 atleti di 30 paesi in gara nelle quattro prove. Si parte venerdì con il Salomon Mamores VK prova del nuovo Vertical Kilometer World Circuit. Sabato è tempo del Salomon Glen Coe Skyline, valido per lo sky classic: in lizza per il podio, dopo 29 km e 2.500 metri di dislivello, Stian Angermund-Vik, Kiril Nikolov, i fratelli Marc e Oscar Casal Mir, Jan Margarit, Eugeni Gil, Pascal Egli, ma soprattutto Marco De Gasperi, mentre al femminile si annuncia sfida a due tra Maite Maiora e Laura Orgué. E sempre sabato debutto del Salomon Ben Nevis Ultra, prova di 100 km con 4.000 metri di dislivello con partenza da Loch Ness. Chiusura domenica con la Salomon Glen Coe Skyline, terza e ultima del circuito sky extreme: 55 km e 4.700 metri dislivello. In gara anche Kilian Jornet ed Emelie Forsberg che se la dovranno vedere con i leader del circuito Jonathan Albon e Ragna Debats oltre a Tom Owens, Bhim Gurung, André Jonsson, Pere Aurell, Hector Haines, Alexis Sevennec, Benat Marmissolle, Cody Lind, Caroline Chaverot, Megan Kimmel, Ekaterina Mityaeva, Malene Blikken-Haukoy, Katie Schide e Zuzana Urbancova.


ZacUp, chi sono i favoriti?

Domenica la prova di campionato italiano

Giorni di frenetico lavoro per gli uomini del Team Pasturo che stanno definendo gli ultimi dettagli in vista della ZacUp. Domenica, sul selettivo tracciato di 27,5 km (2.650 metri D+) disegnato intorno alla Grigna Settentrionale, verranno infatti decretati i migliori skyrunner italiani della stagione, visto che la prova è campionato italiano. A caccia del titolo, il campione di casa Daniel Antonioli, il giovane premanese Mattia Gianola, il ‘local’ Davide Invernizzi, i piemontesi Paolo Bert, Cristian Minoggio e l’orobico Fabio Bazzana. Anche al femminile sarà gara vera con l’azzurra di mountain running Lisa Buzzoni, chiamata a guardarsi le spalle dalla lariana Arianna Oregioni, da Victoria Pejak del team Valetudo, dalla bergamasca Martina Brambilla e dalla genovese Cecilia Pedroni. Ruolo di outsider, al maschile, perClemente Belingheri, Franco Sancassani, mentre al femminile tifo delle grandi occasioni sarà riservato a Debora Benedetti. Pur non essendo in lizza per il titolo nazionale, i rumeni Viorel Palici e Denisa Dragomir contribuiranno ad alzare non poco il livello. Livello e tanti numeri per questa super classica di fine stagione. In vista della chiusura iscrizioni prevista per giovedì sera, presso la segreteria lecchese si sono già accreditati quasi 400 corridori. Per iscrizioni: www.zacup.it


Tor, cos’e' successo a Franco Colle'?

Le sue impressioni dopo il ritiro mentre era al comando

Cos’è successo a Franco Collè, mentre stava dominando il Tor? È lo stesso campione valdostano a raccontare i suoi ultimi momenti in un post sulla sua pagina Facebook
Ciao a tutti, appena sveglio sono sul letto a leggere tutti i bei messaggi che in tanti mi avete mandato. Sarà durissima rispondere a tutti in tempo record. Davvero GRAZIE a chi mi ha scritto e a tutti voi che in questi giorni siete stati in tantissimi ad incitarmi in qualsiasi luogo e ora. Spero un giorno di potervi ringraziare personalmente.
Sono contento di essere riuscito, come qualcuno mi ha scritto, a “farvi sognare”.
Comunque sia andata, per me questo Tor é stato un bellissimo sogno: l’ho preparato nel migliore dei modi sognando un tempo da record, avevo un'ottima condizione sia fisica che mentale. Me lo sono goduto metro per metro, ho seguito la mia tabellina di marcia minuto per minuto rispettando tutto quello che mi ero programmato, con serena lucidità sempre.
Purtroppo alle volte, quando meno te la aspetti, capita di fare qualche sciocchezza che può sconvolgere i tuoi piani: appena dopo il Col Champillon mi sono fermato con l’intenzione di fare il mio primo “microsonno” dopo 3 gg e 2 notti di gara. Ho pensato: “ho un buon vantaggio e mi manca solo più un colle, potrò concedermi un momento di relax?”. Ed ecco l’errore che mi è stato fatale: il microsonno da 1 minuto si è trasformato in una dormita di un'ora e mezza che a quelle quote e con quel freddo mi ha distrutto. Mi sono svegliato infreddolito al buio e ho impiegato un quarto d'ora solo per cercare lo zaino e indossare la frontale perché nel frattempo si era fatto buio. Purtroppo non trovavo più il sentiero e il telefono in quella zona non prendeva. Fortunatamente, dopo un po' di sali e scendi dal versante cercando invano un sentiero, sono stato raggiunto da un commissario della gara. Indicatami la strada giusta, ho ripreso il mio percorso. Le ore passate fermo a quelle temperature hanno però messo a dura prova le mie energie sia mentali che fisiche, proprio quelle che, sino a un paio d’ore prima erano il mio punto forte. Sono arrivato al ristoro nel vallone del Menouve molto provato. Ho provato a continuare fino a Saint Rhemy, ma è stata un'agonia. Una sensazione che nulla aveva a che vedere con il bel Tor che avevo tanto sognato per 2 anni e che tutti ci immaginiamo. Per me il Tor è una cosa unica e strepitosa e così voglio che rimanga anche nella mia testa. Così dopo una bella dormita ho saggiamente deciso di fermarmi.
Penso che comunque anche questa edizione sia stata onorata con la superprestazione da record di Xavi, con il quale è stato davvero bello confrontarsi ed al quale faccio i miei complimenti.
Ringrazio di cuore tutte le persone che mi stanno scrivendo per sincerarsi delle mie condizioni. Dopo una bella dormita sono tornato come nuovo (contrariamente alle edizioni del 2012, 2013, 2014 che mi avevano un po' devastato) e andrò a vedermi la partenza del Totdret a Gressoney e poi a gustarmi un po' di questa bellissima manifestazione in giro per le basi vita e per i rifugi. Mi dispiace se vi ho fatto preoccupare per qualche ora ma, come mi avete scritto in tanti, vi ho regalato anche un bel po' di emozioni. Vero?'


Sellaronda Trail Running annullata per neve

Anche 40 centimetri sul tracciato

La settima edizione del Sellaronda Trail Running è stata annullata. Decisione presa martedì sera al termine di una riunione fra i quattro referenti organizzativi delle valli di Fassa, Gardena, Badia e Livinallongo: «Valutata la situazione meteo attuale - si legge nel comunicato dell’organizzazione - con la presenza di 20-40 cm di neve oltre i 1800 metri e su gran parte del tracciato di gara ed il significativo abbassamento delle temperature che presumibilmente non favorirà lo scioglimento della neve in quota, oltre all’arrivo di una nuova perturbazione per il fine settimana, il Comitato Organizzatore ha deciso con rammarico di annullare la competizione, poiché con queste condizioni non è nemmeno possibile individuare un percorso alternativo in quota. Tale decisione si è resa necessaria a garanzia dell’incolumità dei concorrenti stessi, non potendo assicurare in caso di forte maltempo, adeguata assistenza in quota e per evitare ai concorrenti che devono raggiungere Canazei dall’estero o da lontano, inutili spostamenti. La montagna riserva anche queste sorprese e riteniamo che non si debba rischiare inutilmente poiché la sicurezza dei concorrenti viene prima di ogni altra cosa. È con grande rammarico pertanto che abbiamo deciso di cancellare la Sellaronda Trail Running, una competizione molto attesa da tutti gli iscritti, consapevoli anche del disagio che presumibilmente questa decisione potrà generare. Vi attendiamo comunque per l’edizione del prossimo anno fra le nostre meravigliose Dolomiti sperando in una situazione meteo più clemente».

 


Domenica e' il giorno tricolore della ZacUp

La sky del Grignone prova di campionato italiano

Iscrizioni ancora aperte e numeri che lievitano per la prova unica di campionato italiano in programma a Pasturo domenica 17 settembre. Il motivo?  La ZacUp non è una semplice corsa in montagna, è la ‘sky del Grignone’, una competizione che, nel ricordo di Andrea Zaccagni, ha saputo conquistare un intero paese. Una gara che è cresciuta anno dopo anno fino a diventare la gara più importante dell’anno a livello nazionale, visto che il primo uomo e la prima donna a tagliare il traguardo di Pasturo vestiranno la canotta tricolore.
Una crescita graduale voluta  - si potrebbe aggiungere – step by step per provare a costruire qualcosa di solido nei suoi legami con il territorio. Un progetto che ha come mission fare conoscere le spettacolari montagne della Valsassina a chi viene da lontano. Da qui la nascita del Team Pasturo, da qui l’idea di una super festa finale che è momento di aggregazione tra atleti e volontari. Tutto quello che serve, insomma, perché una gara non sia solo un semplice evento sportivo. Una prova nata per ricordare un appassionato delle Grigne come Andrea Zaccagni è diventata punto di riferimento nel panorama italiano delle skyrace più impegnative. E proprio il ricordo di Andrea Zaccagni portò ai nastri di partenza un campionissimo come Marco De Gasperi che sui 27,5 km del percorso lecchese con un dislivello positivo pari a 2.650 metri, stampò un 2h50’24” che è ancora il tempo da battere alla ZacUp: «Andrea mi fu vicino in un momento particolare e ho voluto onorare il suo ricordo correndo almeno una volta  la gara in suo onore – ha dichiarato il portacolori del Team Hoka One One -. La ZacUp ha un tracciato di vero skyrunning, tipico delle Grigne: severo sia in salita, sia in discesa e nel contempo molto spettacolare. Ricordo che arrivavo da un periodo di stop forzato causa infortunio. Non ero in gran condizione, ma motivato a fare bene. Forzai in salita, per poi fare correre le gambe dando quello che potevo in discesa. Per questo ritengo che il mio sia un record battibile, battibilissimo. Quindi, sotto chi tocca. La gara merita e, indipendentemente dal record, vi piacerà».
Per iscrizioni e maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.zacup.it


Sudtirol Drei Zinnen Alpine Run, la ventesima edizione

Sabato 16 settembre la gara a Sesto

Sabato 16 settembre alle ore 10 start della ventesima edizione della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run. Complessivamente, anche quest'anno al nastro di partenza ci saranno 1000 atleti provenienti da 22 nazioni diverse. I posti nella Südtirol Drei Zinnen Alpine Run sono esauriti da oltre tre settimane, molto prima del solito. Nelle scorse diciannove edizioni, sono stati 14.767 gli atleti a tagliare il traguardo di questa gara dolomitica. Nella lista partenti spiccano due atleti che hanno già lasciato il segno nell'edizione 2015: il polacco Andzej Dlugosz, infatti, due anni fa ha vinto la gara di Sesto, mentre il trentino Cesare Maestri si è classificato secondo. Dlugosz ha partecipato anche lo scorso anno, ma sul percorso abbreviato a causa della neve non è riuscito ad affermarsi e ha concluso la gara nono, mentre a vincere è stato Petro Mamu che detiene anche il record del percorso oroiginale di 17,5 km e 1350 metri di dislivello con il tempo di 1h22'44". La Südtirol Drei Zinnen Alpine Run è diventata un appuntamento fisso anche per un grande dello sci, l’atleta del Liechtenstein Marco Büchel, medaglia d'argento nello slalom gigante ai Mondiali di Vail nel 1999, vincitore di quattro gare di Coppa del Mondo, con complessivamente 18 podi in Coppa del Mondo e attualmente impegnato come esperto di sci per la televisione  tedesca ZDF. Sua moglie Doris, invece, è responsabile del libro dell'anniversario che uscirà come edizione speciale in occasione del ventesimo compleanno della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run. Al femminile al via la prima della scorsa edizione, Sara Bottarelli che rinnoverà la sfida con la svizzera Victoria Kreuzer che aveva già vinto la Südtirol Drei Zinnen Alpine Run del 2014. Un'altra favorita è Mariagrazia Roberti: tra il 2010 e il 2012 si aggiudicata la prova per ben tre volte di seguito. Un'altra atleta da tener d'occhio è l'austriaca Susanne Mair. 


Sabato il Sellaronda Trail Running

Tappa finale del Salomon Trail Tour Italia

Tutto pronto per  la settima edizione del Sellaronda Trail Running, che sabato 16 settembre a Canazei decreterà anche i vincitori del circuito Salomon Trail Tour Italia e assegnerà punti anche per le classifiche delle Italy Series.
La gara organizzata dallo staff capeggiato da Diego Salvador ha raggiunto quota 250 iscritti e per garantirsi un pettorale ci sarà tempo fino a giovedì 14 settembre, consultando l'apposita sezione sul sito ufficiale dell'evento www.sellarondatrailrunning.com.
Confermato il percorso che ricalcherà quello della passata edizione: una lunga corsa attorno al gruppo dolomitico del Sella. Partenza e arrivo saranno come sempre a Canazei, nel cuore della Val di Fassa: nel mezzo, ci saranno 61 chilometri e 3378 metri da coprire, caratterizzati dal transito nei centri abitati di Selva Gardena, Corvara ed Arabba, da Passo Sella, dalla salita lungo la pista da sci Dantercepies, quindi da Passo Campolongo, dal Bec de Roces e da Passo Pordoi. I trail runner prenderanno il via di buon mattino, alle 5.30 da piazza Marconi a Canazei, con arrivo del primo concorrente atteso dopo circa sei ore e tempo massimo per portare a termine la gara fissato in 12 ore. Il Sellaronda Trail Running 2017 assumerà valore come ultima prova del Salomon Trail Tour Italia, che proprio a Canazei conoscerà i nomi dei propri vincitori. Dopo cinque delle sei tappe in programma, a comandare la classifica maschile è Luca Carrara, lanciato verso la vittoria finale e seguito a distanza in seconda e terza posizione da Giorgio Pulcini e da Mirco Ferrazza. Si annuncia appassionante e incerta fino all'ultimo, invece, la lotta per la conquista della leadership femminile, con Sara Lavino Zona incalzata dalla trevigiana Cristiana Follador. Le due sono attualmente prima e seconda, ma staccate di appena 30 punti l'una dall'altra, mentre a occupare l'ultimo gradino del podio provvisorio c'è la friulana Angela De Poi.


Frasassi Sky Race a Giacomo Forconi

Martina Testarmata vince la gara rosa

Sono stati Giacomo Forconi e Martina Testarmata i primi due a tagliare il traguardo della seconda edizione di Frasassi Sky Race, nel Parco Naturale Regionale della Gola Rossa di Frasassi. Ventuno chilometri e 1350 metri di dislivello nel cuore verde delle Marche, tratti veloci, single track tecnici, l’emozionante lastricato che conduce all’eremo di Santa Maria Infra Saxa e alla grotta del Tempietto del Valadier ed i passaggi sky da brivido sui ‘gradoni’ del monte Frasassi. Aggiungiamo il meteo che è stato clemente regalando ai partecipanti una giornata di sole. Questi gli ingredienti per il successo di Frasassi Sky Race powered by Scott, organizzata da Total Training e Sport Adventure Team presieduta da Maurizio Marini e svoltasi sabato 9 settembre.
Giacomo Forconi (Total Training Team - Scott Italia) ha impiegato 1h55’39”, seguito da Emanuele Ludovisi e Mattia Tanara, aggiudicandosi così anche il titolo di campione regionale Marche di skyrunning. La prima donna, anche lei quindi campionessa regionale, è stata Martina Testarmata (2h 49’ 34”): sul secondo e terzo gradino del podio sono salite Rita Settimio e Barbara Brandi. Per la prima volta inoltre si è corsa anche una distanza ridotta e accessibile ad una gamma più ampia di runner, la Frasassi Trail, su una lunghezza di 11 chilometri con 650 metri di dislivello, vinta da Guido Barbuscio e Serena Marcucci.


Janata Milan vince la Misurina Sky Marathon

Elisabetta Mazzocco prima nella gara rosa

Domenica dalle sponde del lago di Misurina hanno preso il via 250 atleti alle due gare inserite nel programma della Tre Cime Experience by Scarpa. Purtroppo le nuvole basse non hanno lasciato ammirare le maestose pareti delle Tre Cime di Lavaredo. Sono state proprio le Tre Cime di Lavaredo e i Cadini di Misurina il teatro naturale ‘nascosto’ del weekend dedicato alla corsa a fil di cielo. Le due gare in programma, la Misurina Sky Marathon, e la Cadini Sky Race, hanno subito alcune modifiche ai tracciati che non hanno permesso di percorrere i sentieri più esposti dei Cadini, modifiche dettate dalla situazione meteorologica avversa. La perturbazione che sta interessando le montagne che si affacciano sul lago di Misurina, ha lasciato ben poche possibilità agli organizzatori di correre lungo i percorsi originali. I responsabili della sicurezza, sabato pomeriggio, una volta presa la decisione di accorciare i tracciati, hanno iniziato a ridisegnare i percorsi di gara. Subito dopo la partenza, data a pochi metri dalle sponde del lago di Misurina, i ragazzi in lizza per la vittoria finale hanno preso l’iniziativa mettendosi in testa al lungo serpentone che saliva verso il Rifugio Città di Carpi. Gli atleti della gara più breve, Eddy Nani, Giorgio Dell’Osta e Marco Dalle Mole avevano iniziato ad avere un buon vantaggio sui loro diretti inseguitori. Nel gruppetto di testa anche Janata Milan e Daniel Jung e Pawel Krawczyk, in gara su tracciato lungo. Nella gara più lunga, dopo il passaggio a Col de Varda, gli atleti hanno iniziano l’ascesa verso il Rifugio Auronzo per poi portarsi in forcella Lavaredo, e continuare la loro corsa verso il Rifugio Locatelli. Janata Milan taglia il traguardo con il tempo di 4h00’39’’, in seconda posizione il porta colori del Team Scarpa International Daniel Jung. Jung ha fermato il cronometro in 4h06’44’’, mentre il podio è stato completato da Pawel Krawczyk in 4h07’13’’. In quarta e quinta posizione rispettivamente Simone Corsini e Manuel Gietl. In campo femminile Elisabetta Mazzocco, rimanendo al comando per tutta la durata della gara, vince in completa solitudine con il tempo di 5h17’27’’. In seconda posizione si classifica la portacolori dell’United Trail&Running Giulia Gallo. Il podio è completato da Cristiana Follador con il tempo di 5h34’35’’.

CADINI SKY RACE - La Cadini Sky Race, gara più breve di 20 chilometri con 1000 metri di dislivello, partita con i colleghi della gara più lunga sempre dalle sponde del lago di Misurina, è stata dominata dal giovanissimo Eddy Nani (Asd San Marco) con il tempo di 1h34’30’’. In seconda posizione l’atleta della Dolomiti Belluno Giorgio Dell’Osta in 1h35’42’’. Il podio è completato da Marco Dalle Molle (Team Peggiori). Al femminile è stata la portacolori del Team Scarpa Giulia Scardoni a vincere davanti a Barbara Giacomuzzi (Atletica Cortina) Paola Gelpi con in tempo di 2h02’26’’. Sul terzo gradino del podio è salita Federica Zuccollo. Kinga Pachura ed Elisa Zaratin sono rispettivamente quarta e quinta.


Manuel Da Col vince l'Auronzo Vertical Contest

Al femminile successo di Cecilia De Filippo

Manuel Da Col (Marciatori Calalzo) ha vinto ieri per la terza volta consecutiva l’Auronzo Vertical Contest, mentre in campo femminile è Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski-Alp) a salire sul gradino più alto del podio. Da Col si impone davanti a Enrico Bonatti (Team Mud and Snow) e Cristian Sommariva (Atl. Dolomiti Belluno). Nella gara in rosa, dietro alla De Filippo si classificano Francesca Scribani (Atl. Cortina) e Martina Valmassoi (Team Salomon).  â€¨Come vuole la tradizione l’Auronzo Vertical Contest ha aperto ufficialmente il weekend di corse a fil di cielo delle Tre Cime Experience by Scarpa. Obiettivo di questa prima giornata la gara di sola salita con 780 metri di dislivello positivo che da Piazza Santa Giustina, nel cuore di Auronzo di Cadore, conduce al traguardo posto dinnanzi al Rifugio Monte Agudo.


UOMINI -
Manuel Da Col, a differenza della passata edizione, non è riuscito a migliorare il record della gara, infatti ha fermato il cronometro in 32’52’, un minuto e ventidue secondi in più rispetto al 2016. Sul podio Enrico Bonati – 34’42”- e Cristian Sommariva - 36’36”-. Nella top ten di giornata si sono invece piazzati Fabrizio Da Pra, Piergiorgio Crepaz, Olivo Da Prа, il giovanissimo Pietro Festini Purlan, Niila Ahokas, Marco Baldissarutti e Davide Doriguzzi Corin.  â€¨

DONNE - Nella gara femminile Cecilia De Filippo ha tagliato il traguardo in 42’24’’. Secondo posto per Francesca Scribani con il tempo di 43’32”-, mentre il terzo posto è di Martina Valmassoi. Nelle cinque anche Ester Valle eD Erica Turi.


Dominio svizzero al Collontrek

vincono Dubois-Rollier e Yerly-Chollet 


Il cambio di percorso a causa delle avverse condizioni meteo non ha rovinato la festa del Collontrek, la gara transfrontaliera che avrebbe dovuto attraversare il Colle Collon e che invece si è corsa ieri nell’Alta Valpelline. Il ‘piano C’, con il passaggio nei Comuni di Valpelline, Ollomont e Doues per un totale di 24 chilometri di lunghezza con un dislivello di 1.450 metri, è comunque stato apprezzato. Una giornata uggiosa di inizio autunno che ha portato in griglia di partenza 850 concorrenti: solo una minima parte di atleti ha scelto di non partire.
Il maltempo ha vinto sul Collontrek, ma ancora una volta la macchina organizzativa ha risposto in modo positivo allestendo in poche ore la partenza e l’arrivo a Valpelline, il nuovo percorso e l’accoglienza non solo per la cena iniziale ma anche per il pranzo post-gara.

CRONACA -
Anche la gara, pur senza tratti di ghiacciaio e duri strappi con il naso all’insù, è stata accesa e combattuta, sorridendo in gran parte ai tantissimi elvetici presenti al via. È rossocrociata la vittoria maschile, per firma di Baptiste Dubois e Brice Rollier, all’arrivo dopo 2 ore 17’42”, davanti ai valdostani Didier Abram ed Enrico Cognein (2 ore 21’16”), bravi a dettare il ritmo nella parte iniziale ma in calo negli ultimi chilometri. A livello assoluto, terza posizione per Maxime e David Brodard in 2 ore 21’59”. A senso unico la gara femminile con la coppia Laurence Yerly e Maya Chollet a fare l’andatura. Le elvetiche hanno vinto in 2 ore 27’11”, facendo segnare l’ottavo crono assoluto di giornata. Seconda posizione per Marianne Fatton e Déborah Chiarello in 2 ore 49’44”, con terzo gradino del podio per le valdostane Stefania Canale e Irene Glarey, in 2 ore 56’44”. In gara anche le coppie miste. Il successo finale è andato ai favoriti della vigilia, gli svizzeri Thomas Delamorclaz e Simone Delamorclaz che hanno tagliato il traguardo di Valpelline in 2 ore 32’18. Seconda posizione assoluta per Michel Hiroz e Annelise Locher (2 ore 57’27”), con terza piazza per Nicholas Turin e Sandra Imhof (2 ore 59’38”). Mauro Buvet ed Esmeralda Toffano sono la migliore coppia italiana: settimi assoluti in 3 ore 09’21”. Il Collontrek ha già lanciato una nuova sfida e rinnova l’appuntamento al 2019. La gara italo-svizzera infatti si corre con cadenza biennale. Le immagini del Collontrek potranno essere riviste nelle prossime settimane sui canali Sky. Andrà in onda un servizio di cinque minuti su Icarus: ancora in via di definizione il palinsesto.


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