Attacchi pin-tech e la famiglia degli scarponi Backland

Atomic stavolta fa molto sul serio e presenta a Chamonix una gamma completissima per lo sci alpinismo. Oltre all’aggiornamento della famiglia degli sci, già ben nota e apprezzata, che spazia dal race di Ultimate 65 al freeride di Drifter, la presenza della casa austriaca si struttura ora con un sistema di attrezzi backcountry molto ‘alpino’, che incontrerà in particolare i gusti italiani e quelli degli sciatori evoluti con forte propensione alpinistica.  

ATOMIC SKI –
La casa austriaca conferma e sviluppa ulteriormente la costruzione ibrida ‘semicap’ su tutta la gamma, escluso ovviamente il leggerissimo race Ultimate 65, che viene confermato nella stessa costruzione attualmente ai piedi di Damiano Lenzi (presente a Chamonix e reduce da una bella sciata in fresca con Kilian). Quindi un basso fianchetto verticale di costruzione sandwich viene chiusa superiormente dalla struttura cap del topsheet. Questa soluzione viene calibrata in lunghezza e spessore a seconda della destinazione dei modelli in gamma: basandosi sulle indicazioni complessive di Buyer’s Guide, è quella che sta ottenendo complessivamente i migliori risultati su neve. Per il touring di scuola ‘alpina’ Atomic propone Backland nelle taglie 78, 85 e 95 mm al centro, e Ultimate 78.  

LE PELLI ROCKER SKINS –
Il sistema Atomic collaudato nelle competizioni è disponibile anche per il touring. La parte anteriore della pelle è in materiale plastico senza funzione di grip: Glide Zone. La parte centrale, che copre il camber dello sci sotto la pressione del piede, è in mohair 100%: Grip Zone. Risultato: meno peso, meno ingombro, meno ghiaccio, più scorrevolezza, nessuna perdita in tenuta.  

PIN TECH ANCHE PER ATOMIC –
Sono completamente nuovi gli attacchi(ni) di Atomic: due modelli touring molto agili nelle manovre e della famiglia di quelli leggeri, dotati di ottime e solide slitte che, a occhio, coprono almeno tre misure di scarponi. Una sezione della talloniera ruota di 90° per permettere la posizione zero e poi offrono, rispettivamente, una o due posizioni di salita selezionabili con il bastoncino. Interessante l’archetto di riscontro sul puntale per facilitare il centraggio dello scarpone sui pin. Interessantissima la possibilità di scelta tra 3 diverse molle posteriori a precarico crescente, molto facilmente intercambiabili.  

LAST BUT NOT LEAST: SCARPONI ATOMIC BACKLAND –
Abbiamo lasciato per ultima la chicca: Atomic presenta una famiglia completa di scarponi per il touring che adottano soluzioni davvero interessanti. Un’entrata in grande stile, con prodotti concreti e tutt’altro che acerbi anche per un costruttore specialista del settore.   

Backland sono dei due ganci leggeri: tutti si discostano di pochi grammi dal chilo al mezzo paio. Nelle versioni carbon tutta la parte posteriore del gambetto è in composito. Il gancio sullo scafo agisce su un cavetto rinviato e distribuisce molto uniformemente il serraggio sul dorso del piede.  L’escursione del gambetto copre un impressionante range di 74°, completamente libero da attriti come in una scarpa race top di gamma. Il passaggio ski-walk è affidato a una leva posteriore in ergal e consente così di camminare tenendo chiuso a piacere il gancio del gambetto: supporto importante nei traversi e importantissimo su ghiaccio ripido, specialmente sulle pareti nord  molto lunghe. La ramponabilità è sicura. Le scarpette Memory Fit sono customizzabili ripetutamente senza perdita di consistenza dell’imbottitura.   

Ciò che non guasta, i prezzi di listino preannunciati sembrano interessanti per un largo pubblico. Queste sono solo una parte delle loro caratteristiche di ultima generazione, e da domani li testiamo su neve per raccontarveli già su Skialper di febbraio!