Intanto si ritira Marco Camandona a 'soli' 50 km dall'arrivo

Alle 5.28 di questa mattina AnneMarie Gross ha tagliato il traguardo a Courmayer dopo 91 ore e 28 minuti di passione tra i sentieri del Tor de Geants. L’hanno accolta le luci dell’alba ed i suoi amici, chi le vuole bene e voleva condividere con lei questa grandissima gioia. Era felicissima per aver bissato la vittoria in questo massacrante endurance trail ed aver chiuso addirittura in quarta posizione assoluta. Non ha migliorato il tempo dello scorso anno per pochi minuti, complice un rallentamento nell’ultima parte di gara dovuto anche al caldo inaspettato che ha reso ancor più dura questa gara. "La dedico a mio fratello Ulrich che ha dovuto ritirarsi" le sue prime parole, pronunciate con il suo immancabile sorriso nonostante in viso si leggesse tutta la sofferenza e la fatica di questa impresa.
A tener banco, come prevedibile, la squalifica del vincitore virtuale, lo svizzero Gazzola, che incredibilmente saltava l’ultimo check point del Rifugio Bertone e come da regolamento veniva squalificato. Era in vantaggio di oltre 3 ore sul secondo, era tutta discesa sino al traguardo, pensare che volesse tagliare per arrivare prima, dopo 75 ore di gara, è difficile crederlo.  Ha accettato sportivamente la squalifica ed ha atteso il connazionale Gabioud sul traguardo per incoronarlo vincitore, il quale si è tolto la corona per condividerla con l’amico. Una delle immagini più belle di questo Tor des Geants, a trionfare è stata l’etica dello sport. Ma di fatto cos’è successo? Le sue motivazioni dopo aver appreso della squalifica, gli fanno onore. Ripete continuamente che dopo l’ultimo colle aveva capito di aver vinto, complice la gran fatica e la poca lucidità ad un bivio in discesa deve aver tirato dritto. La sua mente pensava già alla vittoria, la concentrazione e l’adrenalina sono venute meno e quando non ha più visto le bandierine era ormai troppo tardi. Non è risalito in cerca del bivio, ha tirato giù dritto per il sentiero che l’ha portato nel fondovalle, saltando così il passaggio al Rifugio Bertone dove hanno segnalato che il primo non l’hanno mai visto.  Una beffa, ma il regolamento parla chiaro, non sono previste penalità per il taglio percorso ma la squalifica diretta. Così la classifica maschile decreta vincitore il giovane trailer elvetico Jules Henry Gabioud in 79 ore e 58 minuti, in seconda posizione chiude un grande Cristophe Le Saux, protagonista assoluto di questo Tor Des Geants che chiude in 84 ore e 09′. A completare il podio lo spagnolo Criado Toca Pablo in 89 ore e 43 minuti. Gli arrivi sul traguardo intanto si susseguono. Ci sarà tempo sino a sabato per terminare l’impresa, da segnalare il ritiro di Marco Camandona a Ollomont quando gli mancavano "solo" 49 km all’arrivo e viaggiava intorno alla 35^ posizione.