Quella del 22 e 23 settembre è la prima discesa integrale senza ossigeno.
He did it. Andrzej Bargiel ha portato a termine la prima discesa integrale dell’Everest senza ossigeno lo scorso 22 e 23 settembre. Il polacco, secondo le prime notizie che arrivano dall’Himalaya, è sceso fino al Campo II dove ha riposato qualche ora per poi continuare fino al Campo Base. Bargiel era al terzo tentativo dopo quelli del 2019 e del 2022, falliti a causa di seracchi a rischio crollo o venti forti. Dopo aver sciato Shishapangma, Manaslu, Broad Peak, Gasherbrum, K2 e Gasherbrum I, un altro successo per Bargiel. Della spedizione facevano parte più di 16 tra Sherpa e Guide. L’Everest è stato sciato nel 2000 dallo sloveno Davo Karničar con l’uso dell’ossigeno e nel 1996 da Hans Kammerlander, che però ha dovuto togliere gli sci per circa 300 metri.
Bargiel è partito intorno alle 15,17 del pomeriggio del 22 settembre dalla vetta per raggiungere il Colle Sud balle 17,20 e il Campo II alle 20,30 e poi ripartire intorno alle 7 di mattina del 23 settembre. L’ultimo tratto ha comportato il passaggio dei crepacci della Khumbu Icefall senza l’uso di corde fisso per arrivare al Campo Base poco prima delle 9.

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