Si chiude un grande mondiale per l'Italia
La bandiera tricolore in testa al medagliere di questa edizione dei Campionati del Mondo: una grande soddisfazione che premia l’impegno dei tecnici e degli atleti.
Analizzando l’andamento di questa settimana di gare possiamo certamente dire che non ci sia stato un dominatore assoluto ma che le medaglie siano andate di volta in volta a grandi protagonisti diversi.
Kilian, il grande atteso non ha certo mancato l’appuntamento: oro nel vert e argento nell’individuale. Posizioni invertite per l’amico Troillet che in più si aggiudica l’argento a coppie. Grande ritorno di Perrier che dopo il bronzo iniziale va direttamente all’oro nella gara regina con Blanc. Ed è quest’ultimo un po’ la sorpresa: da comprimario chiude invece i mondiali con un bel bottino di medaglie. Per gli azzurri Dennis Brunod a corrente alternata: fiammata nel vert e calo di forma nella gara a coppie, poi oro nella staffetta, e sì che stavolta le varie nazioni hanno schierato tutti i migliori per conquistare il gradino più alto della classifica a punti in base al medagliere.
Sorprendente il grado di forma di Holz e Lenzi premiati sul finale dal bronzo a squadre e dall’oro in staffetta.
Mai in gara Trento e Eydallin: ci sarà tempo anche per loro per riportarsi ai livelli congeniali. Delusione per Reichegger che puntava all’oro nella gara a coppie e dopo qualche medaglia di legno trova l’oro nella staffetta.
Una buona prestazione complessiva ma senza acuti da parte di Lanfranchi e Pedrini ormai stabilmente nelle parti alte delle classifiche.
Nelle donne non è stato il mondiale di Mireja nonostante corresse in casa. Grande ritorno per la Roux e soprattutto il rullo compressore Roberta Pedranzini che con la Martinelli non ha bucato nessuna gara: una condizione costante veramente invidiabile. Sorpresa per Clos e Rocca che si affacciano timidamente su un gradino del podio.
Poi i giovani. Partiamo dal più deluso: Boscacci Michele, alla vigilia era il più accreditato per una medaglia ma si è spento fra le bufere del Montmalùs. Nicolini ha pagato il noviziato e non è riuscito a mettersi in evidenza. Grande Antonioli che porta a casa due metalli pesanti. In casa Cazzanelli alla delusione della gara individuale di Alessandra si contrappone il difficile bronzo di François. Poi la staffetta mette tutti d’accordo e anche Alessandra torna a casa con l’oro al collo come il cugino Stradelli che già era andato a medaglia con Ferrari nell’individuale.
Sorpresa d’argento per la Piccagnoni. Martha Beuchod si è entusiasmata per questa disciplina e allora nei prossimi anni sentiremo parlare di lei.