Flavio Saltarelli e Giuliano Gherardi partirano con il numero 0

Sellaronda Formula Uno dello skialp, dove nulla è lasciato al caso. Sellaronda dove Killian e Pivk tenteranno il record dei record. Ma Sellaronda anche alla ricerca dello spirito amatoriale con cui è nato 20 anni fa. Di quello spirito che venerdì prossimo animerà Flavio Saltarelli, il nostro avvocato, ed il suo co-equipier, Giuliano Gherardi, i quali partiranno con il numero zero, da coppia apripista, con i colori di Skialper e Atk Race per tentare di compiere il più affascinante periplo del mondo con attrezzatura da gita e allenamento… da Pianura Padana, essendo l’uno di Piacenza e l’altro di Reggio Emilia.

IDEA POPULAIRES – L’idea è anche quella di lanciare un sasso nello stagno per convincere gli organizzatori delle maggiori competizioni nazionali di scialpinismo a istituire nelle gare categorie specifiche per amatori, le quali potrebbero dare – come avviene in Svizzera con i popoulaires – ulteriore impulso al movimento, reclutando tanti appassionati che, dopo aver preso confidenza con sci e pelli, vorrebbero mettersi alla prova partecipando a qualche grande classica competizione di skialp con il solo fine di essere in gara con se stessi, con la stessa attrezzatura con cui alla domenica organizzano gite sulle Alpi. In controtendenza, dunque, con ciò che oggi avviene in cui tutto sembra improntato solo alla massima specializzazione.

LA ‘BENEDIZIONE’ DI FABIO –
Fabio Meraldi, unanimamente riconosciuto come l’inventore dello skialp moderno, in merito a questa iniziativa, non ha nascosto il proprio plauso: «Fate bene a provarci, a tentare di sensibilizzare l’ambiente per venire incontro ad un’esigenza realmente sentita da molti appassionati. Introdurre in molte competizioni la categoria ‘popoulaires’ sarebbe un bel mondo per rilanciare ancora una volta lo scialpinismo aprendo le manifestazioni meno impegnative da un punto di vista alpinistico a tanti appassionati di ogni età che si sono negli ultimi tempi avvicinati al nostro sport in dirittura di arrivo al traguardo olimpico. Ed alla fine, usando una buona attrezzatura touring, farete un po’ più fatica in salita ma sarete anche più sicuri in discesa».