«Lo scopo del progetto è di trasmettere un importante messaggio sociale sia alle persone diversamente abili che alle persone normodotate. Come ben noto, l’invalidità non è solo un concetto fisico, ma un’ideologia ben radicata nel pensiero comune, che vede il disabile come una persona emarginata e dalle poche possibilità fisiche. Lo scopo è di abbattere l’immensa montagna psicologica della disabilità affrontando la vera montagna». A parlare è Moreno Pesce, anima del progetto AMA-Bilmente vedrà 6 sportivi con un arto artificiale salire lungo il percorso della Monte Rosa SkyMarathon AMA, la gara più alta d’Europa, fino alla Capanna Margherita a 4.554 m sul Monte Rosa.

Il gruppo partirà il 15 giugno raggiungendo la Capanna Gnifetti. Il giorno dopo si partirà al mattino per l’ascesa verso la Capanna Margherita. Il cronometro non sarà importante tanto quanto invece il risultato del gruppo.

Moreno Pesce, 46enne, appassionato di montagna, amputato in seguito a un incidente motociclistico ha ideato il progetto con la collaborazione degli organizzatori della gara e un gruppo di Guide alpine ed è stato recentemente anche in vetta al Gran Sasso. Nel 2019, in un analogo tentativo di salita alla Capanna Margherita, aveva dovuto fermarmi al Cristo delle Vette con 40 centimetri di neve fresca. Il suo sogno è quello di realizzare una scuola di alpinismo per i disabili. Perché bisogna provare prima di dire non ce la faccio. 

Del gruppo di AMA-Bilmente fanno parte sei team composti da uno sportivo amputato, un accompagnatore (una sicurezza in più in caso di rottura delle protesi) e una Guida alpina.

Gruppo TRANSTIBIALI

Cesare Rocco + Chiarolini Cristina – GUIDA Simone Elmi

Lino Cianciotto + Luigia Marini – GUIDA Leandro Giannangeli

Massimo Coda + Massimo Vialardi – GUIDA Luca Montanari

Salvatore Cutaia + Angelo Santucci – GUIDA Abele Blanc

Gruppo TRANSFEMORALI

Loris Miloni + Paola Frigiolini – GUIDA Paolo Della Valentina

Moreno Pesce + Martina Scussel – GUIDA Lio De Nes