Su Skialper di giugno-luglio un ampio reportage sull’itinerario di 430 km
430 è un numero che incute soggezione anche agli ultratrailer più rodati e stanca quelli meno allenati al solo al pensiero. È la lunghezza dell’Alta Via dei Monti Liguri, della quale parliamo su Skialper 112 di giugno-luglio. Quarantaquattro tappe da farsi in circa due mesi, in un paesaggio che riassume in un racconto solo quasi tutti gli ambienti dello stivale. Così è stata pensata l’Alta Via dei Monti Liguri nel lontano 1983, quando è stata immaginata e messa su carta per la prima volta. Anni in cui non si parlava di corsa in montagna e di ultra trail e in cui l’escursionismo era quello degli scarponi grossi e dello zaino pesante. All’epoca è stato un progetto ambizioso, una via che oggi, visti i ritmi a cui ci si muove sui sentieri e il tempo a disposizione, pochi possono permettersi di affrontare nella sua interezza o di corsa. Se quindi il formato in 44 tappe proposto dal CAI 25 anni fa oggi è del tutto anacronistico e impraticabile dai più, l’Alta via dei Monti Liguri, percorsa in chiave moderna, è quanto di più allettante sia per l’ultra runner che per l’escursionista veloce o tradizionale.
LA NOUVELLE VAGUE – Una nuova prospettiva di questo percorso ci viene dalle molte gare che si affacciano sul mare di Liguria, dalla Maremontana, che dà un assaggio di queste montagne, alla I Lavet, che propone di percorrere per intero l’Alta Via dei Monti Liguri in tappe pensate per chi corre. Accanto a queste ‘ricette di Alta Via’ si affiancano molte varianti al percorso, alcune pensate per il periodo invernale e altre per essere seguite su due ruote. Avrete intuito che una delle sfide di questo itinerario è proprio capire come affrontarlo e organizzare correttamente le soste, sfida ancora più impegnativa se si vuole viaggiare leggeri o, con poco tempo a disposizione, se ne vuole percorrere una sola sezione. Ed è proprio in questo contesto che si è andato a inserire il lavoro dell’Associazione Ospitalità dei Monti dell’Alta Via dei Monti Liguri, un gruppo di 51 soci che, lungo tutto il percorso, ha raccolto, organizzato e reso accessibili 97 strutture, schematizzando l’intera Alta Via in tappe più lunghe rispetto al formato anni ’80 e pensate anche per chi allo scarpone preferisce la scarpa da trail e allo zaino da 40 litri predilige quello da 15. Oltre a questo, la preziosa iniziativa di rendere disponibile un numero di assistenza 24 ore su 24 per tutto l’anno, al quale rivolgersi sia in caso di necessità che per spostamenti in navetta da un punto all’altro. Con queste premesse il percorso diventa decisamente più avvicinabile, anche da chi non ha a disposizione i due mesi preventivati nella versione originale CAI oppure i 15-20 giorni ipotizzabili per un ultra trailer di livello medio. Tempi che si riducono ulteriormente quando si può fare affidamento su un buon supporto esterno. E poi c’è anche la versione in mountain bike e a cavallo… Il nostro collaboratore Tommaso de Mottoni e il fotografo Damiano Benedetto hanno calcato alcuni dei sentieri di questa lunga alta via…
DISPONIBILE ANCHE SU APP – Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!