L’individual di Coppa del Mondo parla svizzero e francese, ma nella gara maschile è stata battaglia fino all’ultimo, con un Davide Magnini che si è alternato alla testa della gara con Rémi Bonnet e ha ceduto solo nel finale. Ecco i verdetti della tappa italiana di Coppa del Mondo di scialpinismo, conclusasi ieri sulle nevi del Presena, a Pontedilegno-Tonale, e iniziata venerdì con la sprint.

Individual

Percorso nervoso, che complessivamente prevedeva 12 cambi assetto, 6 tratti con le pelli, 2 tratti a piedi e 4 discese. Dislivello di 1.440 metri per la categoria maschile e di 1.180 metri al femminile. Nella lunga ascesa dai Laghetti fino ai 3.000 metri di Passo Presena a fare l’andatura e a marcarsi stretto ci hanno pensato il vincitore della passata edizione Thinault Anselmet, il suo connazionale William Bon Mardion, lo svizzero Rémì Bonnet e i due azzurri Michele Boscacci e Davide Magnini.
Nella seconda parte di gara si è poi assistito all’interminabile testa a testa fra l’elvetico e il trentino di Vermiglio, che con le loro schermaglie, aumentando il ritmo, si sono progressivamente scrollati di dosso i compagni di fuga, tranne Anselmet, che è transitato per primo sopra ai Laghetti del Presena, cedendo pure lui il passo ai due indemoniati avversari. Al secondo passaggio ai 3.000 metri è stato Magnini il primo a transitare, con un paio di secondi su Bonnet e 15 su Anselmet, quindi più staccati sono arrivati Bon Mardion, Boscacci e Antonioli. I due di testa hanno continuato a scambiarsi le posizioni fino al cambio pelli sotto lo spigolo del Lago Scuro, dove lo svizzero era il più veloce, guadagnando una decina di secondi sull’italiano, che è riuscito a mantenere sino al traguardo. Rémi Bonnet ha coperto i 12 km del percorso con il tempo di 1h31’52”, staccando di 10 secondi Davide Magnini, quindi a 32 secondi ecco Thibault Anselmet, a 1 minuto William Bon Mardion, a 2’09” Robert Antonioli e a 3’13” Michele Boscacci. Gli altri azzurri: Nicolò Ernesto Canclini è 8°, Nadir Maguet 9°, Alex Oberbacher 14°, Matteo Sostizzo 17°, Andrea Prandi 19°, Matteo Eydallin 24°, Sebastien Guichardaz 25°, Luca Tomasoni 33° e William Boffelli 39°. 

La sfida al femminile è stata un monologo griffato Axelle Gachet-Mollaret, che si conferma la più forte in assoluto nelle gare lunghe. Nella prima salita seconda era la vincitrice della sprint Celia Perillat Pessey, che poi al passaggio del Presena si è dovuta fare da parte per far passare Giulia Murada, con una voglia di riscatto dopo la caduta e l’addio ai sogni di vittoria nella sprint di venerdì, e quindi Alba De Silvestro, determinata più che mai a centrare un podio. I distacchi fra le prime tre sono rimasti simili anche al secondo passaggio, poi hanno gestito le energie e il piazzamento fino al traguardo, dove la Mollaret è giunta dopo 1h28’24”, staccando di 2’36” Giulia Murada e di 3’45” una stremata Alba De Silvestro. Dietro le due francesi Celia Perillat Pessey ed Emily Harrop, quindi la svizzera Caroline Ulrrich e la valtellinese Giulia Compagnoni. Per quanto riguarda i piazzamenti delle altre azzurre Mara Martini è 11ª, Ilaria Veronese 12ª, Lisa Moreschini 17ª e seconda under 23 assoluta, Katia Mascherona 20ª, Samantha Bertolina 26ª, Silvia Berra 27ª.

Sprint
Prologo venerdì a Pontedilegno con le sprint. In finale gli svizzeri Lietha e Arnold hanno imposto subito un alto ritmo alla gara e hanno chiuso, nell’ordine, primo e secondo, con Nicolò Canclini bravo a inserirsi nella lotta per il podio e a spuntarla al fotofinish sul francese Thibaut Anselmet, con Giovanni Rossi ottimo quinto davanti all’altro transalpino Baptiste Ellmenreich. Usciti ai quarti di finale gli altri due italiani qualificati, Nadir Maguet e Rocco Baldini, entrambi quarti nella propria batteria.

Epilogo a sorpresa, invece, nella gara femminile, che ha perso in semifinale una delle protagoniste più attese, la recente vincitrice della sprint di Val Thorens Emily Harrop, vittima di una caduta. In finale Giulia Murada ha messo in mostra una condizione invidiabile e ha preso il comando delle operazioni, imboccando per prima la discesa che portava in zona arrivo. Il suo vantaggio era netto, ma l’azzurra è stata tradita dall’ultima curva, quando i giochi erano ormai fatti.
La valtellinese ha dovuto rimandare l’appuntamento con la prima affermazione da senior in Coppa del Mondo, centrata invece dalla francese Célia Perillat-Pessey, affiancata sul podio dalla slovacca Marianna Jagercikova e dalla compagna di squadra Lena Bonnel. Quarta la tedesca Tatjana Paller, con Murada quinta e la svizzera Caroline Ulrich sesta.
Fuori in semifinale Mara Martini e Ilaria Veronese, quarta e sesta nella loro batteria, mentre la trentina di Pejo Lisa Moreschini (decima in qualifica), Alba De Silvestro, Samantha Bertolina, Silvia Berra e Giulia Compagnoni sono uscite ai quarti di finale.