La neve rischia di compromettere il percorso originario
L’abbondante accumulo di neve che ancora permane nella valle di Chamonix a quote relativamente basse ha costretto gli organizzatori a predisporre dei percorsi alternativi, nel caso la situazione non migliori nelle prossime settimane.
TRE ZONE CRITICHE – Sono state individuate tre zone particolarmente critiche dove il manto nevoso raggiunge i tre metri d’altezza. Sono il tratto Bellachat-Brévent, che attualmente non è praticamente percorribile, il vallone di Tré les Eaux nei pressi di Vallorcine, e Le Signal, sotto la Mer de Glacé. Come hanno dichiarato gli organizzatori, una situazione simile non si era mai verificata negli 11 anni in cui si è disputata la Marathon du Mont-Blanc.
Sono tre settori oltretutto abbastanza tecnici, e gli organizzatori non vogliono far correre nessun rischio agli atleti. Si riservano quindi di prendere la decisione definitiva entro una decina di giorni, valutando l’evoluzione del meteo.
IL PERCORSO B – Il primo percorso alternativo non intacca nella sostanza distanza e dislivello, che rimarrebbero di 80 km e 6.000 m. Nel caso specifico, questo verrà presentato ai partecipanti il 20 giugno.
VK, CROSS E MARATHON – Per quanto riguarda le altre prove in programma, il Vertical e la Cross sono attualmente praticabili mentre la Marathon presenta ancora neve nel tratto finale compreso tra Flégére e Planpraz. Rimangono anche dei residui sul Posettes ma tutto lascia presagire che per fine mese tutte le gare si svolgeranno regolarmente.
L’ANNO RECORD – Complice l’inserimento della nuova prova di 80 km e il sempre più crescente interesse per la manifestazione, quest’anno la Marathon du Mont-Blanc ha registrato il record di iscritti. Saranno infatti 6.150 gli atleti che prenderanno il via in una delle 5 prove in programma.