Il 5 giugno il via di questa corsa ai confini del cielo
Organizzazione a cura dell’Unione Sportiva Aldo Moro di Paluzza, il cui portacolori Tadei Pivk ha già scritto per ben due volte il proprio nome nell’albo d’oro di questa manifestazione vincendo le edizioni del 2008 e del 2010. Un percorso meraviglioso che si snoda tra il Monte Floriz e le trincee della Guerra con un dislivello positivo di oltre 2 mila metri da affrontare in due ascese e uno sviluppo totale di 24 km.
E allora ascoltiamo la descrizione del tracciato fornita direttamente dal fortissimo atleta friulano. “La gara, dopo i primi due chilometri quasi pianeggianti, s’impenna decisa verso Casera Plotta, poco prima della casera il percorso diviene meno impegnativo, ma continua a salire. Questo è il tratto che mi piace di più, mi trovo a mio agio quando il sentiero è molto duro e tecnico. Oltrepassata la Casera, il tracciato riprende a salire sino alle creste sommitali che portano al Monte Floriz e appena dopo al Rifugio Marinelli. Questa prima salita ha un dislivello positivo di 1280 metri. La discesa per raggiungere Passo Monte Croce è lunga, tecnica e molto impegnativa. Bisogna fare attenzione alle roccette, ai sassi e alle radici nel sottobosco. Al Passo si dovranno affrontare circa centocinquanta metri sull’asfalto per guadagnare l’altro versante della montagna. Anche se questa salita è più breve, cinquecento metri di dislivello, gli atleti saranno messi a dura prova, soprattutto nella prima parte che risulta essere molto ripida. Nella fase finale, a Pal Piccolo, il sentiero corre in mezzo alle trincee e si dovranno affrontare anche degli scalini realizzati durante la Guerra. La discesa che porta all’arrivo è meno tecnica della prima e si riesce a correrla molto bene, solo che bisogna prestare la massima attenzione visto che abbiamo oltrepassato le due ore di gara.”
Quali sono i tuoi consigli? “Per quanto riguarda la preparazione, i concorrenti che si cimentano in questa Sky Race dovrebbero avere nelle gambe escursioni in montagna di almeno duemila metri di dislivello. E’ una gara lunga, non può essere sottovalutata e soprattutto deve essere gestita in modo intelligente per non trovarsi a metà della seconda salita con la spia della riserva accesa. La prima salita deve essere affrontata con il pensiero di avere le energie per correre i cinquecento metri della seconda salita. Al Passo Monte Croce, dopo la discesa, si corre il rischio di “impiantarsi” nelle prime rampe che riportano in quota”.
Per quanto riguarda la preparazione del percorso, Andrea Di Centa, coordinatore della manifestazione, insieme ai responsabili del tracciato ha quasi ultimato la segnalazione dei sentieri. “Il tracciato è pronto all’80% – racconta Di Centa – mancano sono un paio di chilometri dalla casera Plotta, fino alla cima Floriz e il passaggio al Rifugio Marinelli. Nei pressi del Rifugio c’è ancora parecchia neve, molto probabilmente la tracciatura sarà ultimata per il 20/25 maggio”.
Informazioni complete al sito www.aldomoropaluzza.it