Nella gara a squadre vince il Corpo Forestale della Valle d'Aosta
E’ da poco terminata la 24 ore di San Vito di Cadore e gli organizzatori si godono il meritato successo. «Finalmente possiamo tirare il fiato e festeggiare la buona riuscita della prima edizione – il commento a caldo di Giordano Fregonese, uno degli organizzatori della manifestazione – sembra incredibile essere partiti a marzo e avere ottenuto questo risultato». Già perché l’idea di organizzare una manifestazione dalla lunghissima durata, stile ultra-marathon, è nata così, quasi per caso, da un gruppo di appassionati che si sono domandati quali riferimenti su una gara di lunghissima durata ci fossero nello ski-alp e non ne hanno trovati o per lo meno non in Italia, anche se si vocifera di una gara simile svoltasi in Austria: «Sai noi conosciamo un ragazzo che ha partecipato a quella gara – mi racconta Giordano – ma non siamo mai riusciti a trovare le classifiche o a capire com’era organizzata: non sappiamo neppure se ne abbiano ancora fatte». Insomma una gara così, nata dalla passione di chi questo sport lo pratica davvero; una passione che si avverte subito – anche solo con una telefonata il sabato sera per sapere com’è andata questa ‘prima’ -. D’altronde da queste parti sanno bene cos’è la fatica: «Sai noi siamo a dieci km da Cortina e lì organizzano la Lavaredo Ultra Trail e naturalmente noi un po’ ci siamo ispirati a loro, ma soprattutto volevamo capire quali sarebbero stati i risultati». E i risultati sono stati indubbiamente stupefacenti: il vincitore della gara Ironman – Christian Insam – ha coperto in 24 ore un dislivello di 14.190 metri, quasi come salire un paio di volte l’Everest; partenza tutti insieme alle 17 dell’11 gennaio e poi avanti per tredici ore di seguito, per poi fermasi solo 20 minuti a riposare, senza neppure dormire, seduto su una sedia: questo è quello che Christian ha raccontato stremato al suo arrivo.
Un’organizzazione davvero al top quella della gara dei sanvitesi che per mettere in sicurezza il percorso hanno steso 4,5 km di reti di protezione e hanno allestito una zona relax per i concorrenti in gara di oltre 200 metri quadri. Concorrenti in gara che hanno stupito gli organizzatori scegliendo per la maggior parte la formula Ironman (coprire la maggior distanza possibile in 24 ore), invece della formula a squadre (4 componenti con uno a turno sempre sul percorso di gara; a dimostrazione che questo format di gara viene interpretato come una sfida ai propri limiti più che un successo da vivere in team.
E ora, mentre noi scriviamo questo articolo, gli organizzatori della 24 H di San Vito si stanno godendo una bella festa ed il meritato riposto, visto che loro in pista ci sono stati davvero 24 ore!