Una gara dura anche sul percorso alternativo
Grande soddisfazione per il vincitore del Vertical di Limone, Rèmi Bonnet: «È stata una gara più lunga e più dura, era molto corribile e dopo la metà sono riuscito a pendere un piccolo vantaggio da Urban, un bel successo. E ora sotto con la skyrace!»
Proprio per l’altoatesino, in seconda piazza, va benissimo così: «Super. Non era la mia gara e lo sapevo, ma ho provato ad andare sempre a tutta, sapendo che per vincere sarebbe stata dura. Peccato per un piccolo crampo sul finale, ma che gara».
E gli ski-alper azzurri? Meno soddisfatto Michele Boscacci, in difficoltà fino a metà gara, ha saputo cambiare passo recuperando venti posizioni negli ultimi 400 metri: «All’inizio non andavo, ho pensato di fermarmi, a un certo punto mi sono accorto che non sentivo più la fatica e ho dato di gas all’acceleratore fino al traguardo (chiudendo 25esimo)». Le gambe girano, possiamo stare sereni per l’imminente stagione di skialp.
Decima piazza per il neo-arruolato dell’Esercito Nadir Maguet su un percorso a lui non congeniale: «Arrivo da una settimana di carico a Courmayeur con gli altri ragazzi, oggi non faceva per me, ma mi sono difeso alla grande».