Nadir Maguet ed Elisa Compagnoni conducono il Campionato italiano
Un chilometro verticale molto abbondante.
Oggi non mancava nulla, al Vertical del Cornon. Tratti da correre, sezioni pendenti al limite, gradini e gradoni, qualche passo in cui usare anche le mani, quattro discese di cui una piuttosto lunga, qualche decina di metri positivi in più, il fango, e infine la neve. Tutti elementi che l’hanno reso più interessante della media.
Un vertical quasi più definibile come una ‘short race’ della gara maggiore, Stava Skyrace, che sarebbe partita un’ora dopo passando esattamente sullo stesso tracciato.
I tempi più alti rispetto a edizioni precedenti vanno rapportati anche alla neve, in fusione per via del bel sole che la raggiungeva per la prima volta, ma soprattutto ad una variante significativa del percorso introdotta per motivi di sicurezza.
Hanno fatto la differenza i tratti scorrevoli, dove chi ne aveva cambiava marcia. Soprattutto perché si trovavano quasi tutti alla fine, quando le gambe avevano già dato.
GARA UOMINI – La vera battaglia è stata tra Marco Facchinelli e Philip Götsch, che sulle ultime rampe ripide salivano incollati. Facchinelli è riuscito a prevalere solo nel tratto misto finale, davvero molto corribile per oltre cinque lunghi minuti. A circa 1′ transitavano Gardener, Zemmer e Maguet separati da pochi metri e pochi secondi ciascuno, che si sarebbero dilatati a qualche decina solo nel misto corribile finale.
Alla fine Marco Facchinelli ha vinto da finisseur in 49′ 37", staccando Philip Götsch di soli 11". E’ passato un altro minuto per l’arrivo di Gardener, ed altri 37" per Zemmer. Anche Nadir Maguet ha subìto il misto finale giungendo a 30" da Zemmer.
Va assolutamente evidenziato il mostruoso parziale di Tadei Pivk sullo stesso tratto, ma in gara nella Skyrace: 50′ 30", soli 53" in più rispetto a Facchinelli.
DONNE VERTICALI – Gara solitaria per le tre ragazze salite sul podio. Soprattutto per Elisa Compagnoni che ha concluso il lungo Vertical del Cornon in 1h 03′ 08", staccando di quasi 2′ Francesca Rossi e di altri 30" Irene Senfter. Ai piedi del podio un’altra skialper che corre su quattro stagioni, Sabrina Zanon.