Domenica condizioni ideali in Valsavarenche
Il percorso del Tour du Grand Paradis è tracciato e in sicurezza. In questi giorni gli uomini dell’organizzazione, sotto il controllo delle guide alpine Ilvo Martin e Paolo Pellissier, hanno disegnato il tracciato di gara. Le condizioni sono davvero eccezionali, quasi tutto il percorso può essere fatto con gli sci ai piedi. Solo la partenza sarà a piedi, di corsa, con un tratto di un quarto d’ora-venti minuti, poi si potranno calzare sci e pelli per proseguire fino ai 4.061 metri del Gran Paradiso, la montagna simbolo di questa gara di sci alpinismo giunta alla settima edizione. Anche il tratto finale è ben innevato, con ogni probabilità si potrà tagliare il traguardo con gli sci.
Le guide oggi sono tornate in quota per sistemare gli ultimi due tratti. Poi faranno il punto della situazione e studieranno dove far passare la corsa nel finale. Anche il meteo non dovrebbe essere dei peggiori, si attende instabilità, ma gli organizzatori aspettano l’ultimo bollettino meteo che arriverà solo nelle prossime ore.
«In quota c’è stato un po’ di vento ma le condizioni sono a dir poco eccezionali – dice Martin -. Anche in alto è sciabile, non ci sono problemi. Siamo in ghiacciaio e quindi come sempre chiediamo massimo sicurezza e scialpinisti legati in cordata con almeno dieci metri di lunghezza».
PERCORSO – Si parte dai 1.834 metri di Pessey verso l’alpeggio Lavassey e il rifugio Chabod (2.750 metri). Successivamente le pendenze non diminuiscono, si prosegue con il naso all’insù fino in cima al Gran Paradiso. Un tratto duro, da affrontare obbligatoriamente in cordata (cambio assetto ai 3.200 metri del ghiacciaio Lavaciou). Si transiterà per la Schiena d’Asino, affrontando a piedi il ripidissimo tratto di ghiaccio che lambisce la Becca di Moncorvé, prima di raggiungere la cima. Primo tratto in discesa da affrontare ancora legati, poi tuffo fino al Vittorio Emanuele, dove si taglierà verso il Colletto Ciarforon (2.935 metri). Si passa da Base Monciair, si prende il Vallone Grand Etret e giù in discesa fino ai 1.960 metri di Pont, zona in cui sarà posto il traguardo. Complessivamente saranno due salite e altrettante discese per un totale di 2.460 metri di dislivello positivo e 2.330 metri in negativo. Saranno tre i cancelli orari. Il primo all’inizio del ghiacciaio Lavaciou, con tempo massimo di 2h 15’, il secondo è posto alla Schiena d’Asino (3h 30’), mentre l’ultimo sarà al rifugio Vittorio Emanuele (5h).
PROGRAMMA – La gara scatterà alle ore 8 di domenica 17 aprile. Ingresso in griglia di partenza e controllo ARTVA dalle 7.15 alle 7.40, alle 15 la cerimonia di premiazione. L’ufficio gare per il ritiro dei pettorali e dei pacchi gara sarà aperto dalle 15 alle 19 di sabato 16 (Auditorium scuole medie Villeneuve). Sempre negli stessi locali, alle 18 ci sarà il briefing obbligatorio per tutti i partecipanti. Il Tour du Grand Paradis è una gara a coppie ed è intitolata a Renato Chabod. Al termine dell’evento sarà assegnato anche il primo Trophée des Bouquetins, nato dal gemellaggio tra la prova valdostana e la TransVanoise, andata in scena i primi di aprile. Nel 2014 a vincere furono gli alpini Matteo Eydallin e Michele Boscacci dopo 2h 16’ 29” di gara, con seconda posizione per Filippo Barazzuol e Davide Galizzi e terza per Filippo Beccari e Nadir Maguet. La prova in rosa venne vinta da Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini in 3h 10’, davanti a Laura Besseghini e Birgit Stuffer e a Federica Osler e Marialucia Moraschinelli.